Alla fine del Settecento, dopo la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, la penisola Italiana è diventata una terra con una
sovranità iperlimitata. Questo percorso era già iniziato alla metà del Cinquecento. Le ragioni sono molteplici e stanno scritte nei libri di storia.
L'unità d'Italia sotto la spinta piemontese è qualcosa di ben poco epico, e gli interessi del grande capitale della Savoia che hanno fatto da cornice al processo di unificazione dell'Italia liberale sono ugualmente scritti sui libri, a patto che si consultino quelli seri e rigorosi. Il Paese si è poi avviato alla
dittatura sotto l'occhio benevolo dei
grandi proprietari terrieri, della
grande industria e della
grande finanza, della
monarchia nonché di amplissimi settori della
Chiesa, che hanno dialogato col
potere fascista fino a quando è convenuto. Se a seguito del secondo conflitto mondiale l'Italia fosse divenuta comunista, lo stivale degli affari e dell'intrallazzo si sarebbe riunito
all'ombra della falce e del martello.
La Storia però ha preso un'altra direzione. E se vogliamo capire le
storture portanti che hanno plasmato la storia che per noi conta, quella dal 1945 in poi, occorre guardare a quegli eventi. La cacciata dei nazisti tedeschi e dei fascisti è stata opera militare degli alleati. La presenza e l'azione dei partigiani è un fatto storico incontrovertibile. Una guerra civile di sponda è un altro fatto storico. Ma la forza indispensabile per la conclusione della guerra ce l'hanno messa
gli Alleati. Americani in primis. I quali dalla fine degli anni Quaranta han chiesto
pegno. Come? Obbligando de facto il governo italiano a mantenere segreti i
protocolli operativi degli accordi bilaterali che per molti analisti e commentatori (andate su Google, la rete vi procurerà le fonti) sono
incostituzionali. Obbligando il governo a tenersi le
basi Usa. Potrei continuare ma non vado oltre per carità di patria.
Di più. Esistono
centri di potere economici e politici, apparati occulti, organizzazioni più o meno segrete e flessibili che mantengono rapporti stabili con la loro controparte oltreoceano, sia essa lobby finanziaria, energetica, degli armamenti o tecno-militare. Questa sorta di
incubatrice amorfa interloquisce col potere italiano e lo influenza. Tale rapporto si esplica anche con quello politico, con quello religioso, con quello economico, con quello mafioso, con quello sindacale. Questo soggetto amorfo probabilmente ha preso parte ad una o più delle cosiddette
stragi di stato. Probabilmente ha infiltrato ed eterodiretto una o più organizzazioni terroristiche di destra come di sinistra. Probabilmente ha infiltrati in ambiti di primo piano della politica, della magistratura unitamente ad altri gangli vitali per il Paese. Nulla di nuovo sotto il sole. È la storia del
lato invisibile del potere.
Io non ho mai amato questi centri occulti. Senz'altro perché d'istinto li rifiuto. Forse ne faccio anche una questione di valori. Ma soprattutto disprezzo questa schiatta di segaioli (alcuni rappresentanti della quale sono stati ben descritti
nell'ultimo post di Massimiliano Viviani su questo blog) perché il potere in mano a lorsignori non ci conviene. Per la precisione, ci ha portato su un treno in corsa diretto al fosso, sul quale nemmeno loro, i profittatori del momento, hanno più i comandi.
Ho descritto questa struttura virtuale-reale, perché per una bizzarrìa della storia
le trame di lorsignori si sono impigliate, forse per sbaglio, nella attività investigativa di uno
sbirro high-tech in aspettativa che di mestiere fa il consulente informatico per la magistratura. Il signore si chiama
Gioacchino Genchi. Rileggete con molta attenzione il post di Viviani. Se potere guardatevi o riguardatevi il film
“Il Divo” sulla vita di Giulio Andreotti. Poi ascoltate
questa lunga audio-intervista a Genchi. Poi rileggete questo post e tirate le vostre somme. Tutto ciò per dire che il caso Genchi non è una ordinaria storia di malaffare. Tutto ciò per dire che
la vicenda di Tangentopoli, pur partita da dati indiziari rigorosi, è stata colta per
sostituire un gruppo di ladri con un altro più silenzioso. Franza o Spagna basta che se magna.
Anche sul Britagna.Marco Milioni