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Il pozzo nero della sinistra italiana PDF Stampa E-mail

15 Agosto 2021

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 Da Appelloalpopolo dell’11-8-2021 (N.d.d.)

Perché in Francia i sindacati e ampia parte della sinistra si schierano contro il greenpass mentre qui in Italia, dal PD ai centri sociali, dell’appoggio alla narrazione securitaria la sinistra ne ha fatto invece elemento fondativo della propria identità? Credo che la risposta risieda in due elementi caratterizzanti la sinistra italiana e che l’hanno resa, negli ultimi quarant’anni, un pozzo nero dove muore ogni forma di autonomia del pensiero: il senso di colpa derivante dagli Anni di Piombo e la pedissequità verso la sinistra americana.

1) Gli Anni di Piombo non sono mai stati storicamente compresi dalla massa e, oggi, alla mancanza di comprensione si unisce la totale ignoranza di quello che è avvenuto, compresa ampia parte delle persone che erano adulte all’epoca di quelle vicende. Il fatto che vi sia stato un terrorismo “rosso” e una delimitata situazione di guerra civile, hanno in qualche modo lasciato nell’immaginario della sinistra una sorta di senso di colpa. Quest’ultimo si è quindi saldato nel 1989 al senso di colpa per il socialismo sovietico e tutto questo, quindi, ha innescato più che in altri paesi la subordinazione psicologica prima e l’abbraccio incondizionato poi, nei confronti dell’ideologia avversaria ovvero nei confronti del neoliberalismo.

2) Durante la nascita e lo sviluppo della Seconda Repubblica, l’Italia è stato il paese europeo che ha maggiormente preso gli Stati Uniti a modello politico e istituzionale. L’Italia, infatti, è l’unico paese europeo ad aver reso la politica una proprietà diretta dei poteri economici attraverso l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Ma la trasformazione in senso di filo-americanismo provinciale e straccione ha riguardato soprattutto la sinistra: quella italiana è stata l’unica sinistra europea la cui formazione principale ha preso il nome da un partito americano, l’unica sinistra europea ad aver introdotto nel suo lessico parole come “primarie” e “caucus”, l’unica sinistra europea ad aver scimmiottato gli ultimi movimenti di piazza liberal d’oltreoceano con l’uso smodato dell’etichetta “occupy” o inserendo l’inginocchiamento di Black Lives Matter in ogni iniziativa pubblica.

La sinistra italiana si è dissolta come soggettività in un pozzo nero e dunque non solo è oggi lontana dalle piazze che esprimono le contraddizioni sociali, ma sposa la narrazione e gli interessi delle oligarchie economiche a cui quelle piazze si contrappongono. D’altro canto, se per assurdo un’organizzazione politica di sinistra si presentasse oggi nelle piazze italiane che protestano contro il lockdown, verrebbe giustamente allontanata.

Riccardo Paccosi

 
Tutto nella penombra PDF Stampa E-mail

14 Agosto 2021

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 Da Rassegna di Arianna dell’11-8-2021 (N.d.d.)

Sono entrato in possesso di un documento riservato consistente in una lettera circolare che la ATS di Brescia ha inviato a 27 indirizzi di vari enti territoriali per segnalare i nomi di 63 sanitari che non si sono sottoposti al cosiddetto vaccino. Non è una procedura molto rispettosa della privacy, ma è sicuramente una forte pressione psicologica e ritorsione economica contro chi rifiuta il ruolo di cavia in questa terza fase di sperimentazione, ruolo assegnatogli dalle multinazionali attraverso il cosiddetto governo Draghi. Multinazionali che sono controllate dal medesimo capitale finanziario che controlla i fondi di investimento Vanguard, Blackrock, State Street, detentori buona parte del debito pubblico italiano e che quindi possono tirare i fili della politica con la minaccia di metterlo massicciamente in vendita, come già fatto per il golpe del 2011. Capitali al cui servizio Draghi ha lavorato tutta la vita, e di cui oggi, da premier, garantisce gli interessi, come sempre.

Al contempo da molti sanitari di diverse città arrivano a me e a colleghi con cui collaboro continue segnalazioni di vaccinati che affollano con trombosi, miocarditi, pericarditi, i pronti soccorsi, le terapie Intensive, le neurologie e le cardiologie, e che quindi offrono al governo il destro di decretare nuovi lockdown in ragione del livello di occupazione delle terapie intensive. Quasi nessuno di questi casi viene però segnalato all’Aifa, quindi a fine anno si potrà annunciare che i vaccini sono sicuri, per la gioia delle oneste case produttrici. Del pari viene ignorato il dato ufficiale inglese della scarsa efficacia dei vaccini e della prevalenza di vaccinati nei malati con sintomi gravi. Nessun controllo preventivo, nessun trattamento preventivo viene eseguito per prevenire eventi avversi gravi e prevedibili; documenti medici di controindicazione vengono ignorati o i medici si rifiutano di redigerli, perché sono intimiditi. Molti eventi avversi anche mortali non vengono così evitati. Non importa. Già decine di migliaia di persone sono state freddamente uccise col protocollo della vigile attesa e del paracetamolo, e subito cremate senza autopsia per nascondere questo genocidio, necessario per creare terrore del virus e consenso alla vaccinazione forzata in fase sperimentale. Anche l’Istituto Superiore di Sanità dà il suo contributo: per rassicurare il popolo cavia, il 7 Agosto ha ufficialmente dichiarato che i ‘vaccini’ non sarebbero sperimentali, mentre persino il Senato, con l’atto di sindacato ispettivo nr 100388/2021, ha accertato che sono in fase sperimentale. I farmaci preventivi e curativi, in uso da molto tempo e di poco costo e alta efficacia, come l’Ivermectina e l’idrossiclorochina, che disturberebbero il business dei ‘vaccini’, vengono mendacemente screditati e ritirati dalle farmacie, persino da quelle ospedaliere. In Ottobre verranno invece autorizzate cure che non frenino quel business, ossia quelle con anticorpi monoclonali – cure di modica efficacia, estremamente costose, macchinose e pericolose da somministrare, con pesanti effetti collaterali. Le approverà l’EMA, autorità di pseudo-vigilanza sui farmaci, finanziata all’86% da Big Pharma e presieduta da Emer Cooke, che fino a ieri era capo-lobbista di Big Pharma – EMA, che ha autorizzato l’uso provvisorio ed emergenziale degli attuali ‘vaccini’ in base a false attestazioni dell’esistenza dei presupposti di legge che in realtà non sussistevano (a cominciare dall’assenza di valide cure) – una vera porcata, dall’a alla z, da far invidia alla medicina nazista.

Collateralmente avanza il dubbio che la variante Delta, che predilige i vaccinati, e che, come il virus originario, non è mai stata isolata, in realtà non esista e sia un’invenzione per coprire il fatto che il vaccino non funziona. Altri invece sostengono che essa esiste e che, come prevedeva Sabin, sia stata indotta dalla vaccinazione di massa in costanza di pandemia, come evoluzione adattativa del virus originario. Intanto il prezzo che paghiamo alle case produttrici è notevolmente aumentato, i medici che si occupano di covid ricevano un fortissimo supplemento di stipendio, i vaccinatori €400 per ogni inoculazione, gli esecutori dei farlocchi tamponi PCR € 1500 per ogni positivo falso o vero che sia più €20 da chiunque se lo richieda per Green Pass. € 18 all’ora per gli infermieri di ruolo, 50 se vaccinatori. Questi compensi abnormi non sono però ufficializzati, li si apprende di straforo e per confidenza professionale, si preferisce da parte del governo lasciare tutto nella penombra, come pure il volume delle risorse sottratte a tutti i servizi ospedalieri per sostenere l’operazione covid, cioè il collocamento dei vaccini con tutto l’apparato di allarmi e paure e finzioni che lo promuove.

Alcuni hanno giustamente rilevato, con meraviglia, che, nel decreto-legge del 23 luglio, sussiste una vistosa contraddizione.  Mentre l’articolo 4 prescrive il Green Pass, l’articolo 9 prescrive di rispettare la Direttiva europea che proibisce trattamenti differenziali tra vaccinati e non vaccinati (Risoluzione 2361/21 del Consiglio d’Europa e Regolamento 953/2021 n, 36 del Parlamento Europeo), quindi esclude il Green Pass. Perché mai il governo ha fatto una tale apparente assurdità? Ve lo spiego molto pragmaticamente. Il governo ha fatto tutti i DPCM sapendo benissimo che erano completamente illegittimi e incostituzionali, e che in tribunale sarebbero stati dichiarati tali; però intanto funzionano perché la gente li obbedisce per timore di sanzioni e perché ci vuole tempo e denaro per impugnare i verbali e le ordinanze ingiunzioni. Anche lo stato di emergenza non esiste nell’ordinamento costituzionale, è un’aberrazione, e in ogni caso non potrebbe mai durare più di 18 mesi, però intanto funziona, e lo hanno portato a 24 mesi, e Mattarella approva tutto e firma Decreti-legge, legittimi e non, senza fiatare.

Quello che il governo, i politici, cioè Draghi commissario di interessi globali, vuole ottenere, non è la legittimità ma l’obbedienza, vuole modificare il comportamento della gente e la costituzione materiale, e lo fa ricorrendo a strumenti illegittimi però efficaci. È come quando si voleva occupare l’Iraq per appropriarsi del suo petrolio: si inventò la falsa giustificazione delle armi di distruzione di massa e della collaborazione con Al-Qaida, che poi risultano essere stati inventati, però intanto l’obiettivo di mettere le mani sul petrolio iracheno era stato raggiunto, e anche quello dell’enorme business della ricostruzione, della ripartenza democratica per la Mesopotamia, sotto la guida di quel capitalismo apolide che guida anche i draghi del nostro governo.

Non credo si tratti solo di un premio ai politici per il raggiungimento dell’80% di vaccinati entro Settembre. Che cosa c’è, nei ‘vaccini’, di così importante da spingere il governo a schiacciare ogni regola per imporli a tutti?  Qual è la loro reale funzione? Solo il profitto di Big Pharma? Non è verosimile. Io presumo, in linea con quanto scrivevo in Oligarchia per popoli superflui 11 anni fa, e con quanto imprudentemente dichiarato 7 anni fa dall’attuale ministro per la transizione ecologica prof. Cingolani, che si tratti di qualcosa di utile a salvare la Terra dall’esaurimento delle risorse: https://thegiustice.altervista.org/roberto-cingolani-parlava-di-particelle-nanomagnetiche-il-video/ . In ogni caso, con governi non eletti, che fungono da facciata e longa manus del capitale apolide e non rispondono all’elettorato, è fondamentale opporsi alla loro pretesa di arrogarsi la potestà di manipolare la biologia e magari il genoma della gente.

Marco Della Luna

 
Il lasciapassare è il fine, non il mezzo PDF Stampa E-mail

13 Agosto 2021

 Da Appelloalpopolo del 10-8-2021 (N.d.d.)

I milioni di disoccupati italiani non sono colpa del destino cinico e baro. Sono il risultato di una classe politica che ci ha svenduti agli interessi dei grandi capitali (italiani ed esteri) attraverso la ricerca dolosa del vincolo esterno (SME, divorzio BdI/Tesoro, UE). Non è un caso se la disoccupazione italiana è sempre perfettamente in linea con quella indicata dalle infami regole europee (NAWRU e NAIRU). Se la UE dice che la nostra disoccupazione deve essere del 10% per impedire ai salari e all’inflazione di aumentare, la nostra classe politica ci impone riforme regressive del mercato del lavoro e più austerità. Se non si capisce questo, e cioè che abbiamo una classe politica che pur di tutelare gli interessi dell’1% più ricco è disposta senza remore a sacrificare la felicità, il futuro, addirittura la vita di milioni di italiani, allora non si riuscirà mai veramente a comprendere cosa è successo nell’ultimo anno e mezzo. Non scordiamoci che il prezzo altissimo pagato in termini di vite umane dall’Italia dipende anche e soprattutto dai tagli che questa classe politica ha fatto al SSN negli ultimi anni. Tagli che hanno portato alla chiusura di ospedali, alla riduzione dei posti letto, dei medici e degli infermieri. Tagli senza i quali avremmo potuto salvare migliaia di vite. Un omicidio economico, come lo hanno chiamato dei ricercatori inglesi. La gestione del Covid-19 è stata come quella delle precedenti crisi economiche: la politica ne ha approfittato per accelerare sull’agenda di spoliazione dei diritti e dei beni dei lavoratori.

In questo contesto vanno lette le misure restrittive e punitive legate al green pass. Commette un grande peccato di ingenuità, nella migliore delle ipotesi, chi pensa che il lasciapassare sia uno strumento legato all’interesse e alla tutela della salute pubblica. Il lasciapassare è il fine, non il mezzo. Lungi dal risolvere i problemi legati alla diffusione del virus, serve invece ad ammazzare la domanda interna e a facilitare quel processo di distruzione creativa tanto caro a Mario Draghi. Serve a tenere sotto controllo l’inflazione per far durare il più a lungo possibile il PEPP della BCE (altro che Recovery Fund). Serve a criminalizzare qualsiasi forma di dissenso della gestione sanitaria, sociale e politica dell’ultimo anno e mezzo. Serve a creare un nemico su cui far scaricare odio e frustrazioni a quella parte di popolazione che ha creduto che con la strategia messa in atto dal Governo saremmo usciti dallo stato emergenziale sconfiggendo definitivamente il virus. Serve, come e meglio del Jobs Act, a consentire discriminazioni sul posto di lavoro e licenziamenti. Serve a polarizzare come mai prima la società gettandola dolosamente in uno dei più violenti conflitti orizzontali dell’epoca recente. Per queste e per altre ragioni è doveroso non piegarsi ai ricatti di questa classe politica – come il lasciapassare – che da anni combatte la lotta di classe contro i lavoratori per conto di quell’1% di parassiti che campano di rendita sulle nostre spalle. Calpestando i sogni, le speranze e la vita di milioni di italiani.

Gilberto Trombetta

 
La coercizione liberale PDF Stampa E-mail

11 Agosto 2021

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 Da Rassegna di Arianna del 7-8-2021 (N.d.d.)

Gli stati, sotto certe condizioni di emergenza o urgenza, possono esercitare atti di imperio e coercizione sulla propria popolazione. La coercizione classica, ad esempio la chiamata alle armi a difesa della patria, era esercitata ad un tempo come chiamata etica ad uno sforzo di protezione dell'intera collettività e come assunzione di responsabilità del governante, che si faceva garante della giustezza (e della buona gestione) dell'iniziativa. Quest'assunzione di responsabilità, automaticamente implicita nell'atto di pubblica coercizione, non era priva di conseguenze: di fronte ad esiti nefasti di quell'iniziativa coatta i governanti erano chiamati a risponderne. Non a risponderne legalmente, con qualche forma di "responsabilità limitata", ma fisicamente, in prima persona. L'esito tipico delle sconfitte militari era, ed è, l'abbattimento dei vertici che hanno promosso l'azione, e spesso la loro fine ingloriosa o violenta.

Questa premessa ci permette di focalizzare su cosa c'è di indecente nella forma di "coercizione soft" connessa ad iniziative come il Green Pass. Se i nostri governanti fossero assolutamente sicuri di quello che stanno facendo, se fosse vero che l'unica strada per affrontare la pandemia in questa fase è la vaccinazione a tappeto, se fossero davvero certi - come dicono di essere - che l'operazione è del tutto sicura sul piano delle conseguenze per la salute dei cittadini, allora non ci sarebbe nessun problema a prendere la strada dell'obbligo universale. Questo creerebbe, come è giusto che sia, due gruppi ben definiti: quelli che si assumono la responsabilità delle decisioni e quelli che le decisioni le subiscono. Tutta la cittadinanza starebbe dalla stessa parte, sarebbe accomunata da un destino comune, ed eventualmente si potrebbe mobilitare in comune nel momento in cui qualcosa nella strada presa si mostrasse erroneo o esiziale. Ma - nonostante tutti i proclami - questa non è affatto la situazione reale. Ed è per questo che viene adottata la forma tipica della coercizione liberale: la coercizione dissimulata, recitata come se si trattasse di libera scelta. È importante vedere che si tratta di un modello classico, non di una recente escogitazione in occasione del Covid. Il modello liberale è quello che ti dice che se non vuoi lavorare per un tozzo di pane sei liberissimo di crepare di fame: è una tua libera scelta e nessuno ti ha costretto. Il modello liberale è quello che spacca sistematicamente la società in brandelli perché mette tutti in competizione con tutti gli altri, insegnando a vedere nel tuo vicino un avversario. Così, il modello della coercizione liberale applicato all'emergenza Covid è quello che ti dice che nessuno ti obbliga a vaccinarti, è una tua libera scelta. Certo, se non lo fai, o se non lo fai fare ai tuoi figli, beh, vi scordate il cinema, la palestra, il ristorante, il teatro, il bar, la piscina, il treno, l'aereo, l'università e spesso anche il lavoro. Però è una tua scelta e nessuno ti obbliga. Poi, è vero, a parte questo, se non lo fai vieni additato anche come un traditore, un nemico della patria, un cretino, un paranoico, un egoista, un ignorante e un perdente, alimentando l'odio o il disprezzo altrui. Però sia ben chiaro, puoi esercitare una libera scelta. E nel caso tu voglia esercitare la tua libera scelta, prenderti il tuo appuntamento, firmare una liberatoria, mostrando il tuo consenso (dis)informato, bene così. Ricorda che l'hai voluto tu.

Questa procedura consente al governante di trattare con la massima serenità qualunque azzardo. Chi se la sentirebbe di obbligare ad assumere un farmaco sperimentale un ragazzino o una donna in stato di gravidanza in mancanza di una schiacciante evidenza che le alternative sono peggiori? Ma con la forma di coercizione liberale il problema non si pone. L'obbligo a tutti gli effetti concreti sussiste, ma assume le vesti della scelta personale, di cui si fa carico chi sceglie. Se - Dio non voglia - tra un paio d'anni dovessimo scoprire che l'azzardo è andato male, che sussistono conseguenze rilevanti, chi pensate che sarà possibile chiamare a rispondere? Tra un paio d'anni gli stessi che oggi imperversano con disposizioni normative e certezze apodittiche saranno irreperibili. Chi sarà a curarsi dei suoi quattro alani nella tenuta in campagna, chi si godrà una pensione dorata, chi sarà stato promosso ad altro prestigioso incarico. Le eventuali lamentele, gli eventuali danni saranno risolti con un'alzata di spalle da nuovi "responsabili" e con qualche mancia di indennizzo estratta dall'erario pubblico. In ogni caso, anche se l'azzardo andasse a buon fine, o con danni collaterali non massivi, ne saremo usciti peggiori: il paese una volta di più spaccato, con un senso di impotenza diffusa e di irresponsabilità generale.

Andrea Zhok

 
Il green pass vìola le leggi europee PDF Stampa E-mail

10 Agosto 2021

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 IL GREEN PASS È (GIURIDICAMENTE) FINITO PRIMA DI COMINCIARE perché #velodiceleuropa, quindi NON FATELO. Cerco di sintetizzarvela (attenzione alle date)

1 - il 22 aprile scorso, il vostro governo ha adottato il DL n.52 che ha introdotto, all'art.9, la "certificazione verde" meglio nota come green pass che impone pesanti restrizioni alle libertà personali e di circolazione (artt.13 e 16 Cost.)

2 - nel frattempo, il 14 giugno scorso, il Parlamento €uropeo e il Consiglio d'€uropa hanno adottato il Regolamento n.953 che, al paragrafo 36, stabilisce che "È NECESSARIO EVITARE LA DISCRIMINAZIONE DIRETTA O INDIRETTA DI PERSONE CHE NON SONO VACCINATE, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, COME I BAMBINI o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate O HANNO SCELTO DI NON ESSERE VACCINATE. Pertanto, il possesso di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, NON DOVREBBE COSTITUIRE UNA CONDIZIONE PRELIMINARE PER L'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI LIBERA CIRCOLAZIONE O PER L'UTILIZZO DI SERVIZI DI TRASPORTO passeggeri transfrontalieri quali linee aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre, il presente regolamento NON PUO' ESSERE INTERPRETATO NEL SENSO CHE ISTITUISCE UN DIRITTO O UN OBBLIGO DI ESSERE VACCINATI"

3 - l'evidente contrasto con la normativa €uropea del DL 52 non viene corretto neanche in sede di conversione (nella Legge n.87 del 17 giugno scorso)

4 - se accorgono solo a luglio (per inciso, nella nota conferenza stampa del vostro premier Draghi neanche un cenno viene fatto alla circostanza FONDAMENTALE che il DL 52 viene RADICALMENTE emendato): per effetto dell'art.4, comma 1, lett. e), n.2), DL 23 luglio 2021, n.105, il comma 9 dell'art.9 del DL 52 viene interamente riscritto e trasformato nel seguente "Le disposizioni dei commi da 1 a 8 continuano ad applicarsi OVE COMPATIBILI con i regolamenti (UE) 2021/953 e 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021”

5 - ne discende che la vostra Certificazione Verde E' INCOMPATIBILE con quanto stabilito dal par.36 del Regolamento 953 sopra riportato poiché, istituendo tutta una serie di luoghi, eventi e servizi cui poter accedere solo col possesso di essa crea inevitabilmente, e deliberatamente, una DISCRIMINAZIONE ben precisa (che permane anche se, per avere il pass, si voglia ricorrere al tampone "sistematico", cioè uno ogni 48 ore, tale è la sua validità temporale, perché in questo modo si crea una disparità tra chi può permettersi tale spesa e chi no, in violazione dell'art.3 Cost.)

6 - è noto che i Regolamenti sono atti giuridici che si applicano automaticamente e in modo uniforme a tutti i paesi dell’UE non appena entrano in vigore, senza bisogno di essere recepiti nell’ordinamento nazionale (ex multis: Corte Cost. n.163/1977)

7 - i cittadini e più ancora gli esercenti, laddove sanzionati, possono rivolgersi al giudice che deve fare applicazione della norma comunitaria sovraordinata e disapplicare quella che prevede la sanzione, annullando quest'ultima (ex multis: “le norme comunitarie provviste di efficacia diretta precludono al giudice comune l’applicazione di contrastanti disposizioni del diritto interno quando egli non abbia dubbi in ordine all’esistenza del conflitto”, Corte Cost. n.170/1984)

8 - i medesimi principi possono essere applicati anche alle costrizioni imposte ai sanitari e, ora, al personale scolastico

Salvatore Morra

 
No vax e no brain PDF Stampa E-mail

9 Agosto 2021

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 Da Appelloalpopolo del 6-8-2021 (N.d.d.)

No vax sarebbero coloro che hanno avuto il covid, si sono negativizzati e reputano di non correre alcun rischio serio, sicché possono attendere mesi o anni per vaccinarsi o non vaccinarsi mai. Sarebbero i minori di 40 anni, senza patologie precedentemente diagnosticate, che sanno che in un anno (fino a fine febbraio 2021) sono morte 50 persone sane con meno di 40 anni, e considerano il rischio da covid inferiore al rischio da vaccini, non solo in considerazione degli effetti immediati ma anche per quelli a medio e lungo termine che rimarranno ignoti per anni. Essi credono perciò di avere almeno un decennio per decidere se vaccinarsi o meno. Sarebbero i minori di 40 anni sani che sanno che nel 2019 sono morte più di 1400 persone con meno di 40 anni per incidente stradale e vogliono continuare ad andare in autovettura, o quelli che sanno che ogni anno muoiono quasi 300 ciclisti, e vogliono continuare ad andare in bicicletta, correndo i rischi che hanno sempre corsi, sapendo che sono, rispettivamente, 28 e 6 volte superiori a quelli che derivano dal covid. Sarebbero le persone sane che hanno meno di 50 anni e che sanno che sono morte in un anno (fino alla fine di febbraio 2021) meno di 200 persone sane che avevano meno di 50 anni e quindi, per ora, preferiscono rischiare e verificare per uno o due anni, o magari quattro o cinque, efficacia e rischi dei vaccini autorizzati condizionatamente. Sarebbero i medici e i cittadini che considerano preferibili cure immediate a un vaccino autorizzato condizionatamente. Sarebbero le persone incerte, infastidite dalla propaganda vaccinale: è la propaganda che le spinge a non vaccinarsi. Sarebbero i genitori che non intendono vaccinare i figli, perché pensano che corrano rischi insignificanti, vicini allo zero. Sarebbero gli anziani che hanno ben vissuto la vita, sono ormai parecchio acciaccati e dubitano se sia meglio rimanere allettati e incontinenti per un paio di anni, rinchiusi in una RSA o morire per covid. Sarebbero malati di tumore, che hanno subito di recente l’operazione, non hanno recuperato peso, si sentono vicini alla fine e sanno che alcune persone nella loro condizione sono morte dopo 10 giorni dal vaccino. Sarebbero coloro che hanno una concezione, diciamo pure fanatica – ma quanti fanatismi esistono, che fanno più male o che testimoniano masochismo e stupidità assolute? si pensi agli europeisti, che non abbiano rendite finanziarie o redditi molto alti, che derivino dagli scambi con l’estero o anche agli ingenui democratici-europeisti – della purezza naturale del proprio corpo, non usano, nella misura del possibile, la medicina occidentale e non disdegnano di sfidare la malattia, se il destino volesse che si ammalino. Sono gli imbecilli che fanpage seleziona nelle sue interviste.

Ecco, chi accomuna tutte queste persone nella mega categoria dei NO VAX è chiaramente NO BRAIN.

Stefano D’Andrea

 
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