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Cosa ha detto veramente Ahmadi Nejad PDF Stampa E-mail

26 settembre 2007

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La disinformazione di massa ha colpito ancora. Uno dei bersagli preferiti è l'Iran. I media servi dell'establishment dei Paesi asserviti agli Stati Uniti hanno sfoderato la loro consueta rozza propaganda per distorcere e manipolare quanto ha detto lunedì 24 settembre a New York il capo del governo di Teheran, Mahmoud Ahmadi Nejad. Tg, "autorevoli" quotidiani e commentatori "super partes": tutti a volantinare la verità del Minculpop "democratico" dell'Occidente guerrafondaio. Leggete quanto scrive l'agenzia di informazione sul mondo arabo Arab Monitor:

New York, 25 settembre - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadi Nejad ha detto ieri, parlando alla Columbia University, che il programma nucleare iraniano è concepito nel rispetto delle leggi ed è totalmente pacifico. "Nei nostri programmi figura l'arricchimento dell'uranio sotto la soglia del cinque per cento e ogni processo di arricchimento a questo livello è solamente per produrre elettricità. L'Iran è membro dell'Agenzia atomica internazionale da 33 anni e, stando alle disposizioni, ogni Stato membro dell'Agenzia ha il diritto d'accesso all'energia nucleare a scopo civile", ha aggiunto.
 Contestato da organizzazioni ebraiche sioniste, Ahmadi Nejad ha ribadito che l'Iran non intende attaccare nessuno, nemmeno Israele, domandandosi cosa abbia a che fare con l'Olocausto il popolo palestinese che ne paga le conseguenze ed è vittima degli attacchi israeliani da sessant'anni. Una domanda posta al presidente iraniano nel corso dell'incontro riguardava la situazione degli omosessuali in Iran. "Da noi il fenomeno non esiste come da voi", ha risposto Ahmadi Nejad, le cui parole sono state riferite dall'emittenti occidentali, "Da noi non ci sono degli omosessuali", con la deliberata intenzione di screditarlo. Il presidente Ahmadi Nejad, a New York, si è incontrato anche con rappresentanti del movimento ebraico antisionista Neturei Karta. Il movimento, in un comunicato, ha elogiato il presidente iraniano, definito un "uomo di pace, profondamente religioso, impegnato per il rispetto e il dialogo".
 Intervenendo in videocollegamento da New York con il National Press Club di Washington, Ahmadi Nejad ha spiegato "Coloro che affermano che non c'è libertà in Iran dovrebbero visitare il Paese e parlare liberamente con la gente". Sulla presenza femminile nella società iraniana, il presidente ha puntualizzato "Le donne costituiscono il sessanta per cento del corpo studentesco, conquistano medaglie alle competizioni sportive internazionali, sono impegnate in diversi settori scientifici, sociali, giornalistici, politici ed artistici". Quindi, toccando il tema di Israele, ha spiegato che la Repubblica islamica non riconoscerà mai Israele "così come è stato creato, fondato sull'occupazione, il razzismo e le minacce". Ahmadi Nejad si è quindi domandato: "Perché coloro che lavorano nel settore dell'informazione non protestano, quando il regime sionista uccide delle persone o le costringe a fuggire?".

Commenti
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luca s (Registered) 27-09-2007 10:35

nessuno parla mai dell'arabia saudita. lì la crudele dinastia saud fa il bello e cattivo tempo, è iperprotetta dagli usa per ovvi motivi e soprattutto è odiata dalla popolazione. in arabia saudita le donne non possono neanche guidare, ci sono ogni anno diverse condanne a morte con precessi farsa...chi condanna il cosiddetto nuovo hitler dovrebbe informarsi su altre realtà senza ripetere come un pappagallo ciò che sentiamo dai vari tg.
simone.org (Registered) 27-09-2007 17:32

ti pareva... giusto ieri ho postato sul Blog del piccolo movimento civico di cui faccio parte un articolo sulla disinformazione di sistema. Tra l'altro, avendo lavorato un anno e mezzo in un giornale, anche se a livello di oratorio so cosa significa disinformare...
E nell'articolo che ho postato ieri ho dedicato proprio uno spazio ad Ahmadi Nejad e alla campagna diffamatoria cui è sottoposto. Ne approfitto per segnalarvi il link: http://www.colognoinazione.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1626710
Giuseppe Maneggio (Registered) 27-09-2007 17:40

L'elenco si potrebbe far lungo... L'Egitto che da 25 anni è in mano a Mubarak, il Pakistan nucleare di Pervez Musharraf o lo stesso stato di Israele a cui ogni settimana bisogna ridisegnare i confini geografici.
Il concetto è sempre lo stesso: il giusto è ciò che decidono i guardiani del mondo. E guai a contraddirre l'immane macchina di propaganda Occidentale.
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