Avviso Registrazioni

Scusandoci per l'inconveniente, informiamo i nuovi utenti i quali desiderino commentare gli articoli che la registrazione deve essere fatta tramite Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Login Form






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati

Cerca


 
  SiteGround web hostingCredits
A un bivio PDF Stampa E-mail

25 Aprile 2015

 

Da Appelloalpopolo del 21-4-2015 (N.d.d.)

 

 “Pare che il modo migliore per non farsi infilzare da un toro e da qualsiasi altro animale cornuto sia di afferralo per le corna, in modo da bloccargli la testa“.

Il presente momento storico rende attuale il concetto sotteso a questa immagine: una complessa e disorientante transizione d’epoca che rende obsoleti gli schemi consolidati evidenziando l’urgenza di reagire, senza mediazioni di sorta, sicuramente senza far affidamento all’esperienza pregressa.

Insomma siamo di fronte ad un bivio: la scelta è tra attendere (prolungando la sopravvivenza nella speranza di una stabilizzazione se non ripartenza) e reagire (aprendo le porte alla scoperta ed elaborazione di nuove risposte).

L’unica vera possibilità è “prendere il toro per le corna”: osservare senza indugio la realtà, per quella che è e non per come la si vuole, adottare un approccio che valorizzi l’esperienza pregressa senza considerarla vincolante, imboccare – come affermava un mio caro maestro – il bivio senza indugi.

Insomma non è più il tempo di tentennamenti, slalom, scivolamenti, deviazioni; non è più il tempo di agire per “opportunità”, del far finta di capire e di fare le cose, se non di evitare di farle. Vano dilazionamento ed energie sprecate.

È tempo invece di intraprendere strade nuove, che non significa necessariamente fare cose nuove, piuttosto perseguirle in modo rinnovato, attraverso approcci e schemi mentali ridefiniti, anche inediti. Infatti quel che serve appare semplice e banale: affrontare le cose per quel che sono; creare una adeguata rappresentazione della realtà; mettere concretamente in atto piccole azioni. Ma il tutto dentro una rinnovata libertà, tutt’altro che scontata e banale: mettersi “nudi” di fronte alla realtà accogliendo senza timore quel che è e nominando ciò che si vede senza vergogna; creare nuove connessioni tra fabbisogno riscontrato e strumenti disponibili; agire di conseguenza, al di là di ciò che si è sempre fatto, mettendo da parte il politically correct.

La sfida ruota attorno al concetto di libertà, in particolare coniugata in lucidità, onestà intellettuale e umiltà. Il rischio, infatti, è di essere indotti a fare non ciò che serve ma ciò che si presume serva; il rischio è di giustificare in ogni caso l’esistente senza vedere l’emergente; il rischio è l’arroccamento dietro parvenze di onnipotenza che ostacolano il fare i conti con l’irriducibilità del limite e della debolezza.

Alessandro Bolzonello 

Commenti
NuovoCerca
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!
 
< Prec.   Pros. >