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Astensione di massa PDF Stampa E-mail

5 Giugno 2015

 

Nel febbraio 2013, immediatamente dopo il primo, vero, grande exploit del Movimento 5 Stelle, giornalisti, politici ed analisti si affrettarono a commentare, sviscerare ed analizzare le cause e le radici profonde di questo successo.

Anche oggi, giugno 2015, vi è stato un grande exploit ed è quello dell'astensione di massa: ponendo per assurdo che il non voto fosse comunque un partito o eleggesse candidati, esso sarebbe in questi giorni il vero vincitore in sette Regioni e in una miriade di Comuni con una quota oscillante dal 48 al 36%, da fare invidia alla DC delle migliori annate...

Ebbene le analisi sull' astensione sono, a nostro giudizio, assai superficiali.

Parlare di malcostume, malapolitica, scollamento tra Paese reale e legale rischia ormai di suonare monotono e riduttivo.

Le vere questioni sono altre e la più importante è la seguente: l' italiano diserta il voto per ragioni congiunturali o strutturali?

Messo in soldoni significa: l' italiano si astiene perché ha perso fiducia nelle persone delegate a rappresentarlo (dovute a una congiuntura di un ventennio di politica e di facce impresentabili o, peggio, gattopardesche) oppure, sic et simpliciter, ha perso totalmente la fiducia nel Sistema parlamentare e nella democrazia rappresentativa di matrice moderna, anglosassone, liberale?

Se la risposta fosse il primo caso (congiunturale) allora sarebbe inutile continuare a discutere: il tempo di mettere in scena altri ingannapopoli magari più presentabili e la farsa continuerebbe.

In caso di seconda ipotesi (strutturale), allora si aprirebbe un vuoto destinato ad allargarsi sino a divenire una voragine e aborrendo la Natura il suddetto vuoto, altri soggetti giungerebbero a riempirlo. Fino ad oggi, infatti, il voto di "protesta antisistemica" viene incanalato in Partiti e/o Movimenti (pentastellati, leghisti) che pur sbraitando, si muovono dentro il sistema attuale e ne accettano le regole ed i contenuti.

Salvini non fa alcuna paura perché è solo "chiacchiere e distintivo", parla alla pancia e non al cervello, inoltre propone soluzioni ai problemi che non hanno alcuna chance di essere messe in pratica (ad esempio sugli immigrati Salvini parla come se l' Italia non fosse vincolata e legata a lacci e lacciuoli della UE e dei Trattati).

La stessa Lega Nord è un partito-fisarmonica, che si contrae e si espande a seconda della luna dritta o storta dell' italiano (settentrionale e centrale) medio.

I pentastellati hanno solo il merito di essere facce nuove , con le mani pulite, poi sui demeriti dovremmo aprire un capitolo a parte.

Insomma se la crisi del voto fosse strutturale e irreversibile, prima o poi ci sarebbe un pericolo di nuovi soggetti non più folkloristici come Grillo e Salvini, ma terribilmente seri e davvero intolleranti, violenti ed autoritari, col rischio di un seguito di massa.

E coi chiari di luna attuali, dubitiamo che tali soggetti possano svoltare a sinistra..

Mai come oggi servirebbe un movimento o partito serio, capace di mettere in discussione tutti i dogmi contemporanei (democrazia rappresentativa, liberismo economico, modello di sviluppo, globalizzazione) con un programma moderato e graduale di demolizione del sistema odierno, perché come diceva Montanelli, i crolli di un totalitarismo (e noi viviamo in un totalitarismo mascherato da libertà) sono mille volte più pericolosi della loro costruzione.

Già...trovarlo, tale partito!

Simone Torresani

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