Selezione della classe dirigente |
1 Dicembre 2015
Da Appelloalpopolo del 22-11-2015 (N.d.d.)
La democrazia è un sistema di selezione della classe dirigente di un popolo o comunque di una comunità organizzata. Forse è anche altro. Anzi spesso è stata storicamente anche altro ma sempre e ovunque la democrazia è stata una forma di selezione della classe dirigente. Quando la selezione non avviene mediante il processo partitico-elettorale-giornalistico, i cittadini hanno la fondata impressione di vivere in una farsa, perché il processo partitico-elettorale e il dibattito politico e giornalistico gira a vuoto, o perché alla fine comanda un cittadino che non è stato eletto o perché chi è stato eletto non comanda niente ma comandano stranieri. Tuttavia, in Francia ciò non è accaduto. I Francesi hanno eletto Hollande e Hollande ha esercitato anche i poteri eccezionali, senza consultare soggetti stranieri. Dunque formalmente e sostanzialmente la democrazia in Francia c’è stata, c’è ed opera. Sorge però un secondo diverso problema, interno alla democrazia: perché i Francesi hanno scelto un sempliciotto come Hollande, molto più sciocco di Renzi? Quest’ultimo, giustamente, a ridosso del 27 settembre, prese in giro Hollande quando il Presidente della Francia decise e dichiarò che la Francia avrebbe cominciato a bombardare l’IS, come in effetti fece il 27 settembre. Che ne è della democrazia se tutto il processo partitico ed elettorale e il complesso dibattito sulla rete, sui giornali, sulle reti televisive e sulle piazze alla fine fa scegliere uno degli uomini più sciocchi del mondo? Questo è il problema dei Francesi e non solo dei Francesi. Come si fa ad evitare che il processo democratico alla fine serva a scegliere il peggiore o uno dei peggiori? Stefano D’Andrea
|
< Prec. | Pros. > |
---|