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La forza della pazienza PDF Stampa E-mail

15 Marzo 2016

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Per la pazienza occorre forza, molta forza […]. Solo l’uomo forte può esercitare una pazienza davvero viva: può riprendere su di sé sempre di nuovo ciò che è, e di continuo ricominciare. La pazienza senza la forza è pura passività, supina subordinazione, abitudinarietà cosificata.

 

E occorre amore, a una pazienza autentica, amore per la vita. Giacché le cose vive crescono lentamente, hanno la loro ora, fanno giri e rigiri numerosi. Esse hanno così bisogno di fiducia. Chi non ama la vita non ha pazienza con essa. Allora arrivano le furie e i cortocircuiti. E ne nascono ferite e cocci. La pazienza autenticamente viva è tutto l’uomo esistente nella tensione fra ciò che vorrebbe avere e ciò che ha; fra ciò che vorrebbe fare e ciò che riesce a fare di volta in volta; tra ciò che desidera essere e ciò che realmente è. Il reggere in questa tensione, il raccogliersi continuo verso la possibilità dell’ora: questa è la pazienza. Si può allora dire che la pazienza è l’uomo in divenire che comprende giustamente se stesso. Solo nelle mani della pazienza riesce la creatura che ci sia stata eventualmente affidata […]. In qualsiasi modo ci sia stata affidata la vita, il nostro lavoro per la sua crescita avrà successo soltanto se lo si fa con questa forza tranquilla e profonda. Esso assomiglia al modo con cui la vita cresce da sé.

 

Romano Guardini

 

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