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Saviano e il popolo della sinistra PDF Stampa E-mail

12 Maggio 2016

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“Se il lavoro non c’è e non ci sarà, perché alimentare speranze e non invitare ad andare via?” (Roberto Saviano, 9 maggio 2014). Alcune persone sedicenti “di sinistra” non disprezzano colui che ha scritto questa frase, anzi, addirittura lo ammirano. Eppure questa frase presuppone che chi l’ha scritta creda che l’economia sia un fatto naturale, non artificiale, il regno della necessità, non il regno della volontà. Dunque, una persona enormemente ignorante, che parla di ciò che non sa e che è comunque impregnata della più volgare ideologia liberista. La frase implica anche ignoranza dei documenti dell’Unione europea che chiariscono esplicitamente che in Italia il 12% di disoccupazione strutturale è necessario se l’Italia intende restare nell’euro. Quindi l’Unione europea dice chiaramente che la disoccupazione (con conseguente deflazione salariale e scarsità di domanda per piccoli professionisti, artigiani e imprenditori) è voluta (l’Unione europea, insomma, sa che l’economia è un fatto di volontà) e che sarebbe evitabile se l’Italia uscisse dall’euro (con pretesi altri costi).

Oppure Saviano sa che la disoccupazione, la deflazione e la moria di piccole imprese e partite iva sono volute e non lo dice, perché anche lui, essendo europeista, le vuole, e anzi partecipa all’inganno ideologico, invitando alla emigrazione? Un tempo il popolo della sinistra avrebbe preso Saviano e lo avrebbe linciato su pubblica piazza. Oggi, invece, il popolo della sinistra ammira Saviano. Il problema è Saviano o il popolo della Sinistra, attualmente composto da una massa di ignoranti, esterofili, moralisti, liberisti e fans da strapazzo? Un Saviano, un Travaglio, un Santoro, un Gad Lerner a stupidire i consumatori di notizie ci saranno sempre (almeno fino a quando non andrà al potere un partito politico che li releghi nei loro blog ad esercitare la vera libertà di manifestazione del pensiero). Perciò, il problema è il popolo della sinistra, che, sia pure spesso senza saperlo, costituisce la parte più stupidamente liberista del popolo italiano (l’altra parte liberista è quella imprenditoriale, che tuttavia fino a ieri lo era per interesse, non per stupidità, tanto è vero che pian piano, per convenienza e moderatamente, si sta ravvedendo). Come si risolve il problema del “popolo della sinistra”?

Stefano D’Andrea

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