Avviso Registrazioni

Scusandoci per l'inconveniente, informiamo i nuovi utenti i quali desiderino commentare gli articoli che la registrazione deve essere fatta tramite Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Login Form






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati

Cerca


 
  SiteGround web hostingCredits
E' on line MZ n°7 PDF Stampa E-mail

16 novembre 2007

Active Image

E’ on line il settimo numero stampabile di MZ – Il giornale del Ribelle. Potete liberamente scaricarlo cliccando in alto a destra, dove vedete scritto MZ Download. Perché una versione cartacea del blog? Per diffonderne i contenuti col vecchio ma imbattibile sistema della distribuzione a mano, faccia a faccia, porta a porta, nelle biblioteche, nelle università, nel luogo di lavoro, col volantinaggio in strada. Fate quante più copie potete (attenzione a stampare in fronte/retro: pagg 1-2 e pagg 3-4), rilegate con una semplice graffettatrice, e distribuite.

Decimoputzu

Tra le cinquemila e settemila aziende agricole sarde rischiano di ritrovarsi con case e proprietà all'asta per via di debiti accumulati con le banche. Non è più crisi: è un disastro che coinvolge decine di migliaia di persone. Agricoltori, pastori, braccianti sono alla disperazione. Uomini e donne, anziani e giovani stanno perdendo la loro terra e il lavoro. Tutto è inziato nel 1988, quando la Regione Sardegna intervenne con un provvedimento per abbattere i tassi di interesse per i prestiti contratti nel settore agro-pastorale. Nel 1991 l’Ue dichiarò illegittimo tale provvedimento provocando l’aumento dei tassi d’interesse - che da agevolati divennero altissimi - e il progressivo rientro dei fidi già concessi. Successivamente molti istituti di credito, a fronte dell’insolvenza dei piccoli imprenditori agricoli, hanno predisposto la vendita all’asta delle relative aziende agro-pastorali, determinando il tracollo dell’intero settore.
In provincia di Cagliari, a Decimoputzu, lo scorso 2 ottobre un gruppo di contadini ha occupato la sala consigliare del Comune, dando luogo a uno sciopero della fame. Il comitato chiede il blocco immediato delle vendite all’asta e un intervento urgente del governo nazionale e Regione per trovare una soluzione non più rinviabile. Questi contadini, in realtà, non stanno combattendo una battaglia solo col governo o con l’Ue, ma contro la globalizzazione, contro i disastri provocati dal sistema bancario. Beppe Grillo, recatosi recentemente a Decimoputzu per sostenere la protesta, ha detto: “In questa Europa dove bisognerebbe fare un monumento agli agricoltori si arriva a queste situazioni con gente di sessanta anni che fa lo sciopero della fame e piange perché gli portano via l’azienda. Quello che succederà qui costituirà un’anticipazione per tutta l’Europa. Non possiamo mangiare bond, non possiamo mangiare euro, non possiamo mangiare dividendi”. Anche Movimento Zero raggiungerà con una delegazione i contadini di Decimoputzu: noi saremo con loro.
Il caso sardo è solo la punta di un iceberg: migliaia e migliaia di aziende agricole italiane sono indebitate. Il fatto che né la Regione né il governo siano ancora riusciti a sbloccare la crisi sarda, è sintomo di quello che noi di MZ ripetiamo da sempre: e cioè che ormai il potere degli stati nazionali (per non dire degli enti locali) è nullo, e chi comanda veramente e tiene le redini del sistema sono le lobby economiche-finanziarie. La crisi dell’agricoltura poi, non è solo una questione economica, è un problema sociale e culturale: si sta completamente perdendo il legame con la terra, con tutto il patrimonio di significati, di tradizioni e di valori che essa porta con sé. Oggi un ragazzo si immagina in un posto da salariato-precario in un call-center, piuttosto che fra i campi. Ma i soldi non si possono mangiare.

Alberto Cossu

Commenti
NuovoCerca
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!
 
< Prec.   Pros. >