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Siamo in pieno Kali yuga PDF Stampa E-mail

4 Marzo 2017

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Da Rassegna di Arianna del 2-3-2017 (N.d.d.)

 

I Purana che letteralmente vuol dire “antiche storie” sono un corpus dottrinario di testi sacri hindū, redatti in lingua sanscrita, di carattere principalmente mitico e cultuale, il cui scopo primario è anche quello di erudizione sacra di coloro che non sono considerati dvija (i “nati due volte”, i componenti delle prime tre caste arie hindū: brāhmaa, katriya e vaiśya), quindi gli śudra e le donne, essendo la civiltà vedica patriarcale dove a queste due categorie è severamente proibito l’ascolto o la lettura dei testi detti Śruti. Di questi Purana uno dei più antichi è il Vishnu Purana composto da sei libri di cui ho curato insieme ad altri eccellenti collaboratori la pubblicazione per la prima volta in italiano proprio dell’ultimo di questi libri. Questa traduzione era un progetto che volevo fare da tempo, nel retro di copertina del mio saggio: “Pan è morto e noi l’abbiamo ucciso” misi un piccolo estratto del primo capitolo di questo Purana e il suo contenuto mi spinse a cercare di rendere disponibile l’intero libro al pubblico italiano. Questo perché l’argomento centrale del libro è il Kali yuga. Spesso in Occidente si fa un abuso di parole sanscrite come questa senza saperne realmente il significato. Dettato anche dalla totale secolarizzazione e non conoscenza del fatto che il sanscrito è una lingua sacra usata dalle tre caste indiane esclusivamente in ambiti sacrali quindi usarla in contesti diversi non perde solo il suo significato ma anche la sua funzione. Ci basti pensare occidentalis’ karma o lo yoga praticato per “rassodare i glutei” per capire in che stato di metastasi si trova spiritualmente l’uomo moderno. Ma non è questo il momento per discutere sull’uso improprio delle parole. Kali yuga possiede lo stesso significato che Esiodo dava all’età del ferro, descrivendo un’età oscura dove un’umanità “demoniaca” in preda ad ogni empietà ne causa l’estinzione. Una descrizione analoga la troviamo anche in un importantissimo testo sacro come la Bhagavadgītā […] Questa degenerazione o per dirla con Guénon chiusura verso l’alto e apertura verso il basso durerà fino al riassorbimento totale dell’Universo alla fine della quarta età di Kali e rinascita nella prima, l’epoca Satya cioè della verità. Ma l’importanza di questo testo è che noi vivendo proprio in questa età, abbiamo ricevuto dai grandi asceti indoeuropei un patrimonio inestimabile per capire cosa ci attende e come difenderci da questa caduta verso le profondità del Tartaro. Soprattutto questo Purana scritto tra il II e il V secolo sembra fatto come una guida o la fiamma di una fiaccola, utile su come barcamenarsi in un’epoca priva di luce. Quello che sconvolgerà di più il lettore è che ciò che questo Purana ha da dirci, sembra un’opera fatta apposta per i posteri perché ciò che rivela è la specifica descrizione della società moderna. 

 

“I matrimoni in questa età non saranno conformi al rituale, né lo saranno le regole che connettono fortemente il precettore spirituale e il suo discepolo”. 

 

“Le menti degli uomini saranno completamente occupate dal pensiero di acquisire ricchezza”.

 

“Oppressi dalla fame e dalle tasse, gli uomini lasceranno le loro terre native e andranno in altri paesi per guadagnarsi da vivere”.

 

“A causa delle penitenze orribili non imposte dalla Scrittura e dei vizi dei governanti, i bambini moriranno durante la loro infanzia”.

 

 Queste quattro citazioni tratte dal Vishnu Purana a una mente attenta non possono altro che ricordare la contemporaneità. […]

 

Riccardo Tennenini

 

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