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Delirio di dismisura PDF Stampa E-mail

16 Marzo 2017

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Da Rassegna di Arianna del 14-3-2017 (N.d.d.)

 

[…] Quella è la strategia: prima si agitano casi estremi per colpire l’immaginazione popolare, poi si allarga ad altri casi, s’invoca una nuova norma ad hoc e infine si dilata la regola a dismisura. Così accade con la droga, coi migranti clandestini e con tutti i danni collaterali, inclusi i furti in casa. La colpa non è mai della droga ma di chi ne impedisce l’uso, non è colpa di chi si droga ma della mamma che vi si oppone, non dei clandestini ma di chi li chiama clandestini, non di chi ruba in casa ma di chi si difende in casa propria. Il diritto è diventato il rovescio e chi si oppone viene accusato di sessismo, razzismo, fascismo o xenofobia. Alla fine il criminale sei tu, che subisci o denunci il fatto.

 

Ma cos’è questa voglia insana di rovesciare la natura, la storia della civiltà, la legge, la realtà e l’umanità come finora è stata concepita? Cos’è questo desiderio di far saltare la famiglia, la maternità, la paternità, la nascita, la vita e la morte, nelle forme finora conosciute? È possibile che una generazione nel giro di pochi anni smantelli il tessuto millenario di una civiltà giuridica e religiosa, civile e naturale, fondata sulla famiglia? Chi siamo noi, viventi, per ergerci con infinita presunzione a giudici dell’umanità di tutti i tempi e a decidere che finora gli uomini si erano sbagliati ma adesso arriviamo noi e rimediamo agli errori della storia e della natura, dell’esperienza secolare e della vita di generazioni e gridiamo il nostro “tana” salvatutti? Come altro possiamo chiamare questo delirio ideologico, scientifico, giuridico se non una forma virale e distruttiva di pazzia? Stiamo perdendo il senso del limite, stiamo allevando mostri geneticamente modificati, siamo in piena frenesia di dismisura, vogliamo abbattere i confini tra sessi, limiti d’età e di natura, popoli e desideri. Se ha ragione Schopenhauer, è la natura che sta decidendo di farla finita e si serve della sterilità diffusa, delle pulsioni di morte e di autodistruzione, della stessa omosessualità elevata a modello di vita, per portare all’estinzione l’umanità. Complimenti, signori, quel che non riuscì a guerre, armi atomiche, rivoluzioni sanguinarie e regimi totalitari, potrà riuscire a voi, pacifisti e libertari, nel nome dei diritti, del progresso e della stessa umanità.

 

Marcello Veneziani

 

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