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Spe Salvi: Ratzinger antimoderno? PDF Stampa E-mail

8 dicembre 2007

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Vi devo confessare che, sentendo alla radio e in tv le prime anticipazioni sull’ultima enciclica del Papa, mi era venuta la tentazione di correre ad iscriverlo ad honorem a Movimento Zero. Tutto, in quel che sentivo, pareva andare nella stessa direzione dell’antimodernismo di MZ: il monito sul fallimento dell’algido razionalismo illuminista e del plumbeo materialismo marxista; l’affermazione di come nessuno dei due sia riuscito a dare all’uomo la felicità né abbia mantenuto le sue promesse di rinnovamento, se non addirittura di rivoluzione; il richiamo, soprattutto, alla necessità di un recupero di radici antiche, spirituali e religiose, che sole possono dare un senso all’esistenza. Basta sfogliare un qualsiasi testo di antropologia religiosa, per sapere quanto sia vero, per scoprire un universo immenso di tradizioni e simboli che per millenni hanno sostanziato le attività umane, dalle società "primitive" a quella medievale, un patrimonio pervicacemente disperso prima dall’Illuminismo a colpi di ghigliottina, poi dal marxismo e dal capitalismo, apparentemente agli antipodi, in realtà facce della stessa medaglia, quella del Progresso. Ma le mie speranze sono state velocemente frustrate. Avrei dovuto dar retta a Cacciari: "Ma volete che il Papa non faccia il Papa?". Giusto: infatti, anche questa volta i salmi sono finiti in gloria, e quando i giornali hanno pubblicato le prime anticipazioni concrete ci si è subito potuti render conto di dove voleva andare a parare. Non alla religiosità, al Sacro, ma alla religione, anzi – naturalmente – "la" Religione, l’unica "vera", l’unica possibile: quella cristiana; anzi: quella cattolica. Tanto rumore per nulla, dunque. Quello che pareva dover essere un monito alle coscienze inaridite dell’Europa, si è rivelato non essere altro che l’ennesimo, arrogante ma anche noioso, pamphlet integralista; l’ennesimo arrocco intollerante attorno ad una "Verità" che in quanto rivelata si autogiustifica, e non ammette contraddittori. Insomma: “Extra Ecclesiam nulla salus”, fuori dalla Chiesa non v’è salvezza, come scrisse San Cipriano circa milleottocento anni fa. Non una gran novità, appunto. E vien dunque da concludere che di questo deludente testo non si sentisse affatto il bisogno.
Giuliano Corà

La seconda enciclica di Benedetto XVI, tolto il latino sacrale di un documento pontificio, è un chiaro atto di accusa ai fondamenti della Modernità.
L’Illuminismo ha inneggiato alla Razionalità come artefice di un mondo perfetto qui in terra. Col Positivismo, e per tutto il Ventesimo Secolo, con la realtà della Tecnica, si è giunti all’idea che la scienza (razionalità che produce scoperte e tecnica) fosse la nuova speranza per il mondo; il Progresso (bel progresso: da Bacone a Odifreddi, da Galileo a Severino Antinori...) ne sarebbe la prova provata: siamo allo Scientismo. Tutta la modernità ripiega sul materialismo. Ratzinger ne constata il fallimento: esso non è riuscito a rispondere ai bisogni dell’uomo,  cui ha fatto perdere la bussola.
Ma Benedetto XVI - e questa è musica per chi, come chi scrive, auspica un rinnovamento della Chiesa - ne ha anche per i destinatari propri dell’enciclica. Per i fedeli adagiatisi in un comodo cristianesimo borghese:  “...se, in definitiva, il mio benessere, la mia incolumità è più importante della verità e della giustizia, allora vige il dominio del più forte”. E per gli ecclesiastici stessi, in maniera più velata: la Chiesa non ha avuto il coraggio, nell’ultimo secolo, di controbattere la fede illuminista e scientista, e l’ha piuttosto subita, riducendo il cristianesimo ad un’etica umanista dei buoni sentimenti. Il risultato, aggiungo io, è che la Chiesa, sulla difensiva e senza coraggio, abbandonando la disputa, ha scelto poi per le sue inevitabili battaglie la via più facile: imporre diktat.
Ora, siccome non si può chiedere al Papa di non fare il Papa, e visto che l’enciclica è rivolta a “tutti i fedeli laici sulla speranza cristiana”, la soluzione che Ratzinger propone non può che essere un ritorno a Cristo (che è, per il credente, la verità rivelata, come dice giustamente qui sopra Corà). Ma credo che Movimento Zero non debba dispiacersi di una Chiesa che abbandoni il suo complesso d’inferiorità  verso la Modernità, dopo aver cercato pateticamente di inseguirla. Una Chiesa che pretenda da fedeli sempre più pigri che ridimensionino l’importanza del benessere materiale, e che lavori affinché l’uomo si ricordi di essere una creatura “sacra”. Quest’ultimo auspicio è centrale, secondo me, perché ci si rifiuti di continuare ad essere semplici ingranaggi di un sistema senza senso. Ogni religione, nel mondo tecnologico, ha questo compito.
Antonio Gentilucci

Commenti
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Taxi no Global (Registered) 08-12-2007 19:13

Ciao scusate il fuori post, volevo precisare sul post riguardo ai taxi.
I singoli taxisti non hanno nessun beneficio della lobby taxi.La lobby taxi è composta solamente dalle compagnie radiotaxi,dal comune, e da chi controlla e monta i tassametri.
Per migliorare il servizio serve solo una nazionalizzazione, in modo da abbassare i costi di gestione, e intervenire con altre licenze la dove è neccessario(monitorate e non sparate a caso).
Ma Bersani è stato chiaro:"Bisogna concentrare la richezza!" Stile Ny dove i taxisti sono persone a cui è stata tolta la dignità.
I libero mercato attuale non ci permette di avere costi di gestione bassi, ma il loro scopo è ridurci all osso, mettendo altre licenze senza preoccuparsi dei costi di gestioni, cosi da poter subentrare con una grande società psuedo privata tutto stile italiota.
La dittatura mediatica, ha censurato le critiche e proposte inteliggenti dei colleghi, e mandato in onda la parte più ignorantella della categoria, cosi da porterci sgreditare ulteriormente...

Non difendo nessun privilegio, alcuni difendono quello che purtroppo hanno pagato e sono incattiviti perche sotto usaura bancaria...tutto qui.
Io so solo che mio padre ha mantenuta una famiglia di quattro persone lavorando, la meta di oggi..Oggi lavoro anche 12 ore al giorno, arriva a fine anno e sempre con l'acqua alla gola.
Unico privilegio rimasto la libertà, sempre a meno che ci piazerranno un gps nel sedere per vedere quante volte vado in bagno.
Ma liberalizzare cosa? il taxi è stato giudicato persino da una direttia ultraliberista aimè, priva di libero mercato...Come mai tutta questa insistenza in tutta Europa?Anche i francia stanno lottando ultimamente.

Autarchia Nazionale grossa utopia, Autarchia Europea Grande possibilità...
Grande Massimo!!

Scusate il disturbo...
Taxista Di milano.
Taxi no Global (Registered) 08-12-2007 19:25

Scusate gli "orrori"

...............

BLondet è da considerare antisemita?

Grande M.Blondet.
oldangia (Registered) 08-12-2007 19:54

Signori, vi consiglio di informarvi sulla chiesa ortodossa (in modo particolare la russa e la serba) per rendervi conto di come queste chiese siano in linea con i principi di movimento zero...
AlMan (Registered) 09-12-2007 15:07

Caro Tassista No Global,
perchè non ci invia queste sue considerazioni (firmate, però) sotto forma di lettera? Gliela pubblicherei subito.
a.m.

ps: Blondet non è antisemita. da cattolico tradizionalista qual è, ce l'ha con loro per motivi religiosi, non razziali. In ogni caso è una persona libera, e molti suoi commenti sui fatti dell'attualità sono condivisibili al 100%.
andreac1980@alice.it
Taxi no Global (Registered) 09-12-2007 15:41

Ok appena Avrò tempo vi mando un email.

Cmq la categoria taxi, ha tanti problemi al suoi interno, però dire che le cose migliorano con il libero mercato è da perfetti dittatori.
Impressionante il regime mediatico di questo paese, ho tentato in vari modi con altri colleghi di dire il nostro punto di vista..0 censura totale.
Forse perkè diamo soluzioni alternative non gradite all èlite.

Riguardo Blondet vergognoso averlo visto 2 volte sui media italiani..

un giornalista sul mio taxi vedendo il libro di Chomsky mi disse:"Non legga quelle porcate, quello è un pericolo per la democrazia, un essere che sputa nel piatto dove mangia"..siamo tutti terroristi insomma..
Come vorrei vedere per terra quei sudditi giornalisti che impogono la dottrina liberista e insieme alla "casta" si guarda bene di tenersi al di fuori.


Ciao ragazzi
Andrea

Verrò a vedere la presentazione del libro di Massimo Fini a Milano.Il 14 dicembre giusto?
Ale71 (Registered) 09-12-2007 19:11

Se l'uomo è una creatura veramente sacra non può discendere dalla scimmia,non può vivere di solo pane,non può essere soddisfatto di un cielo dove le stelle sono solo sfere gassose e non dei.Se l'uomo è una creatura sacra la civiltà moderna è una parodia diabolica dove lo Stato, l'economia profane sono inversioni demoniache di quello che,in un mondo normale,cioè sacro,lo Stato e l'economia dovrebbero essere. Condivido pienamente le critiche che il Papa rivolge alla pratica cristiana piccolo borghese e alla trasformazione della religione in una paccottiglia sentimentale umanitaria. La via in quel senso è stata tracciata dal protestantesimo (vera matrice del mondo moderno?)e seguita dal cattolicesimo romano per adeguamento forzato e in parte voluto da frange interne spiritualmente contaminate dall'umanesimo e dal razionalismo. Uso la parola "contaminate" non a caso.Perchè se è l'uomo inteso solo come uomo materiale,naturale,ad essere messo al centro dell'Universo non c'è più posto per l'Uomo sacro, l'Uomo universale, sacro, che in parte è di questo mondo ma contiene in sè possibilità di esistenza superiori,trascendenti.
syn (Registered) 09-12-2007 22:55

L'uomo non è affatto sacro ahimè. E' solo un animale con un encefalo maggiormente "abilitato" rispetto ai primati antropomorfi.

Leggasi il libro PERCHE' NON SIAMO SPECIALI di Ferretti.
Ale71 (Registered) 10-12-2007 00:53

Se siamo solo animali con l'encefalo più sviluppato allora è inutile star troppo a discutere. Come ogni altra razza di questo pianeta anche l'uomo scomparirà se non riuscirà ad adattarsi a mutate condizioni ambientali o a contenere ed indirizzare meglio le enormi possibilità offertegli dal famigerato encefalo. Resta il fatto che,indipendentemente dall'esistenza o meno di qualcosa di trascendente, qualcosa che supera la natura,una tale credenza o illusione come la si voglia chiamare a mio parere può essere molto utile. Perchè se un essere umano si identifica solo con il proprio encefalo,cioè uma massa grigiastra e sanguinolenta contenuta in una scatoletta d'osso,inevitabilmente si intristisce e abbrutisce. Troppo realismo (sempre che lo sia) è noioso,grigio.D'altronde la storia ha dimostrato che l'uomo è capace di commettere scempi non solo in nome di Dio ma anche di "valori" come il denaro,il potere ecc. Per cui,ammazzarsi per ammazzarsi,non è più figo credere di essere mossi nel bene o nel male da forze divine che non dal famoso encefalo fuori controllo? Meglio la saga di Re Artù o la teoria della specie di Darwin?
syn (Registered) 10-12-2007 09:22

Gli scempi si compiono per seguire dei delle religioni e anche dei materiali (vile denaro etc.).
Di fatto non ci si può esimere nel constatare che ormai il cogito ergo sum di Cartesio è solo un'illusione. Non ho nulla da ripudiare nei confronti di chi cerca una stampella psicologica chiamata illusione, religione, metafisica o quant'altro. Però questi almeno abbiamo la decenza di non arringare noi "tristi", "realisti" e che crediamo a quel vituperato Darwin, che era peraltro credente..

Ale71 (Registered) 10-12-2007 15:27

Non credo che il realismo porti necessariamente alla tristezza o alla mediocrità. Anzi,un uomo che ne ha viste di tutti i colori, forgiato dal dolore, può arrivare a "veramente" sperare senza illusioni, può raggiungere vette morali altissime.Credente o meno. Resta il fatto che nella razza umana quello che viene chiamato "sacro" si configura in tutto il mondo e in tutte le epoche come un "istinto" più che come un'alienazione della coscienza. Per carità,la religione può diventare benissimo oppio dei popoli,superstizioni assurde possono rovinare la vita ecc. Ma esiste comunque un gusto per il fantastico,il miracoloso,il meraviglioso che, se prodotto dall'encefalo,evidentemente anch'esso ha avuto un ruolo nell'evoluzione della specie. E' questo che si è perso nella cultura moderna. Un istinto del sacro e del meraviglioso che proiettiamo inconsciamente qua e là ad esempio sui nostri giocattoli tecnologici. Una volta lessi un articolo dove Pasolini analizzava la passione dei giovani per i motori. Gli scappa l'affermazione che il rombo del motore diventa surrogato nella fantasia dei ragazzi del rombo del tuono,della voce del Dio, del numinoso. Come a dire: il sacro è un istinto radicato nel nostro DNA. Volerlo buttare fuori dalla finestra significa vederselo tornare attraverso la porta. Jung sosteneva che gli antichi dei pagani erano tornati nell'epoca della Ragione sotto forma di ideologie utopistiche pericolose in quanto al fondo mosse da motivazioni irrazionali camuffate da realismo politico... La stessa Germania,paese tra i più civili del mondo,poco tempo fa ha subito una sorta di possessione demoniaca che l'ha portata a ricreare il mito nordico della caduta degli dei con tanto di apocalisse finale... Il sacro e la sua presenza perciò sono argomenti importantissimi che non riguardano solo i credenti di qualche religione. Dentro ognuno di noi ci sono fantasmi che si agitano con o senza la nostra approvazione. La Ragione è uno strumento importantissimo.Ma ci sono parti del cervello,della psiche umana che,per motivi biologici o spirituali che siano, non si fanno ridurre ad un discorso razionale e che esigono soddisfazione. Altrimenti ci attaccano, diventano tumori della mente,possessioni....
syn (Registered) 10-12-2007 19:15

Convengo in tutto Ale e apprezzo le tue digressioni storiche. Io stesso, come Pasolini, ho passioni e visioni religiose nei confronti di alcuni elementi della natura (a partire dai miei gatti casalinghi che venero più dei santi con un fare egiziano), i miei approcci ovviamente non sono confessionali.
Oggi la nostra memoria esterna (la conoscenza condivisibile tramite testi e verbo) ci permette di differire dai primitivi, che modellavano la loro vita totalmente sulla base delle leggende create (o totem), che regolavano i gruppi e la stabilità dei consessi.

Quello però che mi preme sottolineare è, sondando la mie ordinarie esperienze e dietrologie varie, che la maggiorparte delle persone sono rimaste ad un'idea cartesiana dell'uomo come "ente speciale", che anche nella sua individualità non può trovare pagarone con i mammiferi superiori o altri animali perchè non è solo corpo ma anche "qualcosa in più". Di corollario, se si parte da questo presupposto (che non è affatto nè materialista o pragmatico o meramente speculativo, semmai naturalistico) a mio avviso gli errori e le aporie si sommano ad nauseam.
La mia condotta esistenziale la porto avanti felicemente partendo dai miei assunti, che, non essendo mainstream, lasciano per la massa il tempo che trovano. E questo io lo trovo deprimente, parlando in modo personalistico.
Voglio bene tutti e, soprattutto, ho rispetto verso tutti, che siano aderenti a dottrine confessionali, testimoni di geova et similia, ma mi piacerebbe a volte ragionare senza paraocchi e senza imposizioni dogmatiche che sono sempre liberticide per la libertà altrui.
Della serie, io rispetto la tua idea e il tuo compartimento del "sacro", ma tu rispetta il mio, no?

saluti ;)
Ale71 (Registered) 10-12-2007 20:07

Ci mancherebbe altro! Questo è un piccolo spazio di discussione mica la Santa Inquisizione! E io non sono Torquemada! Non sono neppure praticante di alcuna confessione religiosa nè new ager di qualche tipo. Ma in base a certe esperienze personali mi sono convinto dell'importanza di alcuni temi e, soprattutto oggi,della pericolosità nel non tenerne conto. Poi ognuno fa e pensa ciò che più crede.
In bocca al lupo per tutto!
Ale71
Taxi no Global (Registered) 10-12-2007 10:36

La chiesa è l'unico organo che sarebbe in grando di creare la moneta del popolo, priva di inflazione programmata.
Da pessimo cristiano, andrei tutti i giorni in chiesa se ciò avenisse.
AlMan (Registered) 10-12-2007 10:41

Amico tassista, sulla Chiesa emettitrice di moneta, ossia istituzione politica a cui affidare le nostre speranze, ci andrei cauto, molto cauto.
Taxi no Global (Registered) 10-12-2007 14:32

Ps non sono un cattolico modello,anzi..
Però chi può sostituirsi al modello internazionale della inflazione programmata operata dalle banche centrali?
Nessuno purtroppo.Ho detto la chiesa, se fosse quello che non è.
AlMan (Registered) 10-12-2007 15:47

Sì ma non è che per liberarmi dalla dittatura bancaria allora devo abbracciare quella teocratica, abbi pazienza. Perchè la Chiesa, giustamente dal suo punto di vista, è una monarchia assoluta fondata niente meno che su un Dio universale. Certo, meglio avere Lui come referente che non il dio Denaro. Ma a me, e parlo a titolo personale ma non solo, non piace nè l'uno nè l'altro. Questo sempre ragionando in termini politici, non privati-spirituali.
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 10-12-2007 18:00

Ma anche se la chiesa fosse ciò che non è e che invece dovrebbe essere, siccome Movimento Zero non é un movimento religioso come la Democrazia Cristiana, parlare di sovranità monetaria della chiesa mi sembra comunque inopportuno. La sovranità monetaria è solo del popolo e preferibilmente di ogni piccolo popolo di ogni piccola patria avente la propria moneta locale.
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