Avviso Registrazioni

Scusandoci per l'inconveniente, informiamo i nuovi utenti i quali desiderino commentare gli articoli che la registrazione deve essere fatta tramite Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Login Form






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati

Cerca


 
  SiteGround web hostingCredits
No all'Eurocrazia PDF Stampa E-mail

21 dicembre 2007

Active Image

Dopo la bocciatura del 2005 di Francia e Olanda alla Costituzione europea, una settimana fa i ventisette membri dell'Unione si sono riuniti a Lisbona per firmare un nuovo “trattato”. In realtà, è la vecchia costituzione  con un po' di trucco in più e qualche pustola sotto il cerone.
E' solo l'ultima invenzione degli eurocrati per spianare la strada alla potere assoluto della Banca Centrale e delle varie lobbies liberiste senza passare per un referendum e nemmeno per una minima informazione, visto che del nuovo trattati gli europei sono stati tenuti diligentemente all'oscuro. Il nuovo trattato di Lisbona permetterà di aggirare i referendum popolari in tutti gli Stati ad eccezione dell'Irlanda, che per ragioni costituzionali non può esimersi dalla consultazione popolare. La Francia invece, su promessa di Sarkozy, sarà costretta ad una riforma costituzionale per legittimare l'inganno di soppiatto.
Il documento approvato in Portogallo è l'ennesima truffa a danno dei popoli sovrani e va perfettamente nella direzione della costituzione di una unione europea basata solo sulle logiche economiche e sul potere delle moneta, dove il volere e l'interesse dei popoli liberi e sovrani di decidere a casa loro non conta più nulla.
Questa Europa non ci rappresenta, non ha nulla di nostro, non è basata su alcun valore condiviso: servirà solamente ad ingrassare le tasche di banche d'affari e multinazionali e dare linfa alla globalizzazione capitalistica.
E tutto questo passerà senza che noi si venga interpellati. E invece, guardate un po' signori dell'Eurocrazia, noi vogliamo essere padroni di decidere il nostro futuro, di costituire e gestire la nostra economia ed indipendenza sulla base del concetto delle piccole patrie unite, neutrali e che grazie all'Europa sperimentino l'autosufficienza economica.
Questa potrebbe essere l'unica strada per svincolarsi dal massacro della competizione mondiale, dalla dipendenza violenta della Nato (che non ha più senso di esistere) e dallo stillicidio dell'impossibile concorrenza con i paesi orientali. L'Europa fin qui non ha fatto altro che rincorrere un sistema economico delirante (la crescita infinita). Facciamo diventare un'alternativa politica e sociale alla dittatura dell'economia: un'Europa di piccole patrie e di popoli liberi ma uniti nel modello della decrescita.

Antonello Molella

Commenti
NuovoCerca
simone.org (Registered) 21-12-2007 10:45

L'informazione è il nodo più drammatico. Queste cose passano sotto il naso della gente e nessuno se ne accorge o perché non se ne parla o perché il tutto è venduto mediaticamente in un modo lontano dalla realtà.
La gente è convinta che l'UE sia un'istituzione democratica e non ci si rende invece conto che ormai queste istituzioni sovranazionali agiscono nello spregio più totale delle singole sovranità.
luca s (Registered) 21-12-2007 11:28

esistono già progetti per unificare pure il nord america (union of north america) con tanto di moneta unica per usa, canada e messico (amero). sono processi irreversibili perchè dettati da poteri più forti dei politici, ossia dalle grandi oligarchie bancarie... credo che l'europa delle piccole patrie sia irrealizzabile. speriamo giusto che almeno i baschi tengano duro... creare invece comunità indipendenti teoricamente sarà possibile. crisi economiche ed energetiche daranno il via alle iniziative dei piccoli gruppi locali di che so, comunità montane o isolane, oppure come stanno facendo tuttora gli elfi dell'appennino pistoiese. saluti.
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 21-12-2007 17:37

Certo Antonello, d'accordo per il si alle piccole patrie, nella nostra zona come in tante parti d'Italia si sta attivando in parte e da parte di alcuni tutto ciò, mi riferisco ai GAS e ad alcune associazioni per la decrescita, con tutti i difetti qualcosa si sta provando a fare.Riguardo all'Euro credo che il nostro dire sarà poco ascoltato, per dirla alla Fini questi non si ribellerano fino a che no gli mancherà anche il pane.
Auguri a tutti.
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!
 
< Prec.   Pros. >