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Saggezza orientale PDF Stampa E-mail

21 Maggio 2018

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C’era una volta un contadino cinese al quale era scappato un cavallo. Tutti i vicini cercarono di consolarlo, ma il vecchio cinese, calmissimo, rispose: "E chi vi dice che sia una disgrazia?". Accadde infatti che, il giorno dopo, proprio il cavallo che era fuggito ritornasse spontaneamente alla fattoria, portandosi dietro altri cinque cavalli selvaggi. I vicini, allora, si precipitarono dal vecchio cinese per congratularsi con lui, ma questi li fermò dicendo: "E chi vi dice che sia una fortuna?". Alcuni giorni dopo, il figlio del contadino, cavalcando uno di questi cavalli selvaggi, cadde e si ruppe una gamba. Nuove frasi di cordoglio dei vicini e solito commento del vecchio cinese: "E chi vi dice che sia una disgrazia?". Manco a farlo apposta, infatti, scoppiò una guerra e l’unico a salvarsi fu proprio il figlio del contadino che, essendosi rotto una gamba, non era potuto partire per il fronte.

 

I filosofi orientali avevano già capito secoli fa che fortuna e sfortuna, bene e male, disgrazie e benedizioni, esistono solo nella nostra mente che interpreta in maniera non obbiettiva la realtà.

 

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