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Alitalia, meglio i francesi PDF Stampa E-mail

28 dicembre 2007

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Riceviamo e pubblichiamo

Basta bugie per favore. La Lega che da un decennio gestisce Malpensa e che ha contribuito al dissesto di Alitalia quando ne ha espresso il Presidente, oggi minaccia i blocchi autostradali se non verrà mantenuta l’italianità di Alitalia e se la compagnia di bandiera passerà ai francesi.
Noi del Fronte Indipendentista Lombardia, prima delle elezioni provinciali di maggio, abbiamo fatto un ampio giro della Provincia  e parlato di Malpensa con migliaia di persone che hanno confermato una nostra convinzione: Malpensa  ha portato inquinamento, lavoro precario e sfruttamento, ma dei milioni di euro che ogni giorno lo scalo introita, sul territorio non c’è traccia e di una benefica ricaduta a pioggia sulla comunità neppure. Di conseguenza nel nord della Provincia di Varese, Malpensa è un’illustre sconosciuta e nel centro-sud è vissuta, invece, con disagio e dispetto da una comunità che anziché essere servita dallo scalo ne è stata asservita e ne subisce solo le tante ricadute negative.
A questa gente, dunque, non interessa nulla dell’italianità di Alitalia, ma vorrebbe uno scalo, magari ridimensionato (no alla terza pista) ma efficiente e non più gestito da lobby partitiche autoreferenziali che hanno fatto di Malpensa una COSA LORO.  Ancor di più, questa gente, che con Malpensa non solo non si è arricchita, ma non ha neppure trovato lavoro, non ne vuole sapere di passare dalla sovvenzione di  un carrozzone italiano ad un altro e teme fortemente che AirOne, tra un anno o due, torni a bussare a Roma e chiedere aiuti statali (cioè quattrini nostri). Quando poi sentiamo Calderoli o Maroni che esaltano la soluzione AirOne spiegando che dietro c’è il supporto delle banche, beh..ci vengono i brividi, ricordando come fu gestita la vicenda della Banca della Lega e rammentando le peripezie del salvataggio fatto da Fiorani e company e l’improvviso amore leghista per l’italianità delle banche.
Noi del Fronte Lombardia, ci chiediamo come una piccola compagnia come AirOne possa riuscire là dove ha fallito Alitalia ampiamente supportata dallo Stato e crediamo che al fine di evitare nuovi esborsi e nuovi impegni statali, sia giusto fare una VERA privatizzazione e vendere a un consorzio serio come AirFrance-KLM che garantirà l’introduzione della compagnia e dello scalo in un circuito internazionale serio ed efficiente e magari porterà anche un po’ d’aria fresca a Malpensa ridiscutendo appalti, subappalti, gestioni e gestioncine varie.
Comprendiamo che questa ipotesi rovini la digestione dei cenoni di fine anno a chi finora si è veramente arricchito con Malpensa e ha gestito lo scalo fuori da ogni regola, ma è tempo di cambiare e di controbattere a quegli ipocriti che tentano di contrabbandare i loro interessi di consorteria  ristretta con quelli del NORD. Il Nord che lavora sta con AirFrance, non certo con i leghisti e i loro alleati romani il cui unico scopo è difendere le loro posizioni di rendita.

Max Ferrari
Fronte Indipendentista Lombardia

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