Avviso Registrazioni

Scusandoci per l'inconveniente, informiamo i nuovi utenti i quali desiderino commentare gli articoli che la registrazione deve essere fatta tramite Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Login Form






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati

Cerca


 
  SiteGround web hostingCredits
Il problema non era Savona PDF Stampa E-mail

31 Maggio 2018

Image

 

Da Comedonchisciotte cel 29-5-2018 (N.d.d.)

 

Ma davvero credete che il problema fosse il Prof. Paolo Savona e le sue idee economiche? Tutta l’Italia sta discutendo se era giusto o meno far fallire una ipotesi di Governo tra il M5S e la Lega, a causa della presenza come Ministro dell’Economia di una persona “critica verso l’euro”, ma nessuno ha capito che questo era un pretesto, mentre il vero motivo è ben altro. Il Governo del Cambiamento che è stato presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è un programma dettagliato in ben 30 punti e 58 pagine, dove per la prima volta si mette completamente in discussione il sistema monetario e bancario attuale e le politiche di austerity che ci propinano da anni. Ma voi pensate davvero che il Presidente della Repubblica ed i poteri che rappresenta, si siano realmente preoccupati della grande esperienza di questo arzillo professore che nella sua vita, pur avendo vissuto all’interno delle Istituzioni, ha manifestato qualche opinione critica verso l’euro senza aver mai denunciato il “sistema del debito”? Qualcuno ha provato a capire che cosa all’interno di quel programma di Governo tra M5S e Lega spaventa l’attuale sistema tanto da costringere il Presidente della Repubblica a rischiare l’impeachment, facendo cadere sul nascere il primo Governo voluto dalla maggioranza degli italiani? Prima di entrare nel merito, vi elenco una serie di fatti apparentemente non collegati tra loro, ma che in realtà sembrano avere un qualche collegamento, che il destino si diverte a nascondere tra le coincidenze casuali che però sono tali da assumere un significato ed un senso ben preciso alla nostra vita, indicando una direzione da seguire, almeno per chi ha imparato a leggerli questi “segnali”.

 

4 maggio 2018 – Facciamo una trasmissione televisiva trasmesso a livello nazionale, per la prima volta in prima serata, su un argomento cruciale “Come si creano i soldi?”, nel corso della quale io, Nino Galloni, Marco Mori, Giovanni Zibordi, Giovanni Lazzaretti e Paolo Tintori, spieghiamo in modo chiaro ed esplicito che lo Stato può e deve creare soldi ed il debito pubblico può essere cancellato. Alla fine di quella trasmissione concordiamo con Vito Monaco e Marco Mori di fare una puntata il 28 maggio mattino, dalle ore 6 alle ore 9 su Canale Italia 83, nella quale ci sarebbero stati anche il grande cantautore impegnato Povia e l’Avv. Gianfranco Amato che lo segue nei suoi concerti-spettacoli. 23 maggio 2018 – Carlo Freccero su La7 ad “Otto e mezzo”, di fronte ad una Lilli Gruber sorpresa e un Massimo Giannini preoccupato, dichiara con semplicità due verità scomode e rivoluzionarie: che il debito può essere cancellato e che uno Stato sovrano non può fallire perché può sempre stampare soldi. Sentire questi due concetti espressi da un grande giornalista ed opinionista come Freccero, fa un certo effetto, come dimostrano la reazione un po’ minacciosa e aggressiva della Gruber e gli occhi bassi ed imbarazzati di Giannini, segno che si stanno creando delle consonanze spirituali ed intellettuali anche tra persone molto distanti tra loro. 27 maggio 2018 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella manda a casa il Governo M5S e Lega, giustificandosi con la necessità di “tutelare” i risparmi degli italiani, in quanto il Prof. Paolo Savona costituisce un “allarme per gli operatori economici e finanziari” se nominato Ministro dell’Economia. 28 maggio 2018 – Dalle ore 6,00 alle ore 9,00 sono in trasmissione su Canale Italia 83 insieme a Vito Monaco, Marco Mori, Gianfranco Amato e Povia, dove ovviamente parliamo dei motivi che hanno portato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rifiutare il Ministro dell’Economia proposto da M5S e Lega, il Prof. Paolo Savona, per le sue presunte dichiarazioni critiche nei confronti dell’euro.  Dovete sapere che partecipare a questa trasmissione “mattutina” è un bel sacrificio, anche se ne vale sempre la pena. Mi sveglio alle ore 3,00 della mattina, per partire da Bologna alla volta di Padova, dove normalmente arrivo alle ore 5,30, visto che c’è poco traffico in genere a quell’ora. Quando arrivo sono talmente arrabbiato per ciò che è successo la sera prima, che irrompo nello studio di Vito Monaco per manifestargli come un fiume in piena tutti i miei pensieri, che a quell’ora della giornata scorrono veloci e netti: “Vito, ti rendi conto che il Presidente della Repubblica ieri ha modificato di fatto la Costituzione?”. Vito come al solito mi intima di parlare “più piano”, visto che il mio tono di voce è sempre alto e nel silenzio di quelle prime ore dell’alba è certamente ingiustificato. Tra l’altro in quel piano dell’edificio siamo solo io e lui. “Perché dici questo?”. “Perché da oggi l’art.1 della Costituzione deve essere riscritto. L’Italia è una Repubblica non democratica fondata sulla schiavitù. La sovranità appartiene alla finanza che la esercita nelle forme e nei limiti dei Mercati Finanziari“. […]

 

Il fatto – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rifiuta il Governo del Cambiamento tra M5S e Lega perché secondo la sua opinione la nomina del Prof. Paolo Savona è per lui inaccettabile. La scusa – Il Prof. Paolo Savona, per aver manifestato la sua critica all’euro, spaventa i mercati finanziari e per questo secondo Mattarella sono a rischio i risparmi degli italiani. Il vero motivo – Il programma di governo del M5S e della Lega contiene secondo noi alcuni obiettivi che non sono ritenuti accettabili dal potere economico e finanziario che in Italia ha sempre condizionato le nostre scelte politiche degli ultimi 40 anni. Sono fermamente convinto che il Presidente della Repubblica non doveva e non poteva esercitare questa sua prerogativa, rifiutando un Governo regolarmente eletto, che ha la maggioranza in Parlamento, che ha stipulato un contratto di Governo tra due forze politiche che hanno vinto le elezioni, che è stato addirittura votato e approvato dai cittadini. È un atto grave e pericoloso per la democrazia, ma non è di questo che mi interessa parlare. Se sono stati costretti ad una mossa così ingenua come quella di non far nascere un governo che per la prima volta da anni, è stato regolarmente votato e voluto dalla maggioranza dei cittadini italiani, significa che il vento del cambiamento sta finalmente spirando nella direzione giusta e che questo contratto firmato, volente o nolente, ha davvero la capacità di incidere e realizzare un cambiamento reale in questo paese a vantaggio di tutti, e non solo dei soliti privilegiati. Per questo motivo non lo vogliono.

 

Vediamo allora di elencare brevemente i punti economici salienti ed innovativi di questo contratto: volontà di cancellare 250 mld di euro di debito pubblico, i titoli di stato detenuti da Banca d’Italia; possibilità per lo Stato di stampare Minibot, che è una moneta di stato; creazione di un sistema di banche pubbliche, una per gli investimenti ed un’altra per il credito; politiche economiche espansive al posto delle politiche di austerity; salario minimo, reddito e pensione di cittadinanza; riduzione delle tasse con la flat tax.

 

Una sola di queste ipotesi fa vedere i sorci verdi al potere economico e finanziario che ci ha ridotto in schiavitù, ma vederle tutte insieme deve aver fatto prendere un coccolone nei piani alti. Sono soddisfazioni che non hanno prezzo. Quindi ragazzi del M5S e della Lega avete imboccato finalmente la strada giusta, il 99% della popolazione più povera deve essere unito per combattere contro quell’1% che ci vuole schiavi del debito e rassegnati alla miseria. Avete costruito un contratto di governo, avete una squadra di governo, avete la maggioranza della popolazione che vi approva, avete contro il potere economico e finanziario mondiale, l’unico errore che potete fare è tornare indietro sui vostri passi. Scusate se sono insistente, ma consiglierei solo delle piccole aggiunte al contratto.

 

Titoli di stato a valenza fiscale – Lo Spread che sale di questi giorni si potrebbe disattivare se solo decideste di approvare una piccola legge, nella quale all’art.1 si dichiari che i nuovi Titoli di Stato in emissione hanno valenza fiscale, cioè alla scadenza sono anche utilizzabili per pagare le tasse. In questo modo non ci sarebbe più il rischio che lo Stato possa non rimborsarli e quindi sarebbero impossibili le manovre speculative al ribasso di questi giorni. Inoltre queste nuove emissioni sarebbero più “appetibili” per gli investitori perché meno rischiose. S.I.R.E. – Serve assolutamente un sistema di pagamenti alternativo a quello del sistema bancario italiano, dove circoli uno strumento monetario a valenza fiscale che non possa essere “bloccato” dalla BCE e dalla Commissione Europea. Con il Sistema di Riduzione Erariali si possono tranquillamente finanziare senza fare debito, sia il reddito di cittadinanza che soprattutto la Flat Tax. In pratica come succede alla Coop, paghi le tasse normali, ma te ne restituisco una parte in buoni sconto per le tasse future. Riforma di Banca d’ItaliaÈ necessario che lo Stato riprenda il controllo totale di Banca d’Italia, riacquistando le quote di partecipazione attualmente in mano alle istituzioni e banche private. Per il resto avanti tutta, la moneta sarà comunque di proprietà dei cittadini e libera dal debito.

 

Fabio Conditi

 

Commenti
NuovoCerca
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!
 
< Prec.   Pros. >