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7 Marzo 2019

 

Da Rassegna di Arianna del 5-3-2019 (N.d.d.)

 

Il liberalismo e la globalizzazione hanno decisamente fallito. La situazione mi ricorda gli ultimi anni dell’URSS. A quel tempo, il vero potere era ancora totalmente nelle mani del Partito Comunista che controllava quasi tutto, ma allo stesso tempo l’intero sistema era finito. E chiunque poteva avvertirlo. Oggi ci troviamo nella stessa identica situazione con il dominio globale delle élite liberali. Controllano ancora tutto, ma sono già nella fase terminale. Scompariranno alla stessa velocità del comunismo nell’Europa orientale. La mobilitazione anti-populista (anti-Putin, anti-Assad, anti-Cina, anti-Brexit, anti-Iran, anti-Salvini e così via) di Bernard-Henri Lévy, di E. Macron, di G.Soros, dei Rothschild o dei Clintons mostra di essere in uno stato di pura sofferenza. È finita per loro ma non ne sono consapevoli. Le élite liberals non potranno più governare. Sono condannate al declino e alla scomparsa dalla scena. Persevereranno e potranno guadagnare un po‘ di tempo prima del collasso definitivo e irreversibile, ma i loro giorni saranno contati. Queste oligarchie non hanno più l’influenza sul futuro, l’hanno perso. Il Messia non verrà in questo “Stato d’Israele” come è adesso – Naturei Karta lo capisce molto bene. È una parodia fatta dall’uomo, non un miracolo escatologico, è essa stessa una notizia falsa, un mito fasullo. Quindi finirà. Lo stesso vale per la versione liberale di “End of History”. Era una presunzione totalmente sbagliata. Lo stesso vale per l’ideologia dei “diritti umani” – nessuno crede più in questa ipocrita menzogna neo-imperialista utilizzata con il doppio standard. Lo stesso vale per i miti della “crescita economica infinita” o della “classe media globale” o della “società civile”. Lo stesso con il falso paradigma del “Postmodernismo” e “l’Illuminismo”. Non è possibile la continuità per questo in futuro. Ci stiamo avvicinando al momento di una grande discontinuità.

 

Ciò non significa che il futuro sarà certamente nostro, ma la verità è che non saranno più loro a determinarlo. È aperto ancora una volta. La censura liberale applicata sui miei libri su Amazon, o di Yellow Vests, o FaceBook vieta qualsiasi forma di discorso non liberale: sono i segni che la fine è vicina. Idem per la censura sui siti web al di fuori del coro liberal e del pensiero unico. Tutti coloro che oggi sono stati sanzionati e banditi, tutti coloro che sono accusati come paesi canaglia o “putinisti”, tutti coloro che sono emarginati e criminalizzati – bianchi, populisti, identitari, maschi, religiosi, difensori della giustizia sociale, tradizionalisti, conservatori e così via – molto probabilmente saranno i primi a venire nel periodo post-liberale. Ma non è sicuro e non esiste un piano o una strategia per il futuro. Potrebbe essere una vittoria di Pirro. Può darsi che il nostro rifiuto istintivo del liberalismo sia piuttosto sano e logico, ma è una specie di reazione contro il male puro che diventa troppo evidente. Quando le loro regole finiranno, nessuno sarà preparato per il prossimo passo. I globalisti e liberals non hanno futuro. Ma può darsi che anche noi non ne abbiamo uno. Siamo troppo impegnati nella lotta contro il prosciugamento della palude globale liberale che è ancora enorme e potente, e non possiamo discernere nulla oltre a questo. Propongo: finiamoli prima e vedremo cosa fare dopo. Ma il domani è già iniziato. E loro saranno gli assenti nell’era futura. Quindi dobbiamo essere preparati meglio per questo. L’agonia della Bestia liberale è pericolosa, ma anche il futuro è molto problematico. Oggi i liberali governano il mondo e sopportano tutti i rischi per questo. Falliscono i loro obiettivi, perdono la loro legittimità, stanno per scomparire. Ma … chi si prenderà la vera responsabilità dell’umanità dopo di loro? Vediamo e concordiamo più o meno su ciò che è sbagliato, ma le nostre idee su come uscire da questo casino sono ancora piuttosto vaghe. Qui per lo più non siamo d’accordo fra noi su quello che è buono. Può essere una sfida seria. Sono finiti e suppongo che lo sappiano già. Ma il peso della reale responsabilità per il destino dell’umanità, sebbene sicuramente non nel suo stadio migliore oggi, è enorme.

 

Alexandr Dugin (Traduzione: Luciano Lago)

 

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