27 Luglio 2019

Da Appelloalpopolo del 22-7-2019 (N.d.d.)

La principale dimostrazione che l’Unione Europea è solo un dispositivo di limitazione delle sovranità nazionali altrui, governato più o meno conflittualmente da due potenze regionali (Francia e Germania) e dalla superpotenza globale (Stati Uniti), sta nella qualità media miserrima del personale politico chiamato a gestirla. Come afferma Stefano Rosati, in effetti, “Il livello dei politici espressi dall’unione europea è di una penosa mediocrità. Di quattordici presidenti della commissione solo Delors ha una certa caratura. Politici di terzo o quart’ordine, spesso bocciati alle elezioni del loro Paese, che assurgono ciononostante a ruoli di vertice nell’esecutivo europeo. Lo Spipponen di turno che nemmeno nel suo Paese rappresenta qualcuno, commissario all’aria fritta europea! Che Istituzione penosa l’unione europea”.

Chi è la Von der Leyen, chi cazzo era Juncker, chi è la Lagarde, se non quella che mandava letterine da scendiletto a Sarkozy per fare carriera? Chi minchia è David Sassoli? Ma soprattutto, che razza di nullità è Tajani, principale politico euro-italiano da 25 anni a questa parte, due volte parlamentare europeo, due volte commissario e ultimo presidente dell’unico parlamento del globo senza alcun potere legislativo? Governa il Consiglio europeo, cioè gli Stati nazionali, come sempre. E dentro il Consiglio europeo governano Francia e Germania, che applicano trattati fondativi da loro prodotti, approvati grazie al servilismo masochista di altri Stati fondatori come l’Italia, importanti ma obnubilati dall’euroatlantismo fanatico della Seconda Repubblica. I Trattati possono essere modificati solo all’unanimità, cioè non possono essere modificati, fino a quando Francia, Germania e indirettamente Stati Uniti non decidano il contrario. Questa è tutta la verità sull’Unione Europea. Potevate ignorare il Parlamento europeo, la Commissione e la Bce prima del 26 maggio, potete tornare ad ignorarli ora, dopo che per l’ennesima volta ha avuto ragione chi vi diceva che nulla sarebbe cambiato. Se volete capire qualcosa di politica tornate a guardare agli interessi, alle strategie e alle classi dirigenti degli Stati, i principali soggetti politici degli ultimi cinque secoli di storia e di chissà quanti secoli ancora. L’Unione Europea è una proiezione. Una proiezione che va abbattuta, così come va abbattuta una grave depressione individuale per tornare a vivere e ad agire, ma pur sempre una proiezione. È il teatrino degli Stati dominanti. Non esiste.

Simone Garilli