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Corrispondenze simboliche in una data PDF Stampa E-mail

9 Ottobre 2019

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Il 7 ottobre 1571 la flotta ispano-veneziano-pontificia affrontava e batteva il Turco in quel di Lepanto, conquistando una vittoria sicuramente non decisiva nel lungo scontro tra la Croce e la Mezzaluna (ben più letali furono, per i sultani, le disfatte di fine XVII e inizio XVIII secolo da parte degli austriaci condotti da Eugenio di Savoia) ma strategicamente importantissima nel contesto dell'epoca, arginando le espansioni ottomane e alleviando la pressione sul Mediterraneo. Dell'importanza di quello scontro fu consapevole papa Pio V il quale, appena informato, decise seduta stante di dedicare la data del 7 ottobre alla Madonna del Rosario.

Oggi, 7 ottobre 2019, assistiamo ad un'altra data storica: la liquidazione irreversibile della dottrina cristiana. Tra sabato ed oggi Bergoglio ha fatto tre mosse fondamentali, che hanno scardinato totalmente il "depositum fidei" e hanno spinto la Chiesa oltre la linea rossa. Ossia la linea di non ritorno. Irreversibile, appunto.

I tre atti sono stati: 1) Apertura del Sinodo amazzonico con cerimonia animista, in cui si parlerà della nuova Chiesa ambientalista e terzomondista stracciona in salsa 2.0. I documenti programmatici del Sinodo sono stati definiti "allucinanti" da chi li ha letti. È panteismo puro, si gettano a mare due millenni di teologia cattolica-cristiana 2) La nomina di tredici cardinali ultramodernisti, filoimmigrazionisti, quasi sorosiani come mentalità, tra cui l'arcivescovo di Bologna Zuppi. Uno di cui Landini della FIOM disse queste testuali parole: "Non ho nulla da dire se parla Zuppi. Lui è più a sinistra di me". In questo modo Bergoglio ha blindato il futuro conclave: ormai nel Collegio elettorale i due terzi dei porporati sono bergogliani di ferro. Il prossimo papa sarà come questo, se non peggiore 3) Ciliegina sulla torta, oggi il Nostro è tornato a battere il chiodo su un summit di economia alternativa -naturalmente tutta in salsa terzomondista, ambientalista stracciona e chi sa quant' altro- che si terrà a marzo 2020 ad Assisi. Batte il chiodo, perché ad oggi si sono toccate 500 adesioni. Un numero notevole. Il fatto è che Bergoglio ha pure annunciato la futura missione della Chiesa post-summit di Assisi: ambientalismo ed uguaglianza socioeconomica. Dimenticavo: sempre oggi si è scoperto che l'arcivescovo di Firenze ha pagato gli studi universitari ad uno yemenita, laureatosi in teologia. Lo yemenita non è convertito. Si è laureato per poter insegnare religione cattolica nelle scuole, per avere uno stipendio. Ha già la cattedra assicurata. Insegnanti di religione cattolica ma islamici praticanti. Stiamo vivendo in un quadro allegorico di Bruegel il Vecchio o il mondo è impazzito?

Pur agnostico, vedo o meglio vedevo la Chiesa e il cattolicesimo come l'ultimo dei "katechon" in grado di trattenere il disastro finale. Dopo le notizie delle ultime 72 ore, credo che il katechon abbia ceduto in pieno. Dando per scontato che da oggi la Chiesa è veramente defunta (sino a ieri era in agonia) anche se in pochi ne sono consapevoli, che fare? Vedo con interesse un certo fermento, chiamiamolo scontento di base, torbido, qualcosa che si muove e si agita ma ancora senza forma. Quasi nessuno lo ha detto ma ieri centinaia di cattolici hanno manifestato a Roma in piazza contro il papa attuale e un mese fa cinquanta teologi hanno firmato una petizione chiedendo le dimissioni di Bergoglio. Sono fermenti, torbidi, agitazioni appunto, ma non per questo non sono interessanti. Specialmente se dovessero prendere una forma qualsiasi. Io vedrei bene, da parte degli scontenti, uno scisma.  Sarebbe il momento adatto. Date le condizioni ormai miserrime in cui versa la Chiesa, uno scisma sarebbe quasi fatale ma contemporaneamente e paradossalmente salverebbe il poco ancora salvabile. Perché da uno scisma nascerebbe una nuova Chiesa con percentuali e numeri ridicoli, ma autentica. La qualità (e che qualità!) verrebbe messa innanzi alla quantità.

Credo inoltre che ne vedremo delle belle, sempre in Vaticano e dintorni, perché Bergoglio ha messo in moto ormai un meccanismo infernale e quasi impossibile da bloccare. Potremmo addirittura assistere ad uno scisma opposto, fatto dai progressisti radicali: la chiesa tedesca è ormai sul piede di guerra, vuole accelerare i tempi su riforme estreme, ha scavalcato il papa stesso. Oppure potrebbero esserci entrambi gli scismi in breve lasso di tempo. Sbaglierò, ma dopo questo papa la Chiesa rischia di polverizzarsi e atomizzarsi. Che sia Francesco il "Pietro Romano" ultimo papa della profezia di Malachia? Secondo me, sì. Pur da miscredente irrecuperabile questo spettacolo è per me difficile da digerire.

Simone Torresani

 

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