Il merito nella Costituzione |
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28 Ottobre 2019
"I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti negli studi". Ciò che oggi è chiamato merito, per i costituenti era "capacità": soltanto i capaci avevano diritto di accedere ai gradi più alti degli studi.
Nel campo degli studi, dunque, il merito contava e contava molto. Soltanto che il merito (allora chiamato capacità, ossia l'intelligenza, l'eloquio, le conoscenze, ecc.) non era sufficiente. Serviva anche essere "meritevoli" ossia lavorare, faticare studiare moltissimo, per mettere a frutto la capacità (oggi merito). Solo coloro che fossero al contempo capaci e meritevoli ("i capaci e meritevoli" non i capaci e i meritevoli) avevano diritto di accedere ai gradi più alti degli studi.
Quanta severità socialista si annida nella nostra Costituzione, oscurata oggi dal buonismo neoliberale.
Stefano D’Andrea
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