Parlamento di cialtroni |
20 Aprile 2020
Immaginate di avere una anziana nonna che vive a 200 chilometri di distanza, in un'altra regione. La sentite per telefono e avete l'impressione che stia cedendo più velocemente di come già aveva iniziato ad avere cedimenti o comunque stia subendo molto la situazione particolare in cui non vanno mai a trovarla i tanti figli e nipoti che vivono fuori dalla sua cittadina e che prima, ora uno ora l'altro, le facevano visita. In un paese civile prendereste l'autovettura, armati di un paio di guanti fareste benzina, e la andreste a trovare, dotati di un altro paio di guanti e di una mascherina. Prendereste il caffè, le dareste un bacio da lontano con la mano e andreste via. Che male fareste? Perché la donna che l'aiuta in casa può andare e voi no? Chi rischiate di infettare durante il lungo viaggio in autovettura?
E invece un insignificante dittatore, che è dittatore per caso e per miseria intellettuale, un Parlamento di cialtroni, che hanno di fatto abbandonato le postazioni, e un popolo che ha accettato, in silenzio, per terrore, un numero incredibile di divieti inutili, dannosi e disumani (accanto ad altri necessari), non assunti da pressoché nessun altro Governo occidentale, ve lo impediscono, sanzionandovi gravemente se la andate a trovare. Per questi divieti inutili, immorali, dannosi, paranoici, terroristici, pensabili soltanto da una classe politica nazionale modesta, mediocre, paurosa e meschina, tutti i parlamentari nazionali che hanno taciuto devono pagare. Non dimenticheremo
Stefano D’Andrea
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