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Verità indicibili PDF Stampa E-mail

4 Agosto 2020

Ci sono verità su cui gravano tabù tali da sconsigliare dal pronunciarle e dallo scriverle. Avendo poco da temere e nulla da perdere, provo a dirle.

Calarsi nella responsabilità del ruolo e assumersene tutto il peso è la sintesi dell’atteggiamento morale. Il ruolo del politico non può essere quello della crocerossina. Il politico deve ragionare freddamente per valutare i vantaggi che dalle sue decisioni possono venire alla comunità di cui è responsabile. Una valutazione freddamente razionale dovrebbe far concludere che il virus protagonista assoluto di questo cruciale 2020 è una manna piovuta dal cielo. Un virus che uccide quasi esclusivamente persone molto anziane o minate da malattie gravissime, svolge una funzione altamente benefica dal punto di vista degli interessi della comunità. Elimina molte migliaia di individui improduttivi che sono soltanto un peso, in termini che non siano quelli degli affetti privati. Ma gli affetti privati non dovrebbero essere determinanti nelle decisioni di interesse collettivo. Il virus è il Destino (o la mano divina?) che esime dal praticare eutanasia ed eugenetica: ci pensa lui. Affidare eutanasia ed eugenetica, che sono comunque cose ben diverse, a istituzioni politiche o sanitarie, sarebbe molto pericoloso perché darebbe un potere di vita e di morte a chi potrebbe abusarne. Se c’è un virus che provvede, sia grazia da chiedere devotamente. Siamo troppi al mondo. I rimedi sono il calo delle nascite ma soprattutto l’aumento della mortalità dei vecchi, prima che diventino un peso per sé stessi e per gli altri. Fra le tante assurdità dell’epoca folle in cui viviamo c’è l’abnorme quantità di risorse destinate a tenere in vita dei ruderi, a scapito dei giovani. Un virus che assurga al ruolo di salutare ramazza dovrebbe essere lasciato circolare liberamente. Questa verità è indicibile perché lascia intravedere i baffetti di Hitler, in un immaginario collettivo che resta vivo perché perennemente alimentato.

Il virus avrebbe potuto esercitare questa funzione darwinianamente benefica solo se gli altri, gli individui sani e produttivi, avessero continuato a vivere normalmente, a produrre, a consumare, a viaggiare, a fare sport, a educarsi in ambienti scolastici adeguati. Ma per comportarsi in tal modo, in presenza di un virus altamente contagioso e teoricamente minaccioso, occorrono un pizzico di fatalismo e una concezione stoica della vita, qualcosa di radicalmente estraneo a una civiltà che ha orrore della morte e non tollera l’idea della sofferenza. Una civiltà che teorizza la ricerca della felicità come fine supremo e codifica nelle costituzioni il diritto alla salute, non è attrezzata a sfruttare occasioni come quella offerta da Covid-19. Invece di invitare a continuare a vivere normalmente, a rischio di alcune centinaia di migliaia di morti, i politici hanno decretato, e il popolo ha eseguito docilmente, una clausura prolungata devastante per l’economia e capace di minare per anni le relazioni sociali e lo sviluppo dei ragazzi.

Il dibattito sul virus è straniante perché non c’è il coraggio di dire la verità. Una schiera approva clausure (non dirò mai lockdown) perché vede nel virus una tremenda minaccia. La schiera opposta afferma che il virus non esiste, perlomeno nella gravità proclamata da governi e media. Come spesso accade, la terza via è quella corretta: il virus esiste e deve circolare perché fa opera buona di sfoltimento. Lo sostengo contro il mio interesse di vecchio ormai inservibile, la tipologia delle vittime preferite di Covid-19.

Probabilmente il virus serpeggerà fra noi per molto tempo ancora. Probabilmente i vaccini saranno inefficaci. Quello che poteva essere un imprevisto benefico, diventa una tempesta che sconvolgerà tutti gli equilibri politici ed economici del mondo. Meglio così, a ben guardare.

Luciano Fuschini

Commenti
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Vincenzo (Registered) 04-08-2020 11:06

Sono d'accordo su molte cose, su altre ho qualche perplessità. Fatto è che di 'sta menata di virus mi son bell'e scocciato.
Aspettiamo il vaccino, facciamocelo (sperando) funzioni e archiviamo quest'anno di ***** (sperando che non arrivino i Borg e ci assimilino tutti).
Scusate lo sfogo ma è agosto, fa caldo e sono stanco. Nel mio piccolo, comunque, cerco di sabotare e resistere il più possibile. Saluti
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