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Cambiamento epocale non protezione degli anziani PDF Stampa E-mail

10 Novembre 2020

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 Da Rassegna di Arianna dell’8-11-2020 (Nd.d.)

Il confinamento non è stato attuato per proteggere gli anziani. Gli anziani vengono strumentalizzati e basta. Anzi, vengono uccisi come cani nelle RSA dove sono stati introdotti, in passato, malati Covid contagiosi. Gli anziani sono gli stessi attori sociali cui, un anno fa, si ventilava di togliere il diritto di voto poiché potenziali elettori di Brexit e candidati "populisti". Ora, improvvisamente, da negletti populisti cui togliere il diritto di voto, gli anziani sono diventati la specie a rischio da proteggere a ogni costo. Un cambiamento della narrazione di 180 gradi in pochi mesi. Il pretesto per il lockdown dev'essere "umanitario" perché le classi dominanti, oltre a connotarsi come perverse, sono pure ipocrite e la verità non la possono dire. Devono aggrapparsi a fattori di legittimazione "nobili" (impedire il "genocidio degli anziani" da parte dei giovani "untori" che vogliono uscire di casa, lavorare e VIVERE). In realtà, come spiega il giornalista Maurizio Blondet, il lockdown viene attuato, previa enfatizzazione mediatica del virus, "per distruggere quel che resta della piccola e media impresa, del terziario autonomo, degli spazi di formazione, socialità e cultura fisici e sostituirli con consumi, intrattenimento, didattica, socialità integralmente digitalizzati, completamente inglobati dalle grandi corporation hi tech globali. La narrazione terroristica del Covid e i lockdown sono lo strumento per rimpiazzare del tutto la socializzazione coi social, le comunità di scuola e università con la didattica su piattaforma, l'amore e il sesso con il dating virtuale, i ristoranti e i bar con il food delivery, i cinema e i teatri con Netflix, lo shopping con Amazon, i concerti con le dirette a distanza, lo sport con il workout casalingo gestito da app, il lavoro con sussidi statali di semi-indigenza". Concretamente, che senso ha imporre il lockdown con la scusa di interrompere la catena del contagio e, in base a tale pretesto, chiudere ristoranti, bar, palestre e negozi e poi permettere pizzate e festicciole private da amici dove, in appartamenti piccoli, chiusi e con l'aria viziata, infettarsi in branco è sicuramente più semplice che non al ristorante e/o in palestra? La realtà è che con queste politiche di chiusura si vuole assestare un duro colpo alle micro-imprese, non proteggere gli anziani. Ristoranti, palestre, bar e negozi. Quelli sono nel mirino. Le multinazionali dell'e-commerce e del food delivery guadagnano oro eliminando quei concorrenti "fisici". Poi toccherà al piccolo terziario, es. le piccole banche. È già tutto scritto, è la grande mossa. Chi rimarrà disoccupato diventerà un sussidiato, un mantenuto per consumare tutto ciò che l'economia da discount gli metterà a disposizione. Una nuova servitù della gleba. Siamo di fronte a un cambiamento epocale, paragonabile solo alla nascita della società curtense e poi feudale.

Paolo Borgognone

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