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Senza prospettiva PDF Stampa E-mail

1 Marzo 2021

 Ricapitolando. È passato un anno. Un anno di vita praticamente buttata o comunque con condizioni dettate da altri. Condizioni equidivise tra: stupide, insensate, contraddittorie, volubili, a volte cambiate da sera a mattina, in mano a un pugno di omuncoli. Nella quasi totalità, provvedimenti ciechi legati a principi tra l’inutile e l’antiscientifico, volti a fingere di “far qualcosa, proteggere”... Come se il benessere fosse sempre stato una priorità, un balletto tra: distruzione economica di interi settori, danni enormi a salute fisica e psichica, lavaggio del cervello, annullamento di settori culturali, riduzione della scuola a un teatro di burattini, e tanto altro. Riduzione dell’informazione, delle evidenze scientifiche, dei dati matematici e delle ovvietà epidemiologiche a notiziari del terrore volti esclusivamente a terrorizzare, creare odio, vittimizzare.

Vi siete fatti dire cosa fare e non fare, anche le cose più idiote... e senza mettere in dubbio, senza farsi domande. Vi siete fatti dire dove andare, quando, con chi, come, cosa fare o non fare, a quanti metri farlo dalla porta di casa, in quanti, che età devono avere i vostri figli per portarli da un parente, cosa comprare e cosa no a seconda di giorni e orari, che sport fare o non fare, se il vostro lavoro era degno o indegno, e come biscottino ricevere due lire (se è andata bene).

Avete perso o rovinato relazioni sentimentali o amicali perché qualcuno ha deciso il grado di parentela delle persone che potete vedere e SE le potete vedere, o se la vostra relazione è degna di varcare un confine o meno. Avete perso un anno di vita vostro, o dei vostri nonni o genitori anziani che potrebbero non esserci per sempre, o un anno di vita del vostro nipotino o cuginetto che vi vede solo da uno schermo.

Avete accettato di lasciare persone anziane o bisognose in ospedali o ospizi da dove potrebbero uscire sotto un lenzuolo senza troppe spiegazioni se non un “tampone positivo”. Avete accettato di rinunciare ad hobby, sport, rapporti sociali, abbracci, viaggi, strette di mano, condivisioni. Avete accettato di mettervi in faccia h24, in auto da soli o passeggiando nel nulla, pezzi di stoffa lerci credendo pure siano salvifici e segno di responsabilità. Pur se apparentemente acculturati, intelligenti, colti vi siete messi in mano a personaggi che avreste ritenuto discutibili se avessero parlato di qualsiasi altro tema. Non avete perso due ore a leggere un libro, un testo, una relazione fatta da qualcuno diverso dagli ospiti dei salotti televisivi. Avete chiamato con termini orripilanti persone che hanno osato farsi domande. Avete sminuito se non deriso chi per la situazione ha provato a reagire in qualche maniera.

Vi siete umiliati per “paura di una multa” quando quotidianamente o quasi rischiate con leggerezza sanzioni molto peggiori, ammesso e non concesso che la dignità e la libertà abbiano un prezzo. Avete costretto a tutte queste angherie bambini e adolescenti che nella maggior parte dei casi cresceranno ipocondriaci e con problemi pesanti.

Il tutto senza alcuna prospettiva, senza luci in fondo al tunnel, solo date buttate a caso e/o cambiate per convenienza, “colori” patetici, speranze in cui fingete di credere. Fine pena “mai” o comunque a discrezione del kapó di turno. La crocchetta buona della data ipotetica di “fine pena”, la bacchettata sulle dita perché Mariagiuseppa ieri a Campobasso si è abbassata la mascherina per tossire quindi tutti in galera per un altro mesetto, poi vedremo se fate i bravi bambini. L’avete presa sul ridere, con la mascherina di Hello Kitty e il “vabbè si vive anche senza palestra “ e le battute sul lievito. E per me potreste pure crepare nel vostro inferno asettico, se non fosse che per la vostra complicità ci vanno di mezzo tutti.

Aspettate fiduciosi che qualcuno si curi di voi... La prossima crocchetta potrebbe essere il 27 marzo ...  corri corri cagnolino, continua a crederci, continua a buttare via la vita. Continua ad aspettare, butta nel cesso la vita. Coglione.

Michela Boyer

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