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Il sano che resta PDF Stampa E-mail

9 Settembre 2021

Sabato 4 settembre, durante un pacifico e composto raduno in quel di Lecce -uno dei tanti che pullulano da nord a sud nella Penisola in questi tempi oscuri- ho avuto occasione non solo di conoscere ma anche di intervistare Roberto Nuzzo, “un pensionato ex servitore dello Stato che ha giurato fedeltà alla Costituzione", come ama definirsi, per 37 anni nella aeronautica militare sino al collocamento a riposo nel gennaio 2020, dopo onorevole servizio, molto attivo non solo nello spazio dei canali Telegram ma anche nelle piazze, in mezzo alla gente, già fondatore del gruppo "Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria". Il suo prossimo passo sarà, a partire dalla Puglia, di cui è degno figlio, la convocazione degli "Stati Generali" per la fondazione di un nuovo soggetto politico capace di convogliare il vuoto e il disorientamento di quella larga fetta dell’elettorato (stimata in oltre il 40% se non più) che da tempo percepisce come aliena la politica tradizionale e che disillusa, disgustata, stremata ha smesso di votare. L'obiettivo è chiaro e netto: sostituire mediante elezioni regolari "8000 sindaci, 20 presidenti di Regione e tutti i presidenti di Provincia" e qualora non si riuscisse a farlo "fare opposizione eleggendo qualcuno (...) perché in Italia quello che manca è l’opposizione vera”. Come possiamo dargli torto? La sua è una lotta legale, pacifica, non violenta e avente come bandiera le leggi e la Costituzione che seppur calpestate e vilipese sono ancora in vigore, ricordiamoci che nessuno le ha abrogate e che se è vera qualche sconfitta legale di converso sono vere, verissime, molteplici sentenze a nostro favore non da ultima quelle di un giudice pisano che ha dichiarato illegittimi tutti i DPCM del governicchio di Conte in quanto anticostituzionali.

Dinnanzi a chi vuol dividere, cerca di unire ed evitare stupide e inutili quanto controproducenti lotte tra poveri o lotte insensate tra i cittadini e gli apparati delle forze di sicurezza, per non cadere nel gioco del Potere. Disobbedienza civile, resistenza, ricorso alle leggi e ai tribunali e anche un occhio puntato verso gli uomini in uniforme che non sono tutti dei robot al servizio del Potere, anzi il malanimo vi è pure da quelle parti, seppur sottotraccia -anche per una scala gerarchica di rapporti che non sempre permette al singolo di poter uscire allo scoperto. Nuzzo stesso, che nell' ambiente ha naturalmente molti contatti, denuncia ad esempio l’imposizione del Green Pass nelle mense militari come vile obbligo surrettizio sfruttando la via gerarchica per cercare di sottomettere i singoli che non concordano.

Certamente Roberto Nuzzo, con queste parole e altre che potrete sentire cliccando al link https://rumble.com/vm3ygb-4.9.21-lecce-intervista-a-roberto-nuzzo.-come uscire -dalla-dittatura-sanita.html (in Telegram cercate Roberto Nuzzo-Maresciallo AM, link d' invito t.me/robertonuzzocanale) è una persona che sin dal primo acchito dimostra lealtà e franchezza, unite ad un parlare schietto ma estremamente informato e preparato. Non vi trovate di fronte a un complottista dalle teorie assurde ma ad un individuo sensato e determinato, pieno di energia e che trasuda quella sana indignazione, quella rabbia ragionata e costruttiva di cui in questo Paese si sentiva davvero la mancanza. Un uomo coraggioso "perché non si deve avere paura" e allo stesso tempo realista: capisce che non tutti sono dei privilegiati con una pensione sicura o rendite garantite e che quindi il cedimento è dietro l’angolo, eppure sa tramite parole sensate e credibili dare anche a costoro la forza di tener duro, seppur nel contesto di situazioni oggettivamente complicate, unendo alle parole l'ausilio di consigli pratici. Non si arriva per caso ad avere oltre 18.000 iscritti su una pagina Telegram, specialmente se sino a 20 mesi prima si era un ufficiale dell’aeronautica certamente conosciuto nell' ambito professionale e militare dell’”Arma Azzurra" ma non di certo tra la gente comune o chi svolge altre professioni.

Qualsiasi paragone con altri personaggi venuti dal nulla e votati a furor di popolo in tempi che ancora erano normali (ma per la miseria, qualcuno vuol spiegarmi che si intende per "normalità?”. Io preferisco dire: i tempi dello Stato di diritto, la "normalità" del 2019 non era normalità se ha creato una massa di idioti acritici e quello del 2019 non era un mondo "normale”, da qui l’espressione "tornare ai tempi dei nostri diritti garantiti") è un paragone che non regge. Quelli erano personaggi creati coi meccanismi di un Movimento falsamente antipolitico e antisistemico, costruito quasi come un esperimento di sociologia informatica da una società di consulenza digitale, poi smarcatasi del tutto da un corpo che sta ormai implodendo, questi -vale a dire Nuzzo- è uno di noi, senza algoritmi e schemi informatici alle spalle o consulenti societari a curarne l’immagine. È genuino, è la reazione del sano che resta in anni balordi e di bolgia dantesca: è autentico come lo era nei versi un Theodor Koerner che non ebbe il tempo di studiare i lirismi ma li seppe trasmettere su carta in virtù dei tempi.

Se bisogna cambiare tutto e credere ancora in qualcosa, allora è consigliabile conoscere molto di questi personaggi spontanei e autentici, emersi per reazione positiva dalle sabbie mobili in cui siamo invischiati. Consiglio a tutti di ascoltare l’intervista e di volerne sapere di più a riguardo di Nuzzo: sono una ventina di minuti densi di domande e risposte concrete, in cui si delinea a chiare lettere chi è, cosa fa, quali saranno le sue mosse future, il suo modo di pensare…

Simone Torresani

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