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Resistere oggi č pių importante che mai PDF Stampa E-mail

8 Gennaio 2022

 Da Rassegna di Arianna del 6-1-2022 (N.d.d.)

Il dibattito sull'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over-50 è, come tutti i dibattiti nel Draghistan, semplicemente surreale. Per il semplice fatto che oggi in Italia, grazie al green pass rafforzato, esiste già l'obbligo vaccinale di fatto per tutti i cittadini dai 12 anni in su. Quindi si sta discutendo del nulla. Per non parlare del fatto che in quella fascia di età si registrano già tassi di vaccinazione altissimi, vicini o superiori al 90 per cento, e che dunque i "renitenti" che rimangono non rappresentano assolutamente un numero tale da mettere sotto pressione il sistema ospedaliero - non più di passate stagioni influenzali perlomeno, in cui i posti letto occupati arrivavano anche al 100 per cento (basti pensare che nel 2016/17 furono attribuiti al virus influenzale 25mila decessi), mentre oggi i pazienti Covid in terapia intensiva occupano attualmente un mero 15 per cento di tutti i posti letto disponibili. Quindi non vi è nessuna emergenza sanitaria attribuibile al Covid. E per non parlare neanche del fatto che, in base ai primi studi, i vaccini attualmente disponibili offrono una scarsa protezione contro Omicron (che però per fortuna presenta anche sintomi molto più lievi).

Siamo quindi di fronte all'ennesima misura che, come tutte le misure del regime di Draghi, non ha assolutamente nulla a che vedere con la salute pubblica ma ha invece una finalità prettamente politica: esasperare ulteriormente la minoranza di renitenti (che continueranno ad essere accusati di tutti i fallimenti della strategia governativa) per esacerbare lo scontro sociale e giustificare così il mantenimento dello stato di emergenza permanente necessario per poter continuare l'opera di neoliberalizzazione e di terzomondializzazione del paese, e reprimere (anche con la violenza) qualunque forma di opposizione. Proprio per questo resistere oggi è più importante che mai.

Thomas Fazi

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