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Appello contro la dittatura bancaria PDF Stampa E-mail
26 febbraio 2009
 
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Appello contro la Dittatura Bancaria e Tecnofinanziaria

No alla vita basata sul prestito e sull’usura
No al debito eterno degli Stati, dei Popoli e dei Cittadini
Il Popolo (attraverso lo Stato) torni titolare della Sovranità Monetaria


La questione della Sovranità Monetaria non è questione economica. Riguarda tutti gli aspetti della nostra vita. La Banca Centrale Europea, proprietà delle Banche Nazionali Europee, come Bankitalia, emette le banconote di Euro. Per questa stampa pretende un controvalore al 100% del valore nominale della banconota (100 euro per la banconota da 100 Euro), appropriandosi del poter d’acquisto del denaro che crea a costo zero e senza garantirlo minimamente.
E’ un’incredibile regalia truffaldina ai danni della popolazione intera. Gli Stati pagano questa cifra con titoli di Stato, quindi indebitandosi. Su questo debito inestinguibile, pagheranno (pagheremo) gli interessi passivi per sempre. Con le tasse dei cittadini, o vendendo a privati beni primari, come le fonti d’acqua. Per contenere il debito pubblico, che è generato soprattutto dal costo dell’emissione del danaro che lo Stato paga alla BCE, ogni governo è costretto ad aumentare una pressione contributiva diretta ed indiretta sempre più alta nel tempo, che per alcuni soggetti, i più deboli, corrisponde ad un prelievo forzoso di oltre il 60% del proprio guadagno.
Questo enorme profitto è incamerato ingiustamente, illegittimamente ed anticostituzionalmente dalla BCE, ovvero dai suoi soci, le Banche Nazionali, a loro volta controllate da soggetti privati. Queste Banche sono di proprietà privata, e, soprattutto, di gestione privata, anche se ingannevolmente vengono fatte passare per “pubbliche”. Gli utili che traggono dalla emissione monetaria vengono occultati attraverso bilanci ingannevoli, in cui si fa un’arbitraria compensazione dei guadagni da Signoraggio con inesistenti uscite patrimoniali. Dopo 60 anni di Signoraggio (il guadagno sull’emissione) esercitato da Bankitalia e BCE, l’Italia ha un enorme debito pubblico generato esclusivamente dai costi per l’emissione del danaro pagati alle Banche Centrali.
Se l’emissione del danaro fosse stata affidata allo Stato, senza creare debito, oggi non avremmo un solo euro di debito pubblico e le tasse da reddito potrebbero non esistere od incidere minimamente sui redditi da lavoro. Tutti i costi sociali (pubblico impiego, opere, scuole, ospedali) si sarebbero potuti coprire con i proventi da IVA (imposta sul valore aggiunto) magari maggiorata al 30% per i prodotti di lusso e non popolari, e da tasse su transazioni soggette a pubblica registrazione.
Senza usura contro lo Stato da parte delle Banche Centrali, che ha costretto lo Stato a vessare i propri cittadini con tasse spropositate (ricordate il prelievo sul conto corrente voluto dal banchiere Ciampi, travestito da uomo politico?), non bisognerebbe lavorare 30 anni per comprare una piccola casa, pagando tassi da usura. Non esisterebbe il degrado sociale, la povertà, il precariato, la delinquenza come mezzo di sopravvivenza di massa. Senza il Signoraggio delle Banche Centrali gli Stati non avrebbero più debiti e non sarebbero più costretti a tassare e tartassare i propri cittadini, a sottoporli a forme di controllo poliziesco per la determinazione dei redditi. I guadagni da lavoro dipendente ed autonomo sarebbero tutti legittimi, provati e dichiarabili senza timore, senza evasione, senza elusione, e l’unica tassa da riscuotere sarebbe quella sull’acquisto di beni e servizi, favorendo quelli per la sussistenza con aliquote più basse ed  alzando le aliquote per i prodotti voluttuari e di lusso.
Ritornando la sovranità monetaria nelle mani degli Stati sovrani si eliminerebbe il debito degli stessi e di conseguenza di larga parte della popolazione. L’esistenza di noi tutti, condizionata e vincolata fin dalla nascita dal principio usurocratico del debito sarebbe sollevata dall’angoscia da rata, da scoperto di conto corrente, da pignoramento, da sfratto, da banca dati della puntualità dei pagamenti. Le nostre vite sarebbero liberate dall’assillo dal lavoro, del doppio lavoro, del bisogno di guadagnare tanto, per poi pagare il 60% del proprio guadagno allo Stato, perché lo Stato è sotto l’usura dei Banchieri.
Merita trattazione a parte l’analisi delle influenze sulla nostra vita dell’assillo economico. Influenze negative di carattere psichico, culturale, sociale. Con i drammi della povertà, dell’emigrazione, del doppio lavoro familiare, del lavoro precario, del lavoro insicuro, delle pensioni minime, che, senza la voracità da usura delle Banche Centrali, si sarebbero potuti evitare. Sottoponiamo l’appello a deputati, senatori, giornalisti, intellettuali, contestatori, anticonformisti, per promuovere la proposta di legge che faccia tornare l’emissione monetaria in mano statale, ovvero politica e popolare. Diffondiamo la verità negata: viviamo in una dittatura bancaria che impone a tutti l’angoscia esistenziale della vita basata sui debiti.

Azzeriamo il debito degli Stati
Eliminiamo la schiavitù degli indebitati per sopravvivere
Riprendiamoci la nostra vita e la nostra libertà

Massimo Fini
Marco Francesco De Marco
Valerio Lo Monaco
Alessio Mannino
Andrea Marcon
Commenti
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mzpuglia@hotmail.it
pirata (Registered) 26-02-2009 18:15

Eccellente iniziativa! Bellissimo ed istruttivo il video montato da Marco Milioni. A tal proposito vi segnalo l'intervista a Marco Della Luna pubblicata su:
http://www.mirorenzaglia.org/
fuoco_nero87@yahoo.it
giovanninolobelina (IP:217.203.154.225) 26-02-2009 20:00

Non capisco una cosa di questa faccenda. In questo scritto se intendo bene si afferma che l'indebitamento pubblico è solamente il risultato dato da quello che potrebbe essere definito come "acquisto" di moneta a corso legale, si afferma inoltre che se lo Stato rientrasse in possesso della prerogativa d'emissione il debito non esisterebbe... ma in questo caso non sarebbe forse il valore della moneta stessa a risentirne per via della creazione di un valore fittizio slegato da qualsiasi reale produzione di "ricchezza"?

In altre parole, per spiegarmi meglio, se si intendende la moneta come una merce è evidente che un suo surplus (provocato ad esempio dall'emissione di uno Stato insolvente) comporterebbe una svalutazione della stessa innescando quindi inflazione...

Mi sbaglio? Non ho inteso lo scritto in maniera corretta? Grazie in anticipo
aragorn (IP:79.15.249.41) 26-02-2009 21:59

Il prezzo pagato dalla Repubblica Italiana alla Banca d'Italia e poi alla BCE a mezzo di titoli di Stato, dal 1948 al 2009, tra capitale ed interessi (si pensi che nel 2007 solo per questi abbiamo pagato circa 70 miliardi di euro) ha creato l'intero nostro debito pubblico. Senza questo costo d'emissione lo Stato avrebbe liquidità nelle proprie casse.
Domanda "se lo Stato rientrasse in possesso della prerogativa d'emissione il debito non esisterebbe... ma in questo caso non sarebbe forse il valore della moneta stessa a risentirne per via della creazione di un valore fittizio slegato da qualsiasi reale produzione di "ricchezza"?
Risposta: mai più fittizio del valore degli Euro, che non hanno copertura aurea e non sono garantiti in nessuna maniera da una società privata di proprietà di banche private. Gli Stati, almeno finchè le banche non li avranno del tutto depredati dei loro beni, hanno in origine una patrimonialità ben più sostanziosa delle banche. Quindi è errato teorizzare di Stati insolventi a causa della emissione monetaria statale. Anzi, alcuni Stati sono stati insolventi proprio perchè strangolati dalle Banche Centrali attraverso il debito infinito creato dal pagamento dell'emissione monetaria.
fuoco_nero87@yahoo.it
giovanninolobelina (IP:217.203.129.45) 27-02-2009 00:07

Non mi sono fatto capire, non teorizzavo l'insolvenza statale a causa dell'emissione monetaria. Mi riferivo implicitamente alla mia Nazione, ed al mio Stato, il quale amministrato malamente in seguito a più di sessanta anni di "democrazia", seguendo le pratiche dell'economia liberista, ha più volte avvantaggiato il profitto dei privati rispetto al bene pubblico. Soprattutto a fini di consenso politico. Io in questo vedo la grande causa del debito pubblico nostrano, ipotizzavo quindi che anche disfandoci di questo "signoraggio" e riappropriandoci del potere d'emissione provocheremmo al più una inflazione dovuta ad una moneta priva d'un effettivo controvalore reale che per quel che mi riguarda (e se mi sbaglio mi sia concesso il perdono che spero d'ottenere considerando che ho 21 anni d'età ) non è rappresentato dall'oro (penso al grande furto operato dalla Spagna del '500 a scapito del continente americano) - che del resto ha un valore solo nel momento in cui qualcuno è disposto ad attribuirglielo, come per gli %u20AC - ma dalla reale necessità di beni non superflui, di una economia che per fortuna nostra (almeno in questo) più che contare sul "prestigio" datoci da fatui stilisti ci appartiene grazie ad una economia che si fonda ancora sul primario e sul secondario.

Mi sembra che il vero problema sia il tipo d'economia e forse ancor di più la filosofia sottesa (della quale da quel che scrivi aragorn mi sembri ben cosciente) rispetto al signoraggio, ma ripeto che forse sono io a perdere un pezzo del ragionamento. Solo ora mi e vi chiedo cosa significhi realmente perché dopo tanto leggere non mi sembra un argomento trattato molto scientificamente. D'altronde Massimo Fini a parer mio centra il bersaglio con la sua critica al sistema proprio quando spiega splendidamente che in realtà a dirigere il sistema non c'è proprio nessuno: al massimo una umanità nichilista votata ad un puro Nulla ideale.
giovanninolobelina (Registered) 27-02-2009 00:16

chiedo scusa per la scrittura, ho postato senza rileggere con il risultato che la forma non è delle migliori
aragorn (Registered) 27-02-2009 00:23

Fuoco_nero scrive "Mi sembra che il vero problema sia il tipo d'economia e forse ancor di più la filosofia sottesa (della quale da quel che scrivi aragorn mi sembri ben cosciente) rispetto al signoraggio". Esatto. questo è il punto fondamentale della questione. Il nostro appello inizia dicendo:" La questione della Sovranità Monetaria non è questione economica. Riguarda tutti gli aspetti della nostra vita". L'usura contra Stato e cittadini genera il vortice produttivo ed ecodistruttivo che coinvolge le nostre esistenze, distrugge la nostra psiche e ci trasforma in bestie da lavoro, trascuramdo il nostro naturale destino di esseri votati allo spirito ed alla conoscenza. Tutte le società arcaiche, dalla preistoria fino al Medioevo e per buona parte del Rinascimento, avevano al centro dell'esistenza dell'uomo i percorsi di apprendimento che ponevano la cultura, l'arte, la conoscenza, quali fondamenti della vita stessa. L'inversione dèmonica verso la materia ha portato a meccanismi quali il signoraggio, in una dinamica di cause ed effetti che in maniera tumultuosa ha spostato l'asse dell'esistenza dell'uomo sul versante economico, con tutte le compulsioni materiali che sono sotto i nostri occhi. Sarei più cauto nel dire che non c'è nessuno a dirigere il Sistema... Tolkien ci insegna il contrario. Dico "insegna".
Dartagnan (Registered) 27-02-2009 09:40

Sono d'accordo sull'esistenza del fenomeno del signoraggio e che esso eserciti una forma di appropriazione indebita molto grave e illecita da parte di soggetti a me sconosciuti. Credo di non condividere l'effetto attribuito alla sua eliminazione, ovvero la scomparsa del debito pubblico, che verrebbe cancellato con l'eliminazione dl signoraggio.Magari fosse così. Non si tiene conto del fatto che la moneta ha valore di scmbio in rapporto alla produzione nazionale, e non all'oro o altra singola merce, e non se ne può stampare una quantità imprecisata a proprio piacimento per soddisfare i bisogni nazionali, pena la perdita del suo potere d'acquisto e inflazione. Il fatto che l'economia non deve determinare la politica, non comporta che la politica ignori i fenomeni economici presenti in una economia di mercato. Si potrà voler superare questo tipo di sistema, ma non si possono dimenticarne i meccanismi messi ben a fuoco da fuoco nero, scusate il bisticcio.
Questa critica non mi vieta di essere d'accordo con voi nel denunciare il signoraggio.Molto si potrebbe dire dell'euro, ma aspetterò che trattiate l'argomento in modo specifico.
pirata (Registered) 27-02-2009 15:18

Ho letto la dissociazione scandalosa di Carlo Gambescia rispetto al nostro appello. La sua solita presunzione insulsa, in questo caso diventa molesta e dannosa per l'opera di informazione rivoluzionaria che stiamo portando avanti. Mi chiedo perchè sia nell'elenco dei siti amici. Comunque un commento nel suo blog mi è parso efficace, per cui vorrei riportarlo:


Sinceramente trovo pretestuose le motivazioni date da Carlo per spiegare la sua mancata sottoscrizione dell'Appello contro la Dittatura Bancaria. Questo documento, scritto dal direttivo di Mz, è una analisi puntuale della condizione nella quale tutti i popoli occidentali si trovano. Dire no a questo documento significa voler rimanere sottomessi al potere che l'elite bancaria europea -rappresentata dalla BCE -esercita sugli Stati. E non basta dire che si andrebbe verso la "dittatura del Politico" per giustificare la propria mancata ribellione agli attuali detentori del potere d'acquisto della nostra moneta. Non basta perchè rifiutare di far tornare il diritto di emissione allo Stato, vuol dire tecnicamente rifiutare alle diverse nazioni il tornare a guidare la propria economia. Ma non solo. Il rifiuto di Carlo implica l'accettazione del Debito come strumento di controllo. Non è certo una invenzione il fatto che la maggior parte del Debito Pubblico è creato dalle Banche Centrali che "producono" cartamoneta senza controvalore e la rivendono allo stato al costo del loro VALORE NOMINALE. Quindi la moneta è un titolo di debito, non di credito, che noi contraiamo con gli usurai di BCE e Banca d'Italia. Lo hanno detto Ezra Pound e Giacinto Auriti, lo dicono Marco Della Luna, Nino Galloni, Antonio Miclavez, lo dice Marx. Lo dice persino la BCE che in www.ecb.int/press/pr/date/2001/html/pr011206_1.it.html dichiara che per loro stessa deliberazione saranno le BC nazionali ad emettere la moneta.E di seguito stabiliscono le partizioni del reddito derivante dal battere moneta. Ora è essenziale dire che i soci di tali aziende sono privati: Unicredit, Intesa ...e i loro omologhi stranieri. Quindi loro indebitano, fanno interessi sul debito, guadagnano soldi e potere e noi lavorando paghiamo tasse spropositate che coprono il Debito Pubblico inestinguibile. Come si fa a sostenere che è meglio essere schiavi di Intesa o Unicredit? Io credo che sia bene, per onestà intellettuale, approfondire l'argomento in modo puntuale prima di prendere posizioni affrettate. Davvero pensi che tutto questo documento sia privo di fondamenti tecnici e teorici? L'Appello è un richiamo ad un risveglio della coscienza, alla possibilità di uscire dal meccanismo del debito che sottomette gli Stati, che pur nella fallibilità della loro burocrazia, non devono essere strozzati da usurai privati quali sono i banchieri. E' pretestuoso dire che lo Stato non ha diritto di riappropriarsi della moneta!Ma evidentemente, Carlo, non la pensi così. Pensi sia meglio essere affogati da tasse che servono per coprire gli interessi che indefinitamente matura questo Debito, che gruppi bancari ci hanno costretto a contrarre. Evito di analizzare gli altri punti, perchè questo annulla tutto il resto. Sappi però che il debito degli stati verso i banchieri è frutto di un processo storico, non è una condizione metafisica eterna. Un tempo non esiteva, oggi esiste, io spero che un giorno non esisterà più.

Diamoci da fare per la diffusione nella rete. Saluti
admin (Super Administrator) 27-02-2009 15:32

Trovo che le obiezioni di Gambescia siano affatto pretestuose nè peregrine, anzi, estremamente interessanti per un proficuo scambio d'idee. Dirò di più: come mi riservo di spiegare meglio nei prossimi giorni, le osservazioni che fa delineano una critica in qualche modo "complementare", e non contraria, alla prospettiva d'azione - di qui un obbligato "tirare diritto" su certi passaggi - dell'appello. Quello che non capisco è questa "fretta" nel giurare a sè stesso e al mondo che non lo sottoscriverà nè ora nè mai.
a.m.
pirata (Registered) 27-02-2009 15:45

Le chiamano pretestuose forse proprio perchè vogliono essere ragione ultima e definitiva della sua mancata adesione, senza essere presentate come spunti di riflessione per approfondire l'argomento. Sono il pretesto, appunto, poco fondato, per fare il bastian contrario in una battaglia seria, concreta, rivoluzionaria. Davvero credo che non abbia, il Carlo, conoscenza dell'argomento. Spero che torni sulle sue prese di posizione dopo aver fatto un tuffo nell'economia della moneta.
admin (Super Administrator) 27-02-2009 15:59

Si paleserebbero come pretestuose se fossero inconsistenti, cosa che a parer mio non sono. Detto questo, l'amico Carlo sbaglia a liquidare una battaglia sacrosanta come questa. Sui perchè di questo errore torneremo a breve.
a.m.
syn (Registered) 27-02-2009 17:00

questa volta sono con Gambescia.
Jung Zorndike (Registered) 27-02-2009 17:30

Ho letto le motivazioni di Carlo Gambescia circa la mancata sottoscrizione all'appello contro la dittatura bancaria. Mi spiace dirlo ma derivano dalla conoscenza pressoché nulla della teoria monetaria e del funzionmento del mercato capitalistico.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 27-02-2009 17:30

Ho firmato l'appello quindi lo condivido. Nell'impianto complessivo del discorso tuttavia mi lascia perplesso il quadro di un popolo prosciugato fino all'osso dagli usurai delle banche centrali, quando invece da 50 anni la maggioranza degli occidentali gode di un livello di consumi assurdamente elevato, anche grazie alle alchimie di questi aspiranti stregoni che appianano i debiti con altri debiti, spingendo ad acquisti compulsivi e forsennati. Ho detto "livello di consumi", non "tenore di vita", perché questa corsa affannosa genera solo infelicità e nevrosi. Ragione ultima e profonda per firmare questo appello.
rosacroce (Registered) 27-02-2009 20:17

al sig gambescia:

IN PRIMO LUOGO,passare dalla dittatura della bce a quella dello stato non risolverà ,la dittaura bancaria e tecnofinanziaria,ma fa risparmiare un sacco di soldi allo stato e quindi al popolo(ho fatto il conto che pago 7000 euro almeno all'anno di signoraggio alla bce, essendo in 3 in famiglia e preferisco pagarli ALLO STATO, che almeno da dei servizi alla gente piuttosto che alla bce di propieta di una vemtina di famiglie straricche.)
in SECONDO LUOGO la tasse vanno tutte alla USUROCRAZIA e chi le evade fa bene,visto che l'usurocrazia finanzia guerre e mercato della droga.
in TERZO LUOGO l'angoscia della rata e del debito dipende propio dal sistama al vertice dell'usura GENERALIZZATA.
in QUARTO LUOGO,se la gente avesse di che vivere facilmente (senza l'usura bancaria)l'inseguimento del profitto sarebbe molto ma molto MINORE.
IN QUINTO LUOGO LO STATO è il popolo,essendo questi l'organizzazione che il popolo decide di DARSI.
concludendo
i motivi che lei adduce sono per me INCONSISTENTI, e pongono seri dubbi sul suo operato.
e infine se uno stato non adempie alla sua funzione primaria ,creare e regolare gli strumenti che servono alla comunità per lavorare e vivere che ci stà fare?
a servire le banche? è a questo che serve?
come può uno stato decidere di politica economica se DEVE sottostare alle banche ?
rosacroce (IP:87.0.178.117) 27-02-2009 20:39

in realtà quello che servirebbe è una moneta di stato e una moneta d'oro.
mises, fondatore della scuola austriaca di economia ,sostiene giustamente e chiunque può capirlo,che l'oro è l'unica DIFESA che ha il popolo, il risparmiatore ,il lavoratore contro lo strapotere della banche centrali e dello stato o del GOVERNO,sempre intenti a stampare" CARTA chiamata denaro da distribuire ai soci a agli amici servili.(o per finaNZIARE guerre
non possono stampare ORO,per questo lo odiano,se l'oro divenisse improvvisamente abbondante dice mises,bisognerebbe sostituirlo con altra merce più SCARSA,essendo la qualità della moneta, più preziosa appunto la sua scarsità.
QUINDI MONETA DI ORO E DI STATO,primo punto......poi gli altri.
il ciclo economico è provocato dalle banche che stampano denaro dal nulla in quantità industriali,questo, prima provoca il boom e dopo l'inevitabile CROLLO dovuti ai debiti inesegibili.
in tutto questo ciclo perenne il popolo lavoratore perde tutto continuamente e lavora per poco o nulla ,mentre chi lo provoca e lo gestisce guadagna sempre ,anche in depressione.
solo una moneta d'oro ,gestita dallo stato si oppone a questo,Kennedy grande e vero EROE del novecento,institui il dollaro legato all'argento,e stampato anzichè dalla FED dal tesoro americano,kennedy agi' nel nome della costituzione americana e per CONTO del POPOLO,e contro il debito USURAIO delle banche,per questo fu UCCISO dopo 6 mesi,da loro (LE BANCHE).
oggi la politica di chi uccise kennedy,ha provocato il debito degli stati ,delle banche dei cittadini,ormai impagabile,la società AFFONDA,anzi sprofonda a causa degli usurai,chi come GAMBESCIA li difende,o ci fa o ci è.....
rosacroce (Registered) 27-02-2009 20:51

inoltre in un momento di grave crisi come questo con avvertimenti di diversi analisti economici,sulla probabile chiusura degli sportelli bancari, a cui prima o poi succederà un crollo del valore del denaro,
io potrei ritirare i miei SACROSANTI RISPARMI e tenermeli in casa,ma solo se l'euro fosse legato all'oro,potrei essere sicuro di avere un valore certo.la nostra situazione ,invece è quella dell'argentina se non peggio,e per i risparmi ,non c'è difesa,o comunque è difficile molto difficile,salvare i risparmi.
di questo DOBBIAMO ringraziare le banche , chi ci ha governato,e chi ci GOVERNA.saprei io come altro che gambescia.

marco.milioni@poste.it
marco.milioni (IP:62.123.193.62) 28-02-2009 04:51

Ho l'impressione che la discussione si stia avvitando. Se l'appello di MZ sostiene che "sono le cinque e mezzo", Gambescia risponde "non è vero, fuori piove". La pratica del signoraggio bancario privato pesa sulle tasche (con tutti gli annessi e i connessi psico-socio-antropologici) degli Italiani un bel pezzo di Pil, un parametro che mi sta stretto peraltro. Però un'altra fetta enorme del debito se ne va in corruzioni, sprechi, malaffari e mafiumi vari. Infatti il nostro rapporto debito/pil è ben maggiore della Germania proprio perché lì sono oppressi solo da una banda e non da due o tre come capita da noi che abbiamo pure il Vaticano. Se Gambescia però avesse visto con attenzione il filmato e avesse ascoltato le parole di Fini con attenzione forse avrebbe avuto un giudizio diverso. E' vero che se devo percorrere un viaggio di 200 kilometri, percorrendone 100 non arrivo a destinzione. Ma 100, tanto vale l'appello di Fini, non solo può essere il primo passo, ma anche uno dei più sostanziosi. Se qualcuno dall'appello di MZ si attendeva il decreto attuativo per la riscoperta dell'umanità, ha capito male. Se uno invece si attende una formidabile sveglia, con un portato anche filosofico profondo, allora noi ci siamo. Un grazie a tutti. Da oggi potremo essere orgogliosi quando ci dicono "sei uno Zero".
Marco Milioni
Dartagnan (Registered) 28-02-2009 10:30

Bravo Milioni. Sono in buona parte d'accordo con lei. Firmerei l'appello se non fosse che ho proprio l'impressione che questo appello viene interpretato in alcuni commenti come un modo di schierarsi necessario non solo come un passo contro il sistema, ma il passo decisivo e più importante. Le motivazioni portate da Gambescia sono il supporto alle mie critiche, che non mi fanno uscire dalla schiera dei simpatizzanti di MZ.
aragorn (IP:79.15.249.41) 28-02-2009 12:24

Questo è il testo del mio commento inviato a Gambescia. Gli ho precisato, come potrete leggere, che l'Appello non è un manifesto politico, ma MZ un manifesto ce l'ha ed è noto dalla sua fondazione, e quindi è quantomeno superficiale non considerare nell'insieme il pensiero di MZ, ed è sinceramente un bizantinismo, insopportabile nella mia ottica rivoluzionaria, opporre ad ogni iniziativa la critica della incompletezza. I riflessi sono sempre gli stessi: quando pensammo a Zero Voto, i "meno illuminati" fecero tutti la stessa considerazione: si va bene, ma che cosa cambia, quale nuova idea di società può nascere dal non voto? Quindi, caro Marco Milioni, condivido le tue considerazioni sull'avvitamento, ma come vedi non ci siamo avvitati per colpa nostra. Inoltre Gambescia ha contestato con cinque punti di critica il nostro manifesto, entrando nel merito della questione ed opponendo ai nostri studi nient'altro che considerazioni generiche, peraltro tutte smentibili facilmente perchè infondate e senza una base di conoscenza tecnica dell'argomento Sovranità Monetaria. Il patrimonio di idee di cui oggi dispone MZ parte dagli studi di Ezra Pound, il più grande poeta del secolo scorso, che non si occupava di economia, ma aveva capito quanto la finanza, l'usura e la sottomissione degli Stati ai poteri economici ed usurocratici potesse limitare le libertà personali ed indirizzare l'esistenza verso la brutale materia invece che verso lo spirito. Spero, dopo questo chiarimento, che nessuno più vorrà dirci che non abbiamo una visione complessiva delle cose e che non prevediamo le ricadute "sociologiche" delle nostre ipotesi di società. Anche perchè si vuol dare per scontato il valore di questa sociologia, che vorrebbe essere una scienza, ma che dal mio punto di vista va messa nella cassapanca piena di prodotti materialisti e giacobini che spero presto si possa seppellire, come le scorie radiottative di un mondo impazzito. D'altronde, se Gambescia leggerà con attenzione il nostro blog, si renderà conto che un'idea complessa ed articolata di società alternativa ce l'abbiamo, eccome, in MZ. Per quanto mi riguarda, personalmente, basti leggere il pezzo "Guerra" che è sotto l'Appello, o "Tradizionalismo" che compare negli articoli in fondo alla pagina.
Infine volevo dire a Dartagnan che non firmare l'appello a causa dei commenti, o della interpretazione parziale o errata che altri ne fanno, non mi sembra giusto. L'Appello può essere firmato se si condivide il suo contenuto ideale specifico, da prendersi anche come una provocazione, come una occasione di militanza, di diffusione di idee. Si ricordi che il livello di approccio al problema è volutamente calibrato per chi, diversamente da tutti noi, nemmeno conosce cos'è il Signoraggio. Saluti a tutti.
Marco Francesco Marco


"Cortese Signor Gambescia, mi chiamo Marco Francesco De Marco, faccio parte di Movimento Zero ed ho, insieme agli altri componenti del direttivo, compreso Massimo Fini, scritto e sottoscritto l'Appello contro la dittatura bancaria. Preliminalmente le volevo chiedere perchè considera offensivo, tanto da non voler replicare, l'intervento delle ore 8:11 che a me appare, al di là del merito, composto ed asciutto. Non capisco poi come faccia a sapere che l'estensore del commento appartenga a Movimento Zero. Identico commento è apparso sul nostro blog a firma Rosacroce. E' un frequentatore anonimo abituale del nostro blog, ma non mi risulta che sia un iscritto ad MZ e comunque non lo conosco. Cosa che sinceramente mi dispiace perchè trovo i suoi interventi sempre molto brillanti ed interessanti, di alto livello culturale, oltrechè composti ed educati come quello apparso oggi. Volevo inoltre rassicurala sulla presenza di persone ben educate in MZ, oltre al già citato Alessio Mannino, che sembra essere diventato esempio di buone maniere per tutti i frequentatori del suo blog. Mi riservo di controdedurre i cinque punti da lei esposti stamane con maggior estensione di pensiero e critica. In questa occasione, le voglio precisare che il nostro appello, in una pagina, non poteva contenere l'esposizione di una ipotesi società alternativa a quella usorocratica basata sul debito. Anche se la critica della società basata sul debito degli Stati, dei Popoli e degli Individui, è comunque argomento più profondo di una trattazione economico-finanziaria. Come lei saprà l'orizzonte ideale di Movimento Zero è vasto e complesso ed ha al suo centro la critica della modernità e del modello di sviluppo occidentale, del quale il signoraggio è soltanto una parte, anche se tra le più consistenti e centrali. La sua definizione di ingenuità e debolezza del messaggio appaiono riduttive del nostro pensiero complessivo, che parte dalla critica della moderna società occidentale fino ad arrivare ad immaginare nuove forme di civiltà, con valori e riferimenti antitetici a quelli della società industriale, consumistica e tecnofinanziaria.
Naturalmente questo non vuol dire che lei non possa egualmente considerare debole ed ingenuo il nostro pensiero, la nostra visione del mondo, nel suo complesso. Ma questa sarebbe cosa
diversa ed indipendente dalla trattazione dell'argomento specifico affrontato nell'Appello. Forse, ma se mi sbaglio mi corregga, in questa occasione ci saremmo dovuti concentrare maggiormente sul tema in questione e porci questo semplice interrogativo: visto che l'attuale sistema di emissione della cartamoneta, fisico o virtuale, crea debito in quanto detenuto da un soggetto privato che vende questo "servizio" allo Stato, si pensa che sia meglio che continui così? Da quello che lei ha scritto oggi mi sembra di si. Quello che mi chiedo è: se la nostra iniziativa le appare debole ed ingenua, in quanto limitata, non è dovuto al fatto che lei l'ha letta come una riforma di un Governo in carica, mentre in realtà era una iniziativa volta ad informare e provocare, con un sano spirito militante, politico e metapolitico, che partendo dal signoraggio permettesse di affrontare la critica alla modernità in maniera più complessa? O forse pensava che ci aspettassimo una adesione della maggioranza parlamentare ed una rapida modifica legislativa?
La saluto in attesa di inviarle uno scritto più completo. Cordialmente ed a presto.
Marco Francesco De Marco
amugnolo (Registered) 28-02-2009 13:01

A volte, anzi molte volte, è bene affidarsi al proprio istinto (se di "buona razza") e seguire la strada che si sente propria.
Se senti che è la tua, seguila e cammina soltanto.
Alla fine di quella, dopo avere deviato, esserti stancato, aver ritrovato il giusto ritmo del passo, raggiungi la tua meta.
Esistono strade che si seguono da soli.
Altre che abbisognano di pochi elementi.
Altre ancora che si percorrono insieme a molti (ma non troppi).
Sembrano percorsi diversi, ma al contempo, insieme tra loro formano la strada di ognuno.
Eh si, caro marco milioni, ci si avvita, ma è nella normalità delle cose in questi tempi di individualismo spinto.
Quante volte si sente contestare un discorso giusto e condiviso perchè, secondo chi contesta c'è ...un'accento fuori posto.
C'è chi non condivide la strada, non la segua, ma ci faccia il piacere ...direbbe Totò, non salti sul palcoscenico.
A chi la condivide, almeno in buona parte, mi permetto di consigliare: SOSTANZA, ASCIUTTEZZA, ESSENZIALITA'

sursum corda
pirata (Registered) 28-02-2009 13:26

amugnolo, grazie per le tue osservazioni, sempre opportune e vibranti.
rosacroce (Registered) 28-02-2009 19:23

per me GAMBESCIA è un sabotatore.
una volta che in rete, fra 4 gatti si fa un appello valido e importante di natura essenziale,c'è subito chi si oppone.....adducendo tesi degne dl SESSO degli angeli.con quello che sta succedendo(la disintegrazione del sistema economico -sociale,il maggiore crollo degli ultimi 1000 anni(lyndon la rouche)stiamo qui a perdere tempo con discussioni sul SESSO degli angeli,grazie a gambescia.
se mi viene in mente poi,che poco tempo fa costui ha paragonato la morte di ELUANA alla uccisione sul ROGO di GIORDANO BRUNO............
ebbene ,non ho parole.

admin (Super Administrator) 28-02-2009 19:48

Sabotatore è una parola decisamente grossa. Talmente grossa che sarei tentato di cancellare il suo commento, rosacroce. Ma non lo faccio, perchè non mi piace farlo e perchè sono sicuro che si tratta di voce dal sen sfuggita.
In ogni caso, tanto per cominciare, la invito a firmarsi con nome e cognome. Dopodichè, la prego: eviti di abbassarsi così. Può benissimo criticare senza arrivare ad accuse che puzzano tanto, troppo, di fanatismo.
Grazie.
a.m.
thulkas@libero.it
rache (IP:79.15.249.41) 28-02-2009 19:57

Condivido il disappunto di rosacroce, Gambescia è preda di narcisismo ed importanza personale in quantità patologiche. Avrà pensato, mi notano di più se firmo o non firmo come in un film di Moretti. Io conosco il tema signoraggio da qualche anno, non sono un'esperta, ma ho letto diversi libri sul tema. Nessuna delle obiezioni di Gambescia ha una minima consistenza, parla confusamente di evasione fiscale, politici imbroglioni, sociologia e cose vaghe e confuse e evita l'argomento sovranità monetaria, vita basata sul debito come se questo meccanismo non avesse un forte impatto sociologico. De Marco gli ha scritto una risposta troppo garbata. Forse non lo ha smentito con maggiore decisione perchè le cose che ha scritto non avevano proprio nessun valore. Ci ha pensato Rosacroce. Movimento zero deve proseguire su questa strada, altro che la complementarità con le idee di gambescia che non ho capito dove si trovi.
mzpuglia@hotmail.it
pirata (IP:79.15.249.41) 28-02-2009 20:39

Abbiamo appena concluso una riunione del gruppo di Movimento Zero di Bari. Abbiamo pianificato il calendario dei banchetti e l'affissione dei manifesti. Sono daccordo con Rache, l'intervento di Gambescia ha infastidito anche me e, devo dire, un pò tutti. Si può essere daccordo o meno ma è chiaro che Gambescia, privo di competenze specifiche e tecniche, cerca di deviare l'attenzione su altri centri teorici che, evidentemente, meglio maneggia intellettualmente: la sociologia. Questo è un vero e proprio atteggiamento sabotatore oltre che poco rispettoso; per cui fa bene Rosacroce a definirlo così e credo che Alessio Mannino farebbe bene a lasciare spazio alle critiche e a non intervenire ogni volta che qualcuno, non solo rosacroce, critica Gambescia, difendendolo a spada tratta immancabilmente. Certamente Rosacroce non ha offeso nessuno, ha solo stigmatizzato in maniera forte un atteggiamento intellettuale poco onesto e senza dubbio affrettato di Gambescia. Lui stesso nei commenti sul suo blog ha fatto una leggera marcia indietro, scusandosi per il suo "caratterino", come se fosse il solo ad averlo. Secondo me noi dobbiamo cominciare a sviluppare un certo senso di appartenenza che ci permetta di reagire a chi pretende impunemente di definire "ingenuo" un documento radicato nella realtà e motivato teoricamente. Questo documento è il risultato di anni di studi, e persone con la preparazione di rosacroce devono diventare per noi interlocutori privilegiati. Anche io vorrei conoscere il nome ed il cognogne di Rosacroce, ma proprio per approfondire argomenti su cui mi pare ferratissimo. Anzi lo invito a mettersi in contatto con noi via mail. Comunque per riportare il discorso al tema principale l'Appello è stato ripreso da moltissimi siti, e, ovviamente, non può essere esaustivo da ogni punto di vista, come dicevano altri, anche perchè affronta una problematica specifica. Ma soprattutto ha costituito per noi una grande occasione di attenzione da parte di tanti "navigatori", e questo è certamente un risultato positivo. Vorrei che ognuno di noi si scatenasse inviando mail a tutti i conoscenti, ai gruppi politici presenti in rete; io stavo pensando di inviarla anche a politici vari ricavando i loro indirizzi di posta su internet. Prepariamo banchetti in strada. Insomma diffondiamo tutto il più possibile.
Saluti Amanda Incardona
admin (Super Administrator) 28-02-2009 21:31

Io non difendo a spada tratta Gambescia. Io difendo questo blog, di cui sono responsabile, da atteggiamenti perversi che fanno vedere nei critici (consistenti o meno, questo m'interessa fino a un certo punto, anche perchè, con tutto il rispetto, l'opinione di Gambescia non è il vangelo) dei "sabotatori". Rosacroce può dire, come tutti qui, quello che gli pare. Ma non mi piace leggere accuse da inquisizione. Proprio perchè il dibattito deve essere libero, aperto e il più possibile ricco. Punto e a capo.
a.m.
rosacroce (Registered) 28-02-2009 23:01

si il commento delle 8,11,sul sito di gambescia ,è mio rosacroce,mi sono firmato come anonimo per non perdere tempo ,dato che non sono inscritto,ne mi interessa farlo,come non appartengo a movimento 0 ,sono un semplice simpatizzante.
analoghi commenti ho inviato oggi a come donchischiotte sullo stesso argomento col mio nome in rete.(rosacroce)
ho inteso in tal senso esprimere il mio, sempre civile, dissenso alle tesi espresse dal gambescia,di cui non condivido praticamente NIENTE,
e che paragono alle discussioni di secoli fa sul SESSO degli angeli ,che tanto appassionavano l'intelligenza acculturata di allora ,ed evidentemente anche di oggi.
noto con disappunto che analoghi argomenti appaiono sui giornali di disinformazione italiani, e perfino sulla tv,un esempio per tutti :
la lotta alla EVASIONE fiscale,si sa ,i debiti dello stato dipendono da quelli che non pagano le tasse,(lo dicono sempre alla tv, LOTTA alla evasione fiscale).(mi sembra fosse il ...."in secondo luogo "del discorso del gambescia).
aggiungo che siccome le motivazioni portate dal nostro(gambescia) appaiono frequentemente sulla stampa e sui telegiornali ad ampia diffusione,mi sembra giusto che ,ALMENO qui in rete sui POCHI siti che CERCANO CoN grande FATICA di portare qualche verità utile a capire quello che sta succedendo, abbiano VOCE quei pochi (e io sono tra questi) che DISSENTONO dalle verità dei mass media asserviti al potere delle elite dominanti.
10:44 PM
roberto.marrocchesi@tele2.it
marrocchesi (Registered) 01-03-2009 10:35

I miei 2 cent. sulla questione Gambescia.Per me ha torto, ma non è uno che mente sapendo di mentire (mentre il Potere economico e politico, Si!)è solo un maitre à pènser un poco geloso di Fini e che vorrebbe, lui, esser meno timido ed aver LUI creato un movimento d'opinione così all'avanguadia come MZ, mentre preferisce starsene alla bella vita romana, magari all'ombra assai vicina del Vaticano....La sua civiltà di modi è indiscussa,la sua gelosia un poco infantile, si. ecco perchè fa la voce grossa e si arrampica sugli specchi per dimostrare la inconsistenza di qualcosa che poteva proporre lui...fosse stato più veloce! Ha ragione Mannino, ci serve un contraddittorio civile come Carlo, ma il suo titolo suona arrogante e di sicuro crea fratture nel movimento ampio che si va formando sul Web che, se non vuole far la fine dei velleitari del '68(la mia prima rivoluzione fallita)prima deve unirsi e rafforzarsi, non già subito scindersi per particolarismi di intellettuali troppo di gusti difficili, facendo il gioco del Padrone incappucciato, in tonaca e in divisa. Ma non crea certo tentennamenti in MZ, troppo facile da respingere! Rosacroce sei lucidissimo e sensato, ma quando ti decidi a controllare le emozioni e gli scatti d'ira? Tutti lui compreso in questi commenti hanno contribuito preziosi arricchimenti specie Fuschini Milioni e DeMarco, e li dobbiamo all'imprudenza di Gambescia, cui va la mia lode più ampia per la sciocchezza che ha scritto, e che ci ha fatto supereare i 30 commenti su queste pagine al suo solo articolo.
Giovanni Marini (Registered) 01-03-2009 10:43

Non ho ben compreso il meccanismo del signoraggio, né sono convinto che se fosse lo Stato ad emettere la moneta si eliminerebbe d'incanto il debito pubblico. Personalmente ho dei dubbi, ho letto quanto scritto da M. Della Luna e ho sentito opinioni diverse, ma a ben vedere non è questo ora il problema. Il problema è che le banche ci fottono, e questo è un fatto non un'opinione, e l'attuale crisi internazionale ne è un esempio. A causa di essa milioni di lavoratori perderanno il posto, milioni stanno perdendo i risparmi o li perderanno non appena la crisi interesserà i fondi comuni, decine di migliaia si vedranno pignorata la casa.
E' stato permesso alle banche di creare denaro virtuale fino a 60 volte le loro riserve di carta moneta (accordi di Basilea 2) e hanno prestato questo denaro fittizio a insolventi, quindi hanno cartolarizzato i prestiti inesigibili e li hanno rifilati al resto del mondo. Non è un comportamento da criminali questo? E se lo è perchè i responsabili non sono stati arrestati? Perchè Draghi cui spetta per legge il compito di vigilanza sugli istituti di credito non è stato chiamato a risponderne?
Il sistema finanziario ha raggiunto un grado di ipertrofia nella nostra società tale per cui anziché essere di stimolo per il mondo del lavoro e il risparmio sta divorando l'uno e l'altro. Esso va ricondotto al suo ruolo subalterno rispetto al lavoro dell'uomo. Non è questo un motivo sufficiente per firmare questo appello? A mio parere ci sono anche gli elementi per chiedere con forza la nazionalizzazione delle banche e della Banca d'Italia e ricondurre la proprietà della BCE ai rispettivi Stati poiché è inammissibile che una funzione di enorme rilevanza sociale quale l'emissione della moneta sia gestita da privati.
aragorn (IP:79.15.249.41) 01-03-2009 11:45

Sul Sito comedonchisciotte.org è apparso il commento di Carlo Gambescia. Circa 2000 persone lo hanno letto e ci sono stati oltre cento commenti. Ne includo alcuni, riservandomi di pubblicare domani la controdeduzione delle obiezioni di Gambescia.

comedonchisciotte.org: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO, NE' SOTTOSCRIVEREMO,
di france76 il Sabato 28 Febbraio 2009 (29)
quando leggo questi post (perchè non sottoscrivo e non sottoscriverò l'appello di Gambescia) capisco molto bene perchè non riusciremo mai a cambiare niente e riescono a tenerci cosi facilmente schiavi del sistema... ma come Fini fa un appello rendendo pubblico forse il più grosso problema della società moderna ( come diciamo tutto è legato i soldi dal politico corrotto, ad una società che fa tutto per soldi corrompendo persone, stati etc etc) e quando qualcuno ci fa notare che tutto dipende dai soldi e questi sono legati ad una truffa secolare un sito come questo, una persona come Carlo che cosa ci viene a dire??????? che non sottoscrivo perchè il problema sono i politici e tutte cose che sono legate all'emissione truffaldina del denaro.... scusate se ho scritto di getto, ma secondo me bisognerebbe pensare bene prima di postare un articolo cosi.. perchè se uno conosce il problema dell'emissione monetaria d' "dell'ignorante" (nel senso che ignora questo argomento naturalmente!) a Carlo e finisce li, ma se uno non conosce l'argomento vede il titolo perchè non firmare e non gli viene nemmeno da approfondire l'argomento. Capisco che non è magari con una raccolta firme che possiamo risolvere i problemi, ma con la conoscenza che evidentemente manca all'autore di questo articolo. (Carlo ha scritto altri ottimi articoli ma su questo non ci siamo proprio...) ciao


di Allarmerosso il Sabato 28 Febbraio 2009 (11:12)
(Info Utente | Invia un Messaggio)
Mantendendo il massimo rispetto per pensieri differenti dai miei o da chi la pensa come me ,penso che l'articolo di Gambescia in molti punti fa un po' di confusione e sia fuoriviante. "In primo luogo, ritenere che la nazionalizzazione - perché di questo si tratta - delle Banche Centrali possa risolvere la questione della %u201Cdittatura bancaria e tecnofinanziaria%u201D è semplicistico." La parola nazionalizzazione usata e riusata in questi giorni dai media di ogni tipo è equivoca in riferimento a ciò che realemtne si nazionalizza negli istituti di credito (es. NorthemRock) che è il debito . secondariamente non sarebbe nemmeno da doverne parlare dato che si parla di fare una cosa che è gia legge e statuto nella banca d'Italia che gia dovrebbe essere dello stato per piu della metà del controllo.(basterebbe rispettare la legge che gia c'è ) . "In terzo luogo, l%u2019 %u201Cangoscia da rata%u201D e l%u2019 %u201Cassillo del lavoro%u201D non possono essere collegate, altrettanto ingenuamente, all%u2019usurocrazia. " "Vanno invece ricondotte a un preciso modello socioculturale consumistico, dove il denaro è un puro e semplice veicolo." Il denaro E'(e deve essere) un semplice veicolomezzo , il probblema si pone quando come adesso succede il denaro è considerato una merce. I Soldi servono per vivere mentre nella nostra attuale società si vive per il denaro. Il collegamento con l'usurocrazia e l'angoscia da rata e l'assillo dal lavoro non mi pare assolutamente ingenuo se non il contrario . Se si è stati costretti a comprare a rate qualunque cosa e lavorare 10 ore al giorno o più, per poter sopravvivere (affittorata mutuo-una macchina la scuola per i figli le vacanze (meritate) la spesa per mangiare ( è si serve anche quello ) le bollette ... etcc etcc..) è evidente che si sia creato un sistema apposito per far si che le persone s'indebitassero e che non avessero la possibilità di risparmiare e vivere serenamente con il proprio lavoro sapendo di poter anche VIVERE oltre che lavorare ! cosa impossibile per i più allo stato attuale . ovvio che concordo con il discorso socio culturale se si parla di chi fa le rate per comprarsi l'ultimo modello di cellulare che costa quanto uno stipendio, e di cui non se ne ha effettivo bisogno , ma quello è un discorso parallelo ,ma differente dalla questione qui riportata.

Re: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO, NE' SOTTOSCRIVEREMO, (Voto: 1)
di Stevin il Sabato 28 Febbraio 2009 (15:47)
A mio modo di vedere le critiche proposte da Gambescia all'iniziativa di Fini non sono convincenti. Ammesso per assurdo che si possa giungere alla moneta di stato, è un po' semplicistico dire che "saremmo sottoposti al politico invece che alle banche". Sarebbe in realtà rivoluzionario ed avrebbe conseguenze enormi sul debito pubblico. Per quanto riguarda il gold standard, dal mio personalissimo punto di vista non mi ha mai convinto più di tanto poichè è legato alla disponibilità di oro nel sottosuolo di un paese. Mi convince maggiormente l'idea di emettere denaro in quantità commisurata ai beni prodotti.

Re: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO, NE' SOTTOSCRIVEREMO, (Voto: 1)
di ericvonmaan il Sabato 28 Febbraio 2009 (6:51)

ERA ORA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!! Che qualcuno cominciasse a parlare della truffa del secolo. Sottoscrivo ogni parola. FATE GIRARE, DIFFONDETE LA VERITA' e non fatevi fregare da chi nega l'evidenza, è o ignorante o interessato al mantenimento delle cose. P.S. Keynes era un amico dei banchieri perchè per rilanciare l'economia proponeva l'intervento pubblico MA CON I SOLDI DELLE BANCHE CENTRALI quindi aumentando il debito pubblico (che va nelle tasche dei banchieri). Basta fare le stesse cose MA CON I SOLDI DELLO STATO, senza debito! Leggete questo http://www.signoraggio.com/signoraggio_ilpontediguernsey.html E' talmente semplice... E sicuramente il peggiore dei politici è sempre migliore di qualsiasi banchiere.

Perche' vi state sbagliando! io l'appello lo sottoscrivo...
di Menna_Matteo il Sabato 28 Febbraio 2009 (7:4

Finalmente!!! sono anni che aspettiamo qualcuno che si muova in questa direzione... Bankitalia vive nell'illegalita' da 15 anni almeno! Il punto 3 del suo statuto, infatti, dice che Bankitalia deve essere per maggioranza pubblica o controllata da societa' pubbliche! Piccolo particolare che Bankitalia e' al 93% privata. Bankitalia controlla il 14.5% dell BCE, quindi la BCE e', almeno per quanto riguarda l'italia privata... Una cosa scandalosa... Non ci sarebbe neanche bisogno di fare nuove leggi, basterebbe rispettare quelle che ci sono gia'. Sono d'accordo con i vostri dubbi, e' vero che si passera' dalla dittatura Bancaria a quella del politico, pero' c'e' una differenza, fondamentale! Il politico e' sottoposto al controllo dell'opinione pubblica che ha il potere di sceglierlo, il banchiere chi lo vota??? io no... Quindi una opinione pubblica informata sarebbe in grado di esigere il suo sacrosanto diritto a gestire il controllo dell'emissione monetaria! Io firmero' questo appello perche' credo che, almeno da un punto di vista formale questo e' un problema che va affrontato e risolto. Magari non cambiera' niente... Pero' il denaro e' il mezzo che noi abbiamo per mantenere i prezzi stabili ed e' impensabile che questo meccanismo sia gestito da enti privati come le bance, si sono mangiati tutto con questo giochetto... Sono diventate prima finanziarie, poi assicurative e infine immobiliarie... In fine raccomando a Fini di stare attento, gli ultimi che hanno provato a fare qualcosa di simile negli Stati Uniti, Lincon e Kennedy, togliendo il potere di stampare i soldi alla Federel Reserv, ovviamente privata, non sono finiti troppo bene... Menna Matteo
aragorn (Registered) 01-03-2009 12:14

Altri commenti.... Per quelli negativi, ma non ce ne sono molti, i più qualificati sono quelli di lino rossi, un economista preparato che ha una sua teoria alternativa alla nostra. Basta che si interrompa la vita basata sul debito ed il debito eterno di Popoli, e Stati ....

Re: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO...
di fanfara59 28 Febbraio 2009 (1:47)

Mi dispiace per il Sig. Gambescia ma Massimo Fini e Movimento Zero con questo appello hanno finalmente affrontato il PROBLEMA DEI PROBLEMI. Talmente rilevante che anche qualche Presidente degli Stati Uniti ha fatto fine "strana" volendolo affrontare. Bravo a Massimo Fini ed al suo Movimento Zero: dimostrano una intelligenza ed un coraggio difficilmente riscontrabili tra la popolazione di questo mondo solo per banksters.....................

Re: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO,
di gianfryciao il Sabato 28 Febbraio 2009 (5:52)

Egr. Sig. Gambescia, perché non sottoscrive il documento di Massimo Fini ed altri? Gli argomenti che lei cita non stanno in piedi e denotano una vasta ignoranza circa la questione monetaria, propria di chi è superficiale e non vuole approfondire il tema della vera moneta. Se vuole le posso segnalare alcuni siti dove potrà emanciparsi: http://www.ascensione.org/moneta_e_signoraggio_1.htm http://www.ascensione.org/la_vera_moneta%201.htm http://www.ascensione.org/monete_locali_1.htm http://www.ascensione.org/modum.htm http://www.modum.info/ Inoltre le segnalo che sono completamente d'accordo con quanto scritto da Massimo Fini e compqgni. Purtroppo c'è troppa ignoranza tra la gente. I Poteri forti non vogliono che si sappia come stanno effettivamente le cose e come si possano risolvere facilmente i problemi provocati dalla crisi economica attuale. Cordiali saluti Gianfranco Venturi

Re: PERCHE' NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO, di francesco67 il Sabato 28 Febbraio 2009 (6:29)

Bel coraggio quello di Massimo Fini nel proporre cosi direttamente il problema del signoraggio bancario. Dico questo anche in base alla contrattazione di Maco Travaglio su "La voce del ribelle" che tanto fece scalpore, e non a torto, visto che Travaglio non parla mai del signoraggio neanche con una pistola puntata contro. Sinceramente non me lo sarei aspettato. Come non mi sarei aspettato una risposta positiva da parte di Carlo Gambescia che sembra piu propenso a discussioni si sinistra salottiera con basi di appoggio sioniste (vedi Napolitano ed i suoi discorsi), o sul merito delle dimissioni di Walter Veltroni, come se questo fosse argomento rilevante nell'insulso panorama della politica italiana. Lino Rossi invece pare che continui a parlare per conto suo di masse monatarie e di M0 e M1 che nessuno riesce a capire (parlo ovviamente non di addetti ai lavori, ma di comuni persone interessate al problema finanziaro, e sottolineo problema), la sua web mi sembra piu un comune sito di consulenza finanziaria che di vera informazione economica (non tocca per esempio politiche del banco mandiale o del FMI, o ancora qualcosa di piu %u201Cortodosso%u201D come la scuola austriaca), pero chissa forse è proprio cio che vuole. In ultima analisi noi comuni mortali per cercare di capirci qualcosa dobbiamo solo fare affidamento su noi stessi ed alla nostra esperienza di schiavi del credito bancario. Ricordo che non poco tempo fa il Trichet diceva sempre che il problema darisolvere era l%u2019inflazione, facendo saltare i tassi Euribor a 5.3, che poi si sono sgonfiati come un palloncino lasciato andare nel suo momento di massima espansione. Risultato: gente che non puo pagare il mutuo per le quote troppo alte dovute agli interessi stratosferici poroprio nel momento in cui IPC si situa a meno del 2% fottendo tutte le revisioni di salario. Quindi cari Gambescia e Lino Rossi, piu che dire che Massimo Fini non capisce niente diteci come il problema si potrebbe risolvere, altrimenti sarete classificati solo come dei gatekeeper funzionali al sistema proprio per difendere i meccanismi del signoraggio bancario e dei suoi aguzzini banchieri.
Barazz (Registered) 01-03-2009 14:14

Noto che alcuni dei punti di Gambescia sono molto simili a quelli con cui io stesso ho criticato l'impostazione della campagna per email qualche giorno fa.
Per esempio: il credere che portare la Banca Centrale sotto controllo pubblico nazionale risolverà il problema del debito. Ancora non vedo un fondamento in questa teoria che, anche ammettendo per un attimo sia realistica, tralascia il grande problema dell'inflazione che ne deriverebbe.(come infatti avveniva in italia e altrove nei decenni passati).
Poi, nell'appello non si fa riferimento a una cosa importante: la "sovranità monetaria" è stata delegata ad un organismo "indipendente" (si fa per dire...),ossia la BCE, per la necessità di gestire in modo comune la politica monearia europea, cosa indispensabile da quando abbiamo la moneta comune.
Finchè c'è l'euro non credo si possa veramente pensare di rimetter la politica monetaria nelle mani dei singoli stati, una moneta non può esser amministrata da tante BC quanti sono i paesi che l'adottano (sarebbe un po' come se negli USA fossero i singoli stati federali e non la FED a comandare, o come se, ai tempi della Lira, fossero state le regioni e non Bankitalia a decidere la politica monetaria).
Una simile divisione poi impedirebbe anche una risposta unitaria alle crisi economiche come quella che si presenta oggi (ammesso che questo gruppo di oligarchi che comandano in europa sia in grado di affrontarla). Questo ovviamenente tira in ballo i massimi sistemi, ossia il sistema economico nel suo complesso, e va ben oltre al tema del signoraggio.
Bel dibattito però

Alessandro Marmiroli
admin (Super Administrator) 02-03-2009 00:12

Sì, bel dibattito. Però non capisco questo accanimento su Gambescia. Pare che la sua opinione sull'Appello sia diventata la pietra di paragone per confermarne o inficiarne la validità. Parliamo del contenuto, piuttosto.
a.m.
rosacroce (IP:79.7.181.221) 02-03-2009 01:32

per il sig baraz:
1)portare la banca centrale sotto il controllo dello stato RISOLVE il problema del debito,che va a 0 ,dato che lo stato si crea da se la moneta,e non abbisogna di tutori esterni da pagare.anche lo stato italiano ha le tipografie,mica solo la bce.
2)l'inflazione sarebbe la stessa che c'è con la bce(dal 2000 l'oro espesso in euro è triplicato ,siccome l'oro è kostante nel tempo,in realtà è l'euro che vale 1/3 in 9 anni,è questa la difesa dall'inflazione della BCE?)
3)agganciando la moneta all'oro,varrebbe oggi 3 volte tanto e l'inflazione cessa.e gli italiani avrebbero 3 volte tanto di, salario pensione ,e risparmi.
4)l'euro non durerà tanto , e presto torneremo alle monete NAZIONALI e si potrà fare la banca NAZIONALE italiana sotto il ministero del tesoro itaLIANO.
5)CON LA MONETA D'ORO IPERSVILUPPO FINIREBBE,dato che per finanziare per esempio le colossali opere pubbliche che distruggono il bel paese,ci sarebbero solo 2 strade:aumentare le TASSE o tagliare i servizi,e non come adesso emettere titoli di stato di DEBITO (garantiti da sola fiducia) che saranno pagati fra 30 anni.
la verità è semplicissima:
moneta di ORO e di stato" nazionale "sotto il ministero del tesoro(eletto).
società che marcia lenta ,e sicura,con risparmi tutelati, e con poco o niente debito .
voglio vedere il governo a crescere le tasse del 20% per finanziare ,che so le "missioni di pace" all'estero,voglio vedere quanto dura.
aragorn (IP:79.15.249.41) 02-03-2009 02:20

Alessandro scrive: "Per esempio: il credere che portare la Banca Centrale sotto controllo pubblico nazionale risolverà il problema del debito. Ancora non vedo un fondamento in questa teoria che, anche ammettendo per un attimo sia realistica, tralascia il grande problema dell'inflazione che ne deriverebbe.(come infatti avveniva in italia e altrove nei decenni passati).

Noi abbiamo scritto qualcosa di diverso nell'appello: "Se l%u2019emissione del danaro fosse stata affidata allo Stato, senza creare debito, oggi non avremmo un solo euro di debito pubblico e le tasse da reddito potrebbero non esistere od incidere minimamente sui redditi da lavoro".
Siccome l'emissione è stata pagata profumatamente, ci ritroviamo un enorme DP. Il suo azzeramento potrà avvenire solo con moti rivoluzionari popolari e con la radicale modifica degli attuali assetti, che è difficile immaginare possa avvenire per via politica "ordinaria". A quel punto BCE e BANKITALIA saranno espropriate e con i loro beni si concorrerà all'azzeramento del debito pubblico.
Senza signoraggio della BCE, senza creazione della moneta dal debito, con 90 miliardi di entrate da IVA, incrementabili a 120 anche per contenere l'inflazione, con altri 40 miliardi di entrate diverse, con il risparmio di 70 miliardi di interessi sul debito pubblico, ebbene il fabbisogno nazionale sarebbe soddisfatto senza creare passività di bilancio.

Scrive ancora Alessandro "Poi, nell'appello non si fa riferimento a una cosa importante: la "sovranità monetaria" è stata delegata ad un organismo "indipendente" (si fa per dire...),ossia la BCE, per la necessità di gestire in modo comune la politica, cosa indispensabile da quando abbiamo la moneta comune".

Questa indispensabilità è tutta da dimostrare. In un quadro di sconvolgimenti che speriamo possano avvenire a breve, il quadro attuale salterà ed altri equilibri si creeranno. Al vertice della piramide nazionale ed europea non ci dovrà essere una elite finanziaria usurocratica, ma una espressione politica popolare, e noi ci auguriamo che questa possa indirizzare l'esistenza degli individui verso quelle dimensioni naturali che considerano l'economia una questione secondaria. Nella nostra idea di liberazione monetaria non c'è la speranza di non pagare tasse per spendere il doppio dei soldi, ma una vita slegata dagli assilli dell'economia, che traggono origine dalla filiera del debito creato dal nulla, dal denaro pagato a peso d'oro (senza essere d'oro, come dice giustamente rosacroce). Su questo concetto ineludibile, su questo principio basilare, mi sembra assurdo criticare il nostro appello. Mai più danaro creato dal nulla e venduto da privati agli Stati e quindi ai popoli. Perchè Carl Schmitt non si sbagliava affato. In una società organica, Stato e Popolo sono la stessa cosa, ed è ora di smetterla di paventare "pericoli" per pensieri come il suo. Tutto quello che poteva essere pericoloso si è già verificato, e le prudenze intellettuali a nulla servono se non a frenare, non dirò sabotare, delle genuine, fresche, toniche, agguerrite, ventate rivoluzionarie. Marco
marco.milioni@poste.it
marco.milioni (IP:62.123.193.62) 02-03-2009 02:44

Continuo a ripetere. La discussione si sta avvitando sul nulla. Gambescia non è d'accordo? Vabbeh amen, avrà le sue ragioni. E' logico che da un punto di vista degli approcci MZ avrà un approccio zerista. Deve essere per forza scritto un trattato? Sappiamo tutti che durante le fasi di cesura storica il potere si gattopardizza per rimanere tale. E allora? Ma diamine è uno dei punti fermi di MZ quello secondo il quale va cambiato lo spartito e non solo il musicista. Ora però la situazione è diversa. La Grande Mazzata potrebbe giungere inaspettata e magari ce la meritiamo pure visto che si bisticcia anche per ricamare il culo ai passeri, come dicono a Chieti. Ciò dimostra fra le altre come il detto romano "divide ed impera" sia sempre attualissimo visto che in questa circostanza la divisione se la stanno cucinando in casa coloro che criticano il sistema, senza aiuti esterni. Quindi non si può tergiversare troppo sulle discussioni. E' come se si dicesse "le sanguisughe ci stanno uccidendo per 'dissanguamento', leviamocele dal braccio" e per risposta avessimo "... sì ma il sistema sanitario nazionale va riformato. Prima elaboriamo una teoria complessiva, poi ci leviamo le sanguisughe". Nel frattempo saremo, metaforicamente, tutti morti. Ecco perché MZ si chiama movimento, anche perché ci dobbiamo muovere... Chiedo a tutti coloro che condividono le critiche di fondo che MZ e Fini fanno alla modernità, Gambescia incluso magari, un suggerimento per diffonderle ulteriormente. Nel mio misero piccolo io sono riuscito ad ottenere un passaggio di un'ora su una tv della mia regione proprio per parlare dell'appello di Fini & friends (per scaramanzia non dico il nome dell'emittente). Negli Usa hanno prodotto Zeitgeist, in Spagna El Concursante. E noi che possiamo fare? Un libro? Un circolo? Una sommossa di piazza? Mi sono stufato di essere gabbato o sopravanzato da chi ha una preparazione culturale assai più modesta degli amici di MZ, ma dispone di una maggiore propensione alla organizzazione... rimando ad altro momento ogni considerazione su Weber ed elitismo moderno. Se ognuno di noi, me per primo, avesse lavorato da Mc Donald's per un tempo pari alle ore spese a scrivere queste repliche e avesse versato la remunerazione sul conto di MZ, oggi avremmo un gruzzoletto ben più utile del profluvio di maieutica e retorica da bar (per prime le mie) che rischiano di grippare il nostro motore già prima di partire. Se proprio devo essere sabotato preferirei un intervento esterno. Il sabotaggio in casa per autoscemenza no. Essere bloccato dalla malafede di qualcuno mi può anche star bene. Essere bloccato dalla mia cojoneria no.

Marco Milioni
marco.milioni@poste.it
marco.milioni (Registered) 02-03-2009 03:01

Cinicamente sapete che vi dico? Mi spiace che a non firmare publica cum damnatio sia stato solo Gambescia. Sapete che pubblicità avremmo se a non firmare "publica cum damnatio" fossero Berlusconi, D'Alema, Draghi Geronzi, Vespa, qualche penna del Corsera o di Repubblica? Il potere ci ignora perché allo stato ci reputa innocui.
Amen. Marco Milioni.
P.S. Scusate la comunicazione di servizio, ma noi di Movimento Zero dovremmo trovarci per fare quattro chiacchiere. Propongo Firenze o Bologna per essere logisticamente comodi un po' per tutti.
Dartagnan (Registered) 02-03-2009 09:56

Mi decido a firmare perché mi hanno fatto riflettere i commenti di fosco, di Miioni,di admin, di Giovanni Marini, se volete anche quelle di Gambescia, che non chiudono le porte a chi sappia leggere, e che io non conosco e che ho letto per la prima volta in questa occasione. Non approvo i sedicenti esperti aragorn e rosacroce, che ragionano in modo molto ideologizzato ma meno scientifico. Sono stato attento ascoltatore delle loro obiezioni ma non convincono le loro idee di risoluzione del problemi economici. Li ammiro nella fede ma non nella modestia. Esorto per il futuro a riflettere sull'euro in modo aperto e problematico sulla base di rilievi mossi da barazz. perché la crisi avanza e gli errori possibili anche nelle legittime risposte e opposizioni possono essere fatali.
max (Super Administrator) 02-03-2009 12:20

Nemmeno io sono convinto che il signoraggio sia tutto, anche io ritengo che delle ragioni ce le abbia pure gambescia e che i suoi 5 punti non siano affatto campati in aria, ma santo cielo l'appello l'ho firmato!
Si può benissimo credere che il signoraggio delle banche centrali non sia tutto, ma -per quanto- resta importantissimo. Queste precisazioni non costituiscono alibi per non firmare l'appello.
Se no si fa come il giudice carnevale che per avere trovato una virgola che non va, annulla il processo. Scusate il paragone forte, ma anche a me il fatto che gambescia non abbia firmato mi ha fatto incazzare non poco.
E non venitemi a dire che le obiezioni di gambescia non sono delle virgole: hanno sì la loro rilevanza; come dice giustamente mannino, sono complementari alle idee sul signoraggio, ma l'obiezione per cui il signoraggio non sia tutto, non è motivo sufficiente per non firmare un appello sacrosanto e dare un segnale il più possibile forte ai poteri bancari. Sennò viene veramente spontanea la domanda "scusa, ma tu da che parte stai?"
Quella precisazione, "non abbiamo firmato nè firmeremo" mi puzza di orgoglio e "ego" gonfiato.
Questo mette in evidenza quanta parte, nel cosidetto mondo alternativo di cui pure noi facciamo parte, abbia la presunzione e l'orgogio personale.
aragorn (IP:79.15.249.41) 02-03-2009 13:45

Ha ragione Max. Il Signoraggio non è tutto, e nessuno ha mai sostenuto il contrario. Ma costituisce l'asse portante dello schema di controllo economico sulla società, il primo dei tanti muri che dovremo abbattere. La nostra visione del mondo antimodernista, favorevole ad un ritorno a forme equilibrate di esistenza, attraverso la minor produzione ed il minor impatto ambientale, oltre che ad un sistema di valori diverso, non può prescindere dalla eliminazione di un punto fondamentale: la creazione della moneta col debito. Su questo punto l'elusione intellettuale è stata la nota comune dei contrari all'appello. Le obiezioni tecniche di Gambescia non hanno fondamento tecnico-economico, non è colpa di Dartagnan nè mia. Io non mi sono mai dichiarato esperto (sedicente) caro Dartagnan, ho le mie opinioni, basate su tanti anni di studi, ma hai ragione su un punto, ai freddi dati tecnici ed alle analisi di Pound ed Auriti io aggiungo una componente ideologica molto forte. Non sarà inutile dirti che io lo considero un fatto positivo. Su rosacroce permettimi di dirti che è un esperto come pochi. Non so chi sia, mi baso sugli scritti ed i documenti che cita. Ma sono incontestabili lo spessore dei suoi discorsi e le sue basi tecniche di conoscenza di certi fenomeni.
pirata (IP:79.56.72.76) 02-03-2009 15:40

Voglio segnalare un articolo incredidilmente ISTRUTTIVO pubblicato su www.mirorenzaglia.org, che ha anche pubblicato il nostro Appello creando il link per le firme dandoci grande risalto ed attenzione. L'articolo si intitola "Castelli di Finanza e schiavitù sott'Intesa". E' davvero interessante la sua indagine storica riguardo al modo in cui era vissuto il debito in alcuni popoli in età antica, ma soprattutto è illuminante l'analisi di alcuni documenti, che fanno legge, che oggi incidono sulla nostra vita. Si capiscono i motivi per i quali migliaia di persone oggi sono oppresse dal debito, che spesso si decuplica senza che nessuno sappia nulla Cito un passaggio importante che descrive le RICADUTE SOCIOLOGICHE dell'attuale sistema bancario, voluto ed ottenuto solamente qualche decennio fa:

"La vittima si comincia a indebitare coi parenti e gli amici per vivere e per pagare gli avvocati, nella sua banca lo cominciano a guardare come un malfattore, al lavoro si cominciano a preoccupare, e così via. La prima volta parenti e amici gli prestano volentieri qualche soldo (al lavoro non gli possono anticipare più niente) ma la seconda volta lo guardano male, la terza gli dicono che non ce li hanno%u2026 La vittima comincia a vergognarsi, comincia a colpevolizzarsi, e il più delle volte finisce i mano agli usurai coinvolgendo i parenti, comincia a sviluppare patologie immaginarie autolesioniste fino a che perde realmente la salute. Si chiama %u201CSindrome da Cartolarizzazione%u201D la grande invenzione che anche nel nostro paese ha seminato omicidi colposi del sistema bancario e una infinità di suicidi."

Questo avviene nella vita reale, fuori da limpidi quanto sterili confronti intellettuali. Oggi la collettività è organizzata per dimenticare e nascondere queste peripezie private, proprio perchè istintivamente rappresentano una vergogna per chi le attraversa. Presto o tardi bisognerà rompere questo meccanismo.
h2otonic (Registered) 02-03-2009 19:30

Condivido l'appello in toto.
Questo sistema ,a cui il termine signoraggio mi sembra stia un po' largo richiamando alla mente il Signore che in cambio della mano d'opera forniva almeno la DIFESA essenziale ad ogni vita comunitaria, oltre che essere una mera forma di parassitismo materiale, rapresenta IL pericolo per l'umanita' intera, teso com'è allo sfruttamento incondizionato per automantenersi.
I Gambescia, e tutti coloro che anche da posizioni meno erudite, pongono dei distinguo appaiono ormai tragicamente SORPASSATI, e questo e' oggettivamente un vantaggio per questa rivoluzione.
Considerato che il nemico e' impalpabile e ben mimetizzato;
visto che il fronte antagonista soffre di individualismo e benpansatismo,
valutato che la bolla sta per scoppiare;
faccio un ulterire appello: perche' non imporre a questi schifosi un loro ridimensionamento pena il ritiro dei nostri risparmi?
Magari per impiegarlo utilmente al di fuori del circolo vizioso dei DEPOSITI-PRESTITI...
Non dimentichiamo EZRA POUND che si e' sacrificato pur di non rinnegare.
aragorn (Registered) 03-03-2009 01:18

L'ultimo commento che ci riguarda sul blog di Carlo Gambescia

Blogger Emilio Piccoli ha detto...

io credo che MZ abbia perlomeno il merito di porre all'attenzione della blogsfera un tema che non è solamente interessante, ma che è un punto cardine per discutere sulle cause della gravissima crisi che ci si sta rovesciando addosso. La firma di solidarietà all'appello è utile a dare sostegno e credibilità ad una discussione di basilare importanza per l'accertamento della verità dei fatti. E' un valido contributo a discutere su argomenti come la spirale del debito, marchingegno che da secoli vampirizza il frutto del lavoro della popolazione attiva di tutte le nazioni. Rifiutare il dibattito su questo perchè non c'è chiarezza su come eliminare questa diavoleria, a me, signor Carlo, sembra un tantino pretestuoso. Contribusca anche Lei invece, come coraggiosamente fa Massimo Fini, ad invitare tutti i nomi della controinformazione a parlare di 'signoraggio', dai più popolari (mi riferisco qui ai Travaglio, ai Grillo, ecc...) ai più prestigiosi esperti (analisti, economisti come Amato, Galloni, Lino Rossi ecc.). In alternativa l'argomento 'signoraggio', se lasciato in mano ai cosiddetti 'signoraggisti', rimarrà per sempre nell'ostracismo con grande vantaggio delle ologarchie finanziarie che continueranno così a riproporre indisturbate il solito schema vampiresco basato sul meccanismo del debito. Quì siamo in presenza di un vampiro sull'economia mondiale, credo che questa crisi lo evidenzi molto bene. E siccome siamo alla chiusura di un ennesimo ciclo economico, ma questa chiusura probabilmente coincide con un cambio epocale è venuto il momento di uccidere il vampiro.
Quindi, mi scusi, se le faccio un po' il verso, le cose da fare sono queste:
In primo luogo: portare alla coscienza collettiva che effettivamente il vampiro c'è, facendolo vedere con la forza degli argomenti e dei fatti.
In secondo luogo: ragionare su come porre fine alla devastazione
In terzo luogo: proporre una soluzione politica per la nuova politica monetaria.
Tutto questo può essere alla nostra portata, basta una buona coscienza popolare (che qualcuno deve formare: Massimo Fini c'è, gli altri dove sono?)
La saluto cordialmente
Emilio
Dartagnan (Registered) 03-03-2009 10:18

Dice aragorn "Il Signoraggio non è tutto, e nessuno ha mai sostenuto il contrario. Ma costituisce l'asse portante dello schema di controllo economico sulla società"
La seconda frase contraddice la prima.
Si capisce che sono stati letti i libri di Auriti e Pound, ma si capisce altrettanto che non conosce i classici dell'economia che saranno pure arrivati a conclusioni sbagliate e da rimuovere, ma che non si possono saltare a piè pari come nel gioco della corda.
Non si possono ignorare perché economicisti. le obiezioni e le proposte di Piccoli vanno valorizzate e sviscerate. Una economia basata sugli scambi ha bisogno di una moneta, le monete locali non possono essere la manna che risolve i problemi, abbiamo bisogno dell'euro e di un euro forte. Anch'io credo negli ideali e nella supremazia della politica, ma occorre tener conto dei fenomeni reali, e in quale realtà siamo immersi.
aragorn (IP:79.15.249.41) 03-03-2009 11:02

Caro Dartagnan, le due frasi non si contraddicono, e le spiego perchè. Se, per ipotesi si eliminasse il Signoraggio, e rimanesse una identica società consumista, materialista ed ecodistruttiva, a me non starebbe bene. Da questo discende che il Signoraggio, per me, non è tutto, anche se reputo che sia l'asse portante di cui scrivevo.
Non sarò io a parlare della mia competenza e di quello che ho letto o meno, però non vorrei che Dartagnan mi attribuisse opinioni che non ho. Concordo con lui, le monete locali le trovo un'idea propagandistica e di poco pregio tecnico-economico. Non ho mai messo in discussione l'Euro, o l'Euro forte. L'Appello che abbiamo sottoscritto, che è il riferimento di questa discussione, non parla di tutto questo. Il nucleo del ragionamento è la speranza che in futuro si possa slegare la emissione della moneta dalla generazione del debito, con tutte le ricadute positive che questo comporterebbe.
Marco Francesco De Marco
eg72@inwind.it
enrico (IP:87.11.181.122) 03-03-2009 11:55

Ho firmato il vostro appello ma vorrei avere dei chiarimenti sul Vostro pensiero in merito alla teoria giuridico-economica del prof. Auriti:
Di chi è la proprietà della moneta all'atto dell'emissione? Io voglio che sia del popolo e la moneta deve essere di proprietà del portatore. Perchè non si parla di Reddito di Cittadinanza?
A mio avviso la Vs proposta di riforma del credito e della moneta presenta molte lacune e incongruità con quanto espresso in questo appello.
aragorn (Registered) 03-03-2009 12:21

"Chi crea il valore della moneta non è chi la stampa ma il popolo che l'accetta come mezzo di pagamento sono però i banchieri, i grandi usurai che si appropriano del valore monetario, usandolo come mezzo di dominazione e imponendo all'umanità il signoraggio del debito. Ed ecco allora la geniale soluzione del problema: La proprietà popolare della moneta, che restituisca al popolo il maltolto dei valori monetari che esso crea. L'auspicio è che siano i governi a gestire l'emissione monetaria e a gestire gli utili, come diritto di cittadinanza, a tutti i cittadini". Giacinto Auriti
Questo è il punto saliente delle teorie di Auriti, da me totalmente condiviso, dalle quali discendono quasi tutti gli attuali studi di riforma monetaria antiusurocratica. Nella nostra proposta, all'articolo 2 si recita: "La moneta a corso legale appartiene al popolo al momento dell%u2019emissione o della sua acquisizione da parte della Banca d%u2019Italia; in nessun modo la Repubblica pagherà un corrispettivo per ottenerne la disponibilità..."
Quanto alle lacune ed incongruità tra Appello e proposta di riforma monetaria, ce le segnali pure con precisione. In realtà l'Appello contesta, per motivi di spazio un solo punto tecnico, ovvero la emissione monetaria con generazione del debito. Non so quanto questo punto sia in contraddizione con la proposta di riforma. Comunque sono benvenute le proposte di migliorie, i contributi di conoscenza tecnica e tutte le analisi che elevano il livello tecnico e culturale del confronto.

eg72@inwind.it
enrico (Registered) 04-03-2009 09:29

Se siamo d'accordo al 100% sul modello auritiano di riforma del sistema monetario non occorre fare altro che riproporlo a tutti i livelli possibili. Diffondere i suoi video di insegnamento (che si possono trovare su internet)sul vostro sito e sul giornale del ribelle, e invitare chi di competenza a farlo studiare in ogni università. Inoltre si potrebbe lanciare un appello al vostro collaboratore Marco Travaglio ad informarsi sulle teorie Auritiane e portarle in tv in prima serata.
aragorn (Registered) 04-03-2009 14:58

Qesto commento, l'ultimo apparso su comedonchisciotte, mi sembra equilibrato ed effettivamente capace di riassumere buona parte dei commenti. Vi segnalo che ci sono stati 128 commenti e circa 3000 lettute del dibattito.

"Qualche commento per concludere. Da tutto il dibattito emergono alcuni dati di fatto.
1)L'argomento della Sovranità Monetaria è molto sentito, sempre più persone si rendono conto che così come è stata gestita fino ad oggi NON VA BENE. Non ricordavo tanti commenti ad un articolo su ComDonChisciotte da tempo. E' un bene, sempre più persone cominciano a capire chi sono i padroni della moneta, del denaro, di come il monopolio della gestione di questi elementi possa provocare reazioni cosi' drammatiche sul corso dell'economia e quindi sulla nostra vita.

2)Tutti siamo d'accordo che un potere così grande non può e non deve essere lasciato nelle mani di una oligarchia internazionale di PRIVATI superricchi e superpotenti al di sopra di ogni controllo e legge. L'azienda privata ha come obiettivo IL PROFITTO, e qui si sta facendo del profitto sulle nostre spalle, distruggendo la nostra qualità della vita e pregiudicando tutto il potenziale di benessere sociale che potrebbe derivare da una opportuna gestione di queste politiche.

3) Tutti siamo d'accordo sul fatto che la Sovranità Monetaria e la gestione dellla creazione di denaro e di credito dovrebbe essere PUBBLICA, STATALE, ed avere come obiettivo IL BENESSERE SOCIALE e la crescita sana ed equilibrata dell'economia.

4)Credo anche che sia ormai chiaro che la moneta per svolgere il suo compito non ha bisogno di nessuna copertura aurea, è sufficiente che venga emessa rispettando determinati equilibri con i beni ed i servizi effettivamente presenti nella società.

5)Vengono proposte ricette diverse per la soluzione, ma tutte concordano che il denaro di cui lo Stato (cioè tutti noi) necessita NON DEVE ESSERE A DEBITO.

Beh, allora diamoci da fare perchè anche quegli ignoranti dei nostri politici si informino su questi argomenti (ritengo che il 90% di loro non ne capisca nulla e credano che Bankitalia e BCE siano una specie di istituzioni divine ed intoccabili) e cominci a girare la pulce anche dentro agli ambienti politici. Parliamone, anche se non siamo d'accordo sulle soluzioni cerchiamo di informare quanta più gente possibile sul giochetto che strozza il mondo civile da tanti anni.
Come ho detto altre volte, il problema non è solo "tecnico" ma anche e soprattutto morale, etico, filosofico. Altrimenti arriveremo a quelle società descritte in tanti libri di fantascienza dove anche l'aria è privata e per respirare devi pagare."
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