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Referendum totalitario PDF Stampa E-mail

9 maggio 2009

L’obbiettivo ultimo del comitato trasversale a sostegno del referendum sulla legge elettorale – Fini e Alemanno per An-PdL, Di Pietro e la sua IdV, Parisi e il “defunto” Veltroni per il Pd, ma anche il neosegretario Franceschini e lo stesso premier hanno detto che voteranno sì – è finire il lavoro iniziato nei primi anni ’90 con l’introduzione del sistema maggioritario: semplificare il panorama politico italiano fino a ridurlo a due sole forze, fagocitanti e onnipotenti.
Nel merito, hanno ragione Bossi e i suoi. Questa riforma è peggio della legge Acerbo con cui nel ’24 il fascismo avviato alla dittatura s’impossessò del parlamento. Perché persino i seguaci di Mussolini fissarono una percentuale minima (25%) senza la quale non si poteva accedere al premio di maggioranza dei due terzi. Gli attuali campioni della democrazia “avanzata”, neppure questo. Siamo già in un regime in cui i partiti fanno il bello e il cattivo tempo coprendo affari e ingrassamenti dei potentati economici e finanziari, ma ancora è tutelata una qualche blanda varietà d’idee. Con la vittoria del referendum, ogni diversità, soprattutto quella di chi si non riconosce nel sistema tout court, verrebbe azzerata in partenza. Non ci sarebbe la minima possibilità di far entrare nelle aule parlamentari nemmeno un esponente di movimenti più o meno alternativi, tutto e tutti dovrebbero intrupparsi in due mega-partiti senza la tessera dei quali si perderebbe la cittadinanza politica. Due giganteschi comitati d’affari che avendo in comune il dogma del mercato über alles, opportunamente santificato dai riti cartacei (le “libere” elezioni), si rivelerebbero per quello che già sono: un partito unico con un pensiero unico.
E questa ce la chiamate “democrazia”, cari squadristi del fascio referendario? Segni e Guzzetta, i pasdaran di questa Acerbo bis aggiornata e peggiorata, naturalmente risponderebbero facendo professione di fede democratica. Una patente che dovrebbe esser loro tolta seduta stante, dato che se passa la loro sciagurata paranoia semplificatoria priveranno i milioni di italiani che non si riconoscono né nel Pd né nel PdL di quel poco di democrazia che resta loro. Chi non si conformerà vedrà di fatto cancellato il proprio diritto ad esprimere il voto (di per sè, tra l'altro, inutile). Trionferà un totalitarismo a due teste, e tutte le altre verranno decapitate.

Alessio Mannino

Commenti
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fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 09-05-2009 17:16

Quanto scrive Alessio Mannino è tutto verissimo, ma io mi chiedo e vi chiedo: vivendo noi già in una realtà di pensiero unico e di sistematico lavaggio del cervello, in un regime più insidioso dei totalitarismi polizieschi perché ci domina facendoci credere di essere liberi, non è forse meglio far cadere le maschere e accettare un sistema che dia tutto il potere a un partito, in fondo identico al suo antagonista? Il mio dubbio sarebbe folle se quel potere assoluto significasse una dittatura poliziesca che imprigiona gli oppositori. Non sarà così perché la comunità europea in cui siamo inseriti non lo permetterebbe e perchè in definitiva mostrare un volto spietato non conviene allo stesso potere. Non ci sarà più un'opposizione parlamentare (ma ora c'è?) ma continueranno a circolare, sulla Rete o altrove, idee non conformiste, che potranno avere più seguito e più vigore proprio perché non esisterà più una finzione di democrazia parlamentare. Potrebbero aprirsi prospettive interessanti. In fondo tutte le rivoluzioni sono iniziate con un dualismo di poteri, o piuttosto di rappresentanze. Nella dittatura di fatto potrebbe organizzarsi un'opposizione semiclandestina con più prospettive della palude immobile e mefitica in cui viviamo. La mia è solo un'ipotesi ovviamente, ma forse vale la pena discuterla.
Fabio Mazza (Registered) 09-05-2009 18:38

Caro Fuschini..
il tuo è un discorso molto pericoloso..perchè non sappiamo con certezza se le libertà verrano davvero garantite, e non si tratta solo di questo, ma anche di assicurare indipendenza a poteri dello stato che in questo modo la perderebbero (anche se adesso è quasi nulla).
Per tanto senza dilungarmi più di tanto, ed essendo ben conscio della realtà delle cose preferisco, come si suol dire, salvare il salvabile, perchè una tirannide bifronte conclamata, come quella che sancirebbe il referendum è quanto di peggio ci possa essere per la legalità e la libertà del paese.
Se però vogliamo darci le martellate sulle palle da soli..facciamolo..
aragorn (IP:79.15.249.41) 09-05-2009 20:50

Sapete come sarà il Parlamento se non passerà il referendum? Così com'è adesso, ovvero, per dirla con un francesismo, una merda totale. Così com'era negli anni novanta e prima ancora negli ottanta, settanta, e così fino all'inizio della Repubblica democratica fondata a Yalta da Baffone il sovietico ed i democratici nucleari. Non c'è nessuna libertà in questo Parlamento che possa essere difesa, ed il prossimo non potrà essere peggiore di questo. Scendendo di livello ed occupandoci di questi mafiosi diamo l'impressione che ci sia qualcosa da difendere, invece che da radere al suolo. La verità è che nessuno di coloro che siede in Parlamento rappresenta, sostiene, difende o vigilia sui diritti degli italiani. Un fantoccio vale l'altro, e come dice giustamente Foschini, più si leveranno la maschera più avvicineranno il giorno della loro fine. Comunque contesto il contenuto da ingenue educande del VIDEO, che come al solito vuol far coincidere il concetto di libertà con la democrazia rappresentativa. Non ci crede più nessuno, nemmeno Benigni.
Andrea Marcon (Registered) 11-05-2009 12:12

Concordo con Luciano e ancor più con Marco. Questo referendum non mi interessa minimamente e non intacca la democrazia, semplicemente perchè essa già non esiste. Se proprio devo occuparmi di queste faccende, faccio il tifo per la soluzione peggiore, così da togliere ogni apparenza di legittimità a questo sistema.
Giovanni Marini (Registered) 11-05-2009 17:51

Giusto dire che democrazia non c'è ora e non ci sarà neanche dopo l'eventuale vittoria dei quesiti referendari. A mio parere si tratta del tentativo di dare la massima stabilità possibile al sistema e non finirà qui. Un sistema bipartitico può durare indefinitamente (America docet) specie quando i media sono monopolizzati da una ristretta elite. Personalmente sono per contrastare tutti questi tentativi e duramente.
Fabio Mazza (Registered) 12-05-2009 09:06

Che la democrazia sia in crisi da sempre, in quanto non realmente tale, ma solo di facciata, è un dato di fatto.
Che la nostra visione sia tesa alla realizzazione di un tipo di democrazia "diretta" è altrettanto indiscutibile.

Il problema è che, non occupandoci di queste questioni, ritenute a torto inutili, contribuiamo a dare a quel poco che è rimasto della "democrazia", un colpo mortale.
Perchè può essere vero (ma non sono d'accordo) che in parlamento siano tutti fantocci, che mi sa tanto di qualunquismo, ma la strada che è stata intrapresa dall'oligarchia PDL-PD, di eliminare ogni voce dissenziente, potrebbe in futuro rigurdare anche nuovi partiti, o movimenti, che mettano in discussione il loro duopolio e la scandolosa spartizione del potere tra i due poli.
syn (Registered) 12-05-2009 09:25

Bari, scoperti due portavoce di Al Qaeda. Al momento dell'arresto si sono difesi: "Siamo solo due relativisti culturali".
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (IP:143.225.11.157) 12-05-2009 14:23

Daccordo con Fuschini, De Marco e Marcon.

A che serve occuparsi di queste questioni, soprattutto quando c'è un partito (UDC) che campa su questa questione?
Le oligarchie non possono eliminare le voci dissenzienti se non eliminando fisicamente, uno ad uno, tutti i loro membri. Buttandole fuori dal parlamento non risolvono assolutamente nulla, a meno che queste non facciano il loro gioco sentendosi emarginate: se è vero che per le voci dissenzienti il parlamento non vale nulla da quando è nato, lo si mostri e si porti avanti la propria battaglia indipendentemente da tutto e tutti, anche e soprattutto da questa ennesima frivolezza che non dovrebbe mandare in panico i lungimiranti.
D'altra parte potrebbe essere un passo verso la fine di questo sistema.
Inoltre c'è da dire che se un gruppo ambisce al percorso politico parlamentare, lo può tranquillamente portare avanti in un qualunque sistema elettorale, perchè o da soli con la proprio etichetta o inglobati in un etichetta più grande e non rappresentante, la sostanza non cambia e anzi, la battaglia potrebbe essere anche più interessante ed efficace, perchè intestina: tutto sta nelle capacità del gruppo di conservarsi, infoltirsi e irrobustirsi nel tempo, aldildà di ogni contingenza.
Una cosa del genere suppongo non debba toccare minimamente MZ.
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