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12 luglio 2009

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La vicenda delle abitudini sessuali di Berlusconi e del conseguente scandalo politico / mediatico può essere letta in diversi modi, direi meglio secondo diversi piani.
Il primo è quello, trito e ritrito, proprio del berlusconismo e dell’antiberlusconismo. Da una parte chi ritiene il premier vittima dell’ennesima congiura comunista e dall’altro chi giudica la vicenda un’ulteriore e definitiva conferma dell’inadeguatezza (eufemismo) di Berlusconi a rivestire la carica di primo ministro. In quest’ultimo versante si possono poi ulteriormente distinguere gli ingenui, i ciechi e gli sciacalli in malafede. Nelle prime due categorie possiamo probabilmente far rientrare coloro che credono che la Storia della Repubblica italiana, presente e futura, sia quella di una libera democrazia sulla quale si è improvvisamente abbattuta la nefasta e temporanea parentesi dittatoriale di Silvio Berlusconi.
Emblematici in questo senso i commenti di Marco Travaglio, che da settimane bombarda i suoi lettori e utenti con discorsi (oltre all’ennesimo libro sul Berlusca di prossima pubblicazione) volti a dimostrare che la frequentazione di prostitute da parte del premier abbia rappresentato un pericolo per la sicurezza nazionale. In un suo monologo su internet, a un certo punto Travaglio arriva a dire: “Pensate che la D’Addario o altre avrebbero anche potuto carpire a Berlusconi i codici segreti delle armi nucleari della Nato presenti nel nostro Paese”. Al di là della legittimità di una simile preoccupazione, francamente ridicola, ciò che al contempo è tanto sconcertante quanto rivelatore è il fatto che (i) Travaglio non si indignino per il fatto che in Italia sono collocate delle armi nucleari di una potenza straniera in totale violazione e spregio della nostra indipendenza (oltre che della manifestata volontà popolare di rifiuto dell’energia nucleare), ma della circostanza infinitamente meno rilevante e vergognosa della condotta del Presidente del Consiglio nel caso in questione. In Italia, insomma, c’è chi crede davvero che Berlusconi sia il Belzebù al quale si contrappongono le falangi del Bene e della democrazia.
Poi ci sono coloro che di queste falangi sono i fedeli servitori. Prima, immancabile, la Repubblica e poi anche la Stampa e il Corriere – oltre ovviamente a tutta la galassia mediatica vicina alla c.d. sinistra e a Di Pietro – hanno sfruttato la vicenda per chiedere a gran voce le dimissioni del Presidente del Consiglio.
Un altro piano di lettura di “Puttanopoli”, sicuramente più intelligente ed onesto, può invece essere quello proposto ad esempio anche da Massimo Fini, che ha evidenziato come Berlusconi dovrebbe essere disprezzato e soprattutto allontanato da cariche pubbliche per vicende – soprattutto giudiziarie – ben più gravi di quella delle sue abitudini sessuali, che rientrerebbero invece nella insindacabile e politicamente irrilevante vita privata di ciascun cittadino.
Noi ci permettiamo modestamente di aggiungere un’ulteriore prospettiva della vicenda, senza peraltro rivelare nulla di quanto è già ampiamente noto a chi abbia una visione della realtà appena più approfondita di quella offerta dai pamphlet antiberlusconiani. A noi, sinceramente, di Berlusconi e dei suoi presunti nemici politici non ce ne frega niente. Questi camerieri, per citare Ezra Pound, li disprezziamo per la loro pochezza, i loro maneggi da picciotti, i loro squallidi intrighi volti ad accaparrarsi le briciole del vero Potere e della vera ricchezza. Di Puttanopoli preferiamo evidenziare la chiara trama sottostante, ordita da coloro che in Italia da decenni costituiscono il principale e più consolidato gruppo di potere, quello al quale Berlusconi – ci spiace deludere i dipietrini – è sempre stato estraneo (il che non toglie che ne abbia realizzato un altro, probabilmente meno forte ma altrettanto ripugnante).  Ci riferiamo alla lobbie facente riferimento, tanto per citare solo qualcuno, a Mediobanca, alla Fiat, ai gruppi editoriali che controllano i quotidiani sopra citati, al Gotha della nostra imprenditoria e finanza, collegati a doppi filo a numerosi politici del c.d. centro sinistra (ma anche a diversi dell’”opposto” schieramento). Che adesso la loro avversione a Berlusconi sia improvvisamente esplosa generando un simile polverone è significativo, ancora più significativo del fatto che per scatenarlo non sia più bastato fare leva su vicende giudiziarie (come avvenuto con Tangentopoli) ma su squallide storie di letto e tradimenti.
In un momento nel quale la crisi economica/finanziaria sta per raggiungere il suo apice, costoro hanno deciso che è meglio occupare anche i residui spazi di potere che non detengono direttamente, onde poter portare avanti con piena coesione e coerenza le strategie con le quali contano di affrontare i momenti bui che ci attendono. Via il “papi”, arriva Draghi.

Andrea Marcon 

Commenti
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stediludo (Registered) 12-07-2009 00:52

Ma poi diciamocelo francamente: a noi antimoderni dovrebbe stare più simpatico Berlusconi che c'ha l'harem he quelli del centro-sinistra che adesso fanno i moralisti propugnando la famiglia monogamica, tipico portato dell'individualismo borghese moderno... Infatti l'harem è un'istituzione tipicamente antimoderna, in uso presso tutte le civiltà tradizionali, da quella islamica a quella cinese passando per quella di corte medievale europea, dove addirittura figure sacrali - quali ad esempio l'imperatore cinese che era considerato un semi-dio - avevano a disposizione schiere di concubine! Mentre i materialisti atei del centro-sinistra adesso ci vogliono far credere che l'harem sia incompatibile con un'austera moralità! E poi loro che adesso fanno i moralisti fa davvero ridere: ma non erano loro che quando nelle elezioni americane un candidato veniva fatto fuori perché scoprivano che c'aveva l'amante dicevano che questi erano fatti privati e l'importante era che si facesse bene il presidente? Non sono loro che hanno ancora nel Pantheon Clinton e Kennedy che avevano trasformato la Casa Bianca in un puttanaio? Ma fateci il favore...! Viva l'harem, viva l'antimodernità!:-)))
Shankara (Registered) 12-07-2009 10:44

Siete che a Mediobanca gli remino contro? Nel cda ci sono la figlia ed Ennio Doris
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 12-07-2009 10:49

Il dato più notevole nella campagna che si è scatenata contro il papi è la violenza polemica di giornali come il Times e il Financial Times, di solito molto misurati portavoce dei conservatori inglesi e dell'alta finanza. Si può supporre che dietro vi fosse l'influenza di Murdoch, rivale in affari del papi e più potente di lui presso le lobby internazionali, ma ora anche Murdoch è sotto tiro. Allora si può pensare che si voglia far cadere il papi perché meno controllabile di un D'Alema ex di tutto, di un Prodi privatizzatore, di un Fini pronto a indossare tutti gli zucchetti, di un Casini gradito al Vaticano. Il papi è amico di Putin e ha una vocazione populista che i banchieri non amano. Si può anche pensare che si voglia la testa del papi per liquidare anche Tremonti, un presuntuoso che fa lezione a tutti, scrive contro la globalizzazione, è stato scettico sull'euro, rivaluta Marx (solo a parole, ovviamente), si dichiara colbertiano, in una intervista televisiva allude al problema del Signoraggio...Molto meglio i Draghi, i Monti, i Padoa Schioppa, fra l'altro frequentatori assidui del Bilderberg.
C'è qualcosa di incoraggiante in tutto ciò: se i Poteri che contano temono perfino personaggi squalliducci o insignificanti come Berlusconi e Tremonti, vuol dire che il Sistema non è più sicuro di sé.
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 12:21

Bellissimo articolo Andrea.
Nonostante quello che qualcuno crede lo approvo totalmente.
Tra l'altro attaccare berlusca per le donne e non per le sue vergognose leggi ad personam fatte con il beneplacito della sinistra, che moralmente è decaduta come lui.
L'unica cosa su cui non concordo è mediobanca, che è praticamente sua, come dice shankara..
Poi diciamo mentre Prodi e co. sono uomini delle banche, Silvio e co. lo sono della mafia..
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 12:22

Ste ti prego dimmi che è una provocazione!
Non vedo la correlazione con l'Harem e le civiltà antiche di questo mercante pappone..
stediludo (IP:87.0.48.71) 12-07-2009 14:54

Ma è chiaro che la mia è una provocazione! Dettata dal disgusto che provo di fronte a certa sinistra, a giornali come Repubblica (che ormai sembra Novella 2000) o gente come Travaglio (il cui sito è peggio di quello di Novella 2000)che si sono messi a fare tutta questa cagnara ché proprio non sanno più che pesci prendere per far fuori Berlusconi, con buona pace di ogni politica degna di questo nome! E questi si credono moralmente superiori a Berlusconi? A questo punto, dico umanamente, a me sta più simpatico Berlusconi, che almeno se la spassa e non crede certo di essere un santo e non si mette a fare la morale agli altri; quindi, da questo punto di vista, è più "onesto" lui di tutti questi ipocriti, moralisti pelosi e professionisti dell'indignazione, falsi fino all'inverosimile. Alla fine, a livello psicologico, Berlusconi c'azzecca quando dice che questi sono solo degli invidiosi cronici; e il dramma è che hanno fatto dell'invidia la loro ragion d'essere politica (se non addirittura esistenziale). Insomma, da un parte un magnaccia miliardario che se la spassa, dall'altra dei poveri invidiosi: ecco la politica in Italia...
kulma (Registered) 12-07-2009 15:10

il problema è che berlusconi si è sempre fatto portatore dei valori cattolici e della famiglia. non è poi così onesto. vi ricordate "una storia italiana" in cui si presenta con la sua famigliola felice e definisce il suo primo divorzio un tenero passaggio dall'amore all'amicizia (eccezionale!!)? è un ipocita colossale. si presentasse come libertino lo stimerei di più.
h2otonic (Registered) 12-07-2009 16:00

Visto che pur sempre di camerieri si tratta, diciamo che lo chef de rang che serve la parte destra del salone da pranzo si distingue per la sua disinvoltura ed estemporaneita' anche quando versa fuori dal piatto.
Risulta persino accattivante quando commentando l'odore nauseante della pietanza, con atteggiamento complice,indica quelli al di la' della porta va e vieni che non solo detengono dai primi ai dessertes, ma li sporzionano a loro piacimento.
Salvo poi una volta chiuso alle spalle il va e vieni mettersi ordinatamente in coda ad attendere la portata spettante, disciplinato e consapevole che per quanto acclamato in sala, agli occhi degli chef di cucina e' solo uno che cresta le patatine dalle portate.
Con i suoi colleghi dell'altra parte del salone, imbolsiti da un piu' lungo servizio e da una formazione in un diverso alberghiero, ha un rapporto conflittuale e schizofrenico, sgambetti e posate rubate al di qua delle ante va e vieni, "prego dopo di lei" quando, in coda davanti al "premier chef " della gran cuisine, attendono la loro portata.
Il tutto sotto gli occhi vigili del maitre de hotel che saltuariamente richiama gli uni e gli altri ai sensi del:
dovere;
fedelta' al ristortante ed ai suoi fondatori;
rispetto dei clienti e dei loro diritti;
il tono di voce sicuro e tardo tenorile, ed il suo aspetto vagamente regale cercano di dare un senso alle banalita' ripetute alla fine del passaggio in rassegna del personale in alta divisa, e passate al personale di sala ,insieme al menu' giornaliero, sempre da lui, dallo chef di cucina che tutti nominano ma che ben pochi "eletti" hanno visto.
PS. vorrei spiegare come i cuochi si procurano il cibo da servire dagli stessi clienti, ma dall'allegoria sconfinerei nel surrealismo, per cui e' tutto.
Fabio Mazza (IP:87.10.59.81) 12-07-2009 16:06

Per ste..premesso che ti stimo molto e ti ritengo molto ben informato..
In realtà, il tuo ragionamento mi ricorda quello della maggior parte degli elettori del cosidetto centro destra, nonchè di molti miei coetanei anestetizzati nella mente da vent'anni di monopolio mediaset (seguito (in) degnamente dalla rai in tempi più recenti).
Che berlusconi sia un campione della "doppia morale" quella buona per i gonzi che ci vogliono credere, e quella reale, è ormai cosa risaputa.
In primis perchè parla di famiglia e di valori, quando è il primo ad aver reso, con le sue televisioni e la sua concezione della società, famiglia e isituzioni sociali un mero simulacro, con il trionfo della logica edonistica dell' "imprenditore di successo", da lui incarnata.

Secondo perchè per lo meno quelli che lo attaccano non hanno fondato la loro fortuna pubblica e privata sull evasione fiscale, sui fondi neri, sulla corruzione della magistratura, sui rapporti con la mafia, sulla menzogna e sullo spregio della legge.
Se poi vogliamo dire che questi sono bruscolini, in confronto a problemi più grossi come il signoraggio ecc ecc., ok..ma questa è la realtà.

Certo, i vari prodi, padoa-schioppa ecc.ecc. non sono meglio di lui, in quanto uomini delle banche e lobbisti di professione.
Ma, come scrivevo in un recente articolo, il vero problema non è berlusconi. é il "berlusconismo, che è cosa altra e diversa dalla figura di berlusconi, ma che è fenomeno trasversale non solo alla politica italiana, ma alla società italiana stessa, è che ha insinuato con abilità nelle menti e nei cuori degli italiani il culto della "furberia", dell'interesse personale in barba a qualsiasi senso di comunità e di "noi" condiviso, dello sprezzo delle istituzioni; del gusto della tv spazzatura, della becera e servile corte dei miracoli che è diventata la televisione.
Certo, seguito in questo anche dalla sinistra (o quel che ne rimane), convinta di conquistare la massa sullo stesso campo del cavaliere.
é il paese che crede che Berlusconi sia un "grande" perchè a settantanni ha tante donne, e gli altri "sono solo invidiosi"; è il paese di chi non rispetta la civile convivenza; è il paese di chi non vede niente di male a far partecipare la figlia sedicenne a provini mezza nuda o a farle rifare il seno a diciott anni; è il paese in cui milioni di madri manderebbero la propria figlia a villa certosa; dove la massima aspirazione di milioni di giovani è diventare tronista o velina; dove vendere la propria dignità è diventata la prassi; dove onore è ormai una parola desueta; dove leccaculismo è un modus vivendi.

No caro Stefano, Berlusconi non è il male assoluto. Chi lo sostiene è interessato a sviare l'attenzione da altri problemi.
Ma il berlusconismo, per citare Montanelli, è davvero "la feccia che risale il pozzo..la peggiore delle Italie". In nessun momento della storia recente c'è stato un simile degrado morale e delle relazioni sociali e del costume, in primis nelle istituzioni.

Il tuo ragionamento tradisce un (comprensibile e da me condiviso) odio per la sinistra, che però non deve spingere a difendere un uomo che ha contribuito potentemente, se non ne è stata la causa scatenante, alla dissoluzione morale dell'Italia.
Prova a parlare di radici, antimodernismo e decrescita a persone che hanno nella testa solo cariera, soldi, scorciatoie e sballo, come ormai sono la maggior parte degli italiani.
Se manca un senso di decenza morale, ogni possibile cambiamento sarà precluso.

stediludo (IP:87.0.48.71) 12-07-2009 16:22

X kulma. Quando dico che Berlusconi si mostra più "onesto" di tanti sedicenti moralisti lo dico, come accennato, da un punto di vista psicologico. Ovvero: Berlusconi mente ad arte, cioè sa benissimo di mentire. Quando va in tv a difendere la morale cattolica, in cuor suo sa benissmo che sta dicendo una stronzata; quando dice che è sceso in politica per il bene della nazione, sa benissimo che è una cazzata e che lo ha fatto per diferndere i suoi interessi; quando dice che ha fatto ministro la Carfagna e la Brambilla per la loro competenza, sa benissimo che è una stracazzata (e dentro di sé chissà come se la ride...) e l'ha fatto solo perché gliel'hanno data; quando dice che è una persona onesta sa benissmo che sta dicendo una megacazzata e che non c'è nessuno più ladro e mafioso di lui. Ma se Berlusconi mente ad arte, i "moralisti" mentono per natura. Infatti che fanno i moralisti di fronte a tutto questo mentire, a tutta questa evidente doppiezza? Si indignano. Ma come diceva Nietzsche, "nessuno mente più dell'indignato"...
Insomma, per dirla alla romana, Berlusconi ce fa', quelli ce so'. E se permettete, io preferisco chi ce fa' a chi ci è: infatti il primo, dimostrando di essere una persona consapevole di quello che fa, è sempre recuperabile; il secondo, essendo del genere di quelli che non sanno quello che fanno, è irrecuperabile...
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 16:35

Sarei curioso di sapere da che punto di vista silvio sarebbe "recuperabile"..
comunque ste il mio intervento verteva sul berlusconismo, non su di lui soltanto
stediludo (IP:87.0.48.71) 12-07-2009 17:15

Recuperabile nel senso che quando al potere ci andremo noi, a Berlusconi e a quelli come lui basta che gli dai la villa, la gnocca e lo champagne e vedrai che se ne staranno buoni e tranquilli. Invece i "moralisti" no, quelli te li ritroverai sempre tra i piedi, ti verranno sempre a rompere le scatole e pretenderanno che tu gli renda conto, ti verrano a fare la morale... Già, perché che credi, che nell'ipotetica società "antimoderna" i ladri, i magnaccia e i furbetti non ci saranno più? Ci saranno eccome, perché ci saranno gli uomini, coi loro vizi e le loro virtù (più vizi che virtù, ovviamente). O per caso anche tu adesso, come i "moralisti", ti vuoi mettere a cambiare la natura umana, a renderla "migliore", a renderla più "buona"? Il problema, caro Fabio, è solo quello che in questo mondo, il mondo moderno, a Berlusconi e quelli come lui gli si è concesso di andare al potere; anzi, gli si è dato tutto il potere, ed è normale che, una volta andatici, questi non possono far altro che rimodellare tutta la società a loro immagine e somiglianza. Ma facci andare a noi, al potere, e vedrai che Berlusconi se ne starà tranquillo nella sua villa a spassarsela con le sue concubine e noi potremo rimodellare la società alla nostra di immagine e somiglianza. Travaglio permettendo, perché quello, volenti o nolenti, ce lo troveremo sempre tra i piedi a scassare i maroni: e questo non si fa, e quello non è fatto bene, e quest'altro non è giusto, e quell'altro si poteva fare meglio...
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 18:00

Ehm..ma noi al potere chi?
noi antimoderni, noi di MZ, noi uomini veri?
ne approfitto per lanciare la questio, che terra aperto il dibattito per i secoli dei secoli:
e al potere in che che forma di stato? in che forma di governo?
stediludo (Registered) 12-07-2009 18:39

Certo, noi di MZ. Il potere bisogna prenderlo prima o poi, no? E riguardo alla riforma dello stato in senso antimoderno, potremmo partire proprio dall'istutuzione del dovuto harem per i nuovi governanti. Condividi?:-)
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 18:44

Ehm effettivamente su questo credo che la nostra appartenenza ideologica sia comune..
p.s.
Il potere non si prende..si ottiene..;)
Giovanni Marini (Registered) 12-07-2009 18:50

Bravi ragazzi, fatemi sognare. E giacchè avete rotto il ghiaccio vi propongo questa mia visione: abolizione delle regioni e delle province, l'unità politico-amministrativa è il Comune governato attraverso forme di democrazia diretta. Abolizione del parlamento, sostituito dai rappresentanti dei vari Comuni o leghe di Comuni.
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 19:32

Io la vedo cosi maggiori poteri alle regioni, abolizione delle provincie..comuni che decidono su quasi tutto controllati direttamente dai cittadini. bene anche per le leghe dei comuni..lasciare allo stato solo difesa e altre questioni campali..
Giovanni Marini (Registered) 12-07-2009 20:14

Delle regioni non mi piace il fatto che riproducono in dimensione ridotta lo schema statale e la rappresentanza politica mentre io sono critico sulla democrazia rappresentativa influenzato su questo da M.Fini.Se ci riferiamo al Manifesto di MZ mi chiedo quanto piccole devono essere queste piccole patrie per consentire il superamento della democrazia rappresentativa.
max (Super Administrator) 12-07-2009 21:01

Avete visto i moralizzatori che fine fanno? si candidano alle primarie del PD!
Che ci sia Draghi e la Goldman anche dietro a Grillo? ...giusto per darsi una strada in più?! In fondo, è da tempo oramai che Grillo lecca il culo ai media anglosassoni quando parlano male di Berlusconi!
Questa sì che è la vera Rivoluzione!! ...fare diventare questo paese un paese d.o.c., cioè al soldo di FMI, Morgan & C.
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 21:25

Che schifo di uomo..spero l'abbia fatto solo per provocazione
Fabio Mazza (Registered) 12-07-2009 21:25

Per quanto riguarda le regioni..un maggior potere è un passo verso i poteri sempre maggiori per i comuni secondo me..
già una regione è più controllabile di uno stato nazionale..non trovi Giovanni?
Giovanni Marini (Registered) 12-07-2009 23:14

Senza dubbio, Fabio. Mi chiedo anche se è possibile superare i limiti della democrazia rappresentativa di cui riconosciamo il profondo inganno oppure rischiamo di dar ragione a Churchill il quale disse che la democrazia era un pessimo sistema di governo ma non ne conosceva uno migliore. La mia risposta è che la democrazia diretta è un sistema migliore. Purtroppo non consente di governare entità politiche di grandi dimensioni.
alessio (Super Administrator) 13-07-2009 01:21

Non m'appassiona per niente tutto questo parlare di morale, moralisti, moralismi, puttane e inquisitori. L'articolo di Andrea mi trova d'accordo, anche se non ci avrei fatto un pezzo ad hoc: ho intervistato di recente Travaglio e ho notato come il suo antiberlusconismo lo accechi fino a scadere in un insulsa campagna su ciò che da che mondo è mondo fanno tutti i potenti: sfruttare la propria posizione di potere per sollazzare il proprio regale augello. Ecco perchè Massimo Fini ha fatto bene a liquidare la cosa in poche righe.
Quanto a Grillo candidato per la leadership del Partito Democratico, ricordiamoci che lui ostinatamente vuole avere una parte nel proscenio della politica nazionale, e per questo sfrutta ogni occasione a mo' di provocazione, anche quelle postribolari come le primarie del blob Pd. Agisce su un piano che non è il nostro, ma dal suo punto di vista se la gioca bene.
Infine, per tornare al pezzo di Marcon, l'alternativa Draghi, volendola chiamare così per semplicità, è diversa solo per il grado, sicuramente più international e massicciamente privatizzatorio, di quell'erosione della politica a vantaggio degli affari privati, di cui il Berlusconi - entrato a pieno titolo nel salotto buono della finanza italiana, Mediobanca - è il prototipo più arcitaliano.
Una nota per Di Ludovico, per chiudere. A me Berlusconi non sta simpatico per niente. E' un eterno bambino, che vive della propria immagine riflessa e che non si accontenterebbe mai, così come gl'italiani cialtroni che lo osannano, di ville gnocche e champagne. Perchè amano il potere, e il potere non ammette limiti. Sarebbe un imperdonabile travaglismo attribuirgli, a una vita di successi strappati a suon di ruberie, spergiuri, soprusi e corruzione, soltanto la banale motivazione di assicurarsi lussi da sfaccendato miliardario.
Alessio Mannino
marrocchesi (Registered) 13-07-2009 08:59

Mannino ha ragione.Finiamola colle menate moralistiche, e finiamola col parlare bene o male del papi, dei suoi vizi e pure della sua politica: lui è uno che si pasce delle luci della ribalta, anche quelle di cattiva luce. Lui e i suoi -vale a dire, l'intero arco costituzionale - sono un punto di non-ritorno nella putrefazione terminale della "democrazia" e ciò varrà in poco tempo anche per paesi più seri tipo GB,Scandinavia, Germania o Svizzera, dove ci son meno(forse?) mafie e mignotte, perlomeno non al governo. Il nostro governo ha un capo più sudamericano e bananiero,che ha il merito di infiammare di più gli animi e risvegliar coscienze con le sue plateali scemate, per cui forse non ha torto Stef. a volerlo premiare con l'esilio dorato in Costa Smeralda, vedi il suo Maestro latitante in villa di Tunisia.
I fronti si van delineando, si vedono i veri e i falsi amici, bravo Grillo che si candida PDmenoelle, diPietro che si pubblica all'estero, e Travaglio che tribuneggia a senso unico. Restano ben pochi "al di qua" forse qualche giornalista da Web e altri liberi pensatori, merce rara e preziosa.Che fa Fini?
stediludo (Registered) 13-07-2009 11:17

X Alessio. Non ho detto che Berlusconi mi è simpatico. Ho detto che mi è "più simpatico" dei vari moralisti alla Travaglio o della sinistra. Quindi la mia era solo una affermazione relativa. In assoluto, per me, e come penso più o meno per tutti qua dentro, Berlusconi, Travaglio e la sinistra appartengono allo stesso mondo, quindi ci dovrebbero stare antipatici (per usare un eufeminsmo...) tutti allo stesso modo.
Anche riguardo al fatto che secondo te sarebbe ingenuo pensare che Berlusconi è uno che non si accontenta, anche qeusta è una cosa relativa. Come mi pare di aver accennato, ciò è vero in una società come la nostra, dove il tipo umano alla Berlusconi ha tutto il campo libero e spianato per non fermarsi mai; ma in mondi altri questi tipi se ne dovevano stare buoni e zitti al posto che la società assegnava loro perché altri erano i tipi umani e quindi i valori dominanti.
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 11:32

A quali mondi ti riferisci?
A me risulta che i potenti corrotti e ricchi in tutti i mondi stavano in un solo posto..al potere..
stediludo (Registered) 13-07-2009 11:47

Ma cosa vai dicendo? A me risulta che prima del nostro, in tutti i mondi finora succedutisi sulla faccia della terra i mercanti erano considerati il tipo umano più abietto, relegato nell'ultimo o negli ultimi ordini della società e la via al potere gli era sbarrata per legge, a lui e a tutti i suoi figli per l'eternità. Ovviamente mi riferisco ai valori su cui la società si fondava e sui cui quindi cercava di modellarsi (nel senso ce la perfezione non esiste e qualche lurido usuraio sarà pur riuscito a farla franca e piazzarsi in alto), mentre oggi si è tutto ribaltato, e i valori mercantili sono quelli in cui la società ufficialmente si riconosce e quindi è giusto che i mercanti vadano al potere. E' chiaro adesso quello che voglio dire?
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 11:56

Beh..quello che tu dici è vero per le società arcaiche delle origini.
Ad esempio: Roma.
Alle origini retta da una nobilità di sangue e di spada, che come dici tu, vedeva con disprezzo qualsiasi forma di commercio e non se ne sporcava le mani, paradossalmente con l'espansione e la grandezza venne governata da persone alla berlusconi, che con i loro averi si compravano una posizione (vedi i cavalieri..Ricordi la ribellione di Catilina che voleva riportare la res pubblica ai suoi antichi valori,alla faccia di Cicerone/berlusconi..

Quindi credo che sia implicito in ogni forma di evoluzione sociale che in un determinato momento, certi valori vengano sostituiti dai (dis)valori come quelli attuali.Diciamo che la società ideale non esiste e finchè ci sarà l'uomo..chi ha molto denaro avrà potere, e usare questo potere nella maggior parte dei casi per il suo tornaconto
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 12:00

però condivido..i valori dei guerrieri..e della nobiltà di sangue..dovrebbero essere la guida della società..
kulma (Registered) 13-07-2009 12:15

scusami fabio, condivido tutto ciò che hai detto nei precedenti commenti (ho fatto quasi il "tifo" per te ), ma quest'ultimo commento non lo capisco. "i valori dei guerrieri..e della nobiltà di sangue..dovrebbero essere la guida della società"!!! cos'è, dovremmo essere comandati dai soldati e/o dall'aristocrazia? cosa intendi per nobiltà di sangue? duca, conti ,baroni, re? questo, secondo me, con i valori non c'entra nulla.
amugnolo (Registered) 13-07-2009 12:27

..i valori dei guerrieri..e della nobiltà di sangue..dovrebbero essere la guida della società..
..credo che sia implicito in ogni forma di evoluzione sociale che in un determinato momento, certi valori vengano sostituiti dai (dis)valori come quelli attuali..
Tutto giusto, solo che scriverei "decadenza" al posto di "evoluzione sociale".
Il dovere di un uomo giusto è combattere per ripristinare cio che la decadenza o la cossiddetta evoluzione sociale ha contaminato idealmente.
amugnolo (Registered) 13-07-2009 12:49

x kulma
evidentemente fabio si riferisce allo Stato tradizionale così come di è manifestato nella storia, soprattutto agli inizi delle civiltà cossidette classiche. Vi era un re divino che rappresentava il principio spirituale, ed era il "pontefice" (prima che del titolo se ne appropriasse il papa), cioè facitore di ponti, punto di congiunzione tra umano e divino, terra e cielo. Al suo fianco governavano i sapienti e/o i sacerdoti, coadiuvati dai migliori: l'aristocrazia. Tutti questi non sono interessati al denaro e non si occupano di commerci, l'aspetto economico dello stato è curato dalla casta sottostante al potere: i possessori di beni e i commercianti appunto.
Sintomatico della decadenza è quando la casta aristocratica e guerriera intende usurpare il potere, dando così al potere stesso una connotazione semplicemente di forza che si tramuta in prepotenza. Passo ulteriore nella decadenza, quando la casta mercantile, comprando con i suoi denari e fomentando la presunzione dei guerrieri, acquisisce direttamente il potere nello Stato..e cosi arriviamo alla modernità e alla nostra "meravigliosa" epoca.
kulma (Registered) 13-07-2009 13:20

scusate, sarò ripetitivo, ma io non credo fermamente a questa purezza delle civiltà antiche. il mito rischia di sovrapporsi alla storia. se per assurdo (e anche un pò ironicamente ) berlusconi fosse vissuto 5000 anni fa e ci fossero pervenute sue notizie dai suoi storici/biografi ora sarebbe noto come "l'unto dal Signore", anche lui una sorta di imperatore/dio. mi son piaciuti molto i libri storici di indro montanelli (so che a molti di voi indro non piace), perchè lui è riuscito a dare un aspetto più umano ai grandi della storia, soprattutto quella più antica.
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 13:23

Kulma scusami non mi ero spiegato bene..
sono d'accordo non bisogna mai idealizzare il passato..si corre il rischio di rivisitarlo sotto una lente che non è quella reale..
Io mi riferivo semplicemente ai valori di onore, dignità e rettitudine, che hanno caratterizzato la prima res pubblica romana, in contrapposizione alla decandenza della roma prerepubblicana e imperiale, basata sul potere e i sesterzi..
per questo mi riferivo alla nobiltà di sangue dalle gens patrizie dell epoca..come a un'insime di valori morali e sociali..
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 13:28

errata corridge..scusate della roma preimperiale intendevo
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 13:31

Ah io adoro Montanelli..;)
sillarion@libero.it
MarcoFerr (Registered) 13-07-2009 13:35

A me Berlusconi fa davvero schifo... anzi mi è ripugnante come la merda.
E siccome non faccio differenze tra lui e quel partito di servi, detriti sessantottini,massoni e bigotti che è il PD, penso di non dovermi nemmeno porre il dubbio di quale sia il più simpatico tra i due.
Semplicemente, mi tengo alla larga dalla politica italiana.
Andrea Marcon (Registered) 13-07-2009 14:07

Vi segnalo un articolo di Paolo Barnard (pubblicato anche dal sito di Arianna editrice) dal titolo "Gli idioti", è parzialmente in tema con il mio pezzo e la realtiva discussione. E, in ogni caso, è da incorniciare.
stediludo (Registered) 13-07-2009 15:03

Davvero da incorniciare l'articolo di Bernard. Grazie per la segnalazione!
Fabio Mazza (Registered) 13-07-2009 19:25

Bello l'articolo di Barnard e quasi del tutto condivisibile..
L'unico appunto che mi permetto di muovere, a titolo personale, è che è un po "vittimista" nel senso "quello ha interesse", "quello è in malafede", come ha anche dimostrato riprendendo Fini, sostenendo che non deve "mischiarsi" con certa gente.
Per il resto ha ragione.
marrocchesi (Registered) 13-07-2009 19:52

Quanta abbondanza! ho piacere che la discussione abbia preso corpo, sebbene a volte un poco dispersiva e animata...vorrei già che ci siamo, aprirla sul caso Barnard, che ho segnalato ad altri sul blog oggi stesso e vedo che è piaciuto anche a voi....del resto, non dimentichiamo che il Barnard stesso, pur rivendicato nelle sue scelte difficili dalla recente mossa di Grillo, ha criticato Fini in toni alquanto decisi, pochi giorni fa sulle stesse pagine di "Idioti" ma con toni più blandi, e non l'ha inserito tra questi ultimi.
marco.milioni@poste.it
marco.milioni (IP:62.123.193.62) 14-07-2009 02:59

Ragazzi scusate ma in questo post i commenti sono un po' sbrodoloni.
A) Vedete come ci caschiamo pure noi? Berlusconi qui, Travaglio là; Pd su, Pdl giù. Berlusconi recuperabile, Berlusconi merda... Ooh. Ma non avete capito che si tratta dello stesso verbo declinato in modi diversi? Se ci si divide come allo stadio su queste fesserie siamo fritti!
B) Piano con le analisi storiche superficiali filtrate dalla morale contemporanea. Il regno, l'impero, la res publica, i valori, i guerrieri. La storia va rispettata, va compresa a fondo. Se Le Goffe, Cardini o Canfora ci leggessero si metterebbero a ridere...
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