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La fiaba dell’omofobia PDF Stampa E-mail

di Matteo Simonetti

19 novembre 2009

Il decreto-legge Concia-Di Pietro, quello contro la cosiddetta omofobia, è stato bocciato. Forse non ce ne siamo resi conto del tutto ma noi, sostenitori di una visione del mondo tradizionale e antiprogressista, l’abbiamo scampata bella.
Partiamo dall’analisi della vicenda politica: il decreto legge intendeva apportare una modifica all’articolo 61 del codice penale, quello che stabilisce le aggravanti, col seguente emendamento: « l’avere, nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per finalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato». La maggioranza aveva tentennato e aveva deciso di chiedere il rinvio della legge in commissione per alcune modifiche, risolvendo l’ambiguità della definizione “orientamento sessuale”, ma anche in ottemperanza al trattato di Lisbona, secondo il quale si sarebbe dovuta aggiungere alla discriminazione sessuale, anche quella per l’età e lo stato di salute (hanno dimenticato la purezza dello stile deambulatorio, peccato). L’opposizione ha però votato contro il rinvio (suicidio o tentativo di golpe?) e al quel punto l’Udc ha presentato la “pregiudiziale di costituzionalità” per la contraddizione all’articolo 3 della costituzione, che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. E’ ovvio infatti che se fosse stata approvata la legge, le persone omosessuali sarebbero state più tutelate degli eterosessuali. La legge è stata allora bocciata dalla maggioranza che ha votato compatta, con la solita eccezione ormai ridicola di una decina di finiani (gianfranchesi, ovviamente).
Questo il fatto, ma cosa sarebbe successo se fosse stata approvata? Prima di tutto che una violenza qualsiasi verso un eterosessuale sarebbe stata meno grave che quella verso un omosessuale, stabilendo di fatto un privilegio assurdo. Perché mai se una persona che picchia un uomo perché è bello, e ciò gli dà fastidio, dovrebbe essere condannato in maniera più leggera di un altro che ne picchia uno che sta avendo un rapporto sessuale con una capra? L’esempio non è casuale, infatti l’orientamento sessuale non esclude la zoofilia, che in Italia non è reato, e impedire a qualcuno la violenza su un animale (si tratterebbe comunque di violenza visto che una capra difficilmente può esprimere consenso) sarebbe un reato soggetto all’aggravante di cui stiamo discutendo, invece che un saggio atto di difesa della capra. Ma soprattutto è la definizione “libertà morale” che avrebbe potuto avere gravi effetti. Lasciamo la parola all’avvocato Claudio Vitelli: “il concetto di libertà morale, collegato all’orientamento sessuale è quanto di più vago si possa immaginare (e di volta in volta può essere tirato in ballo, nei reati contro la libertà morale di cui agli artt. art.610-612 cp, ma anche ad esempio in quelli di ingiuria e diffamazione), con la conseguenza che tutte o quasi le condotte dei soggetti tutelati, ove impedite o rese più difficoltose, possono rientrare nell’applicazione dell’aggravante de quo ad insindacabile giudizio del Magistrato di turno”.

E’ chiaro adesso ciò che è successo: si è tentato di far passare in giurisdizione il concetto di “orientamento sessuale” come apripista a logiche e conseguenti richieste degli omosessuali in tema di famiglia, matrimonio e adozione, la cui negazione sarebbe potuta apparire come palese discriminazione, come ingiusta negazione di quella libertà personale e morale di cui sopra. La necessità di combattere le violenze sugli omosessuali e i trans era solo una scusa, e questa mia impressione è testimoniata in maniera inequivocabile dal fatto che l’aggravante adatta a colpire tali violenze esiste già nel codice penale, ed è al comma 1 dell’articolo 61: “per motivi abietti o futili”. Adoperando la ben studiata connessione tra “orientamento sessuale” e “libertà morale” si sarebbero raggiunti obiettivi ben più ambiziosi. Qui non si tratta della cosiddetta “teoria del piano inclinato”, secondo la quale ci si oppone a qualsiasi rivendicazione del mondo omo-trans perché porterebbe ad ulteriori passi in quella direzione. Qui ci sarebbe stata davvero, solo con l’approvazione della legge, la possibilità di scardinare alcuni concetti fondanti della società tradizionale.
Prima di  riflettere sul fenomeno omofobia, occorre spiegare quello che può attenderci ancora nel futuro immediato. Anche se la signora Carfagna, che ormai ha assunto in pianta stabile il ruolo di sostenitrice di tutte le cause politically correct, ha per il momento escluso questa opzione, c’è il rischio che il governo metta mano alla peggiore legge italiana, la legge 645 o legge Mancino, per inserire in essa il reato di omofobia. Come saprete la Mancino , che è palesemente incostituzionale visto che se ne infischia degli articoli 9 e 33 sulla libertà di opinione, è la legge liberticida che impedisce ad onesti cittadini di esprimere la propria idea su determinate questione politiche e storiche, prevedendo gravi sanzioni detentive. Se fosse inserita la discriminante sessuale, basterebbe dire “secondo me gli omosessuali sono peggio degli etero” per andarsene dritti in galera. Ma ragioniamo, davvero oggi l’attenzione sulla omosessualità e sulla transessualità è così alta per i torti subiti da queste “categorie” di persone? A me sembra invece che tali persone siano sempre più al centro del palcoscenico perché sono alla moda, “fanno fico”. Non serve parlare di lobbies omosessuali, basta guardare (so che è dura ma bastano cinque minuti) chi c’è nella casa del grande fratello.
Siamo alle solite: purtroppo chi ci comanda ha interesse ad eliminare ogni differenza tra di noi, perché diversità è uguale a maggiore difficoltà di controllo. Via le frontiere, via le differenze etniche, spazio al meticciato indiscriminato, via le differenti religioni, oppure spazio a tutte basta che non rompano, via i due sessi e al loro posto uno solo, al bando ogni pensiero radicale per ricondurre tutto al politicamente corretto e alla passività, fino a che non resterà un unico tipo umano simile ad un automa imbelle, praticamente un coglione. Il bello è che non si tratta solo di una spinta che proviene dall’alto: gli stessi popoli “vecchi”, com’è quello europeo, prendono da soli la strada dell’omosessualità, che non dimentichiamo è uguale a morte demografica, in favore dei più nerboruti conquistatori migranti.
Ma finirei con un appunto terminologico. Pensiamo all’assurdità del termine “omofobia”, ricalcato sull’altrettanto mistificatorio “xenofobia”. Entrambi utilizzano “fobia” cioè paura, ma lo fanno in maniera insensata. Un popolo ha il diritto di proteggersi dall’occupazione dello straniero migrante anche se non ne ha terrore, ma per una propria libera scelta, così come una società può opporsi ad un modello omosessuale di vita sociale, pur senza nutrire alcun sentimento di terrore. Questo richiamo alla paura ha senso solo se si capisce che viene da chi pensa che ogni progresso sia una vittoria prometeica sulle paure ancestrali del passato.

Commenti
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stediludo (IP:87.4.128.157) 19-11-2009 14:53

Anche questa faccenda dell'omofobia si inserisce palesemente nel clima di caccia alle streghe ormai dilagante verso ogni pensiero non-conforme. Se fosse passata una legge del genere, chiunque affermasse soltanto, ad esempio, che secondo lui gi omosessuali non possono adottare i bambini (e sottolineo affermasse, non proponesse norme o provvedimenti in tal senso), avrebbe rischiato la galera. A questo punto qualche zelante magistrato avrebbe potuto considerare anche la Bibbia un testo da mettere fuori legge perché riporta idee discriminanti nei confronti degli omosessuali! Spiace dirlo, ma su tale questione mi ritrovo in perfetta sintonia con Buttiglione...
E non è un caso che si usi la parola "fobia": secondo il pensiero unico occidentale, chi la pensa diversamente non è semplicemente uno che ha idee o opinioni differenti, ma appunto un mezzo pazzo, un malato. Ricordo che tempo fa, nella "giornata contro l'omofobia" celebrata da alcune organizzazioni gay, furono affissi manifesti con l'immagine di un presunto "omofobo" raffigurato appunto come un mezzo isterico e con sotto la scritta: "aiutiamolo!". Quindi per queste associazioni chi sulla questione dei diritti degli omosessuali la pensa diversamente da loro è solo un malato da aiutare, da curare, non uno con legittime e ben argomentabili idee diverse dalle loro.
Del resto, niente di nuovo sul fronte occidentale: sappiamo che gli "illuministi", i venerati padri della modernità, consideravano tutte le idee diverse dalle loro soltanto dei "pregiudizi", frutto di menti non "illuminate" dalla ragione; venerati padri della modernità e della "tolleranza"...
max (Super Administrator) 19-11-2009 16:09

Insisto, anche io come stefano, sulla parte finale, sommamente interessante. Del resto, questa storia della fobia non è nuova: sappiamo che, al contrario delle società tradizionali, dove persino il "matto" ha un suo posto, se non addirittura un ruolo (come lo sciamano di molte società primitive) nella modernità le condizioni si invertono: chi non è conforme all'unico modello possibile di società è un fobico, un malato, ossia o si ammala davvero (nevrosi, depressioni, attacchi di panico e mali consimili sorgono come malattia sociale verso la metà dell'ottocento ed aumentano in diffusione e gravità con l'avanzare del modello) oppure se non è malato ma semplicemente nauseato e schifato da un certo andazzo, viene di fatto trattato come se lo fosse.
alessio (Super Administrator) 19-11-2009 17:13

D'accordo: sulla posizione contraria alla legge, sull'idea di scegliere liberamente di rifiutare certi modi di vivere, sul concetto di fobia come arma di ricatto e controllo sociale. Ma io personalmente non sono sostenitore di alcuna società "tradizionale", quindi per me la libertà anche di essere omosessuali va fatta rispettare. Esattamente come quella, vivaddio, di essere etero o quel che cavolo che pare a ciascuno, senza discriminanti di legge (questa legge ficcanaso) nè discriminazioni di fatto, nè in un senso nè in un altro. Che poi certi froci rompano i cosiddetti coi loro isterismi pubblici da checche non più velate, questo è un discorso che attiene alla generalizzata perdita di pudore e senso del limite di questa nostra società stracciona e urlata.
a.m.
stediludo (Super Administrator) 19-11-2009 18:11

Il problema, a mio avviso, è che anche la cultura omosessuale (almeno quella più strombazzata e visibile nei media) è ormai vittima del dogma del "modello unico", dell'omologazione a tutti i costi, e quindi, invece di rivendicare e voler garantire la propria "diversità" - come mi pare sostenga giustamente Alessio - è presa dalla mania di essere "uguale" agli altri, in questo caso agli etero; e quindi rivendica per sé tutto ciò che finora è appartenuto a loro (matrimonio, adozione di figli, ecc). Ma se si hanno a cuore le sorti della diversità, di un mondo veramente pluralista, si deve trattare in modo diverso ciò che è diverso (la vecchia idea di giustizia come "dare a ciascuno il suo"), non omologare tutto e trattare tutti allo stesso modo. Personalmente, quindi, non trovo nulla di male nell'istituire, ad esempio, forme di riconoscimento giuridico per le coppie gay; ma, appunto per l'orrore che ho per l'omologazione, ritengo un'assurdità il "matrimonio" gay o la possibilità di adozione (per non parlare dei figli in provetta fatti con donatori esterni e mostruosità riproduttive simili).
In ogni caso, credo che il nocciolo dell'articolo più che la questione dei diritti gay fosse, come in altri articoli precedenti, la questione della libertà di pensiero, sempre più mistificata nel nostro mondo sedicente libero.
alessio (Super Administrator) 19-11-2009 19:31

Sono d'accordo con te, Stefano: riconoscimenti sì, matrimoni no, e tanto meno adozioni.
a.m.
toroloco@hotmail.it
pablobras (Registered) 19-11-2009 20:05

I frogi mi fanno schifo perchè sono degli schifosi pervertiti. Non devono essere accettati. Che se ne stiano nel loro mondo marcio.
Comunque i politici che ormai sono solo marionette nelle mani dei "nemici dell'umanità" mi fanno ancora più schifo.
In attesa che torni un altro adolf hitler per fare pulizia sarebbe il caso di cominciare combattere impedendo il dilagare delle forze di satana.
stediludo (Super Administrator) 19-11-2009 20:18

Sono costretto a ripetere che messaggi come il precedente volto solo ad offendere e sparlare a vanvera non sono graditi in questo blog, dove si possono sostenere e sono gradite tutte le idee, ma appunto sostenute ed argomentate.
Fabio Mazza (Registered) 19-11-2009 21:24

Senti Pablononsocosa..
Se sei un provocatore hai sbagliato indirizzo.
Qui non c'è posto per cafoni da bar sport, ignoranti, plebei e per chi cerca di far figurare MZ come il solito gruppuscolo di estrema destra. Ci sono tanti forum di teste (di cazzo) rasate. Sei pregato di rivolgerti li.
pablobras (Registered) 19-11-2009 21:52

se devo chiedere scusa , per aver esagerato lanciando una provocazione, la rivolgo all'ottimo sito e ai suoi creatori.
riguardo ai commentatori che mi hanno relarguito voglio dire che tutti i commenti sono leciti.
vi invito a riflettere bene sulla mia estremizzazione e non prenderla come una sfuriata di uno di estrema destra.
quello che io ho scritto potrebbe dimorare nel profondo di molte persone.
è un invito a passare all'azione.
ognuno a modo suo. non facciamoci distruggere passivamente.vendiamo cara la pelle.
è il momento di lanciare la battaglia del sangue contro l'oro.
lo capite che con le belle parole non si ottiene niente.
vogliamo lottare per creare una società come quella che questo sito propone o vogliamo solo parlare-scrivere e basta.
ma forse a voi va bene così...bla ,bla bla...
fosco2007@alice,it
lucianofuschini (Registered) 19-11-2009 22:25

Sono per la libertà di parola di tutti, compresi neonazisti e neostalinisti. Che queste espressioni di pensiero siano convergenti o in contraddizione con l'orientamento culturale di MZ è giudizio affidato all'intelligenza di chi legge. D'altra parte è pure vero che i responsabili del blog devono vigilare per mettere in guardia da provocazioni dirette a creare sconcerto e a dare un'idea distorta degli orientamenti di MZ.
Frasi come "i froci sono schifosi pervertiti" fanno precipitare il livello dei nostri dibattiti (sarebbe superfluo fare l'elenco dei grandi omosessuali che hanno illustrato la storia della politica, del pensiero, dell'arte, della letteratura);di un altro Hitler "che faccia pulizia" nessuno sente la mancanza in MZ. Tuttavia non censurerei l'affermazione che stanno dilagando forze sataniche. Questa è la convinzione di tanti che nazisti non sono, a cominciare dal grande Guido Ceronetti, che meriterebbe di essere più conosciuto e citato. Sicuramente non ha cognizione del nostro sito, rifiutando il computer come quasi tutti gli strumenti della modernità, ma ha pubblicamente espresso il suo sostegno a "La voce del ribelle" di Massimo Fini.
pablobras (Registered) 19-11-2009 22:52

a fuschini dico che ho letto e apprezzato molti suoi articoli e
approvo anche il suo intervento chiarificatore. non sono neonazista
sono realista.
lo capite che due uomini che fanno sesso fanno schifo a tutti.
e questo non lo potete cancellare.è la nostra natura.
non ho detto che vanno perseguitati .
riguardo a hitler...è chiaro che è una metafora.
l'umanità sta andando verso la catastrofe ecologica intrappolata nella morza del consumismo.
fatto satana simbolico nemico sommo dell'umanità con l'aiuto di Dio perchè non cominciamo a combattere.
max (Super Administrator) 19-11-2009 23:13

Ci tengo a sottolineare che la sostanza dell'articolo non è rivolta contro gli omosessuali, ma in primis contro la tendenza che ha una società progressista a istituire a unico punto fermo della sua esistenza la costante distruzione di ogni altro punto fermo, naturale o culturale che sia, in un vorticoso, magmatico e caotico superamento di se stessa che non ha altro fine se non l'(auto)annientamento.

Inoltre si esprime contro la tendenza preoccupante di limitare la libertà del singolo con pretesti risibili come quello della tutela di una minoranza, propagandandone la sua necessità a fronte di atti di violenza, la cui soluzione risiede in realtà nient'altro che nell'applicazione del codice penale, senza bisogno di aggravanti alcune.

Gli omosessuali in sè non c'entrano nulla. A essi possono essere dati anche dei riconoscimenti senza necessariamente prospettare il prossimo prevedibile scardinamento di istituzioni come il matrimonio o l'adozione dei bambini, o di qualsiasi altro riferimento culturale di una normale società.
Fabio Mazza (Registered) 20-11-2009 09:47

Provocazione? Ma guarda caro Pablo, che non c'è alcun bisogno di scomodare Hilter per chiedere azione.
In primis: questo è il blog di MZ, qui ci si confronta e si approfondiscono posizioni antimoderne.
Per quanto riguarda l'azione la trovi fuori da questo blog. Se hai voglia di azione iscriviti ad MZ, e rimboccati le maniche.
Ma dai presupposti che leggo nel tuo intervento francamente non credo che tu abbia analizzato o compreso esattamente su cosa MZ si fonda, quali sono i cardini del nostro pensiero.
Quale sarebbe secondo te "l'azione"?aspettare omosessuali fuori dai locali e pestarli a sangue come fanno certi imbecilli con la quinta elementare che usano simboli e ideologie di cui non sanno nulla per legittimare la loro voglia di sfogarsi con la violenza?
Anche la tua frase "battaglia del sangue contro l'oro", mi fa ridere. é il momento di lanciare la battaglia dello "spirito contro l'oro" semmai. é un po la differenza, sempre per rimanere in tema nazista, tra il "razzismo biologico" di rosemberg, materialista e positivista, e il "razzismo spirituale" si Evola, che si basa su ben altra cosa che non sangue, etnia, ceppo e via dicendo.
Io ti do del nazista se tu invochi l'avvento di un altro Hitler. é da cretini andare ad invocare figure del genere. Noi andiamo oltre destra e sinistra. Non siamo attaccati a vetuste e fallaci ideologie. Per inciso il nazismo a parte molto folklore non ha poi molto di "antimoderno", come lo stesso fascismo, che nonostante alcune azioni, si inserisce perfettamente nello scenario della modernità.
martiusmarcus (Registered) 20-11-2009 18:31

Nietzsche lo dice nella Gaia scienza, molto chiaramente: Siamo stati noi ad ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all'ultima goccia? Chi ci dette la spugna per strusciar via l'intero orizzonte? Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov'è che si muove ora? Dov'è che ci muoviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all'indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto più freddo? Non seguita a venire notte, sempre più notte? Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo dunque nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dei si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo, noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad oggi, si è dissanguato sotto i nostri coltelli; chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremo noi lavarci? Quali riti espiatori, quali giochi sacri dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dèi, per apparire almeno degni di essa?...Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?

Un mondo senza Dio è un mondo senza alcuna possibile morale: la scelta diventa estetica.

La canzone Bum Bum cantata da Irene Grandi lo dice in modo altrettanto chiaro:

E tutto il mondo è paese, siamo milioni, milioni di case, colori e chissà
Chissà che favole strane, strane le religioni
Tra la gente che gira chi parte, chi arriva e va, il mondo gira

Bum Bum batte il cuore
Bum Bum il mondo è un girotondo, no che non scendo
Bum Bum batte il sole
Bum Bum la vita gira in tondo casca giù il mondo e va giù
Se l'inferno non c'è, il paradiso non c'è
Il mondo per noi, dentro me è un'immagine che
Ognuno ha dentro di se
È il mondo che vuoi

Questione SOLO di gusti, allora... E' indubitabile che i miei gusti siano abbastanza simili a quelli di pablobras: la sola idea di un trans (o si dice una trans? boh...) che me lo vuole mettere nel tondino mi fa venire l'orticaria. Senza padre non c'è più legge, ma solo rimasugli, residui di Legge sempre in discussione e rimaneggiamento. Hitler era tipicamente un padre isterico: ha fatto grandissimi danni a tutti i padri nel suo presente, e continua ancora farne oggi sull'immaginario collettivo. Si può dire al fantasma di Hitler di andare a prenderselo nel culo, o è omofobia? Io comunque lo dico. Teniamo presente che Nessuno mai risolve Niente: siamo di passaggio dentro un eterno presente. Cerchiamo di mantenere uno sguardo sereno e limpido. Dobbiamo avere in mente che ciascuno di noi è innanzitutto un Testimone, un Resistente e un Uomo (cioè uno che fa le sue scelte e ne paga le conseguenze). Capito pablobras? Resisti.
pablobras (Registered) 20-11-2009 19:56

che gli omosessuali mi fanno schifo è un dato di fatto e una opinione largamente diffusa. che fabio mazza mi voglia far passare per uno che pesta i deboli omosessuali o altri disgraziati non lo accetto perchè è cosa che non mi si addice per niente. riguardo all'eventuale ritorno di adolfo hitler per rimettere a posto le cose....chi ha detto che dovrebbe fare le stesse cose che tutti sappiamo dalla storia .
l'auspicio è metaforico.
nel senso che ci vorrebbe la nascita e l'affermazione di un potere alternativo che sostituisca quello attuale per non far andare l'umanità verso la catastrofe.
parlo di potenziale di aggregazione , esaltazione collettiva, compattezza...non per distruggere ma per una azione volta a ristabilire la condizione di percorrenza della via maestra da parte dell'umanità.
Ditemi voi cari intellettuali della rete se avete una qualche idea per cambiare le cose.
non sono un catastrofista , ma mi pare che miliardi di pazzi che consumano il mondo siano il risultato di una involuzione egoistica scaturita dalla morte di Dio.
ma Lui non è morto finchè solo un suo simile vive con dentro la luce divina.
Il modo di vivere consumistico è una trappola infernale. ci siamo dentro.
ha solo una soluzione : il rapido depopolamento.
qusta è la realtà se la volete vedere...
combattere vuol dire cercare di sopravvivere.
e poi ricordatevi che la storia potrebbe essere una grande bugia.
Gaetano (Registered) 20-11-2009 21:59

@ pablobras
Scusami, ma non ti rendi conto che scrivendo frasi del tipo "ristabilire la condizione di percorrenza della via maestra da parte dell'umanità", ti poni con lo stesso atteggiamento dogmatico, universalista e "globalizzante" di chi dici di voler combattere?
Combattere per l'umanità (concetto alquanto giacobino, se mi permetti) è quanto di più astratto (e inutile) si possa desiderare.
Da che frequento questo sito, non si è mai parlato concretamente di "passare all'azione" (anche se alcuni lo hanno auspicato) perchè come detto in precedenza da Fabio Mazza, se non ricordo male, questo è il luogo della riflessione e dell'elaborazione teorica e, credimi, ce n'è tanto bisogno in un mondo che ha dimenticato dove potrebbe condurci la profondità del pensiero.
Potrà sembrarti riduttivo, ma è sempre meglio che lanciare appelli al giorno d'oggi irrealizzabili.
pablobras (Registered) 20-11-2009 22:17

caro gaetano...
perchè sempre ci accorgiamo che il vero nemico marcia alla nostra testa, lo spirito rivoluzionario è la massima motivazione di chi il potere non ha...
sarebbe bello incontrarci tutti noi nella vita reale e vedere cosa succede da quel giorno in avanti....
matteo (Registered) 21-11-2009 08:48

Condivido l'idea di fondo di Pablobras, al di là delle provocazioni, della necessità di passare all'azione, ma temo che i tempi non siano ancora maturi. La carenza è strategica ma anche energetica. Come dice Mishima non si tratta del numero di persone, ma di livello spirituale e determinazione
Fabio Mazza (Registered) 21-11-2009 10:09

A parte frasi del tipo: "forze di satana", che farebbero presuppore che "dio è con noi", e che mi ricorda tanto la spocchia cristiana (o islamica) di assoggettare l'altro al "vero dio", mi chiedo, citi Hitler dicendo "in attesa che torni un altro Hilter a fare piazza pulita", che cosa intendi se non eliminare fisicamente queste persone? Forse che Adolf aveva instaurato con questi soggetti dei fecondi dialoghi atti a far loro mutare il loro atteggiamento? Di conseguenza ti becchi del nazista. Se avessi detto ci vorrebbe Stalin a fare piazza pulita ti avrei dato del comunista che per me è uguale.
Detto questo, e abbassandomi per un attimo al tuo livello, mi permetto di ricordare che la prima e più importante battaglia è quella culturale. Se la gente non arriva a capire quello che è il nostro pensiero, a verificarne l'intrinseca giustizia e opportunità, se ai disvalori correnti non torneranno a sostiuirsi più alti e tradizionali valori, tutto sarà inutile. Pazzi sono coloro che vogliono imporre con la forza le proprie idee. Specie se sono idee "aristocratiche" e alte come le nostre. Perchè il problema è che la massa, la plebe, i pecoroni chiamateli come volete, sarebbero i primi a combattere a favore dei "padroni del vapore" per difendere la loro schiavitù dorata fatta di cellulari, rate per le vacanze, libertinaggio passato sotto crisma di libertà, e rifiuto di ogni gerarchia e obbligo, che sole sono foriere di portare anche diritti e libertà vera.
Quindi ci troveremmo etichettati come "sovversivi", "terroristi" ed emarginati da tutti, senza nessuna possibilità di attuare quello che ci proponiamo.
Per Matteo. Mishima aveva ragione, ma stai tranquillo che nel "mondo della quantità" come diceva Guenon, anche il numero ha, ahimè, la sua importanza.
kulma (Registered) 21-11-2009 11:09

Concordo con Fabio. Caro Pablo, se alla base dell'azione ci sono, provocazione o no, pensieri come "i froci mi fanno schifo" e "in attesa che torni un altro adolf hitler per fare pulizia ...", penso che prima ti ci voglia tanta, ma tanta, contemplazione.
pablobras (Registered) 21-11-2009 15:40

è stato bello conversare con voi tutti.
peccato che vedete un po' troppo tutto nero tutto bianco.
il bene e il male si mescolano nell'agire umano costantemente e immancabilmente.sopra frasi buttate giù ognuno vede la propria faccetta del diamante che è la realtà.
se avessimo più tempo forse ci capiremmo qualcosa di più in quello che l'altro vuole trasmettere. voler insistere sulla macchia dell'altro per farsi belli fa scadere il vero senso del discorso che qualcuno forse non riesce a cogliere perchè è troppo pieno e condizionato dal proprio contenuto.
pablobras (Registered) 21-11-2009 15:50

...il discorso è molto serio.
pablobras (Registered) 22-11-2009 13:12

provo piacere a rileggere questi commenti nel constatarne l'elevatezza spirituale.
penso che abbiamo ragione entrambi, io e voi , ammetto di aver peccato nella parte dialettica ma è anche vero che il mio punto di vista può risultare più difficile da esplicare e da intendere.
la spregiudicata mia movenza iniziale scaturisce da scalpitio interiore alimentato dal forte bisogno di "agire".
Per me pensiero e azione sono collegati.
Io voglio veramente e convintamente fare la rivoluzione.
Per me fare la rivoluzione vuol dire combattere il nichilismo non solo con la dialettica ma anche con azioni concrete e dirette.
mi fa rabbia vedere che tutto finisce in un parlarne tra di noi.
Fabio Mazza (Registered) 22-11-2009 15:09

Nel constatare con gioia dell'autocritica, obbietto però al termine "rivoluzione" (a meno che tu non lo intenda nella sua vera e latina accezione di "tornare al principio"), vista anche la commistione di essa con movimenti sovvertitori che hanno portato allo sfacelo attuale.
Meglio la parola "restaurazione" a mio parere.
Comunque sono molto sensibile alla mancanza di azione e al problema delle "belle parole inter nos". Unico problema è che in tal caso sbagli bersaglio, in quanto questa è precipuamente la sede dialettica e non quella dell'azione (che non deve però risolversi in un "attivismo" tipicamente moderno, più simile ad una convulsione che ad una vera e propria azione modificativa).
Il problema è che molti di noi amano parlare e lanciarsi in lunghi e dotti sproloqui, ma si crogiolano nell' "attesa del crollo del sistema", nel mentre lasciando correre qualunque porcheria, taciando chi se ne vuole occupare di "riformismo", di "andare dietro a grillo", di non essere abbastanza anti moderni. Dal che verrebe da chiedersi cosa entri a fare questa gente in un movimento (che già nell'etimologia del termine rinvia all'azione), quando non ritenga possibile alcuna azione se non eclatane e definitiva.
pablobras (Registered) 22-11-2009 16:51

Una restaurazione è più facile immaginarla che praticarla.
Indietro non si torna in quanto esiste alla fine solo un "infinito presente".
Rivoluzione è si tornare al principio, ma è un principio spaziale non temporale.
Con l'agire rivoluzionario intendo rivoltare,
ribaltare la tendenza.
Se per esempio la tendenza è che i valori fondanti la vita umana vanno perdendo il loro valore allora lotteremo per invertire la tendenza
in quanto convinti che agiremo per il bene del prossimo e di noi stessi.Siamo antimoderni e i progressisti dovremo combattere.
Altro esempio : se l'umanità è stata messa su un treno che corre impazzito verso il baratro perchè tanto siamo troppi ,nocivi e incorreggibili cosa possiamo fare? ...noi che abbiamo questa visione, se siamo su quel treno cercheremo di saltare giù o di frenarne la corsa, o convincere più persone possibile a rendersi conto ...ma forse è meglio non sapere...Qui non vedo minimamente soluzione , ma ne sono costantemente alla ricerca e pronto ad agire dopo averla trovata.
Come unico conforto intravedo nei prossimi decenni ancora dei margini di sfruttamento delle risorse e una seppur sofferta tenuta dell'ecosistema da consentire un lento e meno doloroso possibile depopolamento. Ma è una valutazione molto ottimistica. Temo infatti che la situazione sia molto più grave di quanto ci è dato di sapere.
berotor (Registered) 24-11-2009 05:21

Caro pablobras
mi ricordi Wang Yang ming: "il pensiero e l'azione non possono essere scissi".
E' una dottrina splendida ma pericolosa, o forse splendida proprio perché pericolosa.
Ne è venuta fuori una bella discussione, come sempre, quando qualcuno rompe le uova nel paniere.
Saluti, roberto
pablobras (Registered) 24-11-2009 07:23

...hai colto nel segno ... bravo !
Andrea Marcon (Registered) 24-11-2009 13:59

Una cosa comunque vorrei aggiungere, anche se non è di importanza centrale nella discussione. Pablobras continua a dire che a lui gli omosessuali fanno schifo ed è così per tanti. Vero, ma da questo atteggiamento di fastidio istintivo, che riguarda anche me, non si possono ricavare delle conclusioni razionali. Non è insomma che l'istinto sia sempre portatore di verità, non è che la repulsione verso atteggiamenti omosessuali legittimi la condanna dei medesimi. Anche la merda, passatemi il paragone, fa schifo a tutti o quasi, ma è in realtà una fonte di vita.
pablobras (Registered) 24-11-2009 17:47

Mi spiego meglio : un conto è essere omosessuali e viversela nella propria sfera intima . Un altro conto è pretendere di essere accettati come normali e volere anche parità di diritti.Ribadire la repulsione verso di loro significa solo proteggerla perchè è naturale averla.
Sono loro che attaccano noi...quindi la nostra reazione è di autodifesa.
Ma la rabbia non è contro di loro poverini...ma contro chi vuole distruggere le fondamenta dell'essere.
ottavino (Registered) 24-11-2009 18:24

Bravo pablobras, concordo pienamente.
Il giochetto è che fanno passare per omofobo uno che crede nella saggezza innata dell'eterosessualità.
Sai quante volte ho lottato (verbalmente)con bande di gays nei vari blog....
Spesso portavo la seguente argomentazione: In questo mondo tutto ciò che esiste, esiste perchè femminile e maschile si sono incontrati, quindi è nostro dovere CIVILE, UMANO, IDEALE, SPIRITUALE, SOCIALE, ecc. portare in alto la fiaccola della normalità.
Il pollo che mangio a pranzo, viene da questa unione di maschio-femmina. Niente unione, niente cibo!!!
Tanto per dire quanto dovremmo considerare la sessualità. Sessualità e vita sono la stessa cosa.
pablobras (Registered) 24-11-2009 19:27

Purtroppo ottavino accusarci di omofobia è funzionale ad una strategia occulta che viene da molto in alto la quale ha come obbiettivo i giovani, cioè il futuro. Le nuove generazioni , le prime completamente senza Dio , sono vittime di una azione complessiva che tende a renderli amorfi, senza una vera identità, praticamente liquidi (Bauman), dove l'interiorità è scambiata con l'apparenza dove lo slancio vitale tipico della giovinezza represso e annichilito. Masse di androgini superficiali che come automi fanno lavori inutili per poter comprare cose inutili e vivere appiattiti nel nulla dentro.
La vita dovrebbe essere il contrario.
Cioè vivere per elevarsi spiritualmente assorbendo la vera conoscienza che ci renderà "esseri luminosi " e che alla fine della vita terrena si uniranno di nuovo consapevolmente e piacevolmente con il GRANDE SPIRITO.
ottavino (Registered) 25-11-2009 10:09

Già il grande spirito....ma il problemaè che gli esseri umani vogliono avere un "grande spirito", vogliono ricongiungersi al "grande spirito", qui sulla terra!! Mentre sono ancora viventi. E chi è il "grande spirito" qui sulla terra, ora che dio è morto? Ma è lo Stato! Ovvio.
Ecco allora le "categorie" (come la lobby omosessuale)che partono alla conquista dello Stato. Ecco la corsa al "riconoscimento" dello Stato.
Questi vogliono diventare caegoria protetta.
Purtroppo lo Stato è uno dei motori della moderntà....per forza di cose ci sbattiamo contro....
MarMar81 (Registered) 01-12-2009 10:55

Mi piacerebbe avere le conoscenze culturali per fare belle citazioni come qualcuno più fortunato di me ha fatto in precedenza. Mi limiterò a dire la mia: l'omosessualità è sempre esistita, ma è solo da pochi anni che il ricco e annoiato Occidente l'ha elevata al rango di "cosa fica, buona e giusta". Grandi artisti del passato, tutt'altro che "moderni" o "modernisti" - penso a Leonardo Da Vinci o all'aristocratico Oscar Wilde - praticavano l'omosessualità, subendo anche ripercussioni a livello sociale, delle quali erano pienamente consapevoli senza ipocriti vittimismi. Ma non esistevano i gay pride, o checchette isteriche che chiedevano a gran voce l'adozione di bambini per "scimmiottare" le coppie etero che vivono il dramma, quello sì che è vero, della sterilità. Nella propria sfera privata ognuno può fare ciò che vuole, basta che non leda la dignità e la salute psico-fisica altrui. Pur essendo etero, difendo l'omosessualità vissuta con dignità, privatamente, senza atteggiamenti provocatori o volgari. Sul discorso mascolino-femminino, comunque, sono pienamente d'accordo con chi ha scritto prima di me.
pablobras (Registered) 02-12-2009 12:40

.... MarMar81 : concordo strapienamente con quello che hai scritto.Complimenti.
MarMar81 (Registered) 02-12-2009 17:48

Muchas gracias Pablo
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