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Diritto di non-voto PDF Stampa E-mail

25 marzo 2010

Nel prossimo week end ci toglieranno - in apparenza - le catene per permetterci di andare a mettere una croce su un pezzo di carta, salvo subito dopo rinchiuderci nella nostra cella di uomini privi di qualunque possibilità di determinare il nostro destino. E' la solita farsa di questa finta democrazia, dove l'unica strada percorribile sembra poter essere solo quella di accodarsi al sistema con l'illusione di una riforma dal suo interno (vero, Grillo?). Movimento Zero continua a proporre un'altra via, senza garantire un'impossibile soluzione dei problemi ma quantomeno la dignità e la coerenza dei veri ribelli: ZERO VOTO!

Comunicato di Movimento Zero

Commenti
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MarMar81 (Registered) 25-03-2010 21:26

Concordo appieno sulla totale inutilità del voto, in queste Regionali come in qualsiasi altro evento elettorale. Però mi sorge un dubbio, e vorrei una vostra opinione: siamo sicuri che mantenere MZ fuori dall'agone politico sia funzionale all'ottenimento dei suoi obiettivi? Mi spiego, non per accodarsi al sistema ma per abbatterlo, rimanendo in toto fedeli ai principi fondanti del movimento (autodeterminazione dei popoli, decrescita e anticapitalismo, democrazia diretta, difesa delle tradizioni locali ecc.), non sarebbe opportuno, un giorno o l'altro, piegarsi - seppur mantenendo le dovute distanze - ai metodi della democrazia rappresentativa? Suppongo che ciò aumenterebbe anche la visibilità e la diffusione del movimento a livello nazionale.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 25-03-2010 22:29

Le domande di MarMar81 esigono risposte perché sono molto fondate. Quelle domande ci invitano a considerare che entrare nella competizione elettorale significherebbe utilizzarla come cassa di risonanza per farsi conoscere e acquisire visibilità. Ma se questo poteva essere vero in passato, non è più così. Non c'è più interesse per programmi che ormai sono intercambiabili e in questa palude anche le formazioni politiche minori che tentano di distinguersi affogano nell'indifferenza. Si vota per le persone, all'americana, si fa il tifo per Berlusconi o contro Berlusconi. In questo quadro desolante è più significativo astenersi. Una forte astensione obbligherebbe a prendere atto che questi riti elettorali sono un'inutile farsa. In Francia si parla di quel 50% di astenuti più che della vittoria dei socialisti o della crescita del Fronte Nazionale. Questo è un fatto salutare che può risvegliare delle coscienze. Sarebbe ora che succedesse anche da noi.
max (IP:87.2.99.59) 26-03-2010 09:54

Il clima politico in Italia è particolarmente acceso più che altro per la presenza dell'anomalia Berlusconi. Senza di lui, anche i vari Travaglio e Grillo riscuoterebbero meno successo, e tutto risalterebbe come una grottesca commedia delle parti tra chi pretende di stare finalmente "cambiando l'Italia" e chi si oppone perchè si risolvano finalmente "i veri problemi del Paese", non importa se detti da destra e sinistra o viceversa.
Inoltre, presentarsi all'agone elettorale, oltre che inutile, rischierebbe di trascinarci nella vorticosa spirale del nulla elettorale perchè finiremmo per prendere posizione riguardo a problemi che in fondo non ci devono interessare.
Io credo che per formazioni come la nostra sia essenziale il verificarsi di qualche crisi di grosse dimensioni, per esempio una crisi finanziaria generalizzata (di quelle che creano eserciti di disoccupati e fanno scarseggiare le merci nei supermercati). Purtroppo anche qui vigono regole non scritte che sono eterne.
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