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Senza sesso PDF Stampa E-mail
13 maggio 2010

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Che il progresso abbia da tempo distrutto tutte o quasi le identità e le polarità qualitative tipiche delle società pre-moderne è cosa ovvia. Che questo processo di livellamento negli ultimi decenni abbia colpito anche la sfera dell’identità sessuale e della procreazione è altrettanto palese. Basta dare uno sguardo agli ultimi fatti di cronaca per avere una conferma di questa tendenza e della sua accelerazione. Ad esempio, da un paio di anni, negli USA il comune di San Francisco ha cominciato ad emettere carte di identità senza indicazione del sesso. Foto, data di nascita e generalità del titolare sono presenti, ma mancherà la casella che identificava l'appartenente come maschio o come femmina.
E’ chiara la portata di questo fatto come segno dei tempi: anche le leggi si adeguano, infatti, al sentire comune attuale per cui le differenze sessuali non esisterebbero o sarebbero assolutamente contingenti se non essenzialmente culturali (sic!). Come prima si sono livellate le differenze identitarie, religiose, culturali, di stirpe, dovute a qualità personali nel nome della democrazia e del progresso provocando d'altra parte anomie, conformismo, mancanza di senso, adesso si arriva, in nome della tutela della privacy della propria “identità sessuale” (sarebbe meglio dire “mancanza di identità”) e per rispetto dei “diversamente normali”, a bandire anche legalmente l’esistenza della differenziazione sessuale negli umani. Ormai il cosiddetto "terzo sesso", lungi dall’essere un sintomo pericoloso della situazione cui siamo giunti, diviene concretamente, per quanto riguarda la sessualità odierna, il tipo umano che tra pochi anni sarà predominante, così com’è già oggi predominante un tipo umano sfuggente, fiaccato e schiavo di qualsiasi impulso esterno ed interno, incapace di qualsiasi slancio. Si badi bene che quando noi parliamo di “terzo sesso” in questi termini non ci stiamo ovviamente riferendo all’omosessualità naturale bensì a quella indotta, provocata da cedimenti e sbilanciamenti negli individui più deboli rispetto a stimoli sia interni che esterni.
Naturalmente tutta questa situazione generale di livellamento, sfaldamento e fisima per l’uguaglianza non doveva certo mancare di infettare anche una cosa che dovrebbe essere considerata sacra come la procreazione. Secondo degli scienziati britannici dell'università di Newcastle i maschi saranno ad esempio un optional nel prossimo futuro o al massimo saranno relegati al ruolo di persone “di compagnia”, comunque non indispensabili per la riproduzione. Tali luminari, infatti, si dicono pronti a tramutare le cellule del midollo osseo femminile in sperma. Di fatto estromettendo il maschio dal processo riproduttivo. E' la rivista New Scientist a illustrare tale aberrazione, aggiungendo che però le donne con questo metodo potranno ottenere solo bambine (perché nello sperma creato a partire dal loro midollo, mancherebbe comunque il cromosoma Y). Il che probabilmente non scontenterà certo taluni ambienti di femministe lesbiche. Naturalmente gli scienziati ci assicurano che è per il nostro bene, e come poteva essere il contrario? Servirà per combattere i problemi di infertilità e altre patologie (il problema dell'infertilità ormai riguarda una coppia su sei nel mondo occidentale e questi signori anziché riflettere su come eliminare i fattori che determinano questo handicap come l’inquinamento, vanno invece a pensare a come far partorire le donne…) ma potrebbe benissimo essere usato in tanti altri modi. Per esempio per consentire alle coppie omosessuali, sia femminili sia maschili, di avere figli con il proprio Dna.
A San Francisco abbiamo invece l'analista Greg Aharonian, che si autodefinisce subito "un provocatore”, ma sarebbe meglio definire uno sconsiderato. Aharonian vuole brevettare la tecnica che consentirebbe di ottenere sperma femminile e ovuli maschili. "Così cadrà la presunzione di superiorità del matrimonio eterosessuale fondata sulla capacità di procreare". Così la (fanta)scienza, nei laboratori e sugli animali, continua a cercare soluzioni. Tanto che gli scienziati brasiliani del Butant Institute hanno detto di essere riusciti a creare da cellule staminali embrionali di topi maschi, sia sperma sia ovuli.  Alle possibili critiche questi illustri stregoni rispondono che "non è il caso di agitare spauracchi visto che si tratta di esperimenti nelle loro prime fasi. E quindi prima di arrivare a risultati concreti ci vorranno anni". Anche perché, però, i topi creati nei laboratori dell'università di Newcastle, crescendo soffrono di seri problemi di salute. Come a dire che la natura alla fine si prende la sua rivincita lo stesso. Speriamo che se la prenda pure contro codesti scienziati e con chi li finanzia.

Alberto Cossu

Commenti
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ste.dandrea@libero.it
Stefano DAndrea (Registered) 13-05-2010 12:22

Articolo inquietante.
Lo pubblicherò prossimamente su appelloalpopolo.it, invitando ad attaccarlo, se è possibile e ovviamente a riflettere sui casi narrati.
Roberto Andreoli (Registered) 13-05-2010 15:42

Mi ricorda terribilmente due romanzi scritti un secolo fa ma entrambi estremamente vaticinanti: "Mondo nuovo" di Aldous Huxley e "Storia di quattro anni" di Daniel Halévy: anche qui procreazione artificiale industrializzata e gravi malattie causate dai pasticci degli scienziati; il tutto in un contesto culturale molto simile al nostro.
Giuseppe (IP:93.47.113.15) 13-05-2010 18:31

Ottimo articolo,che illustra problematiche delle quali purtroppo siamo gia a conoscenza. Ormai si sta arrivando a livelli difficili da immaginare anche per il più fantasioso regista o scrittore di fantascienza. Superfluo dire che sono inorridito, schifato e disgustato da tutto ciò, dal politicamente corretto che lo accetta e dagli alfieri dell'orrido progressismo che lo avvallano. Contro queste cose bisogna lottare concretamente, con forza, bisogna essere irremovibili e intansigenti. Possiamo veramente far sentire la nostra voce tramite questo blog? Quello che chiedo a tutti voi,(lo so l'argomento è stato toccato tante volte) è se veramente possa bastare una battaglia di tipo squistitamente intellettuale e teorica quale quella che si combatte tra queste ammirevoli righe,o se, invece, per problemi di immane portate come quello discusso sia più opportuna, finalmente, una politica concreta, in poche parole, di azione?
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 14-05-2010 09:42

La grande aspirazione della Modernità, inespressa ma profonda, è fare dell'uomo un Dio, dopo averne decretato la morte. Il drone senza pilota che di notte, dall'alto dei cieli, inquadra il rifugio di un nemico e, per un impulso datogli da migliaia di chilometri di distanza, incenerisce l'obiettivo con un missile (la folgore di Giove); la comunicazione istantanea garantita da una rete di satelliti artificiali; le manipolazioni genetiche come quelle evocate dall'inquietante articolo di Cossu, che fanno dell'uomo un Creatore: sono altrettante immagini di una umanità che ha spodestato Dio e se ne è assunta le funzioni. Ma è una pretesa che produce mostri. "Sarete come Dio" è la promessa del Serpente.
Misopickle (Registered) 14-05-2010 12:14

nel 1818 Mary Shelley scrisse FRANKENSTEIN, IL PROMETEO MODERNO, come un esorcismo ammonitore sulle mostruosità commettibili dall'uomo scienziato e scientista con la sua fede cieca e arrogante nella sua "scienza" ovvero, l'ennesimo falso dio. Oggi, che di falsi dèi trabocchiamo, il denaro come infernale divinità e poi potere,bellezza stereotipata, successo, "felicità" a tutti i costi, non ci resta che aspettare la fine tragica, paradossale e del tutto inevitabile nonostante le energie profuse. Fine che coinvolgerà il pianeta intero ma colpirà duro soprattutto tra gli evoluti occidentali. Non c'è alcun bisogno di una punizione divina o interventi extraterrestri, la palla è lanciata con sicumera dall'umanità intera e non può essere fermata, perchè è già partita. Il massimo cui possiamo aspirare è qualche nicchia provvisoria di biologico e di tradizionale per le nostre piccole vite, ma non vedo aprirsi molte speranze per le immediate generazioni future. La Shelley, solo 27enne e quasi 2 secoli fa, aveva capito tutto e ammonito contemporanei e posteri seppur con un romanzo, ma il suo fu un lavoro di Cassandra, come puntualmente avviene a chi ci vede chiaro. Lo saremo anche noi, delle Cassandre?
max (Super Administrator) 14-05-2010 16:17

Mi ricordo che tempo fa lessi che un deputato europeo spagnolo di area socialista, al fine di spezzare una volta per tutte questo odioso retaggio arcaico delle differenze sessuali, propose che sin dalle scuole inferiori -materne, elementari- bambini e bambine venissero indirizzati a un rapporto diverso con le cose, di modo che imparassero ad andare oltre gli stereotipi: per intenderci, ai bambini veniva insegnato a giocare con le bambole e alle femminucce ai soldatini. Così si rendevano conto che le loro tendenze che credevano naturali altro non erano che abitudini che potevano essere benissimo superate.
Rifacendomi a quanto dice Fuschini, poichè tutta la modernità ha il sapore di un esoterismo profano (basti pensare che il mondo è governato dalla massoneria finanziaria) la tendenza è di creare l'androgino. Il quale non è più però l'uomo intero che sta sopra la sessualità, ma l'uomo privato di sessualità in quanto senza forma, senz'anima. Altrimenti detto in termini tecnici, il robot.

MarMar81 (Registered) 14-05-2010 23:28

Il tema dell'articolo non mi è nuovo, se ne era già parlato circa un anno e mezzo fa. Su questo argomento sarebbe utile andarsi a informare su quel grande abominio chiamato transumanesimo: la progressiva "cyborgizzazione" dell'umanità e della natura, la creazione di tante unità bioniche programmate. Sembra follia, fantascienza o paranoie da complottisti, ma esistono numerose documentazioni di livello a riguardo: la lotta al transumanesimo dovrebbe essere presa in considerazione da MZ.
pablobras (Registered) 15-05-2010 17:34

Concordo nettamente con Mar81.
L'armonia con la natura è l'unica via.
Il Transumanesimo è una stortura evolutiva e un pericolo da contrastare.
L ' ESSERE COSMICO è il TUTTO e noi siamo una delle tante sue proiezioni evolutive. Se non rispettiamo la natura e le sue leggi, ingerendo incautamente, provochiamo la nostra perdizione e autodistruzione.
ottavino (Registered) 17-05-2010 09:56

Quanto sono noiosi e stupidi gli scienziati...con tutti questi ritrovati che non servono a nulla se non a celebrare la loro stupidità.
Propongo una sfida agli scienziati. Perchè non provate a inventare qualcosa per far tornare alla normalità i finocchi e le lesbiche? Vediamo se ci riuscite, deficenti.....
ilribelle (Registered) 25-05-2010 21:37

Questi scienziati sono degli infelici che probabilmente hanno problemi irrisolti con la propria madre e sfogano la loro miseria sul mondo. A parte queste considerazioni in qualche modo andranno fermati. Ecco un buon motivo, ecco una differenza incolmabile, ecco l'inevitabile da affrontare con il sorriso.
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