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La fobia dell'ordine delle cose PDF Stampa E-mail

di Fabio Mazza

22 luglio 2010

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Il dibattito serrato sull’allarme omofobia, che ha scaldato le platee di innumerevoli (e spregevoli) trasmissioni televisive recentemente, è, in realtà, un falso problema. Quelli che volevano una legge apposita che punisse l’ “omofobia” (che letteralmente dovrebbe significare la “paura” dell’omosessuale, in senso stretto significa la “discriminazione” degli stessi), si sono visti rispondere giustamente, dagli stessi custodi della costituzione che essi esaltano ogni giorno, che non è possibile approvare una legge del genere, perché contraria all’articolo 3 della costituzione.
L’articolo 3 sancisce il principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Ora, la legge in questione prevede come aggravante del delitto di aggressione, il fatto di avere commesso i suddetti reati per motivi di omofobia. Quindi se aggredisco una persona perché gay è più grave del caso in cui, poniamo aggredissi un biondo, perché a mio avviso troppo nordico. Ma non si capisce perché se picchio un gay per qualsiasi motivo, ciò debba essere più grave che picchiare un'altra persona, magari eterosessuale.  “Ma perché i gay vengono picchiati per motivi inerenti al loro orientamento sessuale”, parte il coro delle solite anime belle. Ma, rispondiamo noi, come si fa a dimostrare che l’aggressione vi è stata per motivi sessuali? Se aggredisco un omosessuale per motivi personali, magari senza sapere che costui lo è, e questi per accrescere il risarcimento che gli sarà dovuto e la pena inflittami, sostiene che io l’ho chiamato “frocio schifoso”? In secondo luogo: avrò diritto o no di allontanare da me, di non volere vedere, al limite anche di odiare l’omosessuale, se questo non si traduce in un comportamento violento e aggressivo? Se non compio reati contro la persona? O dovendomi omologare al diktat demo-buonista devo amare e legittimare una realtà che per me è sì degna di rispetto (che si deve ad ogni essere umano) ma fuorviante e sintomo di discentramento interno? In ogni caso il disegno di legge in questione è palesemente anticostituzionale, contrario a quella stessa costituzione che i promotori di questa legge difendono a spada tratta quando a loro fa comodo.
Ma il problema è più a monte. I gay e le lesbiche, che sono una vera e propria lobby, sostengono di volere uguali diritti e di voler essere uguali agli altri. E proprio qui si contraddicono. Difatti se si vuole essere uguali si debbono avere gli stessi diritti della massa. Non di più o diversi. Ed ecco che scatta la solita discriminazione al contrario; il solito razzismo mascherato da umanitarismo, da solidarietà sociale, da diritti umani.

Il rendersi uguali alla massa, di cui quando gli fa comodo reclamano la somiglianza, a giorni alterni, quando invece si danno al travestitismo e alle oscene parate del gay pride, rivendicano invece la loro “libertà espressiva”, e la loro diversità, è un'altra contraddizione tipica di un mondo discentrato, di persone che davvero non hanno idea di chi/cosa sono.
Si badi, non ci sono preclusioni verso l’omosessuale, per parte nostra. Libero di esprimere la sua sessualità come meglio crede, di circondarsi delle persone che meglio lo rappresentano, deve però anche capire una volta per tutte, che il relativismo culturale insito nella sistematica messa in discussione del concetto di “normalità” è un giochino che lascia il tempo che trova.
“Normalità” è una parolaccia, perché anche noi antimoderni non siamo catalogabili nella “normalità” odierna (che a nostro parere è un'anomalità in realtà, una situazione di mancanza di equilibrio delle condizioni sane e normali di una sana e normale società). Parliamo allora di “equilibrio”, di aderenza ai principi ordinatori della natura e del cosmo. Nessun dogma teologico, ma semplice constatazione della realtà delle cose, che si può constatare con l’osservazione dei cicli, delle fasi del sole e della luna, della stessa natura. Il principio che regola il tutto è l’opposizione di due opposti elementi: bianco e nero, luce e ombra, maschile e femminile. È la diversità che da origine alla complementarità che dà origine al tutto. In questo, e vorremmo che gli amici omosessuali convenissero con noi, senza sentirsi svalutati in alcun modo, l’omosessuale è un essere imperfetto, che non aderisce alla Realtà delle cose, che in un certo senso, si pone fuori dall’ordine naturale. Questo, ripetiamolo, non giustifica violenza, soprusi e ghettizzazioni, ma semplicemente ci porta a constare come il rivendicare la “normalità”, se intesa nel senso di conformità alla natura delle cose, è fuorviante se fatto da chi è, almeno sotto il punto di vista sessuale, sicuramente discentrato. Ma siccome non siamo moralisti e sappiamo come va il mondo, qui nessuno taccia l’omosessuale di “malattia”; nessuno dice che deve curarsi; nessuno dice che deve essere malmenato ed emarginato dalla società. Semplicemente pensiamo che sia ora di finirla di portare avanti una volontaria confusione dei ruoli e delle posizioni, che è tra l’altro un trend della nostra società, che già ha tentato il “meraviglioso” esperimento con i due sessi, e adesso ci prova anche con l’orientamento sessuale.
Non si può infatti far passare l’orientamento sessuale, come una scelta esclusivamente personale, come se si trattasse di una scelta del gusto del gelato: “Tu sei eterosessuale? Io invece ho preferenze per il transgender”. Non è cosi. Non può passare, per il benessere, la conservazione e la sopravvivenza di una società, il messaggio che qualunque scelta sessuale si faccia è ininfluente. Già si vedono gli effetti della decade di propaganda per cui il gay da un'ingiusta situazione iniziale “machista” dove veniva trattato da animale, è passato ad un'altrettanto ingiusta assimilazione come “di moda”, come “tanto simpatico e dolce”, come “l’amico delle donne”. La confusione di ruoli ha già messo in ginocchio la società, ora si aggiunge quella dei sessi, con ragazzini che si truccano, si mettono lo smalto e via dicendo.
Ma in tutta questa amorfa e anodina “libertà” di essere e fare ciò che si vuole, noi, come al solito, vediamo solo il dimenarsi frenetico e disperato di chi non sa chi e che cos’è. Nella ricerca sempre di nuovi significati e di nuovi ruoli vediamo solo l’incapacità di accettare un posto e un ruolo nella società. Vediamo solo una mancanza di equilibrio e di tenuta interna.
Crediamo che questa supposta legge sia assolutamente liberticida, perché andrebbe a colpire non chi aggredisce vilmente un omosessuale, nè chi lo discrimina sul posto di lavoro, nè chi lo taccia di malattia. Ma chi, come noi, rivendica semplicemente il diritto di chiamare l’anormalità con il suo nome, non per odio, non per spregio, non per paura. Ma semplicemente perché cosi è. Questo non significa una “caccia alle streghe” nè significa che non si debba avere il diritto di amare chi si vuole. Significa solo mettere dei paletti alla perdita totale di identità, di ruoli e di decenza che attraversa la nostra società. Sentiamo già le critiche che ci fioccano adosso: omofobi! razzisti! fascisti! Il solito mantra per criminalizzare chi ha opinioni non conformi al trend dominante. No. Nessuna di queste cose per noi. Solo conformi alla natura delle cose. Ma capiamo che, per l’uomo attuale che non riconosce più alcun senso che non sia quello del “faccio quello che mi pare” e “sono libero di fare ciò voglio”, in spregio ad equilibri che hanno regolato il mondo per migliaia di anni -e che per questi uomini sono e rimangono solo, nella loro cecità, non adesione incondizionata alla Realtà delle cose, ma patriarcalismo, sopraffazione, imposizione- tutto questo sia come il fischio del vento.

Commenti
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Giovanni Marini (Registered) 22-07-2010 10:36

E' del tutto evidente che lo stato di omosessualità non è normale. Chiunque usa violenza ad un'altra persona con questa motivazione è un essere spregevole, né più né meno che un razzista. Se non vado errato il nostro codice prevede già delle aggravanti per atti di violenza ingiustificati o particolarmente odiosi e i giudici possono applicare queste aggravanti valutando caso per caso.
Perchè allora si vuole introdurre una legge ad hoc? Il sospetto che ci siano pressioni in tal senso da ambienti gay è legittimo, oltretutto sarebbe una legge discriminatoria alla rovescia, come ben spiegato nell'articolo di Fabio Mazza.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 22-07-2010 13:16

Un solo argomento potrebbe essere addotto per affermare che l'omosessualità può non essere sempre contro natura. L'argomento sarebbe: in una situazione di sovrappopolazione, l'omosessualità è una sorta di astuzia della Natura per limitare le nascite. Mi sembra un argomento molto debole. Fra l'altro questo attribuire una volontà alla Natura (lo vuole la Natura, provvede la Natura, la Natura si ribella...) non fa altro che usare il termine Natura al posto di Dio. Condivido in pieno la tesi di Fabio Mazza, che ha anche il merito di basarsi su robusti fondamenti giuridici e di non essere politically correct.
Nicola (Registered) 22-07-2010 17:17

A me sembra che negli "equilibri che hanno regolato il mondo per migliaia di anni" ci sia sempre stata anche una certa percentuale di omosessualità. Non è una novità del mondo attuale. E gli abitanti del pianeta sono sempre stati in continuo aumento.
Se non è normale l'omosessualità, è normale che ci siano omosessuali.
Riguardo l'aggravante ai reati, pienamente d'accordo con l'autore.
h2otonic (Registered) 22-07-2010 21:57

Infatti di veramente anormale c'è solo la sarabanda che starnazza intorno a queste persone. Usando delle vicende personali per volgare e scontata sociologia.
buzzeduzzy (Registered) 23-07-2010 18:07

esatto nicola,certo che son sempre esistiti nel corso della storia...ma ti è mai giunta notizia che un tempo lontano volessero anche loro sposarsi o,cosa piu agghiacciante,adottare dei figli?
è questo dare diritti a tutti tipicamente moderno che mi fa voltare lo stomaco..certi diritti dati a casaccio hanno dei costi sulla società...
www.arcadianet.blogspot.com
simone.org (Registered) 28-07-2010 11:08

Sono d'accordo.
A ciò si aggiunga che il alvoro degli ultimi governi e degli apparati culturali, comunque, non ha fatto nulla per la situazione dei diritti degli omosessuali in senso stretto (io non sono contrario alla possibilità che si sposino) che sono persone comuni e come tali andrebbero riconosiute.
In compenso sono state sdoganate le checche isteriche, i trans mezzi operati, i finocchi che sono elementi distorti di una categoria come lo sono i machi da folklore o le zoccole.
MarMar81 (Registered) 28-07-2010 19:11

Sono pienamente d'accordo con l'intervento di Simone. Anch'io non sono particolarmente contrario all'idea che possano sposarsi o che comunque possano vedere regolamentata a livello giuridico la convivenza tra due omosessuali (non parlerei però di matrimonio in senso stretto, ovviamente). Sono invece assolutamente e inderogabilmente contrario ad ogni forma di adozione, anche solo per una questione di principio: quanto a lungo vorrà l'uomo sfidare e sbeffeggiare la Natura? Non abbiamo ancora capito che qualsiasi cosa possiamo cercare di fare, vincerà sempre Lei?!
MCH (Registered) 10-08-2010 16:00

Salve a tutti, sono Ale. Mi sono iscritto per rispondere a questo articolo, perchè mi aspettavo un'analisi più profonda o per lo meno diversa sulla questione omosessualità e relativi diritti da un giornale che si definisce ribelle. Ciò che si legge in questo articolo è in sinstesi il pensiero di moltissimi italiani che poco informati e non avendo amicizie omosessuali (dichiarate) ripete uno schema culturale che gli è stato presentato fin dalla nascita senza possibili alternative, dove la diversità è trattata con scherno e infondate paure.
Ma partiamo dall'inizio dell'articolo, dove si richiama l'articolo 3, in quell'articolo si afferma in sintesi che tutti i cittadini sono uguali di fronte la legge , nel senso che chi viene giudicato lo è al di là di sesso, religione, razza, etc. ma se questa persona ha commesso un reato nei confronti di una persona perchè questa è ad esempio ebrea, di colore, il reato ha come aggravante il razzismo. L'aggravante omofobica o transfobica in Italia non esiste e se due persone dello stesso sesso o trans perchè passeggiano mano nella mano col proprio partner vengono aggredite, la legge considera questo reato semplicemente come una comune aggressione, a scapito chiaramente di chi è gay o trans e vorrebbe solamente passeggiare mano nella mano con la persona che ama, ma non trova nello Stato una forma di tutela e per cui non si sente al sicuro di manifestare il proprio affetto come tutte le persone eterosessuali alla luce del sole. Se esistesse la legge sarebbe compito del giudice dimostrare se un' aggressione avrebbe tali aggravanti o meno come per qualunque altro reato e quindi accertare se è stato pronunciato "frocio schifoso" o se l'aggressione è scaturita dall'aver visto due persone dello stesso sesso mano nella mano.

Le lobby (questi brutti cattivoni che tramano all'oscuro a scapito nostro ;-) ), o chiamiamole associazioni, incalzano i governi per ottenere diritti come ad esempio il matrimonio o unioni civili perchè sia riconosciuto il ruolo e la figura di chi non è eterosessuale nella società.(Esistono già in molti Paesi e non mi sembra che abbiano gravi problemi sociali derivanti da tale riconoscimento,anzi moltissime persone vivono se stesse senza i problemi(paure,depressioni,suicidi...) che scaturiscono da una società che non li accetta ).

Il gay pride è in parte un carnevale, cioè la giornata in cui si fa ciò che non è permesso durante altri 355 giorni, da qui i colori e l'esagerazione, ma un gay pride se lo si è visto veramente è composto anche da gente assolutamente comune, genitori orgogliosi dei propri figli, associazioni, bears e altro ancora, ma la tv è uno schermo rettangolare e taglia fuori dalla realtà quello che non inquadra e a quanto pare una parata di gente comune non interessa nel piccolo schermo.

"L'equilibrio o l'aderenza a principi ordinatori della natura e del cosmo" sono gli stessi argomenti di chi ha fede nei dogmi teologici e purtroppo la realtà delle cose è quella che è e non quella che si vorrebbe che fosse. Come le fasi del Sole, della Luna, l'omosessualità esiste da sempre, punto. E tra il bianco e il nero, nella realtà, esistono infinite sfumature di grigio. Mi dispiace ma l'ordine naturale delle cose non lo decide Fabio Mazza, ne il Papa e nemmeno io, ma ho la possibilità di fare capire che nella realtà delle cose esistono individui differenti. E come dice il signor Mazza è ora di finirla di portare avanti una "volontaria confusione dei ruoli e delle posizioni" , chi è omosessuale è omosessuale, i ruoli e le posizioni che ogni società dà ai propri individui sono un discorso differente(ad es. società matriarcale, patriarcale) e sono regole che si modificano nel tempo.
Sono d'accordo sul fatto che non si possa fare passare l'orientamento sessuale come una scelta esclusivamente personale, infatti non si tratta di una scelta, si parla di orientamento apposta per non creare confusione. L'orientamento lo si scopre.

Spero di avere fatto capire che esiste una realtà che non può essere facilmente ignorata con pregiudizi come il "discentramento interno", "normalità" o "equilibrio","confusione" che in ultima analisi si potrebbe dire che scaturiscano da "mancanza di equilibrio e di tenuta interna" nel caso si capisca che la realtà delle cose sta nella stessa realtà e non in quello schema mentale che ci viene trasmesso in un dato luogo da quando nasciamo.

Ale

PS: Fabio lei non è nè omofobo, nè razzista e nè fascista ma ha opinioni totalmente conformate al trend dominante.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 10-08-2010 17:24

Ale, la legislazione prevede già l'aggravante in caso di aggressione "per futili motivi". Un'ulteriore specificazione a garanzia degli omosessuali finirebbe per considerarli una sorta di specie protetta, il che non credo debba far piacere agli stessi omosessuali che vogliono vivere serenamente la loro sessualità, senza sentirsi individui speciali da tutelare più degli altri e senza vittimismi fuori luogo ed esibizionismi. Oggi si è ribelli proprio quando ci si rifiuta di aderire a questi luoghi comuni apparentemente progressisti.
Non so se Fabio vorrà replicare al nostro gentile interlocutore, da parte mia do ad Ale un cordiale benvenuto.
MCH (IP:93.144.146.207) 11-08-2010 03:34

Ciao Luciano, grazie!! Quello che manca nella legislazione italiana è un riferimento preciso alle tendenze sessuali,mentre esitono già direttive europee (a cui l'Italia dovrebbe adeguarsi) che aggiungono a razza, sesso, colore della pelle, etc., anche le tendenze sessuali. Io vedo questa specificazione come il sancire un diritto all'uguaglianza di chi nella vita quotidiana è discriminato, non certo una sorta di privilegio, è ben diverso essere pestato per futili motivi o perchè una persona omofobica un giorno ha pensato di passare all'azione. Interessante è notare che una legge sulle discriminazioni su orientamento sessuale esiste già ma solo all'interno delle pubbliche amministrazioni.
Pensa Luciano se fossi discriminato perchè sei eterosessuale e se passeggi insieme a tua moglie ti pestassero, per carità non fare la vittima e non chiedere che tu venga rispettato come persona, ti hanno pestato per futili motivi; i motivi purtroppo non sono futili e anzi sono orrendi!

Personalmente leggo Fini da circa 5 anni, da quando ha iniziato il suo blog, e mi sono imbattuto solo ieri su questo giornale on line. So che cosa si intenda per ribelle, secondo le parole di Fini. Ma quello che c'è scritto in questo articolo in sintesi è che chi ha orientamento sessuale differente non ha bisogno di una tutela legislativa perchè già uguale agli altri e a seguire lo si discrimina attraverso un a serie di pregiudizi( discentramento,etc.) motivata da un ordine delle cose naturale deciso dal giornalista e da una confusione dei ruoli. A dimostrazione della discriminazione rileggerei anche i commenti degli altri utenti.
Inoltre, nell'articolo si usa come pretesto il pensiero di Fini sulla confusione dei ruoli che nei suoi scritti ha ben altra connotazione e riguarda la critica sul cambiamento avvenuto con la modernità del ruolo della donna e dell'uomo all'interno della famiglia, ma credo che bisognerebbe chiedersi che ruolo avessero chi aveva orientamento sessuale non eterosessuale prima della modernità, per darsi una risposta corretta e non liquidare tutto con la confusione dei ruoli.
A mio parere il discorso sull'orientamento sessuale in Italia non è mai stato affrontato e si va avanti aggiungendo ai pregiudizi di un tempo, le caratterizzazioni stereotipate ed esagerate della tv. Sai con quanti gay hai a che fare, Luciano e nemmeno te ne rendi conto?

A presto, ora vado sono stanco morto.

Ale
ottavino (Registered) 12-08-2010 12:11

La questione sollevata da MCH è interessante perchè ogni tanto te la ritrovi nei blog. In sintesi gli omosessuali chiedono: ma perchè ci discriminate? E vorrebbero una spiegazione logica che si possa dibattere. Ne segue un dibattito e di solito nessuno convince nessuno. Quindi la questione rimane aperta e insoluta.
Abbiamo poi un presidente di regione dichiaratamente omosessuale e omosessuali un pò dappertutto, quindi la cosa diventa sempre più difficile.
Io credo che nella attuale situazione sociale èevidente che prima o poi gli omosessuali otterrano quello che vogliono e non ci vedo niente di grave. La cosa grave è invece la degenerazione sociale di cui il numero esponenziale di omosessuali è solo la punta di un iceberg. Infatti l'omosessualità è solo il prodotto di una situazione degenerata a tutti i livelli. Opporsi all'omosessualità dovrebbe significare opporsi a questa sorta di totale degenerazione. Purtroppo questa totale degenerazione biologica, sociale, culturale, spirituale, politica, relazionale, emotiva, economica, ecc. non viene vista nella sua integrità. Ora, questo fatto come fai a spiegarlo a un omosessuale che fa le sue rivendicazioni? Apparentemente queste rivendicazioni sono logiche, ma è la logica di base della nostra società che è sbagliata. Quindi è molto dura far capire quello che vogliamo dire e fare quando ci opponiamo all'omosessualità. In realtà sarebbe un opporsi a una degenerazione generalizzata, ma è difficile farlo comprendere, perchè tutto è degenerato.
max (IP:79.1.93.248) 12-08-2010 13:55

Infatti la questione dell'omosessualità si inserisce perfettamente in quella della modernità, entro i cui limiti tutte queste rivendicazioni acquisiscono un senso e una giustificazione, persino l'adozione di figli da parte degli omosessuali -ammesso che già in alcuni Paesi non ci siano già arrivati. Non è un caso che greci e romani antichi, che pure godevano di parecchie libertà ma sempre entro i limiti di una visione arcaica, vivevano in modo molto sereno l'omosessualità -e in generale tutta la sessualità- ma nessun greco si è mai sognato nemmeno di avanzare la richiesta di legalizzare i matrimoni omosessuali. Questo perchè la visione del cosmo -quella su cui Ale ironizza- era patrimonio di tutti, etero e omo, e nessuno si sognava di metterla in discussione. Laddove invece la visione moderna, schizoide e conflittuale, da una parte porta a una ripugnanza quasi patologica verso qualsiasi sessualità che non sia "normale", dall'altra pretese assurde di "normalizzazione" da parte degli omosessuali (matrimonio, adozioni) in seno a una dimensione moderna, borghese, che loro stessi fino a pochi decenni fa apertamente disprezzavano. E' chiaro che entro questi parametri il conflitto è irrisolvibile.
MCH (IP:93.144.146.207) 12-08-2010 13:59

Ciao Ottavino, poterne parlare è già un bene, fino a pochi anni fa non sarebbe stato possibile e per me siamo all'inizio di una fase di transizione in cui il confronto è necessario per fare comprendere ciò che è un orientamento sessuale differente dall'eterossessualità. Vendola, che hai citato, rende più complesso (perchè è la realtà complessa) accettare l'omosessualità perchè non ricade nello stereotipo sull'omosessuale che la nostra cultura ha finora tollerato(la "checca" da deridere).
Per quanto riguarda la connessione tra degenerazione sociale e omosessualità, è necessario dimostrare che esiste questa connessione senza trincerarsi nella scusa che è di difficile comprensione per l'interlocutore, ti giuro che se mi impegno posso farcela ;-)
A parte del discorso precedente, ma è poi vero che sia tutto degenerato? è vero che la modernità ha prodotto molti guasti, ma non c'è nulla di positivo in questi ultimi 300 anni? Se non sbaglio Fini dice che, abbagliato dai cambiamenti apportati della modernità, l'uomo ha rifiutato cose del passato che a ben vedere funzionavano meglio ed erano adatte all'uomo e al suo ambiente. Spero che il pensiero antimoderno non sia anche esso un rifiuto a priori di tutto il nostro "passato moderno" e riesca a distinguere ciò che può essere salvato da ciò che è meglio cambiare.
ottavino (Registered) 12-08-2010 14:28

Se aspettiamo che dicano al telegiornale che siamo degenerati, potremo aspettare un'eternità, tanto questo non accadrà mai. E' chiaro che la degenerazione la vede solo chi ha una sensibilità fuori dagli schemi. Ad esempio io ritengo che gli occidentali siano dei barbari perchè producono rifiuti e poi li inceneriscono. Ma non potrò mai dimostrarlo. Al contrario tutti crederanno che gli afgani sono dei barbari perchè pretendono di scopare con la propria moglie, come è accaduto con la richiesta di legge che poi è stata respinta. Lo stesso è per gli omosessuali. Io potrei affermare che si diventa omosessuali quando si è nella pancia della mamma, perchè la mamma ha uno stile di vita scorretto, in particolare si alimenta di cibi dolci in eccesso e poi ne distribuisce generosamente al figlio durante la sua crescita, ma non potrò mai dimostrarlo. Questo crea numerosi problemi. Insomma, non è facile vedersi allo specchio, sapersi autogiudicare, soprattutto oggi in un mondo dove prevale il lassismo, il vittimismo, l'indolenza, l'abbuffarsi, ecc. In questo senso è preclusa alla massa, alle istiutzioni e di conseguenza alla società qualsiasi forma di conoscenza e elevazione. Solo l'individuo può ascendere, la massa priva di una guida può solo farsi del male.
MCH (IP:93.144.146.207) 12-08-2010 15:25

Se affermi (per assurdo) che si è omosessuali già nella pancia della mamma, non è possibile affermare una relazione tra omosessualità e degenerazione della società. Se affermi che i dolci sono la causa dell'omosessualità i grassi sarebbero tutti omosessuali o almeno un figlio che ha una madre che si rimpilza di dolci è gay.
Il fatto è che non si sa nulla delle cause ( genetica, ambientale, sociale, la vita vissuta? nessuna di queste cose la spiega) dell'orientamento sessuale e se i gay sono sempre esistiti, sono esistiti nelle fasi di crescita e di declino di ogni società. Forse si rendono più visibili nei momenti di declino? Nella repubblica di Weimar a Berlino erano visibili, 10 anni doo erano nei campi di concentramento.

MCH (IP:93.144.146.207) 12-08-2010 15:48

Ah, dimenticavo. Riguardo la questione sul relativismo culturale che poni, è giusto restringere il campo all'Italia nell'Europa di oggi. Chiaramente se in Afghanistan parli di omosessualità hai scelto di morire, perchè la legge deriva da Dio e se è Dio a dettare legge non c'è ragione che tenga. Ma in Italia abbiamo alla base (al di là delle influenze del Vaticano) delle nostre leggi dei principi che sono stati scelti dagli uomini. Principi che possono essere mutati, allargati, etc col fine di tutelare le minoranze se una democrazia si vuole chiamare come tale. E se l'orientamento sessuale è fonte di discriminazione è giusto avere una tutela o altrimenti lasciamo la situazione com'è e ammettiamo che chi è trans, omosessuale venga discriminato perchè in fondo pensiamo che sono persone un po' disturbate.
MCH (IP:93.144.146.207) 12-08-2010 14:54

Ciao Max, anche nella Grecia e Roma antica, avvenivano discriminazioni sull'orientamento ma queste erano diverse ed erano basate sul ruolo assunto(non era ammesso l'uomo anziano passivo) e sul ceto sociale(lo schiavo non doveva essere l'attivo nel rapporto con un cittadino). Sicuramente come dici c'era una visione più serena della sessualità.
La visione del cosmo(non ho mai ironizzato, ho detto che era arbitraria la visione di Fabio) tra l'antica grecia e la modernità è cambiata tante volte( ad es. l'umanesimo rinascimentale), qualcuno si sarà sognato di metterla in discussione, non penso che sia arrivata la modernità dal giorno alla notte e con un colpo di scure ha cambiato ogni cosa.

Per quanto riguarda i matrimoni, in Italia si è affermata la linea delle unioni civili. Le adozioni avvengono in parte degli stati di usa e canada e 5/6 stati europei, ma esistono nella realtà, al di là degli istituti giuridici, molti genitori naturali LGBT. Nell'antica grecia non si erano mai sognati di chiedere l'adozione ma essendo che non c'erano troppi ostacoli nei rapporti col proprio sesso, penso che avere moglie, avere una'amante dello stesso sesso e avere dei figli non era visto come una contraddizione e ne tantomeno rendeva un problema l'educazione dei figli.
La visione moderna (direi piuttosto odierna) sulla sessualità la vedi come schizoide e conflittuale perchè nel momento in cui si pone una questione si pongono due visioni in antitesi e ci sarà una parte di persone che la pensa in un modo e una in un'altra finchè una delle due visioni viene accolta o si trova un'alternativa a entrambe.
ottavino (Registered) 12-08-2010 17:07

"Se affermi che i dolci sono la causa dell'omosessualità i grassi sarebbero tutti omosessuali o almeno un figlio che ha una madre che si rimpilza di dolci è gay.". Ecco la logica in azione!! E' meraviglioso osservarla!!. E come ci fa sbagliare!.
No, MCH, non è così. Non tutti i figli di donne mangiatrici di dolci diventano omosessuali. Solo alcuni. Poi servono altre condizioni, che non sto a specificare perchè non trovo necessario una lezione sull'argomento.
Ti dirò invece che mi rendo conto che sta avvenendo un altro fenomeno interessante che è il seguente: gli omosessuali da qualche parte sono privi di una identità. Infatti stanno lì a chiedere: ma perchè non ti vado bene? Cercano di smontare ogni pretesa dei loro antagonisti facendo di tutto per farsi accettare, cercano "il dibattito", ma tanto si sa già in partenza che non accetteranno quello che gli dirai.
Ebbene caro MCH, mi sei capitato fra i piedi ed è giusto che tu sappia che: per me non fa alcuna differenza se un omosessuale viene trattato al modo iraniano o olandese. Che possa adottare dei figli o venga impiccato per me è lo stesso. Dipenderà dal temperamento dei popoli che in maniera sovrana decideranno quello che vogliono fare. La cosa non mi riguarda. Non ho ambizioni di cambiamento sociale. Per me "gli omosessuali" sono soltanto uno dei tanti raggruppamenti di individui che in nome di nonsisabenecosa hanno deciso che vogliono conquistare un pezzettino di mondo, vogliono riconoscimento dal mondo, vogliono AVERE, non gli basta essere.
Perciò mettiti l'animo in pace, anche se nei confronti dell'omosessualità niente si può dimostrare, ci sarànno sempre delle persone che ISTINTIVAMENTE lo percepiranno come qualcosa da lasciar perdere. Quindi qualsiasi battaglia sociale facciate, anche se la vincete, avrete sempre perso.
MCH (Registered) 12-08-2010 18:39

Ok, grazie per la discussione Ottavino.
ottavino (Registered) 12-08-2010 19:01

Prego, grazie anche a te.
MCH (Registered) 13-08-2010 01:21

Scusami Ottavino se riapro un'altra volta la questione, anche se ho visto che non ti interessa discuterla.
Volevo chiederti quali condizioni servono a determinare l'omosessualità , me li puoi specificare visto che potresti dare una lezione sull'argomento. Una di queste potrebbe essere l'influenza dello zucchero che affermavi qui sopra. E' una mia semplice curiosità, ti giuro, poi non ti rompo più le scatole.

Non vorrei che sembrasse che mi sono iscritto solo per fare spam o rompere l'anima al prossimo. L'argomento dell'articolo mi interessava perchè trattato in maniera superficiale e volevo capire le opinioni di chi è stato influenzato dal pevsiero di Fini.
ottavino (Registered) 13-08-2010 08:36

Non siamo altro che ambiente. Quindi considera tutto l'ambiente passato e presente che contribuisce a formare quello che siamo. L'ambiente ha determinate caratteristiche. L'ambiente ci forgia. L'ambiente è il DNA.
ottavino (Registered) 13-08-2010 09:44

Fattori ambientali che possono favorire l'omosessualità sono: una predisposizione genetica della madre, disordine a tutti i livelli (alimentare, mentale, comportamentale), scorrette abitudini alimentari, uso di farmaci e/o droghe.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 13-08-2010 10:58

Scusate se mi intrometto ancora. Lo faccio per precisare che l'opinione di ottavino, rispettabilissima, che siamo interamente determinati dall'ambiente, non deve essere considerata un punto qualificante di Movimento Zero. Abbiamo diverse opinioni. Io per esempio penso che ciò che siamo è determinato da tre fattori, più o meno nella stessa misura: l'educazione familiare, l'influenza dell'ambiente sociale più vasto e un'indole personale, un'inclinazione naturale che rende diversissimi fratelli cresciuti nella stessa famiglia e sopttoposti alle stesse sollecitazioni ambientali.
ottavino (Registered) 13-08-2010 11:34

Fantastico Luciano! Meno male che qualcuno tira fuori opinioni e si parla. E' ovvio che le mie sono solo posizioni personali.
ottavino (Registered) 13-08-2010 11:54

Il fatto è che noi abbiamo delle abitudini che non conosciamo per quanto invece facciamo finta di saperlo. Prendiamo una semplice aspirina. Nel foglietto illustrativo del medicinale ci sono descritti gli effetti collaterali. Ma la scienza può dirci quali sono gli effetti a lungo termine di un consumo continuativo di aspirina? Non lo sappiamo.La scienza non può calcolare tutte le variabili chimiche del nostro corpo. La scienza può dirci quali sono gli effetti a lungo termine di un consumo quotidiano di due merendine Kinder?. Il punto per me è proprio questo: in realtà nessuno sa niente, ma veniamo indottrinati a non mettere in discussione la vulgata corrente.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 13-08-2010 13:29

Sono scettico sulla riduzione dell'uomo a processi biochimici. "L'uomo è ciò che mangia" è un presupposto del pensiero positivista e il Positivismo è la quintessenza di quella Modernità contro cui ci siamo mobilitati. L'indole innata che ci fa diversi da fratelli cresciuti con lo stesso regime alimentare, con gli stessi condizionamenti familiari e gli stessi influssi sociali, è qualcosa di misterioso che potrebbe farci ipotizzare la reincarnazione come la presenza in noi di uno spirito con un'impronta che viene da Altrove. Non mi esprimo su ciò che resta misterioso, mi limito a prendere le distanze da un materialismo estremo.
ottavino (Registered) 13-08-2010 14:55

Ammettiamo che i medesimi influssi producono persone diverse, ma il punto di partenza non è mai lo stesso. La genetica ci dice che ognuno ha un suo DNA. Quindi diversi DNA risponderanno in maniera diversa a stimoli ambientali simili, ma mai uguali.
Inoltre io non credo in questa storia del materialismo, del positivismo e di tutti questi ismi. Noi dovremmo cercare semplicemente una teoria unificante spirito e materia.
Ce li hanno fatti vivere come separati, ma tante volte ho letto che dovrebbero essere una cosa sola.....
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 13-08-2010 23:24

La mente, che non è osservabile né misurabile, è la risultante delle complesse interazioni delle sinapsi del cervello o al di là di questo c'è un residuo che mai potremo ridurre a una qualche teoria unificante? Se è vera la prima ipotesi, ci ricollochiamo nel materialismo, se formuliamo la seconda ipotesi riproduciamo il dualismo fra materia e spirito. Temo che non sia possibile pervenire ad alcuna teoria unificante, per quanto questo intento sia molto lodevole e suggestivo. Comunque siamo partiti dal tema dell'omosessualità e siamo pervenuti a un vicolo cieco, mi sembra. Quando si fanno asserzioni non verificabili, si può dire tutto e il contrario di tutto.
ottavino (Registered) 14-08-2010 10:07

Ma certo che non è dimostrabile! L'ho detto subito. Non voglio avere pretese scientifiche.
D'altra parte, anche la scienza sarebbe con le spalle al muro se la maggior parte della gente si rendesse conto che neanche loro possono dimostrare granchè.
La vita e i suoi meccanismi sono un soggetto comunque avvolto nel mistero.
La discussione è iniziata perchè MHC domandava: "Dimostrami la relazione tra il mondo degenerato e l'omosessualità". E io ho dato una risposta, ma non è certo scolpita nella pietra.
Ma se mi chiedessero: "ma perchè ti opponi agli omosessuali?" risponderei: mi oppongo a una deriva generale, non precisamente all'omosessualità. In fondo un'omosessuale è semplicemente brutto!! Bello è quando un uomo contiene una certa dose di virilità e la donna una certa dose di dolcezza"
MCH (IP:93.144.146.207) 14-08-2010 14:29

La discussione era partita dall'articolo rispetto i diritti e ordine delle cose e ho cercato di dimostrare che si stesse facendo passare come idee antimoderne dei pregiudizi radicati nella società. Poi non ho avuto una risposta sulle mie argomentazioni o perchè sono condivisibili o perchè le si vuole ignorare o perchè è vacanza e non si legge il forum.

La discussione con Ottavino si è via via allontanata dai temi principali, perchè gli chiedevo spiegazioni sul perchè l'omosessualità avesse sempre un qualche elemento di negatività associato (degenerazione sociale, abuso di droghe,dolci o un qualunque problema avvenuto nell'ambiente,persona,dna). La risposta personale di Ottavino qui sopra, chiarisce al di là delle cause sull'omosessualità( che sono in fondo la ricerca di una razionalizzazione dell'atteggiamento discriminatorio) , perchè avvengono le discriminazioni:l'omosessuale è brutto(cioè è differente e fino da quando siamo piccoli ci hanno insegnato a disprezzarlo). Ma quando scoprirai che parte degli omosessuali sono più virili della media degli uomini eterosessuali e che gran parte degli omosessuali sono altrettanto virili quanto la media degli uomini etero, a quel punto penserai?:"oh finalmente, che bello, che uomo virile, andrà pure con gli uomini ma non è come tutti quei froci che conoscevo fino a ora!"

Scusatemi se ho contribuito a deviare il discorso, ma forse sarebbe più semplice per tutti seguire la discussione se aggiungiamo le risposte attinenti all'articolo alla fine dei commenti e si commentasse invece la singola risposta per altre questioni.
ottavino (Registered) 14-08-2010 15:52

Allora MCH. Chiariamo una cosa. Un conto sono le mie ipotesi sulle cause dell'omosessualità. Un altro sono i risvolti sociali della medesima.
Puoi comprendere bene che non molte persone siano interessate a comprendere le cause vere o presunte dell'omosessualità. Anche presupponendo che io avessi ragione nessuna madre si sognerebbe di smettere di consumare gelati o di prendere farmaci. Quindi le cose andranno avanti come devono andare.
Il nostro può definirsi come un esercizio intellettuale, nient'altro.
Però la massa, cosa può fare la massa? La massa ha una sola possibilità: mantenere un gusto estetico corretto. Cioè essere in grado di distinguere, il bianco dal nero, il buono dal cattivo e via dicendo. Deve perciò essere in grado di discriminare. Proprio discriminare! Quindi la gente deve essere in grado di fare proprio quello che tu vuoi impedirgli! Tu vorresti che tutto diventasse uguale. Un mondo incolore, senza sapore, senza possibilità di distinzione tra omo e etero, ad esempio. Ma in questo modo sarebbe il caos.
Io invece sostengo che bisogna saper riconoscere: L'omo e l'etero, il vero dal falso, il verde dal giallo.
Insomma che si mantenga l'istinto sano! Perchè proprio questo è quello che avviene con l'omosessualità: l'istinto si compromette, la naturale bussola umana che ci guida verso l'altro sesso è perduta.
Si impone una scelta. Chi bisogna sacrificare, il giusto e naturale istinto dell'uomo o gli omosessuali? Non c'è dubbio che io sacrifico i secondi.
So che può essere doloroso, ma chi ci ha condotto a dover combattere questa guerra? Voi.
MCH (IP:93.144.146.207) 15-08-2010 02:53

La distinzione tra omo e etero esiste ma dovrebbe essere vista a mio avviso come la distinzione tra verde e giallo, diresti mai che il verde è un colore sano?

L'istinto dell'omosessuale o della lesbica va verso lo stesso sesso, come quella dell'etero è naturale che vada verso quella del sesso opposto. L'istinto non è compromesso, tutelare chi è GLBT o accettare che esistano non significa costringere chi è etero a diventare gay, al massimo conosceresti qualche persona con preferenze sessuali differenti ma belle,brutte,stronze, superficiali,simpatiche,antipatiche quanto le altre persone che conosci. I risvolti sociali li puoi vedere in stati dove esistono già questi diritti, ad esempio la Svezia, che continua ad avere un tasso di natalità alto e i problemi sociali che ha sono uguali a quelli che aveva prima: alcoolismo, microcriminalità, difficile gestione dell'immigrazione. Ciò che è cambiato è che le relazioni gay sono vissute alla luce del sole e se dici che sei gay alle persone è come se gli avessi detto una qualunque altra cosa.

Non è una guerra, dare diritti a un gruppo di persone non vuole dire compromettere l'istinto di chi è etero. Questa è una questione mal posta, allo stesso modo di quando sotto l'ultimo governo Prodi si parlava di Pacs e si è inscenata una finta guerra tra Pacs e Famiglia. Sono state messe due questioni in antitesi, che non aveva senso mettere, far passare i Pacs non significava ledere i diritti delle famiglia e ne tantomeno metterne in crisi il modello. Anzi credo che in Italia ci sia un forte bisogno di sostegno della famiglia, il calo demografico a mio parere è dato da una sbagliata ripartizione delle risorse economiche.

Buon Ferragosto Ottavino! gli altri mi sa che sono tutti al mare, ma per fortuna piove ;-)
ottavino (Registered) 15-08-2010 05:35

Tu puoi prendere tutti i diritti che ti daranno. Ma l'omosessualità resta.
E' come con gli invalidi. La società gli da la pensione, ma l'invalidità resta un problema loro.
Per quanto riguarda le famiglie: nessun sostegno. Ma non vedi che il problema è proprio questo interventismo statale? Lo stato come ultima istanza, lo stato eletto a Dio che può e non può, Dio è morto e gli uomini l'hanno sostituito con lo stato ( ma io non sono un libertario che voglio l'abolizione dello stato). Lo stato che si indebita....che noia 'sto stato.
MCH, non rinuncerò mai a credere che gli omosessuali hanno l'istinto rovinato.
Saluti anche a te!.
MCH (IP:93.144.146.207) 16-08-2010 17:40

Il problema della omosessualità non è un problema. I problemi per un omosessaule nascono se non accetta una caratteristica di sè perchè fin dalla nascita ha solo avuto esperienze di discriminazioni e derisioni verso l'omosessualità. In secondo luogo i problemi per un omosessuale esistono all'interno di una società che non accettata la sua esistenza e dignità.

Non rinunciare a credere che gli omosessuali hanno l'istinto rovinato, per carità! Hai questa certezza così solida supportata dal tuo istinto e non da argomentazioni, ma il tuo "naturale istinto" che ti fa dire che l'omosessualità è sbagliata è frutto dell'educazione, non di un istinto innato.
ottavino (Registered) 17-08-2010 11:29

Bene, MCH. Come vedi si torna al punto di partenza.
Potrei vantarmi di aver già previsto tutto. All'inizio della discussione infatti dicevo che già in molti blog mi era successo di imbattermi in omosessuali e che il dibattito finiva sempre nello stesso modo.
Non mi resta che una domanda: sei soddisfatto delle risposte ottenute? Hai almeno capito il tipo di persona che legge Fini? Ma soprattutto: a che ti serve andare in giro a fare domande se questo ti serve solo a confermare le tue certezze? Potresti usare il tempo in modo migliore.....
MCH (IP:93.144.146.207) 17-08-2010 13:31

Certo che sono soddisfatto, purtroppo c'è stata occasione di parlare solo con te Ottavino, mi sarebbe interessato anche parlare con altri, ma è stato interessante confrontarmi con te, anche perchè sono venuti fuori molti argomenti. Ognuno è rimasto della proprio opinione, ma non è che sia fondamentale convincere un'altra persona, ma a ben vedere qualcosa nelle nostre argomentazioni è cambiata in questi post.
Fare domande serve, credimi se possono cambiare le mie certezze è solo un bene farle, l'effetto può essere destabilizzante in alcuni casi ma riuscire ad accettare i cambiamenti che comportano mi fanno crescere.

Potrei usare il mio tempo in modo migliore è vero, anche tu potevi usare il tuo tempo in maniera migliore piuttosto che sprecarlo con chi non vuole cambiare le proprie certezze,lo sapevi fin dall'inizio. Eppure hai continuato a rispondere, ma forse le questioni che ti ponevo erano(spero) interessanti.

Saluti, Ale
ottavino (Registered) 18-08-2010 07:55

Certo, le questioni sono interessanti, grazie. La vita intera è interessante e misteriosa.

Ciao.
Fabio Mazza (IP:87.10.62.124) 29-08-2010 14:14

Salute a tutti,e perdonate il ritardo estivo,non so se qualcuno leggerà la mia replica,ma mi pare giusto puntualizzare il senso dell'articolo.
Sono stato accusato di avere una visione "conforme" al trend dominante. Ora intendiamoci subito. Io non ho alcuna paura delle etichette. Ne di essere tacciato di "destrismo" e "sinistrismo",ne di essere "ribelle" ne di essere "conforme". Infatti sarebbe prima utile definire ribelle o conforme a cosa. Io mi richiamo semplicemente a principi e valori trasversali ad ogni società sana:i valori della Tradizione. Se questa società fosse conforme a questi valori,sarei il primo a dichiararmi e ad essere profondamente conforme.
Partendo da un assunto,che all'interno di movimento zero si differenziano più posizioni,e anche più anime,ricordiamo che il punto saliente è l'antimodernità. Essere antimoderni non significa tout court essere contrari al mondo attuale sotto l'aspetto meramente fisico,ma significa rifiutarne sopratutto gli assunti di partenza. Quelli per intenderci che nascono con la rivoluzione francese e la fine dell'ancien regime,seppur nascenti in una situazione già sclerotizzata e in decomposizione generatisi con la fine del medioevo.
All'interno di queste posizioni,seppur ovviamente ci siano persone che ci vanno "più morbide",e di cui a volte mi viene spontaneo interrogarmi sugli intenti e la capacità di discernimento,è consequenziale essere contrari agli assunti ereditati dalla rivoluzione dell'89:in particolare i principi di eguaglianza,l'abolizione della divisione in classi della società e l'assurdo assunto per cui gli uomini sarebbero tutti uguali. Qui si cade nel diritto,ma si da il caso che per mia fortuna/sfortuna,io mi occupi di quel settore,e sappia quindi a cosa mi riferisco. Questo "mania" intensa nel senso antico di "invasamento" egualitaria ha contagiato tutto e tutti:prima in spregio alla realtà e alla semplicenze osservazione empirica,si è teorizzato che gli uomini sarebbero uguali per nascita,mentre basta guardarsi attorno per vedere che è una barzelletta questa. Poi si è voluto "eguagliare" anche le donne:figurati se non devono e possono fare quello che fanno gli uomini! é giusto e sacrosanto che non ci siano più ruoli,che ognuno ritenga di poter fare quello che vuole e come vuole (quanto sia ridicolo e drammaticamente mendace questo assunto basta la realtà delle cose a dimostrarlo);infine anche l'omossessuale,rivendica un assurda "parità" che non può esistere!Un conto è rivendicare di non essere discriminati,un conto è pretendere le prerogative della coppia naturale uomo-donna,quando si predilege la sodomia di consomili. é ovvio che la tua situazione di omossesuale ti impedisce questo:è un "privilegio" riservato a chi segue la "routine" naturale del rapporto uomo-donna. Ricorda tanto quei plebei,sobbillati ad arte dai demagoghi borghesi,che cominciano a chiedersi:ma perchè il privilegio del nobile non posso averlo anch'io? La risposta è semplice:in una società ordinata e gerarchizzata per funzione,ad ogni potere e privilegio corrispondono responsabilità e oneri di pari entità. E ogni situazione soggettiva ha in realtà dei pro e dei contro. Questo breve assunto vuole spiegare al nostro amico,che ringrazio per il rivitalizzante intervento,che nessuno qui è contro l'omossessuale,nè lo vorrebbe vedere preso a pugni o aggredito. Quando parlo di "natura delle cose",non voglio dire che queste persone siano da eliminarsi,ma semplicemente che l'omossesualità non possa pretendere patenti di "normalità". Non è del resto lo slogan di tanti relativisti e benpensanti di questi tempi,loro si che riflettono il trend voluto dalla società globalizzatrice,livellatrice e etnocida?
Un omossessuale è un essere umano è come tale IN SOCIETà ha il diritto di non essere ucciso o discriminato per il suo orientamento sessuale. Ma non si può impedire quel sano,atavico istinto e segno che ancora c'è una possibilità di non livellamento e appiattimento mentale,di chi non gradisce questo "egualitarismo" e questo relativismo. Certe reazioni becere,condannabili e plebee sono comunque segno di un malessere diffuso e di un oscura,indefinibile per menti semplici,volontà di conservare ancora qualcosa. Qualcosa di ordinato,qualcosa che ricolleghi ancora ad un NOI condiviso,a una visione comune della società e dell'esistente. Questo si vede anche nel caso delle ridicole,moralistiche e meramente apparenti proteste per la rimozione dei crocefissi dalle scuole e uffici pubblici. Io sono anti-cristiano,ma riconosco che questo è un comunque,nella desolazione dei tempi attuali,un buon segno. Significa che comunque le masse reagiscono ancora,anche se oscuramente e senza direzione verso l'alto,al tentativo delle intelligenze e dei governi di rendere l'umanità un immenso,unico,grande supermercato,dove tutti hanno gli stessi gusti,gli stessi ideali "democratici",gli stessi diritti miserabili di consumare e di esercitare un informe e anodina libertà.
In secondo luogo è ridicolo sostenere che aggredire un gay o un transessuale dovrebbe essere più grave che aggredire me perchè sono moro,o perchè sono,magari piacente,e qualcuno è invidioso. Qui si attacca proprio il principio di montesquiana memoria,dell'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge:difatti se è previsto che l'aggressione a me sia sanzionata con due anni di reclusione (per fare un esempio),perchè l'aggressione a te,gay,deve essere sanzionata con quattro anni?Perchè devono rilevare i motivi dell'aggressione?Stiamo istituendo qui un indebita,e pericolosa,gerarchia dei motivi:quindi aggredire un omossesuale sarebbe più grave,in tale ipotetica graduatoria,che aggredire un uomo per divertimento o perchè ti ha guardato male. Intendiamoci. Nessuno vuole negare ai gay il diritto alla vita e alla sicurezza. Ma se la tradizione di una società è quella di avere ripulsa per due uomini a manina,e io voglio comunque farlo,con un sottile senso di "ribellione",devo capire che posso incontrare persone,e ce ne sono,triviali che esprimono a modo loro il disappunto per questo spettacolo. E non posso lamentarmi di questo. Se domani vado in centro a Therhen e cago sul corano non posso meravigliarmi se poi vengo lapidato. Ovvio questi triviali vanno poi adeguatamente puniti. Ma non si può sputare in faccia ai valori condivisi (e non dico che siano giusti,rilevo solo che sono molto diffusi),e pretendere che non vi siano consenguenze. Questo comunque si esibisce nell'esibizionismo moderno tanto etero quanto omo,che pretende di essere più "vero" tanto più è esibito. Pensa questo:a me da fastidio vedere due etero che,in pubblico e difianco a me,esagerano in effusioni al limite del rapporto sessuale,e ce ne sono.
In conclusione di questo prolisso intervento che cerca con i limiti del mezzo di far capire come la si pensi in proposito si può schematizzare per punti quello che si voleva intendere:
-l'omossessualità è sempre esistita:è ozioso e poco utile chidersi perchè esista. Vi è sicuramente un orientamento innato,che io personalmente definisco di sessuazione incompleta,per cui un "anima" femminea,si incarna in corpo maschile e crea una dicotomia interno/esterno;ed anche un orientamento culturale. nelle società come quelle attuali a forte impronta ginecocratica e antivirile,la checca non può che trovare il proprio posto naturale.
-l'omossessuale ha i suoi diritti,e non deve essere discriminato in questioni come il lavoro o le possibilità. Detto questo deve accettare quello che è (invece di dire che gli altri non lo accettano)e non pretendere ridicole equiparazioni che non gli competono (matrimonio e ancor più adozione o filiazione in vitro);
-la volontà di introdurre il reato di omofobia è la tipica dimostrazione che la società democratica è un sistema ipocrita,fortemente totalitario e livellatore,che va per correnti e momenti storici:un tempo se dicevi che eri dalla parte dei gay venivi preso a sassate;ora se ti permetti di dissentire viene taciato di essere un anti-sociale e intollerante. é nostro diritto odiare chi ci pare,se questo non si traduce in atti di violenza:questo peloso buonismo di stato è lo stesso della legge scelba o del fatto che in questo paese maledetto non si possa dire nulla contro la cricca ebraica senza essere tacciati di anti-semitismo.
MCH (IP:93.144.146.207) 30-08-2010 03:34

Ciao Fabio, sono contento di una tua risposta. Volevo rilevare che ora non parli più, per fortuna,dell'ordine naturale delle cose ma hai spostato la tua attenzione sulla Tradizione per giustificare il "trattamento speciale" che viene riservato a persone GLBT. Ma a quale tradizione ci riferiamo? prendi come buona ed esemplare quella pre-rivoluzione francese, ma io preferisco la Tradizione romana che considerava il rapporto tra omosessuali come un'altra forma di amore.

Faccio fatica a comprendere la tua posizione sul principio dell'eguaglianza. Credo che chiunque debba avere gli stessi diritti sino dalla nascita, parlo dei diritti fondamentali e spero che su questo siamo d'accordo.
Le differenze biologiche tra gli esseri umani sono evidenti, ma i diritti fondamentali non possono essere ad appannaggio solo di alcune categorie di persone. Perchè era meglio la disuguaglianza sociale medievale?

A riguardo dei tre punti che schematizzano le tue riflessioni posso dirti che:
- la visione dell'omosessuale come di una persona a sessuazione incompleta e con un'anima femminea è sbagliata, eri omosessuale prima di essere etero? ( non ci hai detto tutto Fabio ;-) ) inoltre la checca è una delle possibili manifestazioni dell'essere gay, anzi ci sono gay che rivendicano la propria mascolinità e che sono più maschili della media degli eterosessuali. Come già avevo scritto il gay "checca" è l'unica rappresentazione mediatica e prima ancora culturale che ci è stata propinata, insomma è facile essere confusi sul tema dell'omosessualità.
- Mi dici che devo accettare ciò che sono, grazie l'ho già fatto e mi ci è voluto un po' di tempo a dire la verità. Ma non posso accettare il ruolo che questa società mi impone con l'assenza di leggi, lasciando alla legge della giungla la reale decisione.
Capisco la tua posizione che dal punto di vista giuridico ingloba la questione nella futilità dei motivi, ma perchè nella pubblica amministrazione esiste una legislazione sulle discriminazioni sull'orientamento e non al di fuori di esse?
-Purtroppo l'atteggiamento verso l'omosessualità va per correnti e momenti storici in ogni fase storica, non è certo la società democratica più ipocrita, totalitaria e livellatrice di altre società.
Fabio Mazza (Registered) 31-08-2010 13:46

Caro Ale. Cerco di spiegarmi meglio,perchè capirai che è difficile l'intesa tramite le righe del blog.
La visione dell'omossesualità della romanità (e anche della Grecia antica),la conosco molto bene,perchè sono i miei periodi di riferimento,ben più che il successivo medioevo. Ma occorre anche distinguere tra una Roma PRISCA,che possiamo collocare con una piccola forzatura fino alle guerre puniche,e la successiva Roma tardo-repubblicana e imperiale,grandissima per certe tematiche,molto decandente per altre,almeno quando non vi era l'opera di qualche autocrate come Augusto a riportare ordine. Ricorda comunque che il discorso dell'omossesualità in quegli ambiti non era mai esclusivo:era una bisessualità più che altro,e il rapporto considerato virile era quello con efebi e ragazzi,o quello che si instaurava tra compagni d'arme,dove un maestro tramandava,insieme all'amore fisico,anche la sapienza all'alievo. In ogni caso dovuta anche ad un clima diverso,specie militare e all'esaltazione del virile a tutto tondo,cosi come ad una conseguenza svalutazione della donna (questo in Grecia).
Ma il passivo,l'uomo di rango che si dava alla sodomia passiva era sempre malvisto,al contrario di ciò che si pensa.
Quando mi riferisco al concetto di Tradizione,parlo di uno spirito formatore che si manifesta nei cicli di tutte le civiltà indo-europee e "solari" e che da un impronta di un certo tipo alla società.
Sull'eguaglianza non posso dilungarmi. In ogni caso ti dico solo questo:un tempo il privilegio era dato dalla nobilità di sangue(magari immeritata),a cui corrispondevano però molti doveri. Ora la il privilegio è dato dal denaro e dalla materialità,senza il contrappasso di doveri.
Sessuazione incompleta:per le dottrine antiche la nascita in questo mondo contingente non è un caso,ma un concatenarsi di consenguenze:l' "anima" sceglie il corpo in cui manifestarsi,e ciò è dato anche dallo stato di indefinitezza che accompagna le prime settimane di vita. Ci sono processi per dirla in breve,incompleti,o malriusciti e si hanno sovrapposizioni di corpi maschili con attitudini femminee o prevalentemente femminee,che portano a sentirsi "fuori posto" in quel corpo.
Per quanto riguarda gli orsi attivi,che ben conosco,avendo conoscenti di quella scuola,mi spiace senza offesa ma li considero,assolutamente pervertiti,con un insano istinto di dominio e di sopraffazione sessuale di altri maschi (questa è un opinione personale).
La checca esiste ormai anche tra gli eterosessuali:è l'uomo invertebrato,schiavo della donna,e senza risoluzione che affolla le nostre città. Su questo ti do ragione.
Se accetti la tua essenza,e il tuo posto nel mondo,secondo me dovrebbe risultarti chiaro che hai diritto al massimo rispetto come persona,ma che altrettanto non puoi pretendere di "farti una famiglia",scimmiottando pedisequamente modelli etero,che proprio perchè gay,non ti appartengono. Sarebbe come se io mi mettessi in testa di partorire ad ogni costo. Nessuno ti dice che non deve amare uomini. Ti si dice solo che,oltre alle legittime pretese giuridiche di non discriminazione formale,non puoi avanzare,perchè è un assurdo,un contro-natura,un offesa che ti fai da solo.
Per quanto riguarda i contratti civili tra omossesuali sono d'accordissimo,ma perchè non fare assicurazioni,perchè usare provocatoriamente,e appositamente,la parola matrimonio,offendendo i sentimenti di molte persone? In ogni caso lungi dall'essere un giudizio sulla tua vita,esprimo solo opinioni personali.
kulma (Registered) 01-09-2010 10:59

Salve a tutti.

Omosessualità greco-romana.
"Ricorda comunque che il discorso dell'omossesualità in quegli ambiti non era mai esclusivo:era una bisessualità più che altro..."
Esattamente, diciamo più che altro che non c'era la settorializzazione che c'è oggi, la ricerca a tutti i costi di una identità sessuale netta (etero o omo o altro). E soprattutto non esisteva il concetto di "peccato" e di "senso di colpa". Esistevano i vizi, da cui neanche gli dei erano immuni.

Virilità gay.
Quando Ale parla di virilità gay non penso si riferisca esclusivamente ai "Bears" . Come lui giustamente dice, spesso si ha una visione mediatica di determinati fenomeni. Esistono gay "maschi", che di femmineo hanno esclusivamente l'attrazione per gli uomini. E penso siano in gran numero.

Diritti LGTB: matrimonio e adozione
Sul matrimonio sono totalmente d'accordo. Sull'adozione ho dei dubbi. Penso che la comunità LGTB stia commettendo lo stesso errore di molte associazioni femministe. Mi si perdoni la semplificazione: le donne hanno preteso di essere identiche all'uomo, di fare tutto quello che fa il maschio, ritrovandosi ingabbiate in una società maschile, cosa che le rende di fatto ancora inferiori. Lo stesso stanno facendo gli LGTB. Vogliono essere eterosessuali (come sostiene a suo modo anche Fabio), andando contro la loro stessa natura. E' questo, a mio avviso, che li fregherà.

Caro Fabio, sull'uguaglianza dei diritti e l'attribuzione ereditaria dei privilegi sai come la penso, ne discutemmo tempo fa in un altro post (non ricordo quale però).

Fabio Mazza (Registered) 21-09-2010 22:42

Non mi ricordo mica se eri a favore o contrario..;)
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