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Giuliano Ferrara sul Foglio: per Annapolis, Bush merita il Nobel per la Pace. Misurato come sempre, quando lo zelo per Israele lo divora. Sullo stesso Foglio, Bernard Lewis spiega che la pace è ammissibile solo se si accetta Israele come stato etnico-razziale. Commento dell'amico Siro: «No Fourth Reich, no peace». Daniele Capezzone è diventato il portavoce del partito nuovo di Berlusconi (di cui non riusciamo ancora a ricordare il nome). Se il cavaliere gli abbia dato l'incarico, o il Capezzone se lo sia preso, non è certo: i radicali, partito del 2%, sono bravissimi a insinuarsi come vermi nella mela. Mario Deaglio conduce questa settimana l'ascoltata rassegna-stampa di RAI3. Deaglio si presenta da sé come percorritore di successo di due carriere, l'universitaria e il giornalismo. Esprime persino nelle inflessioni la spocchiosa sicurezza di appartenere alla borghesia illuminata piemontese (leggi: FIAT), dotata di cultura superiore e sicura visione. Si stupisce, sarcastico e supercilioso, che Berlusconi - che non è piemontese né illuminato - abbia usato il termine «ectoplasma». Un termine colto, si degna di spiegare Deaglio, che viene «dalle sedute mediatiche». Avrebbe dovuto dire «medianiche», perché l'ectoplasma è lo spettro che la medium, nelle sedute spiritiche (o medianiche), talora fa uscire dal proprio corpo. Deaglio confonde «mediatico» con «medianico»? Mario Draghi, il nostro illuminato governatore, a Francoforte, riunione dei banchieri centrali del 22 novembre, ha esaltato il sistema finanziario internazionale che oggi sta crollando dopo aver strangolato l'economia reale: quel sistema che consiste per le banche nel concedere mutui a debitori insolventi, e poi - anziché tenersi il rischio - impacchettare i mutui e rifilarli ad ignari ed illusi in giro per il mondo, con la falsa promessa che pagheranno un alto interesse. Draghi, che è un banchiere molto anglo (dipendente Goldman Sachs) chiama questa truffa «Originate to distribuite», o ancor meglio OTD. Ha ammesso che la devastante crisi originata in USA ed ora in espansione nel mondo è «essenzialmente una crisi del modello OTD», ma ha aggiunto: è un modello «troppo prezioso per tutte le parti per poter essere abbandonato». Per la crisi in corso, Draghi ha proposto le terapie consuete, quelle dettate dal dogma liberista: ancor meno regolamentazioni nazionali, ancor più globalizzazione. Egli giudica un bene supremo i successi «ottenuti dal settore privato e dalle autorità pubbliche nello smantellamento delle barriere tecniche e procedurali esistenti» nell'Unione Europea. Ciò è avvenuto, ha aggiunto «secondo le proposte formulate nel secondo Rapporto Giovannini». Alberto Giovannini, come c'informa l'EIR, è stato altissimo dirigente della LTCM (Long Term Capital Management), il fondo iper-speculativo fondato nel 1998 da Robert Merton e Myron Scholes, che avevano ottenuto l'anno prima il Nobel per l'Economia. Il LTCM fallì rovinosamente in pochi mesi, provocando una recessione mondiale e costringendo la Banca Centrale ad un salvataggio pesantissimo. L'Unione Europea ha pensato bene di assegnare a Giovannini, reduce da tale meravigliosa esperienza che l'ha sicuramente arricchito, la poltrona di capo dei consiglieri per la transizione dalle monete nazionali alla moneta unica e «l'integrazione dei mercati finanziari». E' un bancarottiere che detta le regole del mercato comune. 28 novembre 2007 www.effedieffe.com |
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