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Giuliano Ferrara sul Foglio: per Annapolis, Bush merita il Nobel per la Pace. Misurato come sempre, quando lo zelo per Israele lo divora. Sullo stesso Foglio, Bernard Lewis spiega che la pace è ammissibile solo se si accetta Israele come stato etnico-razziale. Commento dell'amico Siro: «No Fourth Reich, no peace».

Daniele Capezzone è diventato il portavoce del partito nuovo di Berlusconi (di cui non riusciamo ancora a ricordare il nome). Se il cavaliere gli abbia dato l'incarico, o il Capezzone se lo sia preso, non è certo: i radicali, partito del 2%, sono bravissimi a insinuarsi come vermi nella mela.
Capezzone (la cui parola d'ordine è: «Privatizzare, privatizzare, privatizzare») dà dunque la linea politica al partito (come si chiama?), diciamo «by default»; Berlusca si occupa dei lustrini, cravatte e veline.
Risultato: nei sondaggi, Prodi riguadagna favore. Per gli italiani, sempre meglio che il Ca[pe]zzonismo di massa.

Mario Deaglio conduce questa settimana l'ascoltata rassegna-stampa di RAI3. Deaglio si presenta da sé come percorritore di successo di due carriere, l'universitaria e il giornalismo. Esprime persino nelle inflessioni la spocchiosa sicurezza di appartenere alla borghesia illuminata piemontese (leggi: FIAT), dotata di cultura superiore e sicura visione. Si stupisce, sarcastico e supercilioso, che Berlusconi - che non è piemontese né illuminato - abbia usato il termine «ectoplasma». Un termine colto, si degna di spiegare Deaglio, che viene «dalle sedute mediatiche». Avrebbe dovuto dire «medianiche», perché l'ectoplasma è lo spettro che la medium, nelle sedute spiritiche (o medianiche), talora fa uscire dal proprio corpo. Deaglio confonde «mediatico» con «medianico»?
Non ci si vuol credere, si tratta di un borghese illuminato. Il guaio è che subito dopo Deaglio passa a parlare del «Galileo», il programma satellitare di posizionamento globale europeo, e spiega a noi ignoranti che il «Galileo» ci serve per i telefonini satellitari, per telefonare in America. Un ascoltatore cortese gli risponde che no, il «Galileo» è appunto il concorrente del GPS americano, serve per determinare le posizioni nel mondo di un veicolo, di un aereo, di un missile. Di buon grado, signorile, Deaglio accetta la correzione. E' stato un «lapsus», ammette. «Lapsus» è parola troppo colta. Per noi incolti si può tradurre, nel caso di Deaglio, con «ignoranza matricolata»? Ecco come mai l'università è in crisi, quanto il giornalismo.

Mario Draghi, il nostro illuminato governatore, a Francoforte, riunione dei banchieri centrali del 22 novembre, ha esaltato il sistema finanziario internazionale che oggi sta crollando dopo aver strangolato l'economia reale: quel sistema che consiste per le banche nel concedere mutui a debitori insolventi, e poi - anziché tenersi il rischio - impacchettare i mutui e rifilarli ad ignari ed illusi in giro per il mondo, con la falsa promessa che pagheranno un alto interesse. Draghi, che è un banchiere molto anglo (dipendente Goldman Sachs) chiama questa truffa «Originate to distribuite», o ancor meglio OTD. Ha ammesso che la devastante crisi originata in USA ed ora in espansione nel mondo è «essenzialmente una crisi del modello OTD», ma ha aggiunto: è un modello «troppo prezioso per tutte le parti per poter essere abbandonato». Per la crisi in corso, Draghi ha proposto le terapie consuete, quelle dettate dal dogma liberista: ancor meno regolamentazioni nazionali, ancor più globalizzazione. Egli giudica un bene supremo i successi «ottenuti dal settore privato e dalle autorità pubbliche nello smantellamento delle barriere tecniche e procedurali esistenti» nell'Unione Europea. Ciò è avvenuto, ha aggiunto «secondo le proposte formulate nel secondo Rapporto Giovannini». Alberto Giovannini, come c'informa l'EIR, è stato altissimo dirigente della LTCM (Long Term Capital Management), il fondo iper-speculativo fondato nel 1998 da Robert Merton e Myron Scholes, che avevano ottenuto l'anno prima il Nobel per l'Economia. Il LTCM fallì rovinosamente in pochi mesi, provocando una recessione mondiale e costringendo la Banca Centrale ad un salvataggio pesantissimo. L'Unione Europea ha pensato bene di assegnare a Giovannini, reduce da tale meravigliosa esperienza che l'ha sicuramente arricchito, la poltrona di capo dei consiglieri per la transizione dalle monete nazionali alla moneta unica e «l'integrazione dei mercati finanziari». E' un bancarottiere che detta le regole del mercato comune.
Alessandro Profumo, mentre Draghi esaltava il sistema che ci porta alla miseria stile '29, diceva il contrario al Financial Times: la sua UNICREDIT (terza banca europea per dimensioni) non seguirà più il modello «originate to distribuite». «Prima avevamo l'idea di dirigerci verso un modello OTD, ma questo modello non c'è più». Profumo, in disaccordo coi teorici dogmatici, non crede più che «la stretta creditizia e i disordini di mercato sono temporanei e non cambiano la tendenza a lungo termine». Crede che la cambino, eccome.
Alessandro Profumo deve aver presente che Citigroup,la più grande banca del mondo, è stata salvata dalla bancarotta dall'emiro di Abu Dhabi, che ha iniettato nella banca 7,5 miliardi di dollari per il 5% di proprietà. Ma l'arabo s'è fatto pagare bene il salvataggio: s'è fatto dare da Citigroup non già azioni (mica è scemo), ma obbligazioni convertibili ad interesse esoso (secondo Barron l'11%), com'è giusto quando il debitore salvato è alle corde. Ed ovviamente, l'emiro ha pagato con dollari svalutati di cui non sa che farsi (ne ha troppi, come emiro petrolifero) una quota di Citigroup che si trova ad un prezzo storicamente bassissimo. Un affarone per lui, non per l'America.
D'ora in poi, una parte consistente del genio finanziario creativo americano, se farà profitti in futuro o se non li farà, ne dovrà dare una parte notevole all'emiro: il quale si è fatto dare obbligazioni e non azioni, dunque non partecipa al rischio. Il settore economico USA più «di successo» si è dato all'emiro, e agli stranieri dollarosi che certamente lo seguiranno, accettando di pagare loro un affitto. Il modello OTD ha dato come risultato una forma moderna dell'arcaica «schiavitù per debiti»: anche nella Roma prisca, il debitore insolvente si consegnava schiavo al creditore fino alla copertura del debito.
Profumo è stato toccato dal senso di realtà, probabilmente perché il suo UNICREDIT ha, senza confessarlo, la pancia piena di derivati tossici e subprime, caricati a prezzi irrealistici, e che oggi non valgono nulla, e teme di fare la stessa fine di Citigroup. Perché non spiega a Draghi che il modello OTD non c'è più, che è esploso come una atomica, e quello che Draghi sta vedendo non è un fuoco d'artificio, ma il fallout nucleare? Dopotutto, Profumo è, di Draghi, uno dei padroni: Bankitalia appartiene alle banche private italiote. Draghi mostra in economia la stessa competenza che Deaglio dimostra in giornalismo.
E poi dicono che l'Italia va a pallino.
Maurizio Blondet

28 novembre 2007 www.effedieffe.com

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