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Viva l'assenteismo! PDF Stampa E-mail

6 dicembre 2007

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«L'assenteismo è l'emblema dell'inefficienza e del cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, il fenomeno più evidente e clamoroso. Azzerare del tutto le assenze diverse dalle ferie porterebbe a un risparmio di quasi un punto di Pil, 14,1 miliardi: 8,3 negli enti centrali e 5,9 in quelli locali».
Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria

Noi stiamo con gli assenteisti. Anche quelli del settore privato. Siamo stufi di rovinarci la vita per un punto di Pil in più. (a.m.)

Commenti
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sebastiano080@yahoo
sebastiano (Registered) 06-12-2007 17:42

Io gli assenteisti li licenzierei tutti quanti a calci in culo.
Non riesco a concepire come si possa pretendere un salario se non si va a lavorare.
Che si vergognino.
paolovaldo@gmail.com
paolovr (Registered) 06-12-2007 18:14

No agli assenteisti di professione, quelli per capirci che non hanno mai fatto niente in vita loro e hanno sempre vissuto sulle spalle degli altri.
Sì invece agli assenteisti per necessità o per frustrazione; quelli, stufi di lavorare sempre di più, in condizioni sempre peggiori, per avere sempre di meno.
Propabilmente Luca Cordero di Montezemolo fra poco, dirà anche che se togliamo pure le ferie , magari un altro 1% del Pil lo riguadagniamo. Peccato che poi finisce in tasca sempre a quelli come lui.
Ma vaf........
max (Registered) 06-12-2007 20:50

Mi ricordo che qualche anno fa, quando era presidente del consiglio, Berlusconi lo disse chiaro e tondo: diminuiamo festività e ferie per essere più competitivi sui mercati.
antonio.gentilucci@anarca.net
antonio.gentilucci (Registered) 07-12-2007 09:48

L'assenteista statale incallito non è un ribelle, un sostenitore dello slow-life. E' solo uno che sa che non verrà licenziato qualunque cosa faccia, e se ne frega del fatto che ha delle responsabilità verso la comunità in cui lavora. Probabilmente non tollera le inefficienze altrui.
Va detto comunque che questo problema si risolverebbe nella prospettiva di MZ di una comunità ristretta, in cui anche quel minimo di organizzazione pubblica si umanizza.
simone.org@email.it
simone.org (Registered) 07-12-2007 12:07

dobbiamo fare una distinzione. Gli assenteisti di cui parla Luca Cordero sono puri fancazzisti, non sono loro che dobbiamo prendere a modello della nostra lotta alla società della produzione.
Preoccupiamoci invece di costruire una società che metta il lavoro in secondo piano e attui una sana Decrescita, in questo modo potremo conservre il nostro benessere materiale con 5 o 6 ore di lavoro al giorno e non ci sarà più bisogno di arrivare a casi estremi di assenteismo
Giuseppe Maneggio (Registered) 07-12-2007 12:12

Il lavoro moderno è spersonalizzante, alienante e impoverisce la pienezza dello spirito creativo.
Tutta altra cosa rispetto ai mestieri dell'epoca antecedente la rivoluzione industriale.
Sono dalla parte degli assenteisti per questa ragione ma anche e semplicemente per motivi dettati dalla santa pigrizia.
Lode a ciò che hanno scritto Massimo Fini e Tom Hogdkinson a tal proposito
max (Registered) 07-12-2007 13:36

Ovvio che i menefreghisti non mi stanno simpatici, e che la mia simpatia va a chi è "costretto" a lavorare piano per non farsi stritolare dall'Ingranaggio, ma tra l'assenteista e il fanatico di lavoro e produzione, che vuole imporre il suo modello a tutto il mondo come l'unico possibile e augurabile, preferisco il primo.
La provocazione di Alessio va presa in questo senso e trova tutto il mio appoggio.
m.v.
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