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No al Dal Molin, no alla servitù Usa PDF Stampa E-mail

12 dicembre 2007

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Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema dopo il colloquio avuto ieri con il Segretario di Stato statunintense Condoleeza Rice: "Sulla base Usa di Vicenza sono state prese tutte le decisioni, la questione è risolta. Anzi, da parte americana c’è stato un ringraziamento per il fatto che il governo italiano ha dato la sua disponibilità e ha preso le decisioni che doveva prendere". E' precisamente in questo "doveva" che si confessa alla luce del sole la sudditanza dell'Italia (e, beninteso, dell'Europa) alle strategie internazionali e alla logistica militare di Washington e del Pentagono. Ma per fortuna che al governo c'è la sinistra "radicale", vero signori 170 parlamentari che hanno chiesto la moratoria-burletta per il raddoppio Usa a Vicenza agitando quel faldone di carta straccia che è il programma dell'Unione (là dove prevede, bontà sua, nientemeno che una Conferenza sulle servitù militari)? Non avete neanche un briciolo di vergogna nel dichiararvi contrari a parole alla svendita della nostra terra, recitando la facile parte dei contestatori interni che si tengono ben stretta la tessera, la poltrona e la fedeltà canina ai partiti governativi?
Movimento Zero sfilerà a Vicenza questo sabato, 15 dicembre. Lo farà a testa alta, perchè a Vicenza è in prima linea contro i diktat Usa e i suoi manutengoli di destra (il Comune locale e il governo Berlusconi, che fece i primi accordi) e di sinistra (all'opposizione in città e oggi al governo a Roma). Manifesterà contro un esproprio: di terra, di sovranità, di dignità e di democrazia (negata ai vicentini, che avrebbero il diritto di avere l'ultima parola sulla loro città). No Dal Molin!

Commenti
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Kali Yuga (Registered) 12-12-2007 22:19

L'Europa dovrebbe avere il coraggio e la volontà di avere un esercito unico e scacciare quello americano, ma per ora sembra impossibile. Oltretutto si pone anche il problema di quegli Stati entrati da poco nella comunità che sono molto più filo-americani che filo-europei. Va dunque ripensata un'altra Europa. Libera e indipendente.
Taxi no Global (Registered) 13-12-2007 10:05

Gli angloamericani hanno progettato la nostra unione che di fatto ci divide e ci rende sudditi di essi.
La più grande paura di sempre degli americani e delle tigri dell est, è che l europa cammini con le sue gambe.
L'autarchia europea lo scambio di beni e servizi all internò di essa è necessaria in primis per la salvaguardia di tutti i lavoratori al suo interno e per le decisioni a livello internazionale senza condizionamenti da parte degli USa.
Ma finche governeranno i tecnocrati di Bruxell ci sarà solo declino e nessun futuro di pace per noi e per il resto del mondo.
peppeschiazza@libero.it
peppeschiazza (IP:151.64.132.12) 13-12-2007 20:39

Se un leader governativo italico, tedesco o francese affermasse nel corso di un dibattito, alla Nato per esempio, di voler costruire una base militare del suo Paese a Minneapolis (Minnesota) o a Portland (Maine), città USA, superati i primi momenti di imbarazzo, sarebbe riguardato con curiosità e probabilmente diverrebbe oggetto di battute ilari e di scherno da parte degli altri partecipanti, ed a fronte della sua cocciuta insistenza qualcuno potrebbe pensare persino di chiamare l'ambulanza con infermieri psichiatrici.
Se invece sono gli statunitensi ad affermare di voler ampliare la loro base militare a Vicenza, tutto appare normale e lecito, anzi, doveroso. Ed i nostri leaders politici, d'ogni orientamento e colore, accettano di buon grado l'ampliamento della base militare, come fosse la massima aspirazione della popolazione vicentina, e magari qualcuno si rammarica di non aver proposto per primo il provvido ampliamento.
Gli americani non vogliono mica edificare la loro più grande biblioteca in Italia (magari piena di microspie e spie in incognito), no, vogliono ingrandire una loro base militare sul territorio italiano, peraltro già zeppo di basi militari USA e Nato.
Nel caso della Sinistra (!?) italica, visto che l'appalto per la costruzione è finito - casualmente immagino - nelle mani di una coop rossa (ex?), si direbbe che tutto rientri nella normalità dello scambio (assenso contro appalto), peraltro illegale in caso di elezioni.
Tutto ciò denota, a mio avviso, qualche accordo segreto, "democraticamente" occultato ai cittadini europei, tuttora valido, successivo alla fine delle ostilità della II Guerra Mondiale,1945, evidentemente da nessuna nazione denunciato finora.
Ciò che fa specie è che mentre Italia, Germania ed Austria hanno perduto la guerra, altri paesi della UE come Regno Unito e la Francia sono, non solo potenze vincitrici, ma addirittura assieme a Russia, USA e Cina, le uniche nazioni con diritto di veto alle deliberazioni dell%u2019ONU.
Cos'altro può essere alla base della unanimità di prostrazione e di asservimento che caratterizza i comportamenti delle forze politiche italiche, al di là delle sceneggiate televisive di qualche personaggio politico voglioso di apparire poco ligio ai comandi del bastone americano?
A meno che le solite logge massoniche atlantiche abbiano insoliti ed indicibili motivi per aspirare a questo stravagante ampliamento della base militare veneta.
Noi europei siamo messi molto male, alla mercé di politici che paiono non troppo impegnati a tutelare gli interessi dei loro concittadini europei ma molto più attenti alle mire del potere americano. E non sono solo politici inglesi (hanno sempre reclamato che l'Atlantico è più stretto della Manica, sicché è comprensibile la presenza britannica nella UE quale longa manus dei cugini-padroni USA), qui si tratta ormai anche di francesi, spagnoli, tedeschi, polacchi etc.
Insomma la vecchia Europa che affonda le sue radici in splendide ed uniche civiltà come quella greca, romana, il Rinascimento italiano, l'Illuminismo francese è alla mercé di quegli americani discendenti di spietati sterminatori di pellerossa ed adusi persino al linciaggio fino a pochi decenni orsono.
Abbiamo una classe politica poco o punto indipendente da altre potenze, pessima quindi.
Al di là delle Carte più o meno teoriche, sembra davvero di vivere in una specie di Unione Europea Sovietica, per la gioia di neo comunisti di ogni razza, tendenza ed epoca.
Non siamo messi per nulla bene. Basta considerare l'organizzazione europea: una eurocrazia remunerata principescamente ma non immune dalla corruzione, un parlamento (eletto dal popolo) ben foraggiato ma pressoché inutile, una Commissione (che decide) con membri nominati dai governi, un Consiglio (che decide) composto dai governanti europei, ed una Banca Centrale Europea del tutto indipendente dalla UE e padrona dei nostri quattrini.
Come si può essere nel 2009 favorevoli all'ampliamento di basi militari, per di più americane in Italia? Ma per far cosa?
Non bastano le stragi del 2001, le guerre distruttive in Iraq ed Afghanistan, le incredibili teorie sulle guerre preventive (?!): cos'altro hanno in mente questi strani leaders politici italiani assieme ai loro sodali americani?
Non c'è da stare molto allegri né tranquilli. Né gli uni né gli altri hanno dato gran prova di affidabilità né tanto meno di saggezza.
S'impone un cambio.
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