Rai: bordello di regime |
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21 dicembre 2007
Silvio Berlusconi ha scoperchiato la fogna Rai in cui lui stesso è immerso fino al collo. Cittadini italiani, che lavorate ogni giorno, spesso facendo fatica ad arrivare alla fine del mese, fino a quando accetterete di sottomettervi a dei partiti che, fra le altre cose, hanno costruito, con i vostri soldi, un gigantesco bordello di regime in cui si scambiano, prostituendole, le più belle donne del Paese, peggio che ai tempi di don Rodrigo? La Rai è la tv pubblica, pagata da tutti noi col canone. Dalla riforma del sistema radiotelevisivo del 1975 la sua giurisdizione è passata dallo Stato, ente teoricamente superpartes, al governo, introducendo l'andazzo permanente dell'occupazione lottizzatoria e dello spoils system partitocratico. Presidenti, direttori generali, dirigenti, funzionari, giornalisti, presentatori, starlettes, staltimbanchi e nettacessi sono assunti grazie alla tessera, tramite l'amico dell'amico o porgendo la coscia e o il didietro al potente di turno. La salivosa intercettazione fra il responsabile fiction Agostino Saccà (di pura fede forzista) e "papa" Silvio Berlusconi è solo una goccia nel mare.
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