Girotondi filo-Pd, un flop

7 ottobre 2007

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Ieri in piazza Farnese a Roma s’è svolta la manifestazione della Lista Civica Nazionale di Beha, Veltri e Pardi. E’ stato un flop (e neppure clamoroso, visto che nessuno, neanche nell’underground della rete, si era accorto dell’evento, salvo Primo Piano di Rai 3). La chiamata a raccolta degli avvizziti reduci dei Girotondi è abortita sul nascere. Non se li fila nessuno, questi intellettuali senza popolo che ambiscono a mettere il loro bollino sui potenziali voti di Grillo (il manifesto della giornata recitava: “Dal V-Day alla Lista Civica Nazionale”).
Il manifesto da cui ha preso piede l’illusione neo-girotondina era stato firmato, fra gli altri, dalle seguenti personalità: Elio Veltri, Oliviero Beha, Pancho Pardi, Roberto Alagna, Dario Fo, Beppe Grillo, Franca Rame, Lidia Ravera, Antonio Tabucchi, Marco Travaglio. Già da alcune settimane Grillo ha abbandonato la combriccola: ok la firma, ma niente adesione alla fantomatica lista, mica sono scemo. Travaglio l’ha seguito. Fo e la Rame sono affetti da firmatite cronica, e firmano tutto ciò che gli pare essere vagamente “critico”. Tabucchi e la Ravera sono relitti di una sinistra sessantottina ormai votata all’oblio.
Interessante, invece, è sapere chi è Roberto Alagna. Alagna nel 2001 è eletto consigliere comunale a Roma e oggi è presidente del gruppo consiliare “Lista Civica Roma per Veltroni”. E’ anche consigliere regionale del Lazio fra i fondatori della “Lista Civica Piero Marrazzo” (sempre centrosinistra). E’ stato tra i promotori della Rete delle Liste Civiche Italiane della quale è il Coordinatore Nazionale. Fa parte insomma del sottobosco legato alla partitocrazia del nascente Pd.
Alagna è una delle menti della lista nata morta. E’ un veltroniano. A fare due più due, si può facilmente evincere che, una volta spentisi i bollori antipartitici di questi mesi post-VDay, i girotondini in servizio permanente effettivo avrebbero bussato alla porta del Partito Democratico per ricevere un posticino fra i fiancheggiatori. Alagna: “Scusa Walter, non è che ci faresti fare l’anima critica del Pd?”. Veltroni: “Ma certo caro Roberto, così mi fate avere qualche voticino dagli scontenti”. Aridatece Moretti, che almeno ci ha fatto la grazia di tornare ad auscultarsi l’ombelico col suo snobismo cinematografico.
Lista Civica Nazionale: chiamala, se vuoi, Pd girotondino.

Alessio Mannino

Commenti
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paolo_valdo@libero.it
Paolo (Registered) 07-10-2007 21:03

Resto convinto della buona fede e dalla capacità di alcuni di questi personaggi. Credo però che ognuno dovrebbe fare il suo mestiere. quello in cui più è credibile, senza tentare unioni di questo tipo che sono già morte in partenza e che possono servire solo a qualcuno per "metterci il cappello".
Parlare poi di "Lista Civica Nazionale" è un controsenso in termini, già solo dal punto di vista etimologico.
Se invece poi, da realtà e da sensibilità diverse potrannono nascere convergenze, anche forti, su singole battaglie, allora queste siano le benvenute.
antonello.molella@anarca.net
Molella (Registered) 08-10-2007 09:47

Ritorniamo ad un discorso che ho battuto da sempre anche in MZ. Ci vuole tempo e tanto lavoro per avere un soddisfacente consenso popolare e un zoccolo duro di persone affiliate, non basta avere la voglia di fare. Deve essere lo stesso popolo a spingerti a candidarti per fare quello che va fatto, senza far sembrare che tutto cada dall'alto e che tutti ci si debbano adeguare. La politica è caratterizzata da una frenesia elettorale incredibile, si abbandona subito l'underground per cercare i riflettori, con inevitabili risultati scadenti in termini qualitativi. Continuo a ribadire che ci vuole pazienza, e che per vanificare un buon lavoro di anni a volte basta poco.
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 08-10-2007 13:58

condivido in pieno l'articolo di Mannino e quanto detto da Molella.

se le idee alla base sono sincere, solide e presumibilmente giuste (almeno un minimo) alla lunga il consenso lo otterranno. anche buttandosi subito sotto i riflettori, le idee suddette sanno farsi valere e difficilmente si bruciano, a meno che non dimentichino il loro obiettivo, pensando solo ad aggiustarsi i capelli per le telecamere. ma quando si tratta di minestre riscaldate e ri-riscaldate con 2 centrimetri di trucco in faccia (per provare a rinnovarsi) il flop è una certezza e la ridicolaggine è tutto ciò che viene trasmesso.
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 08-10-2007 22:25

Mi ripeterei se dicessi quanto scritto da fabioluciobalestrieri, ma devo farlo, ci vorrà molto tempo affinchè la gente capisca che la direzione attuale non porterà l'umanità da nessuna parte,cmq rinnoviamo l'invito ad adottare uno stile di vita più sobrio e felice, solo che come dice il nostro ispiratore a questi per accorgersi dovrà mancare anche il pane.
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