L'Impero ideale

12 Novembre 2017

Image

 

Da Rassegna di Arianna del 17-10-2017 (N.d.d.)

 

A volte si può sentire da parte della critica il rimprovero che la Quarta Teoria Politica non dia un'immagine positiva del futuro, operando al contrario con ciò che ai più sembrano "astrazioni". Vorrei rispondere a questa critica e precisare come vedo il futuro. Quanto segue è, naturalmente, non più di una metafora scientifica. Ecco come dovrebbe diventare la società e il mondo, dopo la vittoria o anche nel corso della lotta per la Quarta Teoria Politica.

 

La società dovrebbe essere strutturata in una forma gerarchica basata su un principio eidetico-esistenziale, vale a dire il grado di intensità a cui si vive l'eidetico dovrebbe essere al centro del criterio gerarchico. Ciò concerne i diversi piani o gradi dell'esistenza degli Angeli. Bisogna accettare come un dogma che non sono gli uomini a vivere, bensì è un Angelo a vivere attraverso di noi, e più è luminoso e più intensamente egli vive attraverso di noi, maggiore è il livello gerarchico di colui attraverso il quale egli vive, e, di conseguenza, minore è l'elemento individuale di colui attraverso il quale egli vive. L'Angelo e l'ego sono presenti nell'uomo in modo inversamente proporzionale: più grande è l'Angelo, minore è l'ego. Più un uomo è modesto e ascetico, minore è il suo elemento individuale, più alto è il rango che occupa nella vera gerarchia. Nel più elevato degli uomini non vi dovrebbe esser niente di individuale, egoistico e materiale. La sua ricchezza deve essere ridotta al minimo, minimizzata. Il monachesimo è un esempio antropologico. L'autorità, il livello gerarchico e il potere aumentano proporzionalmente all'abolizione dell'elemento individuale e dagli sforzi ascetici deriva il bagliore. Un buon governatore è colui che non vuole niente per sé. Al contrario, egli ha tutto, ma ciò è assunto in aggregazione ed eideticamente, arricchendo massimamente l'aspetto interiore dell'esistenza. Qualcosa di simile è stata incarnata nel Medioevo nella teoria del "secondo corpo del re". Le persone che hanno conosciuto Stalin da vicino, hanno testimoniato la sua estrema semplicità nella vita quotidiana; ad esempio, raccontano di come lui, al culmine del potere, preferisse dormire su una branda. Un altro governante comunista su scala imperiale, Mao Zedong, cercava di non toccare mai il denaro, che odiava fisicamente. Il solo pensiero del denaro o del toccarlo gli provocava un dolore fisico. Questi sono segni della vicinanza di una presenza angelica. Questi sono anche i segni di un buon governante. Qualsiasi contatto con il materiale causerebbe naturalmente dolore e disgusto nelle figure più alte di Platonopoli (Città dei Filosofi) costruita sui principi esistenziali. Per questo motivo, ai sacerdoti e ai governanti di molte religioni è stato vietato di impegnarsi nel lavoro fisico e talvolta persino di entrare in contatto con gli oggetti materiali nella loro forma naturale, cioè prima che venissero lavorati nei modi sacri. Il divieto del lavoro fisico è persistito fino ad oggi nell'Ortodossia nei confronti dei sacerdoti. Così, alla testa vi è il re filosofo, che rappresenta un essere in cui non vi è individualità. Il re filosofo, uno Zar filosofico, non differisce sostanzialmente dall'incarnazione di quest'Angelo personale. È visto come tale. E, infatti, se consideriamo l'idea monarchica e imperiale, vediamo echi di questa particolare teoria, dove il re era polo metonimico di tutta la società, di tutta la cultura e dell'intero popolo. Il re è l'Angelo, l'intero popolo. Egli è una persona vera, superiore sia all'individuo, sia al collettivo o alla società. Di qui la santificazione dei re, fino alla loro divinizzazione (nell'antico Egitto, in Babilonia, nell'antico Iran, ecc.). Il fatto che ognuno è un potenziale re, nell'ortodossia ricorda il rito delle nozze, quando la sposa e lo sposo detengono la corona reale. Per sua natura l'uomo è homo regius; nella misura in cui egli è un uomo, esattamente nella stessa misura egli è il re e l'Angelo. Lo Stato dovrebbe essere governato da un re filosofo, che è assolutamente trasparente, privo di proprietà individuali. Il suo elemento individuale dovrebbe essere così minuscolo che sarebbe auspicabile nascondere tutto ciò che lo ricorda, compreso il suo corpo, la sua immagine, ecc. Sarebbe meglio se nessuno vedesse il re filosofo come qualcosa di esterno. Tutti dovrebbero riconoscerlo come un governante interiore, come un "ospite interno". Il re filosofo dovrà essere nascosto. Inoltre, la sua esistenza dovrà essere così intensa da trascenderne i limiti. Egli agirà senza agire (il perfetto sovrano, nell'ideale taoista, è colui che svolge una non-azione, Wu-Wei). […] Probabilmente comunicherà con la gente da dietro un velo, dalle profondità di una grotta, o addirittura per mezzo di un oracolo. Egli non dovrà né parlare né tacere, ma solo inviare segni, parafrasando quanto disse Eraclito nel frammento 93 della Pizia di Delfi: ναξ ο τ μαντεόν στι τ ν Δελφος, οτε λέγει οτε κρύπτει λλ σημαίνει. Per Eraclito è importante che: Οτε λέγει οτε κρύπτει λλ σημαίνει - «non dice e non nasconde, ma trasmette significati / segni». Il significato si situa tra la parola e il silenzio. Il re filosofo opera con segni-significati, in semi silenzio, nel leggero sussurro regale da cui il significato viene trasmesso direttamente, come lo spirito aleggia. Il re filosofo siede al centro di Platonopoli; egli è Platonopoli. In essa - come in un luogo sacro - si verifica l'epifania dell'uomo. Inoltre, il re filosofo sarà circondato da altri filosofi, da sacerdoti sacri che vivono un’esistenza angelica. Questi possono essere monaci, asceti, contemplatori, sognatori, matematici, o persone immerse nella contemplazione dell'assoluto inutile, di cui nessuno ha bisogno. Aristotele diceva che v'è una conoscenza utile (φρόνησις) che si moltiplica nel corso degli anni e raggiunge il valore massimo nella vecchiaia, e una conoscenza inutile (σοφία), immediatamente accessibile indipendentemente dall'età, e che non è incrementale o declinante, che non serve qualcos'altro, ma è autonoma e autosufficiente. Per Aristotele, la conoscenza inutile, la saggezza (σοφία), era la più alta e aristocratica. I governanti di Platonopoli devono essere personalità sofiste.

 

Al livello inferiore vi sono i "berserkers" [feroci guerrieri scandinavi che avevano fatto giuramento al dio Odino, da loro adorato, NdT], i baroni guerrieri. Sono le guardie, i "Guardiani dell'Essere" (Heidegger). I guerrieri saranno estremamente spaventosi, terrificanti, di modo che nessuno vorrà affrontarli. Sotto l'esercito serviranno aggressivi Draghi da combattimento. Chi c'è più in basso? Gli artigiani? Propongo di non riconoscere tale casta. La terza casta sarà quella dei poeti e degli agricoltori. La produzione è poesia. Artocrazia (principio di Wagner). Gli uomini dovranno nutrirsi di opere d'arte. L'arte è il guscio più grezzo di un'idea, la sua materializzazione, la sua sagoma. Nella nostra politica, qualsiasi oggetto dovrebbe essere innanzitutto bello. Gli oggetti non belli saranno soggetti a distruzione.

 

L'economia sarà abolita e gli economisti saranno licenziati. Anche la proprietà privata sarà abolita. Il sole brillerà. La terra e il tempo apparterranno all'Eidos. Non ci saranno né banche né grandi possedimenti. Rilke e Heidegger parlano di questo come "il trasferimento dei pesi dalle mani del mercante alle mani dell'angelo". Ci saranno automobili, ma solo molto, molto belle. Una delle arti più importanti sarà l'arte della danza. La danza diventerà un dovere politico. Tutti balleranno in cerchio; saranno inoltre promossi il tango, twist, bossa nova, che diventeranno obbligatori. Tutti dovrebbero poter ballare e i funzionari, come in Cina, dovranno inoltre disegnare e comporre poesie. Verso i contadini ci sarà un atteggiamento votato alla sacralità. Tutta la vita sarà modellata per adattarsi ai contadini. Tutto per i contadini. La popolazione sarà pastorale e coltivatrice. L'agricoltura, il grano, l'uva, la cottura, i pani, così come i tori, le mucche, le pecore e le capre saranno elevati allo stato dell'ideologia statale. Alla vista di una spiga di grano o di un asino, per non parlare di un agricoltore o di un pastore, tutti i cittadini di Platonopoli dovranno accoglierli con il canto. A guidare l'umanità saranno il Pane e il Vino. […]

 

Questa è la visione verticale della società. Passiamo ora alla visione orizzontale. Sarà un impero enorme.  La ricchezza del paesaggio e la varietà delle politiche saranno intrinseche allo Stato.  Il principio dell'Impero dovrà essere riabilitato. Oltre al sistema trifunzionale (filosofi, guerrieri e contadini), l'Impero potrà includere enclavi delle più diverse creature […] La pluralità di tipologie di creatività politica e antropologica dovrebbe essere incoraggiata. La TV e la stampa saranno cancellate, in quanto sputano in continuazione sciocchezze senza senso. L'abbigliamento avrà un proprio significato. Il corpo è l'involucro degli eidos, e l'abbigliamento è l'involucro del corpo. Tutti avranno vestiti diversi, ma tutti colorati e sorprendentemente belli, in modo che la gente presti attenzione. La gente noterà i vestiti e giudicherà sulla base dei vestiti. Ci sarà un culto assoluto dell'abbigliamento. La gente spenderà la maggior parte del tempo per prendere e cambiare vestiti. Il cibo sarà il più ecologicamente puro, e sarà distribuito gratuitamente, come un dono. […] Per quanto riguarda il genere, le donne saranno onorate nell'Impero, perché sono più interessanti degli uomini (e più belle). Gli uomini non saranno sconvolti da questo, perché l'invidia sarà abolita per decreto (il primo decreto sarà l'abolizione dell'invidia, della gelosia e della proprietà; l'invidia e la gelosia saranno punite con tre colpi di edera per uno sguardo invidioso e sei per una parola di gelosia). Le donne ameranno l'Impero e lo apprezzeranno ogni mattina, incontrando il sole. La morale cambierà: la parola "male" sarà esclusa dal lessico insieme a tutte le espressioni cattive: al loro posto verrà introdotto il concetto graduale di "meno buono". Un uomo meno buono rubava il pane al mercato. Egli merita meno amore e meno considerazione rispetto a chi ha chiesto il pane e gli è subito stato dato. Con un sorriso gentile. Al funerale, ognuno sorriderà e riderà, perché se questo mondo è così bello, figurarsi il prossimo ... E poi la morte sarà interpretata come un ritorno all'Eidos (επιστροφή). Non ci saranno leggi. Chi è intelligente, coraggioso e bello, è dalla parte della ragione. […] Questa è approssimativamente la società che ci proponiamo di creare come obiettivo della Quarta Teoria Politica.

 

Alexander Dugin (traduzione di Donato Mancuso)

 

Commenti
NuovoCerca
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Super Administrator) 11-11-2017 23:15

Dugin è uno dei più importanti pensatori della Russia attuale. Si dice che sia un ascoltato consigliere di Putin. Se si prendesse questo testo alla lettera, penseremmo alla farneticazione di un pazzo. La prima frase dell'autore fa capire che si tratta della risposta ironica a chi lo accusa di non dare una visione positiva del futuro. Questa è ovviamente la giusta chiave di lettura.Nessuno penserà che attribuire a Stalin una natura angelica sia un'affermazione seria.
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!