Consigli ai giovani

10 Febbraio 2018

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Questo articolo è dedicato ai giovani, ai non ancora trentenni, che iniziano ad approcciare la durezza della vita “da grandi”, l’incoerenza e la meschinità regnante nella nostra società degli adulti nelle sue poliedriche forme del mercato del lavoro, della burocrazia, dei servizi alla persona e alle famiglie. Ma con un approccio che non vuole essere disfattista, bensì formativo, con lo sguardo rivolto all’individuo e al tempo presente. Voglio essere positivo e propositivo, perché dall’alto dei miei 42 anni (sono del 1975), dopo aver patito in prima persona le sofferenze endemiche della nostra società dell’immagine e della ricerca dell’affermazione intesa come invidia, smania di emulazione e brama di successo, posso offrire un appiglio di benessere psichico a coloro che leggono. È di venerdì 26 gennaio l’ennesima indagine, questa volta commissionata da Coldiretti-Ixè, che fotografa una situazione drammatica nella fascia d’età dei trentenni (http://www.coldiretti.it/lavoro/indagine-giovani-lavoro-un-30enne-3-vive-paghetta), che fa il paio con quella d’inizio 2017 redatta dalla Fondazione Visentini (http://www.fondazionebrunovisentini.eu/le-ricerche/ricerche-in-corso/il-divario-generazionale-tra-conflitti-e-solidarieta-vincoli-norme-opportunita-generazioni-al-confronto/), di come la nostra società italiana sia sempre più respingente nei confronti di chi dovrebbe diventare uomo e protagonista nella realtà in cui vive, invece ne viene escluso. Ma, come già detto, voglio cercare d’essere positivo e propositivo.

 

Per prima cosa direi di spegnere la televisione e di limitare all’essenziale l’uso di pc, tablet e smartphone, proprio per soddisfare le proprie necessità di informazioni o per fruire dei servizi che vi si possono trovare, ma di non “vivere” in essi. Evitate di farvi bombardare dai media circa la bella vita e il successo dei personaggi dello showbiz, piuttosto che del mondo degli affari, perché della loro vita viene mostrato solo uno spaccato funzionale a fare audience, se non vera e propria “marchetta”, in un profluvio di sorrisi smaglianti, bella vita, cocktail e resort di lusso che irradiano lo schermo e i rotocalchi. Ma anche la vita di queste persone dura ventiquattr’ore, sette giorni su sette, e quando si spengono i riflettori delle telecamere, o i microfoni delle interviste, inizia anche per loro la vita vera, ed è un dark-side che le cronache non mostrano. Chi può dire che dietro tanti sorrisi, tanto glamour, tanto divertimento, non si nasconda in realtà un profondo malessere nel vivere la quotidianità, lo stare soli con sé stessi, la paura del silenzio, le crisi di coscienza, manie e psicosi anche dovute a problemi di alcool e droga? La vita da adulti è vivere ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette, non lo spazio di una intervista oppure di un servizio televisivo! Ognuno ha la propria di vita, bisogna impegnarsi a viverla al meglio, gustando a fondo le relazioni con le persone che ci circondano, siano essi familiari, conoscenti, di vicinato, sul luogo di lavoro o amicizie di lunga data; la vita di una persona si nutre di rapporti e relazioni vere, profonde, complici, basate su correttezza e fiducia, bisogna cercare questo negli altri, e circondarci di queste persone, rifuggendo e allontanando con decisione i millantatori, i venditori di tarocchi e i falsi profeti di felicità. La vita offre momenti di durezza, dolore, ma anche felicità e magia, è giusto, educativo e costruttivo, vivere tutti questi momenti da sobri, liberi da dipendenze di alcool e droghe che non farebbero capire il senso di queste esperienze, che dovranno diventare i mattoncini con i quali costruire la persona adulta. L’altro aspetto è il tempo, l’unica vera risorsa a termine del nostro mondo e della nostra vita. Nonostante i tentativi di manipolare la vita umana cercando di slanciarla verso l’immortalità, fortunatamente ciò non è ancora riuscito, e in cuor mio spero mai accada, perché altrimenti oltre a non esserci ricambio a questo mondo, ci appiattiremmo ulteriormente sulle futilità, dando sempre meno importanza alle esperienze legate al tempo che fugge e la vita che scorre. Ogni età ha le sue tappe di crescita per imparare a diventare adulti, è quindi opportuno assaporare a fondo ogni tappa e, di ogni tappa, ogni singolo giorno, cercando di dare importanza a ognuna delle ventiquattr’ore, senza sprecarle con noia, droghe, invidie o depressioni. C’è il tempo per dormire, per studiare o lavorare, per dedicarsi agli affetti, all’amore, al divertimento con gli amici, alla lettura e anche all’ozio, sì, all’ozio e non alla noia, per stare con sé stessi a riflettere e sognare, capire e assaporare. Non invidiate i suddetti personaggi dello showbiz o degli affari, chiusi nei propri personaggi di plastica, non sono più neppure persone, ma ologrammi, incatenati alla loro immagini, senza la benché minima capacità di saper assaporare la vita vera, fatta di esperienze, rapporti umani veri e tempo, tempo, tempo! Corrono sempre qua e là, guadagnano, accumulano, sperperano, e così via, ma non sono realmente felici perché sono schiavi dei loro soldi, delle loro posizioni di potere, alla ricerca continua di nuovi business che li possano rendere sempre più ricchi, ma non controllano il tempo, che anche per loro scorre inesorabile. Intanto si ritrovano a diventare sempre più vecchi, ingrigiti, con le rughe, che cercano di combattere con lifting mal riusciti che li rendono ridicoli pupazzi gonfi di botox. Tuttavia, senza il benché minimo senso del ridicolo, continuano attraverso i media a perpetrare l’errore di sbattere in faccia alla gente, i loro averi, il loro successo, il loro potere, ma in realtà, credetemi, loro vorrebbero essere voi, cari giovani! E sapete perché? Perché siete giovani! E questo è l’altro vero valore della vita, un valore che lor signori comprerebbero volentieri, vendendo tutte le loro preziose cose, cederebbero il loro effimero potere, rinuncerebbero ai loro lauti stipendi per poter tornare a essere quello che non saranno mai più, giovani! Vorrebbero avere la vostra giovane bellezza, ma ora si ritrovano avvizziti ogni giorno sempre di più; vorrebbero tornare a conquistare una ragazza con audacia, simpatia e sfrontatezza, ma ora si ritrovano a sventolar loro di fronte soldi e potere, altrimenti non verrebbero neppure considerati; vorrebbero avere la vostra prestanza sessuale, ma ora possono durare solo se imbottiti di pillole e pilloline; vorrebbero profumare di giovinezza, indossare abiti agili risultando sempre belli ed eleganti, ma ora devono coprirsi gli odori di vecchiume e scegliere vestiti che fascino rotoli e rotoloni che cadono ovunque dal corpo; vorrebbero poter guardare al futuro in modo speranzoso, pensando che un giorno lo potranno marchiare a fuoco con il proprio nome, ma ora la maggior parte della loro vita è alle spalle e il futuro è un inesorabile conto alla rovescia senza rispetto del loro ruolo sociale, economico e di potere. Cari giovani, per la vostra vita da adulti, fate le scelte più opportune in termini di vita lavorativa, affettiva, familiare, economica, ma soprattutto vivete, vivete, vivete, assaporate questo mistero e fatelo vostro quotidianamente, senza invidie, ma facendo tesoro delle vostre esperienze di vita vissuta, costruendola, mattone dopo mattone, senza fretta.  Cercate di vedere la vostra vita non come una gara di velocità cento metri piani, ma come una camminata in montagna, con le sue fatiche, le sue durezze, ma anche i momenti di gioia, incontro, convivialità, di pausa, per fermarsi a mirare il paesaggio. Rifuggite da chi sostiene che raggiunto un obiettivo, si debba subito correre appresso un altro in tempo zero, questa è la ricetta perfetta della infelicità, come uno stomaco che ingurgitato cibo in quantità astronomica, dopo il caffè, riparte senza sosta a ingurgitare dall’antipasto! Ogni esperienza o traguardo raggiunto, va introiettato, gustato, metabolizzato, non bisogna dare per scontato un traguardo raggiunto, soprattutto se con difficoltà, bisogna essere capaci di fermarsi per gustarlo e solo poi ripartire. Quelli che guardano sempre al futuro vivranno inevitabilmente una vita infelice, perché si perdono il senso del percorso, è sciocco, micragnoso e cervellotico pensare sempre al futuro, che per sua definizione è incerto e indeterminato, e non gustarsi il presente, il quotidiano. Cari giovani, avete ciò che nessuna ricchezza presente al mondo potrà mai comprare: il tempo e la giovinezza! Gustatevela, con calma, intelligenza, saggezza, il tempo scorre lo stesso, non fatevi rubare il presente!

 

 Roberto Locatelli

 

 

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