Ognuno valuti i problemi della propria vita

3 Aprile 2018

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Forse sarà perché non vedo la tv e non leggo i quotidiani, quindi non vengo mai a sapere di episodi di cronaca accaduti in Italia o nelle città in cui vivo e lavoro, o delle idiote battute della Boldrini e di Saviano, né vedo immagini di immigrati che sbarcano o che stanno in hotel. Sta di fatto che non mi sento insicuro a casa mia; e che gli stranieri compagni di scuola (e prima di asilo) dei miei figli, non solo sono bravi bambini ma con le loro difficoltà, che talvolta ci sono, fanno persino maturare umanamente i miei bambini. Credo che i problemi che ho avuto con gli immigrati siano stati quattro: a) una volta, nel 2002 o 2003, un tunisino ubriaco, che non ho voluto affrontare, mi ha estorto 10 euro; b) in altra occasione ho sgridato un ragazzo negro che mi importunava per vendermi dei libri mentre ero con i miei figli piccolissimi nel viale affollato e rischiavo di perderli di vista; c) ho subito un tentativo di furto, con danni minimi, probabilmente compiuto da ragazzi bulgari.  d) l'onnipresenza di questuanti, mi ha oggettivamente spinto a dire quasi automaticamente "no grazie", diminuendo, al livello percentuale, i casi in cui do qualche spicciolo; insomma, la quantità mi ha reso più freddo e talvolta, lo confesso, infastidito. Un po' poco perché io possa dire onestamente: per me - dove per me significa nella mia vita, non secondo me - gli immigrati sono un problema grave.

 

Invece mi imbatto in gravi problemi relativi al mondo dell'Università, all'esercizio della giustizia (almeno mi imbattevo in essi fino a poco fa, quando frequentavo le aule dei tribunali), alla ingiustizia del vigente diritto del lavoro (discutendo con mia moglie che lavora nel settore), ai ragazzi nati digitali che sono perennemente distratti dagli oggetti sempre presenti nelle loro mani.  Mi viene il dubbio, allora, che se le persone chiudessero la tv per un po' di anni e smettessero di leggere i quotidiani forse, in gran parte, non collocherebbero l'immigrazione tra i primi problemi. È un fatto che la TV non parla mai dei problemi nei quali io mi imbatto quotidianamente, e che sopra ho accennati; e mai o quasi mai ne parlano i politici. Eppure sono problemi che esistono, che ha chiunque oggi è genitore di bambini in età scolare o che frequentano l'Università, di tantissimi lavoratori con salari del cavolo e tutele nulle, di tantissimi avvocati di provincia che fanno la fame, e per certi versi non fanno più gli avvocati, e di tantissimi cittadini colpiti dal quel "sentenzificio" che è diventata la giustizia in Italia. Perciò dico: nel ragionare di immigrazione, sotto il profilo della sicurezza e della integrazione, non dite se si tratti o meno di un grave problema per gli italiani o per alcuni italiani. Parlate SOLTANTO DI VOI. Guardate ESCLUSIVAMENTE alla vostra vita. Ora, se volete, usate i commenti per narrare in quali episodi e quindi in quale misura gli immigrati sono, o sono stati, un problema nella VOSTRA VITA, quindi anche in quella dei vostri cari, e valutate la gravità del problema in relazione agli altri problemi che avete.

 

Stefano D’Andrea

 

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