7 Luglio 2018

Kaizen (改善) è la composizione di due termini giapponesi, kai (cambiamento, miglioramento) e zen (buono, migliore), e significa cambiare in armonia a ciò che si svolge, compiersi.

La nazionale è uscita sconfitta agli ottavi di finale, perché ha provato a vincere fino agli ultimi istanti di gioco. I commentatori hanno rimarcato l'ingenuità di chi poteva addormentare quel finale di partita, mentre si è immolato lealmente nell'agone, indipendentemente dall'esito opportunistico, quindi perdendo nei fatti. In realtà va colta la purezza e quindi l'innocenza di quell'agire, inintellegibile all'opportunismo occidentale. Ma il più è accaduto dopo. Nell'immagine degli spogliatoi dello stadio di Rostov nel dopopartita. Linda come alla consegna, ripulita dai medesimi giocatori nipponici, con un biglietto scritto con grafia incerta, in russo: "spassiba", grazie. Quasi a rompere nel dettaglio una perfezione altrimenti innaturale. In empatia comunitaria, la purificazione dell'anima, come dei corpi o dei luoghi, è una identificazione intima con le forze (kami) della Natura nel rispetto e compiersi di un destino. Amor fati: stile insomma. Il Giappone ha vinto il mondiale?

Eduardo Zarelli