Sovranisti fuorvianti

16 Ottobre 2018

Image

 

Da Appelloalpopolo del 13-10-2018 (N.d.d.)

 

Esistono i “sovranisti” organici (ovvero funzionali al sistema liberale). Sono coloro che discutono di temi sociali animati da vero e proprio odio sociale. Sono coloro che non senti mai parlare di condizioni di lavoro universali, all’ interno della iper-concorrenza promossa dal libero mercato. Sono coloro che non citano mai il controllo di capitali. Sono coloro che portano le tematiche sovraniste su terreni nazionalistici, invece che su posizioni patriottiche e costituzionali. Sono coloro che spesso hanno visioni esasperate e apocalittiche da far invidia a Stephen King. Sono coloro che trasformano la critica al fenomeno migratorio nemmeno in scontro, ma in vera e propria guerra al ribasso fra poveri. Sono coloro che confondono il giusto “amor di Patria” con la fobia per lo straniero (a meno che non si tratti di stranieri con yacht e conto in Svizzera). Sono coloro che allontanano molti cittadini “moderati” (o semplicemente più equilibrati) dai temi fondamentali sovranisti. Sono coloro che quando scrivono da un punto di vista storico e generale non analizzano mai il contesto e le cause, essendo capaci di vedere solo la responsabilità individuale e perdendo spesso di vista il collettivo. Sono coloro che non hanno per fine il confronto e la riflessione, ma solamente lo sfogatoio e l’autocelebrazione fini a sé stessi. Sono coloro che invece di portare il sovranismo costituzionale alle masse, lo ghettizzano riducendolo ad una determinata corrente politica, quando ce ne sarebbe bisogno come dell’ossigeno per tutto il popolo italiano. Sono coloro che per il “Mainstream” sono assolutamente funzionali a rappresentare il sovranismo come sinonimo di nazionalismo, e sono dunque utilizzati per tenere in pugno tutto un elettorato (che spesso ideologicamente proviene “da sinistra”), “utili idioti, buoni per impedire l’affermazione del sovranismo in Italia come senso comune.

 

Controproducenti alla causa e nemici della stessa tanto quanto un globalista che ripete ossessivamente il mantra dell’austerity. L’augurio è di liberarci presto anche di loro.

 

Alberto Serra

 

Commenti
NuovoCerca
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!