Gli scenari reali se cade il governo

18 Ottobre 2018

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Da Comedonchisciotte del 15-10-2018 (N.d.d.)

 

Dopo aver letto direttamente la circolare del Viminale su Riace (cosa che oramai faccio sempre, perché delle versioni dei media non mi fido più) credo si possa dire serenamente che essa appare come una specie di rappresaglia, ingiustificata dal punto di vista sociale, inopportuna per la tempistica (visto che il caso del sindaco Mimmo Lucano è ancora in alto mare dal punto di vista giuridico) e umanamente discutibile. Il Salvini su questa, come su altre cose, tipo le sue esternazioni a suo tempo sul caso Cucchi, ecc. semplicemente non è difendibile. Il problema politico concreto è però un altro. Siccome la politica non è né filosofia né etica, la questione che non si può evitare di porre è cosa offre il convento come alternative reali (non immaginarie, non desiderata, non auspici).

 

In politica concludere che qualcuno è cattivo, infatti, non è mai sufficiente ad augurarsi che venga sostituito. Bisogna anche essere abbastanza sicuri che sia peggiore delle alternative. E su questo punto non ho l’impressione che gli scenari alternativi siano meno inquietanti del presente. Quali sono infatti gli scenari reali nel caso di una caduta, magari complice qualche spallata di spread, di questo governo? Per quel che posso giudicare non vedo che tre scenari:

 

1) Governo di minoranza del Presidente con una batteria di tecnici telecomandati da Bruxelles (praticamente un golpe; un invio diretto di Panzerdivisionen e Luftwaffe mi inquieterebbe di meno; e non scommetterei in questo caso su una tenuta dell’ordine pubblico); 2) Elezioni anticipate con, alla luce dei dati disponibili, solo due esiti politicamente e numericamente percorribili: 2.1) Replica consolidata del governo attuale, ma con una Lega raddoppiata di peso; 2.2.) Governo di Destra Liberista, con Di Maio sostituito dall’allegro duo Berlusconi-Meloni.

 

Dunque un salto dalla padella alla brace, o al pogrom, passando attraverso crisi istituzionale, destabilizzazione dei mercati, stallo politico. E così credo che in molti finiscano per guardare a Salvini, come facevano un tempo le consorti destinate a un matrimonio combinato: lo guardano, se lo studiano, e vedono se non ci sia un profilo sotto cui farselo piacere.

 

Andrea Zhok

 

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