Capi senza partito |
31 Marzo 2019
I nomi di Salvini e della Meloni sono nel simbolo del partito. Quello di Grillo è stato tolto ma c'era. Restano due partiti, tra i "grandi", Forza Italia, che non ha avuto bisogno di un nome inserito nel simbolo, perché è sempre stata un partito con un fondatore finanziatore leader, e il PD. Quest'ultimo partito è stato negli ultimi anni il PDRenzi, anche se ora è tornato in mano ad un segretario, molto modesto ma un segretario.
Non sto parlando del merito delle proposte politiche, che sono estranee al post. Sto soltanto sottolineando che il livello demenziale della politica italiana e la crisi della Repubblica sono conseguenze ineludibili dei partiti personali, nominali verrebbe da dire. Ma a nessuno interessa niente. Tutti in cerca di un leader anziché di un partito, ossia di una vasta classe dirigente, coerente organica disciplinata, conformata da una lunga militanza e testata dal rispetto di uno statuto e dalla dimostrazione di capacità e serietà. E allora continuiamo a farci del male.
Stefano D’Andrea
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