Senza futuro

29 Gennaio 2020

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Da Appelloalpopolo del 16-1-2020 (N.d.d.)

 

Pochi giorni fa una delle tante “grandi firme” di uno dei più blasonati quotidiani italiani, si lamentava che non ci fossero abbastanza camerieri italiani. A parte quelli che su certa stampa ci scrivono, ovviamente. Naturalmente non è così. SI tratta anzi della tipologia di occupazione che è cresciuta maggiormente negli ultimi anni. Quelli della grande precarizzazione e del record di part time involontario. Che sarebbe poi quando ti pagano così poco per lavorare che sei costretto (da cui l’eufemistico “involontario”) a fare il secondo lavoro. Anche il terzo. La più cresciuta, dicevamo. Circa 40.000 camerieri italiani in più solo nell’ultimo anno. Il 30% dei contratti dura 1 solo giorno. Per, molto spesso, turni massacranti e salari da fame. Lo Stato italiano non spende da quasi 30 anni. Niente infrastrutture, niente assunzioni, niente aumenti salariali per le fasce più deboli, niente investimenti in ricerca, sviluppo e settori industriali strategici. I privati, non investono. L’export, con un cambio effettivo reale sopravvalutato da decenni, tira solo perché Monti ha ammazzato la domanda interna. Cioè i consumi delle famiglie. Cioè i nostri salari – già stagnanti dai primi anni ’80 per circa il 75% dei lavoratori – e la nostra sicurezza occupazionale.

 

Spesa pubblica, consumi, investimenti ed export. Tutto quello che servirebbe per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e della popolazione. Facendo tra l’altro crescere PIL e produttività. La peggior classe politica – e buona parte della grande imprenditoria – ha fatto e sta facendo di tutto per far arricchire i soliti noti a spese di tutti noi. Lo hanno fatto ricercando ossessivamente – fino a trovarlo – il vincolo esterno per mettere al riparo questa spoliazione democratica dal processo elettorale. Dalla lotta di classe mediata dalla politica. Portandola a un livello astratto, sovranazionale. Succede così che qualcuno si possa permettere di offrire 350 euro al mese per pulire 10 stanze in una struttura ricettiva di Matera. 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica. Fanno 11,6 euro al giorno. Mettendoci una media di mezz’ora a stanza, sarebbero 2,3 euro l’ora. Meno di una mancia. Neanche l’elemosina. Non c’è futuro per i lavoratori, per le botteghe, per gli artigiani, per le piccole aziende a conduzione familiare con una classe politica che non solo permette tutto questo, ma ha addirittura sistematicamente ricercato le condizioni affinché potesse avvenire. Non c’è futuro senza una classe politica disposta a portarci fuori dalla gabbia unionista. Ci aspetta una lunga lotta di resistenza e liberazione.

Gilberto Trombetta

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