Abbiamo già un microchip sottopelle

 

5 Marzo 2020

 

Da Comedonchisciotte dell’1-3-2020 (N.d.d.)

 

Ogni tot mesi esce un articolo che tratta l’argomento del microchip sottocutaneo.

Tra complottismi vari e debunkers, possiamo trovare in rete varie opinioni, spesso contrastanti tra di loro. Ma fermiamoci un attimo a riflettere: il microchip sottopelle lo abbiamo già, si chiama “smartphone”. Il telefono intelligente ha tutte le funzionalità di un microchip sottocutaneo di prima generazione.

– GPS: sa esattamente dove ci troviamo. – Telecamera fronte/retro: non ha importanza come lo poggi sul tavolo, l’occhio della fotocamera vede sempre l’ambiente circostante. – Microfono: intercettazione ambientale. – Impronta digitale. – Riconoscimento facciale / retina. – Accelerometro, giroscopio, magnetometro, sensore fotoelettrico, sensore laser di profondità, sensore ad effetto Hall, sensore di prossimità, barometro, cardiofrequenzimetro, ecc. ecc. ecc.

Lo portiamo addosso volontariamente, nessuno ci obbliga a farlo. La batteria non è removibile, quindi lo smartphone non può essere spento del tutto in maniera autonoma, oltre al fatto che ci portiamo dietro una mini-bomba. Possiamo effettuare pagamenti cashless (in tanti stanno spingendo sempre di più verso questa direzione). Inoltre il ventaglio di funzionalità aggiuntive è davvero vasto, il vostro smartphone può dialogare via etere con qualsiasi altro dispositivo (frigorifero, forno, allarme di casa, ecc…). Tutta la vostra vita è racchiusa dentro il cellulare (messaggi, foto, video, ecc.) e chiunque abbia accesso a questi dati ha un “potere” nei vostri confronti che neanche immaginate. Attualmente lo smartphone offre un livello molto alto di controllo delle masse… ed il microchip sottopelle? Non c’è fretta, si può tranquillamente aspettare. Buona vita

Tommesh

 

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