Breve sintesi per una storia d'Italia dal dopoguerra |
20 Febbraio 2021 Da Appelloalpopolo del 19-2-2021 (N.d.d.) Prima i partiti avevano una politica e i militanti concorrevano a deciderla. Le competizioni elettorali erano solo una parentesi, seppur importante, nella vita del partito che continuava. Poi i partiti hanno avuto un programma o un contratto. Perché dovevano convincere i cittadini, ormai usciti dai partiti, a votarli offrendo qualcosa in cambio. Le elezioni erano il solo momento rilevante della vita politica dei cittadini e l’unico momento in cui partiti e cittadini venivano a contatto. In fretta e superficialmente. Alcuni ingenuamente pensando che il contratto li avrebbe messi al riparo da sorprese. Altri, ingenuamente, pensando di scegliere l’offerta meno sconveniente. Ora il programma ce l’ha una singola persona. Non è chiaro chi rappresenti, a quale titolo abbia un programma, quando lo abbia preparato, con chi lo abbia discusso, e nemmeno importa. Lo declama in Parlamento. E i partiti approvano. E i cittadini ascoltano. Stefano Rosati |