Le responsabilità del popolo

24 Giugno 2021

 Da Appelloalpopolo del 22-6-2021 (N.d.d.)

Quando il popolo, né colto né semi-colto, né dotato di titoli o saperi scientifici, è politicamente responsabile di ciò che accade? A leggere alcuni amici, mai. Il popolo tedesco non era responsabile dell’invasione della Russia e del razzismo nei confronti degli Ebrei, il popolo italiano non era responsabile per le azioni dell’esercito nella futura Jugoslavia, in Grecia e in Abissinia. Il popolo non è responsabile della catastrofe italiana generata dall’adesione all’Unione europea. E non sarebbe nemmeno responsabile se, ipotesi che speriamo non accada, milioni di persone morissero nel medio termine a causa dei vaccini anti-covid. Insomma il popolo, secondo questi amici, avrebbe solo diritti. Darebbe fiducia ai partiti politici per poi dire che lo hanno tradito. Non è mai il membro del popolo che non capisce o che ha mal giudicato i partiti. Lui capisce e viene tradito dai partiti. E quando nessuno capisce, né lui né la classe dirigente, lui non è responsabile.

Mi permetto di osservare che questa idea è assurda, ingiusta e immorale. Delle due l’una: o un cittadino è incapace di intendere e di volere e allora gli va tolto il diritto di voto perché va interdetto o inabilitato; o è capace di intendere e di volere e allora risponde politicamente di tutte le idee, le azioni, le tesi dei partiti che ha sostenuto.

Stefano D’Andrea

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