Impera la barbarie

12 Dicembre 2021

 Da Rassegna di Arianna del 9-12-2021 (N.d.d.)

[…] È un momento molto buio per le libertà e i diritti in ogni ambito fino a ieri coperto dalla Costituzione. L’opera distruttiva avanza perché trova il ventre molle del sistema della comunicazione, dove ormai impera una vera e propria barbarie. Le redazioni giocano molto sui titoli degli articoli, che non si leggono, si “vedono”, come un’immagine. E l’immagine aggira i filtri della corteccia cerebrale, è molto più forte della lettura, e va a installarsi nelle parti “più animali” del cervello. Riesci a smentire un’immagine solo con un’altra immagine, non con la lettura, non con l’articolo.

Prendete “La Stampa” del 6 dicembre. Spara un titolo bello carico: «Malato di Covid rifiuta le cure e muore in casa a Padova. I vicini: era No Vax». Impronta sul cervello del lettore. Poi vai a leggere il pezzo: «Stando a fonti ospedaliere, l'uomo era vaccinato, ad agosto aveva fatto la seconda dose». Come come? E allora perché quel titolo? Moltiplicate questo metodo, incrociatelo con la pigra acquiescenza di un gran pezzo di piccola borghesia italiota in preda all’ipocondria e caricata a molla contro un Nemico, e otterrete la barbarie. La comunicazione italiana è ormai barbarie. Sileri che dice “voi uccidete la gente” è barbarie. I talk show che fanno parlare ogni sera per decine di minuti solo piazzisti della pfizercrazia sono barbarie.

Riconquisteremo una comunicazione civile. È l’ora di unirsi per creare nuovi organi di stampa diversi dai piazzisti e dalla barbarie. L'Alternativa c’è.

Pino Cabras

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